Recensioni per
All is complicated...
di purple eyes

Questa storia ha ottenuto 456 recensioni.
Positive : 455
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
04/05/14, ore 17:43

Okey scrivi di una magnificenza assurdaaaa e poi questa storia è bellissimaaaaaa
overboard  sclero in aramaico sjdkksjsukdvnlkrm
tu sai proprio come far incuriosire i lettori, sto in ansia.. Voglio sapere quello che succede nel prossimo capitolooooooo.. Aggiorna presto!
baci xx love ya❤️

Recensore Junior
03/05/14, ore 18:41

No, okay, devo assolutamente sapere il continuo di questa storia.
Voglio i rylex e i jessin (?) ORA.
Comunque la fine, quando chiamano Jessica è un po' inquietante lol.
Tu comunque sei sempre bravissima e adoro questa storia sempre di più! Continua presto! ♥
(Recensione modificata il 03/05/2014 - 06:41 pm)

Recensore Veterano
03/05/14, ore 00:11

Oh mio dio. Questo capitolo è favoloso. Cavolo tu migliori sempre di più e la storia si fa sempre più intrigante e bella. MI PIACE. Sei fantastica, amo questa storia e spero che la continuerai molto presto ;)
E COMUNQUE IO VOGLIO JUSTIN E JESSICA INSIEME CHIARO?
Bene, detto questo mi dispiace molto per Alex ma tra lei e Ryan bè e.e accadrà sicuramente qualcosa :")
Cooomunque, mi dileguo. Sei bravissima e avvisami ♥

Nuovo recensore
02/05/14, ore 16:47

eccomi con la recensione,come promesso.
sto iniziando ad amare davvero la tua ff.
aggiorna presto.XX
alex,jdbsavedus

Nuovo recensore
30/04/14, ore 20:00

Ehilàààà!

Eccomi quaaa! Sono arrivata al ventiquattresimo capitolo, finalmente!







“Che ci fai tu qui?” Urla una voce facendomi spaventare a morte. Mi giro automaticamente verso la voce che conosco bene e contemporaneamente poso il foglio sulla scrivania. Il mio corpo si paralizza all’istante. Di fronte a me mi appare Jes come non l’avevo mai vista prima.



I capelli lunghi, bagnati, lasciati cadere lisci sulle sue spalle magre, gli occhi lucidi sicuramente a causa della febbre e a coprirla solo una maglietta extra-large che le arriva poco più giù del sedere, lasciando intravedere le gambe lunghe bianco latte.



Sento la gola seccarsi e le gambe andarmi in gelatina. Apro la bocca per dire qualcosa, ma la richiudo subito dopo non sapendo cosa dire di fronte a tanta bellezza. E’ come se le mie corde vocali si rifiutassero di emettere suoni e i miei occhi non riescono a staccarsi dal suo corpo perfetto.





Non ti eccitare Justin, stai calmo! Tieni a freno gli ormoni tesoro! E' ancora presto per Jerry!



Cerco di trattenere un sospiro di sollievo senza successo. Non che mi dispiacesse averla in quelle condizioni, ma sono pur sempre un ragazzo e non credo avrei saputo resisterle molto. “Scusami non sapevo fossi qui.” Ribatte acida stringendo i pugni lungo i fianchi.



Mi sorprendo a constatare che nonostante la sua febbre, il suo sarcasmo e la sua acidità non scompaiono così mi ritrovo a sorridere come un ebete facendola innervosire ulteriormente.



“Eh allora? Adesso perché ridi? Mi trovi divertente? E perché non hai risposto alla domanda che ti ho fatto prima?” Sbotta tempestandomi di domande. Mi trattengo dal ridacchiare stringendo le labbra in una linea sottile, notandola estremamente tenera, nonostante non mi stia dicendo niente di carino.



“Scusa è che tua madre mi ha mandato a chiamarti per sapere se volessi mangiare con noi.” Sbuffa passandosi una mano tra i capelli bagnati. Potrebbero venirle le cervicali se continua a tenerli umidi.



“No, non voglio mangiare con quell’uomo, perciò puoi dire a mia madre che non mi sento tanto bene. Puoi andare grazie.” Conclude facendomi un sorriso falsissimo prima di sedersi sul letto.



“Dovresti asciugarti i capelli.” Sussurro senza neanche pensarci. Inarca un sopraciglio guardandomi torva come se avesse visto l’insetto più rivoltante di questa terra. “Affari miei!” Si limita a dire prima di stendersi sul cuscino.







Oh ma dai Justin! Fatti i cazzi tuoi, per una voltaaaaa! Lasciala in pace quella povera Cristo! (?)





La vedo che è distrutta e in questo momento mi sento come se fossi il ragazzo più egoista dell’intero pianeta. Sono stato un codardo, un idiota, ho pensato solo a me stesso pensando a quanto sarei stato bene se lei fosse stata mia fin dall’inizio.



