Cara Giada,
oggi ti scrivo in diretta dal mio letto. Non che a te importi molto e, ora che ci penso, non che cambi qualcosa, anche perché io riesco a scrivere solo seduta sul letto, ma non credo di aver mai scritto una recensione di prima mattina appena sveglia, senza aver fatto nemmeno colazione. Ora che ci penso, non so neanche se i miei si sono accorti del fatto che sono sveglia: beh, forse adesso sì, grazie al rumore dei tasti. Insomma, questo sproloquio per dirti che non so esattamente che cosa uscirà. Incrociamo le dita!
Innanzitutto, devo ringraziarti e farti i complimenti per la puntualità e la precisione con cui aggiorni: tutti i fine settimana, tra sabato e domenica, posti un nuovo capitolo, lungo e avvincente, senza mai perdere un colpo. Nell’epoca delle fanfiction abbandonate e aggiornate ogni morte di Papa, quando capita, e via dicendo, non è poco!
Il capitolo, in effetti, mi ha riportato indietro ai tempi di “Mio”. Sebbene possa apparire di transizione, è importante, in quanto descrive l’evoluzione del rapporto tra Draco e Hermione che almeno non risulta campato per aria. Mi piace molto anche il titolo che hai scelto: conosco la canzone ma, al di là di quello, lo trovo adatto, in quanto è proprio con il dialogo che si stanno avvicinando. Come è giusto e normale che sia, mi viene da aggiungere, in quanto gente che si innamora solo guardandosi negli occhi e senza dire una parola (riferimenti a persone o fanfiction reali è puramente casuale) non si è mai vista. Amare una persona, per come la vedo io, significa anche conoscerla bene e saperla apprezzare per quello che ha dentro.
Avevo intenzione di farti un riassunto generale, ma quando sono arrivata alla fine mi sono resa conto del fatto che ogni scorcio di vita quotidiana doveva essere commentato a sé, quindi mi sa che anche tu sperimenterai una delle mie recensioni in “Atti”, terrore di ogni fanwriter. Credo che li rinominerò “Giorni” giusto per te, perché qui è più appropriato come termine.
Giorno 1 - Ah, adulti! Chi li capisce è bravo!
Altair ha perfettamente ragione: gli adulti hanno il brutto vizio di complicarsi la vita, quando basterebbe loro un po’ della semplicità e della schiettezza dei bambini per risolvere ogni problema e, per così dire, “vivere per sempre felici e contenti”, se questa frase potesse esistere ed essere vera al 100% anche nella vita reale.
Condivido l’opinione di Hermione su Draco: anche secondo me lui non è completamente cattivo, anche la Rowling lo ha detto e, per come la vedo io, ciò che lei dice va rispettato. Lo si capisce anche da come ha educato la figlia, che è una persona migliore (altra cosa che la Rowling ha detto e che tu hai rispettato, ti adoro per questo! Se solo avessi messo Scorpius al posto di Altair sarebbe stato perfetto, ma mi sto affezionando alla piccolina e, tra l’altro, capisco che parlare di una bambina sia più facile e ci stava meglio. Un maschio non si sarebbe mai attaccato tanto ad Hermione. Inoltre, Scorpius sarebbe dovuto nascere proprio quando Draco aveva venticinque/ventisei anni, cioè ora!). Tuttavia, un po’ cattivo lo è. Insomma, come ha detto anche Hermione, Draco Malfoy carino e coccoloso in stile “pinguino di Madagascar” non ce lo vedo proprio: ridiamo un po’ di valore a questi cattivi!
Ho adorato quel battibecco: hai notato come Draco sia l’unico a riuscire a farla ammutolire?
L’unica pecca è un errore di battitura: Draco sorriso guardandola di sottecchi. Sarebbe in realtà Draco sorrise guardandola di sottecchi. E, a questo proposito, Draco che cerca conferme in altri che non siano il suo onnipresente padre, la sua adorata madre o il suo algido professore di Pozioni è davvero strano. Ma suppongo che lo faccia con Hermione perché ormai si sono avvicinati a tal punto che la vede come un nuovo punto di riferimento. Non so, forse un po’ OOC in questo caso lo è, ma in una Draco/Hermione uno dei due deve cambiare e sono felice che, per una buona volta, non sia lei. Next!
Giorno 2 - Mi ricordi mio padre.
