Il fatto è, capì molto presto Tony, che ci sono delle cose che lo SHIELD non ha mai detto a Capitan America. A volte sono piccole cose, a volte sono cose grandi. Ma cose, comunque sia, che pensavano non fosse pronto a sapere.
Quando Steve scopre una di queste cose durante un’intervista, la sua reazione è come non se la sa-rebbe mai immaginata nessuno (eccetto Natasha forse, perché lei è spaventosa).
O, come il mondo scoprì di Steve Rogers e Bucky Barnes.

Questa ff partecipa alla Challenge del 9-10 Luglio, indetta dal gruppo Facebook We Are out for Prompt.
Prompt ricevuto: Captain America, Stucky ''Dammi la tua mano… Vedi? Adesso tutto pesa la metà…''
Assurdità! Avrebbe voluto urlarglielo in faccia: “Non sei cattivo, non lo sei mai stato! Non è stata colpa tua, ma dell’Hydra. Smettila di accusarti, smettila di prendertela con sé stesso. Se pensi che un braccio meccanico ti renda diverso da quello che sei, ti sbagli di grosso! Sei lo stesso ragazzo che conoscevo a Brooklyn. Non sei cambiato… e anche quando perdi il controllo, io so che sei lì, nascosto da qualche parte. Devo soltanto trovare il modo di riportarti indietro!”.

Corri ragazzo, e finalmente potrai tornare a essere padrone della tua mente, della tua vita.

Stucky: non c'è niente di meglio, dopo una lunga serata a passare a pattugliare le strade in cerca di criminali, che tornare a casa e trovare tuo marito ai fornelli intento a cucinare per te. Bonus: grambiule "kiss the Cook"
«Un profumino delizioso. Cosa stai cucinando?» Steve si affrettò a richiudere la porta, poggiando lo scudo in un angolo e sfilandosi il caschetto azzurro. Passò le dita tra i corti capelli biondi, come a ravvivarli, prima di coprire la distanza che lo separava dal moro.
«Niente di trascendentale. Uova strapazzate, con bacon e pane croccante»

È il compleanno del capitano e una certa russa non vuole lascialo solo in quella giornata così importante. Cosa succederà?

Steve odia ballare, Bucky lo trascina al ballo di fine anno.
Mancavano soltanto ventiquattro ore al ballo: naturalmente, aveva fatto di tutto tranne che preoccuparsene! Non si era comprato un vestito – avrebbe riciclato quello del cugino John – né delle scarpe e neppure si era sistemato i capelli. Quanto all’imparare i passi di danza, beh… quello era fuori discussione! O, meglio, lo sarebbe stato se Bucky non lo avesse raggiunto in palestra dopo pranzo

Questa è la storia di come due bambini si sono incontrati per la prima volta tra le strade di Brooklyn.
Un giorno, però, lui avrebbe aggiustato tutte quelle cose! Avrebbe rimediato ai torti, protetto i deboli, riportato la giustizia… un giorno lontano, quando non avrebbe più avuto otto anni, ma diciotto! Quando avrebbe potuto servire il proprio Paese, contando su un corpo ed un animo più forti ed equilibrati. Non avrebbe avuto più le braccia scarne e le gambe rachitiche, non le mani piccole e rosee come quelle di una bambina. Sarebbe cresciuto, diventato grande… e avrebbe risolto tutto quanto!

Sarò mai degno del tuo amore?
[ STUCKY ]

Bucky, che cerca redenzione. Steve, che realizza.

"'Basta', penso. Vorrei urlarlo, ma mi manca l'aria. Ancora scariche, ancora dolore, finché non apro gli occhi."
Steve trova un modo per aiutare l'amico Bucky a ritrovare se stesso ed eliminare il controllo dell'Hydra, e verrà aiutato da Wanda Maximoff nel farlo, l'unica che può esplorare la sua mente.
[POST CIVIL WAR, POSSIBILI SPOILER DEL FILM]

Una ragazza misteriosa. Tony Stark. Gli Avengers. Lo SHIELD. Due omicidi in Francia. Come sono collegate queste cose? Cosa unisce, con un filo sottile, questi fatti? Cosa porta una ragazza a bussare alla porta della Stark Tower?
C'è un solo modo per scoprirlo...

[ STUCKY ]
Bastavano solo dieci odiose parole affinché io non capissi più nulla e tornassi ad essere quel killer spietato che tutti temevano, incurante del dolore e con un unico alibi: eseguire gli ordini

Tony non aveva nessuna intenzione di occuparsi di Bucky, davvero. È stata tutta colpa di Steve e dei suoi occhi ai quali è impossibile rifiutare qualsiasi cosa. O forse è stata colpa degli occhi di Bucky e del dolore che si porta dietro. O del suo braccio e del fatto che Tony sia un asso a costruire marchingegni tecnologici. Forse è colpa di troppe cose, forse non è colpa di niente e quando Tony inizia a chiedersi se sia possibile amare due persone contemporaneamente, la ricerca della risposta lo porterà a scoprire nuove cose su di sé, su Steve e, perché no, anche su quel Bucky Barnes che non gli va tanto a genio.
[Collocabile dopo gli eventi di "The Winter Soldier", vengono ripresi alcuni elementi da "Civil War" anche se la storia segue un percorso completamente diverso]

4 Luglio 1924
- Ehi, adiamo a vedere i fuochi d'artificio? -
Steve voltò lo sguardo. Perso nei suoi pensieri non si era accorto di quel bambino che gli si era seduto vicino.
- Come? -
- I fuochi. Ci sono degli amici giù al laghetto, andiamo con loro – insistette il bambino con un sorriso.
[Storia dedicata alla mia Peggy :3]

Dal testo:
[...] "Speravo di trovarti qui..." sussurrai semplicemente, ignorando appositamente il rumore del mio cuore rimbombarmi nelle orecchie.
Lanciai appena un'occhiata nella sua direzione e vederlo restare immobile in quel modo mi fece capire che - no - quello non era assolutamente da prendere come un buon segnale. Quando lo vidi voltarsi nella mia direzione e puntare i suoi occhi chiare su di me, mi ritrovai a trattenere involontariamente il respiro. [...]