Io l’ho fatta soffrire.



Lei doveva essere la classica ragazza forte, quella che ne aveva passate di tutti i colori e che ormai era diventata una roccia pronta ad affrontare qualsiasi cosa, pronta a non soffrire. Ma tutto questo prima che arrivassi io a rompere quella barriera trasparente anti-sofferenza che si era creata.



E invece ora?



Da quando mi ha incontrato non ha fatto altro che soffrire di più. Io l’ho fatta soffrire quando mi sono fidanzato con Alex. Io l’ho fatta soffrire quando le ho raccontato di Tom alimentando i suoi problemi. Io l’ho fatta soffrire quando a scuola le ho fatto del male costretto da quel figlio di puttana. Io l’ho fatta soffrire quando l’ho baciata per la prima volta e io l’ho fatta soffrire convincendola ad ignorare tutto il mondo.



In questo momento sento come se il mondo mi fosse caduto addosso insieme a tutte le disgrazie che lo affliggono. Lei ha pianto per colpa mia, tutte quelle piccole gocce salate, scese dai suoi occhi sono cadute giù per colpa mia. Tutto è successo per colpa mia e del mio egoismo.



Ora è lì su un piccolo letto, stressata dai problemi, stremata dalla febbre. Le ho rovinato la vita  e capisco il perché dei suoi comportamenti nei miei confronti, io non la biasimo. Anche se non riesco a smettere di pensare a quello che ho letto su quel pezzo di carta.



Non posso fare a meno di chiedermi se sia una canzone o uno sfogo scritto sul primo foglio di carta trovato lì per lì. Posso anche sembrare presuntuoso a pensare a ciò che sto pensando, ma sono sicuro che quelle parole sono state scritte per me.



Questa è assolutamente la mia parte preferita di tutto il capitolo! E' così profonda! Così piena di sentimento! La adoro davvero, bravissima tesoro!





 “E’ bellissima quella canzone.” Le dico sorridendole dolcemente. Gira il viso nella mia direzione e mi guarda confusa.



“Quale canzone?” Domanda facendo una strana smorfia con le labbra. Non so se sta facendo finta di non capire o magari non ha veramente capito di cosa parlo, visto che per lei sicuramente non sarà una canzone. “Overboard.” Dico in un sussurro.



Spalanca la bocca sorpresa capendo finalmente di cosa sto parlando. “Overboard? Oh adesso le hai dato anche un nome? Non è una canzone!” Sbotta irritata. “Ma potrebbe diventarla!” Ribatto subito dopo con il suo stesso tono. “E tu dovresti farti gli affari tuoi!”                                                                                                             

“Stiamo litigando?” Urlo nervoso portando le braccia al cielo, senza neanche pensarci. Mi avvicino a lei andandole incontro e noto che lei fa lo stesso. Ora siamo così vicini e sento i nostri respiri fondersi in uno solo.



Da questa distanza posso contornare meglio il suo bellissimo viso con i miei occhi. I suoi occhi grandi color del mare, con un cerchio grigio che sembra un cubetto di ghiaccio come quello dei cartoni manga.





Awww io adoro i manga e gli occhi azzurri! E' ufficialeee!



Il suo naso dritto leggermente all’insù e le sue labbra carnose dove ci passerei tutta la vita. Se potessi scegliere un posto sul quale morire, io sceglierei le sue labbra. E infine l’odore dei suoi capelli castani leggermente ondulati sulle punte, fragola, il mio frutto preferito, il mio shampoo preferito. Ci passerei la vita a guardare ogni sua sfaccettatura. “Si!” Urla socchiudendo gli occhi, facendomi intendere il suo nervosismo.                                                

“No!”                                                                                                                       

“Si!”                                                                                                           

“No!”                                                                                                                    

“Si!”                                                                                                

“Smettiamola di litigare, ti prego Jes.” Mormoro distrutto passandomi una mano tra i capelli, scompigliandomeli sicuramente, ma in questo momento non importa. Litigare è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno in questo momento, peggioreremo le cose.









Mettetevi d'accordo piccoli!





Mi distrugge vederlo così, per colpa mia. Lo sto trattando male. Gli sto addossando tutta la colpa dei miei problemi. Lo sto facendo sentire una merda, come mi sento io in questo momento e non so perché mi comporto così. Sono la peggiore stronza che esista!



“Jessica posso entrare?” Dice una voce roca attraverso la porta. Una voce che non sentivo da tanto tempo, che mi fa paralizzare sul posto.

Tom.



Guardo Justin preoccupata che mi indica il letto con un cenno del capo. Mi precipito sul letto, rischiando di cadere dato il giramento di testa e mi copro con il piumone fin sopra la testa, non facendomi vedere.