Una tenerissima affermazione da parte di Hermione che però smentisce quanto dirà più avanti ad Harry. Lei è già innamorata di Draco, perché quando un ragazzo inizia a ricordarti tuo padre o il tuo migliore amico significa che la cosa sta prendendo una brutta piega. O bella, dipende dai casi.
Essere paragonato ad un Babbano deve essere stato uno shock vero e proprio per il padre di Altair (ora anche io ne parlo così come loro…), ma forse la frase finale di Hermione gli ha fatto capire che un Babbano, pur non avendo un filo di magia nelle proprie vene, può essere caratterialmente come un mago, o anche migliore. Credo che la giovane abbia fatto bene a specificare che era un complimento, perché da un Purosangue quello poteva essere letto come il più grande insulto possibile. Insomma, come se lo avesse chiamato Sangue Sporco (piccola parentesi in cui sfogo la mia rabbia contro i traduttori imprecisi e che no, non sono fan di Harry Potter, altrimenti certi errori non li avrebbero mai commessi. Non scrivo Mudblood perché secondo me, quando si scrive in italiano lo si fa al 100%, ma dire Mezzosangue, come se fosse Halfblood, è riduttivo. Sangue Sporco è la traduzione che rende meglio, ma che non sarà mai efficace quanto l’inglese, questo sì). Inoltre mi è piaciuto come Draco si sia sentito punto sul vivo non appena gli è sembrato che lei avesse messo in dubbio il suo amore per la figlia. I Malfoy saranno anche stati cattivi, ma non si può negare che fossero una famiglia unita e dove tutti cercavano di aiutarsi a vicenda. Quanti figli sarebbero diventati Mangiamorte per salvare i propri genitori e quante madri avrebbero mentito a Voldemort per sapere se il proprio figlio era vivo? E quanti padri avrebbero tradito all’ultimo il Signore Oscuro per salvare la propria famiglia o condannato a morte un Ippogrifo (che crudeltà!) per un semplice graffietto? Pochi, purtroppo o per fortuna. Next!
Giorno 3 - Hermione, mi sto spaventando.
Come poter dare torto ad Harry? Lascia la sua migliore amica triste e depressa a causa di un Ronald (no, non Ron, ormai non è più nelle mie grazie e non uso più il suo soprannome) troppo stupido e cieco per capire quanto sia fantastica, e la ritrova pimpante e innamorata di Malfoy. Io, al suo posto, sarei svenuta, ma credo che aver avuto un Mago Oscuro alle calcagna per anni abbia ristretto parecchio la cerchia delle cose shoccanti, sorprendenti e spaventose. In questo caso, infatti, lo spavento è più preoccupazione nei confronti della sua migliore amica, come è giusto che sia.
Credo che questo spezzone sia il più divertente. Innanzitutto, ho riso al pensiero di Harry che, venendo a sapere che Hermione ha schiaffeggiato Draco (il terzo anno, che bei tempi…), si tranquillizza e capisce che l’amica non è posseduta da nessun demone o Nargillo, a seconda che si creda alle teorie Lovegoodiane o meno. Dopodiché, mi è piaciuta la risposta di Hermione: “Non è diventato.” Non c’è nulla di divertente in ciò, a dirla tutta, ma è talmente particolare e “alla Hermione” che ho sorriso. Devo appuntarmela e usarla anch’io, decisamente. Ho apprezzato la complicità tra i due: Harry capisce subito che la sua migliore amica sta mentendo - anche perché non sa farlo - ed è in ansia per lei. Il suo modo di esprimere le sue idee, però, è esilarante: capisco la delicatezza, il tatto e l’imbarazzo però anziché “toccare” poteva anche usare il verbo “molestare”! Insomma, toccare mi sa tanto da adolescente impacciato - cosa che, in certe situazioni, Harry è e sarà sempre - oppure da genitore che parla con il figlio. Adesso che ci penso, Hermione ha sempre fatto da mamma ad Harry ed è probabile che crescendo anche lui sia diventato paterno nei suoi confronti.
La scena finale è molto tenera: prima Harry cerca di deriderla, poi però capisce che tra lei e Malfoy c’è davvero qualcosa e partono a fare a cuscinate come due ragazzini. La reazione di Hermione di sbattergli in faccia un cuscino è proprio da lei: si sa, la ragazza ha istinti violenti - e anche io li ho, quindi la capisco benissimo. Forse dovremmo comprarci entrambe un sacco da boxe con cui sfogare la rabbia… Next!
Giorno 4 - Potter è pericoloso quanto te, quanto chiunque altro pensi che non mi merito quello che ho.