Sento la porta aprirsi e un’ombra dalle dimensioni enormi fare capolinea dalla porta. Riesco a vederlo a mala pena dato gli occhi socchiusi, ma la sua ombra e il suo pensiero di lui nella mia stanza basta a farmi rabbrividire. “Dobbiamo cenare, Jes non vuole scendere?” Domanda guardando Justin che scuote la testa biascicando un debole ‘no’.



Sento dei passi avvicinarsi piano piano al mio letto, chiudo completamente gli occhi, facendo finta di dormire. Ad un tratto una mano si posa sulla mia fronte accarezzandola e sento un senso di disgusto farsi spazio sul mio corpo, facendomi stringere i pugni tanto da graffiarmi con le unghie il palmo della mano.



La sua mano così ruvida, così diversa da quella morbida e liscia di Justin, mi fa attanagliare lo stomaco e la voglia di alzarmi da questo letto e tirargli un calcio nelle palle o magari prenderlo a pugni è tanta.



“Andiamo.” Dice la voce nervosa di Justin, interrompendo Tom dall’accarezzarmi. Sento i passi dei due farsi sempre più lontani e infine la porta chiudersi. Aspetto qualche secondo prima di alzarmi cautamente dal letto, quando la porta si apre di botto facendomi spaventare all’istante.



Adesso ci vorrebbe un Justin che dicesse: "Togli quelle fottute mani dal suo corpo prima che te le metta su per il culo!" Ma ok, non può farlo, perciò, pazienza *faccia rassegnata.



“Oh credimi Jes, presto lo diventerà.” Mormora sorridendomi prima di prendere il foglio con la ‘canzone’ sulla scrivania e sparire dietro la porta, lasciandomi con mille punti interrogativi in testa.







Perchè quel ragazzo mi deve far venire l'ansia?





Sa del mio primo bacio, sa della mia prima volta, sa della mia prima sbronza, della mia prima sigaretta e sa anche tutto di Tom e di Jes. Scuoto la testa per liberarmi di tutti questi pensieri e mi lascio cadere sul divano con stanchezza.



“No, ma dico fai come se fossi a casa tua Jay!” Sorride ironicamente incrociando le braccia. “Lo sto già facendo Ry.” Ribatto chiamandolo anche io con il soprannome che gli ho affibbiato dall’età di cinque anni.



“Dunque vuoi dirmi che succede?” Domando mettendomi dritto. Sono in ansia. Sono sempre stato un tipo curioso ed è raro che Ryan mi chiami per dirmi di venire, perciò deve essere una cosa urgente e non nego la mia preoccupazione.



Si avvicina sul divano di fronte a me e si siede incurvando la spalla, poggiando i gomiti sulle sue ginocchia. Osservo i suoi atteggiamenti con attenzione, ma non riesco a trarre nessuna informazione e tutto questo è strano perché di solito capisco il mio migliore amico da un semplice sguardo.



Si lecca le labbra prima di cominciare a parlare. “Vedi… Sono appena andato in un pub per…” Ridacchio interrompendolo, immaginando già quello che ha fatto qualche minuto prima.



“Ho capito Ryan, sei andato in un pub per scopare, tranquillo, non voglio sapere i dettagli.” Lui di tutta risposta sbuffa non riuscendo a trattenere un sorriso. “No genio, ma se magari mi fai finire di parlare, ti racconto.” Annuisco schiarendomi la voce ritornando incredibilmente serio.





In questa parte sono morta dal ridere, no sul serio Ryan e Justin insieme sono troppo fortiiii! 





“Dopo circa un’ora sono andato via a piedi e mentre passavo per il parco ho visto una figura nascosta tra i cespugli. Mi sono avvicinato per capire meglio cos’era e bhè…” Si interrompe guardando dall’altra parte facendomi sudare le mani. Odio quando le persone si interrompono nel bel mezzo di un discorso perché non solo mi fanno salire un’ansia tremenda, ma anche il nervosismo.



“Cazzo Ryan, parla! Chi era?” comincio a battere il piede in modo nervoso sul pavimento e sono quasi tentato di mangiarmi le unghie. Posso immaginare chi era, ma voglio averne la certezza.



Ora ci si mette anche Ryan a farmi venire l'ansia?





Ryan aveva posato una mano sulla spalla della bionda. Alex sussultò e si girò immediatamente verso la figura che l’aveva toccata. “Ryan” Biascicò cominciando a piangere più forte.



“Su Alex, alzati, non stare qui per terra, vieni con me.” Il biondo le tese la mano, l’aiutò ad alzarsi e la condusse vicino alla panchina facendola sedere, seguita subito dopo da lui.