L’immagine di Hermione ricoperta di piume è esilarante: Altair l’avrebbe definita buffa, sua madre originale, Astoria vergognosamente plebea. Come descrivere il carattere delle tre donne con una sola frase: Altair è dolce, Narcissa altezzosa e diplomatica, Astoria schietta e altezzosa.
In questa parte si può notare come Draco sia ancora preoccupato dell’opinione che gli altri hanno di lui dopo la guerra e anche di come ciò potrebbe andare a ricadere sulla vita sua e di Altair. Credo che sia comprensibile e che dimostri quel lato umano e fragile di Malfoy spesso nascosto e che anche la Rowling ci mostra soltanto indirettamente salvo quella scena nel sesto libro dove piange in bagno. Sono certa che, crescendo, quella parte di lui sia sempre rimasta nascosta ma che venga fuori con più facilità, almeno nel primo dopoguerra, per il trauma subito. Qui i protagonisti hanno ventisei anni, quindi la guerra è finita da circa otto anni, ma certe ferite richiedono molto più tempo per rimarginarsi. Tuttavia, devo contraddire Draco: non credo che Hermione pensi che non si meriti quello che ha, credo solo che lei sia convinta del fatto che lui dovrebbe aprire le sue vedute giusto un po’ e dovrebbe mostrare più spesso il carattere gentile e pacato che ha con Altair.
Anche qui ho riso allo scambio di battute finale: non so perché, ma sono certa che Draco abbia detto ad Hermione che la camomilla gli fa schifo solo per farle un dispetto. Bellissima anche la sua reazione alla frase “Harry è come me”: qualcosa si sta finalmente smuovendo! Next!
Giorno 5 - Perché ci hai aiutato?
Una domanda tanto semplice e tanto complessa è il motore di questo dialogo e porta Draco a riflettere sul suo passato e a sentirsi un po’ più in pace con se stesso. Una domanda evitata da tutti per molto tempo perché scomoda, ma non di certo da Hermione, che viene sopraffatta dalla curiosità - o forse, mi permetto di insinuare io, dal desiderio di rafforzare le sue speranze in merito ad una futura storia tra loro due. L’insistenza di Hermione mi ha ricordato quella del Piccolo Principe, che non ha desistito finché la volpe non gli ha spiegato che cosa volesse dire “addomesticare”: è una forma di insistenza dolce e pacata, quindi neanche troppo maleducata, anzi per nulla maleducata.
La finezza di Draco nella risposta è proverbiale: “era l’unica possibilità di togliermi per sempre quell’essere dalle palle.” Ci si aspetterebbe qualcosa di più dal rampollo di un’antica famiglia Purosangue, non credi? Eppure Draco è sempre stato così, schietto, anche troppo a dirla tutta, ma almeno non ipocrita. Non credo di averlo mai sentito sparlare di qualcuno - beh, eccetto Voldemort, ma dire in faccia a quello che cosa si pensava davvero equivaleva ad acquistare un biglietto diretto per DeathVille e si sa che solo Harry poteva avere una simile aspirazione. Insomma, qui non è lo spirito di conservazione Serpeverde ad agire, ma il buon senso!
Ovviamente non può fare a meno di sottolineare come i tre, guarda caso Grifondoro, fossero troppo eroici, ma Hermione non ribatte. E meno male, ci aggiungerei io, visto e considerato che è stata lei la prima a far notare ad Harry, al quinto anno, la sua “saving-people-thing” (scusa ma non ricordo la traduzione, era tipo “mania di salvare le persone” o una cosa del genere…). Le considerazioni della giovane sul suo gesto sono più o meno le stesse che feci io quando lessi quel passaggio: avevo dodici anni, ma avevo la testa per capire che cercare di aiutare era già un primo passo, un segno di pentimento.
La parte finale la definirei romantica, se non sapessi che è stata estrapolata dai pensieri di Draco Malfoy, re della freddezza e, almeno per ora, ancora ufficialmente innamorato di Astoria e con relazioni discontinue e poco serie. La prima in molte cose, eh?
La prima che gli avesse fatto balenare nella mente l’idea che il sangue puro non fosse necessario per saper usare una bacchetta. Di certo le immense capacità di Hermione devono aver contribuito, ma gli sarebbe bastato guardarsi meglio intorno per capire. Tiger e Goyle, Purosangue, non erano affatto due geni, ma forse lui non lo avrebbe mai ammesso, essendo Serpeverde e i suoi due tirapiedi più fedeli. Inoltre suppongo che sia inutile citare l’esempio di Neville, Purosangue, davvero imbranato i primi anni di scuola, dal momento che per Draco tutti i Grifondoro erano esseri inutili.