Alex continuava a singhiozzare sommessamente e Ryan non sapeva cosa fare. Non era mai stato bravo a consolare le persone, ma lui sapeva cosa era successo. Justin gli aveva raccontato tutto quel pomeriggio e nonostante fosse dalla parte dell’amico, aveva provato dispiacere nei confronti della bionda.



“Senti Alex, so tutto quello che è successo, so perché stai piangendo perciò non ti chiederò questo, puoi stare tranquilla, so che mi conosci da poco tempo, ma se vuoi sfogarti io sono qui, va bene?” Il biondo le sorrise dolcemente aumentando la stretta della mano.



Alex si lasciò andare ad un pianto liberatorio e si gettò tra le braccia del biondo che la strinse a se cautamente. “Mi sento male Ryan, sono sola, ho perso la persona con cui ho condiviso la maggior parte della mia vita. Non ho nessun’amica oltre a lei di cui potrei fidarmi veramente. Inoltre Justin ama lei e io oggi ho avuto una brutta discussione con lui. Mi ha detto delle cose terribili, che mi risuonano in testa continuamente.”



Il biondo continuava ad accarezzare i capelli della ragazza fragile e non poteva non ammettere a se stesso che le faceva male vederla in quelle condizioni e pure non ne capiva il motivo, visto che si conoscevano a mala pena.



La ragazza si spostò dal petto di Ryan e incrociò i suoi occhi. Il ragazzo deglutì di fronte alla bellezza della bionda, nonostante avesse il trucco sbavato e i vestiti stropicciati. Il cuore del ragazzo cominciò ad accelerare i battiti e ancora una volta non ne capì il motivo.



“Io sono sola Ryan.” Alex abbassò il capo, ma Ryan glielo rialzò prontamente. “Non sei sola Alex, ci sono io, so che sembrerà una frase scontata come quelle che si dicono nei film, ma davvero puoi contare su di me. Forse non sarò come Jessica, ma sappi che io ci sono e ti aiuterò ad andare avanti“ Le disse dolcemente il biondo scostandole il ciuffo ribelle ricaduto sulla fronte.



La bionda annuì tirando su col naso. Le parole del ragazzo l’avevano colpita molto e le faceva piacere che qualcuno si preoccupasse per lei. Cominciava a volere bene a Ryan e si sentì sollevata sapendo finalmente di poter contare su qualcuno.



“Ti prego Ryan non dire niente a Justin, so che è il tuo migliore amico e che vi dite tutto, però…” Ryan la interruppe prima che potesse dire altro e la guardò profondamente negli occhi asciugandole le piccole gocce salate con i pollici.



“Stai tranquilla, questo rimarrà un segreto tra me e te.” Sussurrò il biondo sorridendole, la ragazza ricambiò il sorriso e si alzò dalla panchina seguita da Ryan. “Grazie di tutto Ryan davvero, mi ci voleva sfogarmi un po’.” Ryan annuì contento che quella bellissima ragazza si fosse sfogato con lei.



“Dai andiamo ti accompagno a casa, non puoi girare da sola a quest’ora della notte.” Alex sgranò gli occhi incredula. “Davvero lo faresti?” Il biondo le mise un braccio attorno alle spalle come se fossero amici da tutta la vita e le annuì sorridendole.



“Grazie” Sussurrò la bionda riconoscente. “Di nuovo.” Aggiunse subito dopo, facendo sorridere per l’ennesima volta in quella serata il biondo.





Awwww, Ryan e Alex insieme! Devo dire che Alex in questo capitolo mi fa pena e tenrezza e l'odio per lei mi è DICIAMO passato... Spero che lei e Ryan si mettano presto insieme....



“Ah Justin niente da fare, ho promesso che non avrei detto niente e non dirò niente!” Risponde prontamente incrociando le braccia. “Ma io sono il tuo migliore amico Ry!” Sbuffo alzando gli occhi al cielo. “Non ti dirò niente Jay!” Mi dice con quel sorrisino sghembo che mi fa venire voglia di prenderlo a pugni. Io lo sapevo che c’era sotto qualcosa. Alex le piace e anche tanto!



Ma no Justin? Sai che non l'avevo capito! Per fortuna che c'è l'hai detto lol! Sarcasmo portami viaaaa!







Cerco di dormire, ma non ci riesco, forse perché a causa della febbre ho dormito tutto il giorno o forse perché la mia mente è piena di cattivi pensieri. Ad un tratto il mio cellulare squilla. Mi affaccio sulla piccola sveglia posta sul comodino per scorgere l’orario: 3.30 del mattino.



Aggrotto la fronte stranita dall’orario. Chi mai mi chiamerebbe a quest’ora? Decido di togliermi ogni dubbio e di rispondere alla chiamata. “Pronto?” Rispondo curiosa di sentire la voce dall’altro capo.