La prima che gli avesse fatto saltare i nervi con un solo sguardo. Mi permetto di dire che sono convinta che il sentimento fosse reciproco. Anche se forse il primo a fargli saltare i nervi con un solo sguardo fu Harry o Ron. Dire quale dei due iniziò ad odiare per primo è difficile. Credo Ron, dopotutto è un “Weasley, traditore del suo sangue” e altre baggianate varie.
La prima a cui avesse sputato addosso l’insulto mudblood con tutta la cattiveria di era capace già a dodici anni appena compiuti. Innanzitutto, dal punto di vista lessicale, avrei usato la maiuscola e avrei scritto Sangue Sporco per le ragioni che ti ho spiegato sopra. Dopodiché, questa volta, nulla da ridire sulla considerazione: fu una vera cattiveria!
La prima che avesse visto torturata davanti ai propri occhi.Questo non possiamo saperlo: la Rowling non ci dice che cosa combinassero alle riunioni di Mangiamorte, o come avvenisse l’iniziazione, o in che missioni era stato coinvolto Draco. Diciamo che non fu la prima probabilmente, a causa della guerra, che forse anche lui stesso ne aveva torturate prima, ma è poetico immaginare ciò.
La prima che avesse mai resistito a Bellatrix, urlando con tutta la dignità che era riuscita a mantenere mentre le ossa scricchiolavano.Onestamente, credo che in questo momento Frank e Alice Paciock potrebbero sentirsi tirati in causa: seppur ricoverati per pazzia al San Mungo, anche loro resistettero con forza e dignità alle torture di Bellatrix e Barty Crouch Jr. Mi sembrava solo carino ricordarlo per non farli finire nel dimenticatoio.
La prima donna che l’avesse affascinato nonostante il suo sangue, o forse proprio per il suo sangue.Non posso far altro che concordare in questo caso: Draco deve essere rimasto colpito da quanto Hermione fosse simile a lui nonostante il suo stato di sangue.
E, dulcis in fundo, la prima e l’unica che avesse conquistato Altair totalmente e inesplicabilmente. Sono profondamente convinta che grazie a quella bambina quei due finiranno insieme: che cosa non ci fa fare l’amore per i figli! Tuttavia, non è proprio inesplicabile questo rapporto: posso immaginare la donna tipo portata a casa da Draco, fredda e altezzosa, priva di tempo per pensare ai bambini e solo interessata ai suoi soldi. Invece Hermione con Altair è dolce e simpatica ed è normale che lei la voglia come “seconda mamma”.
Giorno 6 - …cara la mia puritana.
Devo confessarti che ho dovuto leggere questa parte due volte perché la prima, troppo presa dai dialoghi, non avevo capito che Altair non era presente ed ero terrorizzata che le orecchie di quella povera bambina avessero sentito dire suo padre che, in caso di necessità, sarebbe ricorso ad una prostituta. Davvero non capivo come facesse ad essere così imprudente! Sono un’idiota, lo so.
Non ho il coraggio di definire Draco pervertito: è solo un ventiseienne con gli ormoni a cinquemila, ma del resto se gli ormoni a cinquemila non li puoi avere a diciassette anni perché c’è un pazzo scatenato che minaccia di sterminare il mondo (e poi su che cosa regnerà, mi chiedo io?), allora bisogna ritardare un po’ i tempi. Squallido però è un termine davvero appropriato: come sempre Hermione fa le scelte lessicali più adatte.
Sono convinta, però, che qui Draco, inconsciamente, fosse più serio di quanto pensasse. Mi riferisco al momento in cui propone ad Hermione di “immolarsi per la causa” e lei finge di non capire, forse perché troppo stupita dalla situazione. E come darle torto? Un giorno la insulta, l’altro vorrebbe portarsela a letto. E poi dicono che le donne sono volubili…
Comunque, non penso che Hermione sia una puritana, è solo una ragazza con dei principi ma effettivamente, a volte, restia a lasciarsi andare. Forse ci vorrebbe la via di mezzo tra loro due: ecco perché starebbero bene insieme, si “mitigherebbero” a vicenda.
Giorno 7 - Non stava ridendo di lui in quando Draco Malfoy umiliato da un incidente in cucina, stava ridendo di lui in quanto padre ricoperto di farina da capo a piedi dalla figlia.