“Jessica Silverstone?” Risponde una piccola voce da donna, non ancora matura. “S-si sono io, tu chi sei?” Mormoro a bassa voce per non svegliare mia madre, visto che la casa è molto piccola e le stanze sono molto vicine.



“Devi stare attenta Jessica, sei in pericolo.” Deglutisco rumorosamente, sentendo la fronte leggermente bagnata di sudore. “Chi sei? Pronto? Pronto?” Ripeto spaventata, ma purtroppo con mio dispiacere sento il ‘tu – tu’ segno che ha già riattaccato.



“Stupidi scherzi telefonici!” Sbotto nervosa, prima di sbattere il telefono sul comodino e mettermi nuovamente sotto le coperte.







Ma quella ragazzina non può far prendere colpi così, anche se ammettiamolo Jessica è un pò stupida a pensare che quello sia solo uno scherzo!



Vabbè detto questo io credo di aver detto tutto, vado via e ti lascio amore mio! Tu però aggiorna prestoooooo!





-Cate <3

 

Nuovo recensore
30/04/14, ore 19:46
Cap. 23:

Ehylààààà sono sempre ioooooo! <3





Incominciamo...





Mi dirigo a passo lento davanti allo specchio, sussultando leggermente alla mia immagina riflessa in quella specie di vetro così limpido. Capelli scompigliati, solchi neri compaiono sotto gli occhi rossi e gonfi, labbra screpolate a furia di morderle e viso pallido. Ho perso mio padre. Ho perso Alex. Justin non sarà mai mio. Non ho nessuno. Sono completamente sola. Non ho nessuno appiglio a cui aggrapparmi.



Mi sento come un delfino in mezzo all’immenso oceano da solo senza la madre ad aiutarlo a sopravvivere. Non ho più voglia di fare niente. La malinconia si è impossessata del mio corpo ormai fragile delle sofferenze morali. A tutti questi pensieri un conato di vomito arriva alla mia gola, facendomi catapultare in bagno. Mi piego in due rigettando tutto, anche l’anima.



Vado avanti per circa due minuti, rigettando tutto il male che è dentro di me, dopo di che mi alzo piano da terra, sciacquandomi la bocca con l’acqua fresca che scorre dal lavandino. Sono sola a pensare e ripensare a ciò che è stato e non riesco a trovare soluzioni per andare avanti. Sono nascosta dalla nostalgia e dal dolore e dovrò mettere una maschera per guardare gli altri negli occhi.



Mi dirigo in camera mia per vestirmi, quando una fitta alla testa mi costringe a sedermi sul letto. Questi saranno sicuramente i postumi del non aver mangiato ieri a cena. Mi sento debole e la testa mi pulsa pesantemente. “Jes, posso entrare?” Sussurra mia madre bussando alla porta. Biascico un ‘si’ prima di prendermi la testa tra le mani, cercando di calmare inutilmente il dolore.



Sento la porta aprirsi mostrando la figura esile di mia madre. “Jes, che succede?” Mormora facendo scomparire il sorriso con il cui era entrata. “Mi gira la testa, credo che resterò a casa.” Mi limito a rispondere chiudendo la bocca in una piccola smorfia di dolore.



“Non hai una bella cera, tesoro.” Si avvicina a me inginocchiandosi alla mia altezza mettendomi una sua mano tiepida sulla fronte. “Ma tu hai la febbre!” Esclama preoccupata. “Proprio oggi che Tom tornava dal viaggio e veniva a cena da noi.” Mi congelo all’istante al sentire quella frase, mordendomi il labbro, trattenendomi dal dire qualcosa di cui poi potrei sicuramente pentirmene.





E ci credo che non sta bene! Mi viene una tale tristezza leggendo questo capitolo, è così triste! Uffiiiii!







Un senso di tristezza mi invade pensando a mia madre e alle illusioni che si è fatta su Tom. Per ora è felice, ma presto tutto questo finirà e lei ne uscirà distrutta me lo sento. Dopo la morte di papà, lei è caduta in depressione e si è chiusa in casa per più di quattro mesi, isolandosi dal mondo, diventando una specie di eremita.



Sembrava, fossi diventata orfana anche di madre in quel tempo, perché era come se non ci fosse. Io avevo solo tredici anni e l’unica persona che ho avuto accanto è stata Alex. Al solo pensiero del suo nome, i ricordi di ieri mi assalgono facendomi venire un nodo allo stomaco. Mi trattengo il labbro inferiore fra i denti, cercando di non piangere.



Non voglio più essere debole, sono diventata vulnerabile in questo ultimo periodo e questo non va bene. Pensavo che dopo la morte di mio padre, niente mi avrebbe più fatto piangere, ero divenuta una roccia. Ma poi è arrivato lui ‘rovinandomi’ la vita.







"ROVINANDOMI LA VITA" oh si! Però non ti lamentavi quando ti baciava o toccava (non in quel senso)





Ah Jes, stasera viene anche Justin a cena.”



BOOM!



Cos’era?



Ah…



Il mio cuore.





Questa è la parte che mi ha colpito di più, non so il perchè, però anche a me è "scoppiato il cuore" come a Jessica! LOL!







“Justin, stasera andiamo da Erin…” Esclama Tom avvicinandosi cautamente a me. Gioco con il cellulare non prestandogli attenzione, facendolo innervosire ulteriormente. “Non una parola con Jes è chiaro?” Continuo a non prestargli attenzione portandolo al limite del nervosismo, infatti sento afferrarmi per il colletto della felpa.



“Senti piccolo stronzetto, devi portarmi rispetto, hai capito quello che ti ho detto?” Urla scuotendomi, sputando quelle parole con tutto il disprezzo che ha verso di me. “Ho capito!” Sbotto scrollando la sua mano dal mio collo. Mi lancia un’occhiataccia che io ignoro prima di tornare in cucina.



Non ho nessuna voglia di stare lontano da Jes, avremmo potuto prendere al volo quest’occasione per parlare, anche se le avevo promesso che sarei stato lontano da lei, ma si sa che questo è impossibile. Non riuscirò mai a starle lontano, lei è la mia droga e quando non sono con lei sembro un drogato in crisi di astinenza, proprio come adesso. Ho bisogno di abbracciarla, di dirle che non è sola e che io non la abbandonerò mai, ma Tom sta rovinando tutto.



Sbuffo frustrato prima di gettare con violenza il mio I -Phone sul divano. Non riesco a smettere di pensare a lei. Oggi non è neanche venuta a scuola e sono preoccupato. Voglio solo sapere come sta, anche se sicuramente la risposta sarà negativa.



Ultimamente l’ho sempre vista piangere e la colpa era quasi sempre mia. Ieri stava così male, avevo voglia di stringerla al petto e non lasciarla mai più. Le avrei sussurrato di calmarsi, l’avrei abbracciata e confortata fino a che non si sarebbe calmata. Da quando mi sono trasferito qui le ho causato solo problemi, per colpa mia ha perso Alex e questo non me lo perdonerò mai e poi mai.



Sto cominciando a pensare anche di aver sbagliato a raccontarle tutta la storia di Tom, facendo così le ho creato solo una grandissima confusione mentale e maggior preoccupazione. Sono solo uno stupido che quella sera si è lasciato andare allo sfogo totale di se stesso. Sono solo un egoista.







No, amore mio! Non sei un egoista, sei solo innamorato, anche io lo avrei fatto al posto tuo, perciò non ti dannare l'anima e vieni qui che ti abbrraccio forte, forte! *o*

Tom non lo sopporto, m i verrebbe da ammazzarlo! Lo odio con tutto il cuoreeee!





Sono davanti alla porta di casa con Tom, ad aspettare che Erin ci apra. Non passa molto tempo che la sua figura minuta spalanchi la porta e si getti su Tom. Abbasso lo sguardo imbarazzato e schifato dalla situazione. Povera donna!



“Mi sei mancato tanto caro.” Sussurra quasi con le lacrime agli occhi. “Anche tu, tesoro.” Mormora Tom, facendole uno sguardo malizioso. Alzo gli occhi al cielo, stanco di tutta quella situazione. Erin sembra finalmente notarmi e si fionda sulle mie braccia, stringendomi a se.



Cristo, che schifo veramente! Non me lo immagino Tom che dice tesoro! NO! NO! NO!







Affianco a lei un uomo sorridente la abbraccia da dietro sollevandola leggermente. La bambina deve essere sicuramente Jes e sono sicuro che l’uomo affianco è suo padre. E’ incredibile, hanno gli stessi lineamenti e gli occhi sono identici.



Un sorriso amaro si fa spazio sulle mie labbra. Io e Jes siamo uguali… Abbiamo perso nostro padre quando eravamo entrambi molto piccoli. Cerchiamo di essere forti e sembra che niente ci possa scalfire, finchè non ci ritroviamo a parlare delle nostre storie.



Quando l’ho conosciuta non avrei mai pensato tutto questo, pensavo fosse la solita ragazza che pensava cose del tipo: ‘i ragazzi sono tutti uguali’ o ‘i ragazzi sono degli stronzi’ e invece è un’anima vuota come me.



Un piccolo foglio di carta attira la mia attenzione, distogliendomi dai pensieri. So che non dovrei farlo, che non sono affari miei, ma la voglia di aprirlo è tanta. Lo prendo in mano, osservandolo curioso, finchè non decido di aprirlo.



I'm overboard

And I need your love to pull me up

I can't swim on my own

It's too much

Feels like i'm drowing without your love

So throw yourself out to me

My lifesaver

My lifesaver

My lifesaver




Sgrano gli occhi leggendo queste stupende parole che riempiono un piccolo e insignificante pezzo di carta e non posso fare a meno di sorridere e chiedermi cosa sia. Sembra una poesia o magari è una canzone.