Scena comica, non c’è che dire. Non so perché, ma ricollego sempre più spesso l’immagine di Draco Malfoy a quella del Dr. House, perché entrambi freddi, cinici, stronzi ma con un gran cuore (nascosto molto bene, sia chiaro): immaginarmeli entrambi in cucina e fare una torta è strano. Immaginarmeli ricoperti dalla testa ai piedi di farina per colpa di Altair e Grattastinchi è davvero sensazionale. Ho scelto quella frase perché è segno del fatto che per entrambi il passato è chiuso e sono pronti ad iniziare un nuovo capitolo della loro vita.
Un consiglio per Draco: più si dice ad una persona di non ridere, più quella lo farà. È un istinto naturale tanto che anche la mia prof. di Italiano, quando ci vede ridere per i cavoli nostri, ci dice sempre di ridere e sfogarci e a quel punto noi smettiamo e quello per cui stavamo ridendo ci sembra all’improvviso stupido e noioso. La mente umana è complicata, già.
Ammetto che alla fine ho sperato in un bacetto, un solo, piccolo, misero bacio, ma forse è meglio che vadano per gradi. Anche se cavoli erano così vicini! Argh… mi devo contenere, diamine!
Giorno 8 - Mi sono preso una sbandata per la Granger.
Alleluia! Alleluia! Lo senti il coro di angeli? Ecco, ci voleva proprio per l’occasione! Finalmente lo ha ammesso, peccato che nessuno gli abbia creduto.
Questa parte è la più interessante, perché finalmente esploriamo anche il mondo delle amicizie di Draco, più sconosciuto rispetto a quello di Hermione, del quale abbiamo sempre sentito parlare. Onestamente ho trovato strano che anche Nott fosse incluso: Blaise e Draco, ai tempi della scuola, non erano migliori amici ma si parlavano. Nott invece non ha mai fatto parte della gang di Malfoy a detta della Rowling e, pur conoscendosi (non dimentichiamoci del dialogo tra loro due che la Rowling non è mai riuscita ad inserire e nel quale dimostrava che Draco considerava Theodore un suo pari), non erano amici intimi. L’unico che capisco è Goyle (a proposito, brava a ricordarti della morte di Tiger, nessuno se la ricorda mai!), anche se dubito che Draco si sarebbe mai aperto con qualcuno in merito ai suoi sentimenti. Insomma, è qui che si nota il vero OOC di Draco di cui parlavo al Giorno 1.
Altra cosa che mi viene in mente soltanto adesso, il nome di Astoria! Riporto testualmente dal Lexicon: "The spelling of Astoria/Asteria's name is in question because it was given as Astoria by Time Magazine, and as Asteria in the hand-drawn family tree shown in the ITV documentary and on Jo's website. Jo also pronounces it Astoria." (Trad.: lo spelling del nome di Astoria/Asteria è discusso perché è stato dato come Astoria dal Time Magazine, e come Asteria nell'albero genealogico scritto a mano mostrato nel documentario di ITV e sul sito di Jo. Anche Jo lo pronuncia Astoria.) Onestamente, non so nemmeno io come consigliarti: potrebbe essere un errore suo di scrittura, ma anche una pronuncia di una "e" chiusa. Io penso che sia più giusto Asteria, anche perché riprende la radice greca della parola "aster", stella, e riprenderebbe quindi anche la tradizione dei Purosangue di chiamare i figli con nomi mitologici o di stelle. Tuttavia, alla fine scrivo sempre Astoria, perché al razionalità prevale sull’irrazionale attaccamento per i miei libri!
Poi ho alcune domande. Perché Goyle chiama Draco capo? Di chi sono gli occhi scuri che guardano Draco sospettosi? Non credo siano i suoi riflessi, perché lui li ha grigi e non si può guardare da solo in modo sospettoso!
In questa parte hai descritto bene la presa di coscienza di Draco e mi è piaciuto vedere il rapporto che ha con i suoi amici.
Ancora complimenti per lo stile che usi, mi piace un sacco!
Ora è meglio che ti lasci, considerato che la recensione è davvero eterna: non ne ho mai scritta una così lunga (ho finito ora!) e non pretendo certo che tu risponda altrettanto eloquentemente, ma oggi ero in vena e, quando sono in vena, divento logorroica.
Un’ultima domanda: quanto prevedi sarà lunga questa long?
A sabato prossimo, sono curiosa di scoprire i nuovi sviluppi
Harry Potterish
P.S.: contoparole di Word - 3.524! |