Non voglio essere presuntuoso, ma sento come se quelle parole mi appartenessero. Ho quasi la sicurezza che quelle poche righe siano state scritte per me. Non faccio in tempo a posare il foglio sulla scrivania, che un rumore mi interrompe dal fare qualsiasi cosa. “Che ci fai tu qui?”











OVERBOARD! OVERBOARD! OVERBOARD! Justin ha scoperto la canzone di Jessica! OMG! Sono troppo felice! Vado a leggere l'ultimo capitolo





-Cate

Nuovo recensore
30/04/14, ore 19:37

Mireaaaaaa! Amore miooooo! Vita miaaaa! Cucciolaaaa! (No cucciola no :P) Piccolaaaaa! Luce dei miei occhi! Idolo mioooo! (Basta non me ne vengono più) ù.ù

Questo capitolo è fantasticooooo! Cazzo! Dick!





“Io non ci credo, voi due…” Si interrompe singhiozzando e il mio cuore perde un battito ad ogni singhiozzo che emette. Il mondo mi cade addosso e sembra che il cuore abbia smesso di battere. Non riesco a credere che sia davvero successo…



Non doveva succedere. Sento come se le mie budella si stessero contorcendo. Non le voglio mentire, non ce la farei e non potrei negare, mi sentirei peggio. E’ arrivata l’ora di dirle tutta la verità, anche se non sono pronta a trovare una giustificazione al mio comportamento, perché una giustificazione non c’è.



“Alex, non doveva finire così.” Sussurro più a me stessa che a lei, mentre le lacrime cominciano a rigare anche il mio viso. Già non doveva finire così. Io ho pensato solo a me stessa, dovevo farmi da parte come una buona amica avrebbe fatto e invece mi sono comportata come un’egoista.



Le ho mentito facendola soffrire il doppio. Mi sento come se fossi la persona più meschina del mondo. Dovevo rinunciare a Justin per lei nonostante lui non la amasse. Dovevo fare finta di niente e invece, se ora mi ritrovo in questa situazione è soltanto colpa mia.



“Ah no? E come doveva andare a finire?” Mette le mani sui fianchi sorridendo ironicamente, mentre nuove lacrime fanno spazio sul suo viso, sostituendo le vecchie. “Alex, non è colpa sua, lei non voleva, ma poi noi non abbiamo potuto evitarlo e…” Cerca di spiegare Justin, ma Alex lo interrompe bruscamente.







Justin, amore mio bello, è meglio che stai zitto prima che l'oca ti castri e ti tagli Jerry, poi non potrai avere figli con Jessica e morirai per astinenza! Ma quanta cavolo di fanatasia ho? Mh? Mh? Mh? No vabbè dai Alex, ha un pochino ragione, ma solo un POCHINO... Lol





“Sta zitto Justin!” Justin abbassa il capo scuotendo la testa rassegnato. In questo momento sento che anche lui sta soffrendo e la voglia di abbracciarlo per consolarci a vicenda è tanta. “Non avete potuto evitarlo? Ma sentitevi… Mi fate solo schifo! Mi avete mentito… Da quanto tempo va avanti questa storia sentiamo!” Tuona facendoci spaventare.



Ed eccomi qui a guardare il pavimento, incapace di guardarla in faccia e di rispondere alla sua domanda. Ha ragione… Sono una codarda, bugiarda ed egoista. “Avanti parlate! Abbiate la forza di parlare! Da quanto tempo Jes umh?” Alzo lo sguardo incontrando i suoi occhi pieni rabbia, il suo petto si muove su e giù e le sue mani sono poggiate sui fianchi. Aspetta solo una risposta.





Sta zitto Justin? Ma come si permette di dire al mio cucciolo bello di stare zitto? Io la ammazzo a quella lì! Ma che si stia zitta, con quella voce di papera che ha! Oki... Non ho mai sentito la sua voce, ma so già che sarà di papera, perciò... Non mi contraddire, come sempre...







Ed eccomi qui a guardare il pavimento, incapace di guardarla in faccia e di rispondere alla sua domanda. Ha ragione… Sono una codarda, bugiarda ed egoista. “Avanti parlate! Abbiate la forza di parlare! Da quanto tempo Jes umh?” Alzo lo sguardo incontrando i suoi occhi pieni rabbia, il suo petto si muove su e giù e le sue mani sono poggiate sui fianchi. Aspetta solo una risposta.



“Da un po’ di giorni…” Sussurro silenziosamente per paura della sua reazione anche se lei mi ha sentito benissimo. Chiude gli occhi cercando di calmarsi per elaborare la situazione.  “Aaaah benissimo! Mi hai mentito Jes, perché non me lo hai detto umh? Che cosa pensavi di risolvere così? Mi hai rubato il ragazzo Jessica! Sei solo una troia!” Urla l’ultima parola che mi arriva fino al cuore sgretolandolo.



I miei occhi si sgranano e sento le ginocchia cedere. Ma come può dirmi queste cose? E’ vero io ho sbagliato, ma lei non ha nessun diritto di dirmi tutto questo. Siamo amiche, praticamente da sempre e lei non può chiamarmi troia! Io non lo accetto! I suoi occhi mi scrutano con odio come se fossi la cosa più schifosa di questo mondo. Tutto questo fa male.



 “Ma che cazzo dici Alex? E’ la tua migliore amica, come puoi dirle queste cose?” Urla Justin difendendomi, mentre io sono completamente a terra, con il viso tra le ginocchia piangendo disperatamente.



“Ti sbagli Justin… Lei era la mia migliore amica. Non è niente per me… E’ solo un bugiarda…” Urla. Continuo a singhiozzare più forte. Le sue parole sono come lame di coltelli che arrivano a perforarmi tutto il corpo. Se mi avesse tirato uno schiaffo mi avrebbe fatto meno male. Respira pesantemente per cercare di calmarsi per aggiungere altre parole che contribuiscano a distruggermi.



“E pensare che quando Justin mi ha lasciata, io sono anche venuta da te perché ero distrutta… E tu hai recitato tutto il tempo, anzi sono sicura che eri addirittura felice, perché così potevi tenerti Justin bello stretto. Mi fai schifo Jessica! Sei una troia! Con me ha chiuso!” Il mio cuore ormai non esiste più, sembra che insieme alle lacrime stia uscendo anche il suo sangue. Mi ha chiamata troia di nuovo… Il modo in cui quella parola esce dalle sue labbra, riesce a farmi salire un conato di vomito che mi blocca la respirazione. No non lo posso sopportare! Non sa neanche lontanamente cosa significhi la parola troia.

Finalmente riesco ad alzare il viso piano dalle mie ginocchia e tiro su con il naso. “Adesso basta Alex, stai esa…”





TROIA? No vabbè, ma questa è bastarda veramente allora! Una che chiama la migliore amica troia? Non è degna di essere chiamata umana! (Sto esagerando si)



“Justin no!” Scuoto la testa, prendendolo per un polso. Mi alzo velocemente da terra e vado nella sua direzione, rimanendo a pochi centimetri di distanza da lei. “Senti…” Dico puntandole il dito contro. “Tu puoi dirmi tutto… Mi puoi dire che faccio schifo, che sono una codarda, una vigliacca, un’egoista e tutto quello che vuoi, perché è vero.” Prendo una piccola pausa passandomi la manica della felpa sugli occhi cercando di levare via il trucco che ora mi sta colando sulle guance. Lei mi guarda con disprezzo.



“Ma non puoi chiamarmi troia solo perché mi sono innamorata dello stesso ragazzo di cui sei innamorata tu ok? Io non sono una troia, ho solo commesso uno sbaglio. So che non avrei dovuto farlo, ma non scelgo io di chi innamorarmi purtroppo. Io ho solo sbagliato a gestire questa cosa!” Dico emettendo un singhiozzo di sofferenza.



“E non pensare minimamente che quando sei venuta a casa mia, io non fossi dispiaciuta per te. Io non ho recitato niente… Quello è stato uno dei giorni più sofferenti della mia vita. Sono stata malissimo perché non sapevo come comportarmi! I sensi di colpa mi stavano distruggendo in un modo atroce. Stavo male, ma non te l’ho dato a vedere, perché non volevo farti soffrire ancora di più e a differenza tua io non avevo nessuno con cui parlare, mentre tu avevi me, Alex!” Urlo l’ultima frase arrabbiata, mentre lei mi guarda deglutendo.



La conosco sta riflettendo su quello che le sto dicendo e sa che in parte ho ragione. “Ora, prova a metterti nei miei panni e pensa a come sono stata io… So che ho sbagliato, ma anche io ho dei fottuti sentimenti e non riesco a concepire il fatto che tu mi chiami troia! Io non ce la faccio!” Aggiungo piangendo più forte, mentre mi metto le mani davanti al viso. “Io… Io…” Sussurra ricominciando a piangere anche lei.



“Io… Non riesco a perdonarti Jes… Non ce la faccio!” Tolgo le mani dal viso e vedo che nei suoi occhi non c’è più la rabbia, ma il dispiacere. I suoi occhi smettono di guardarmi e si fermano su Justin che è dietro di me. “Justin…” Lui alza lo sguardo e la guarda con gli occhi lucidi.



“Sei innamorato di lei?” Domanda indicandomi con un cenno del capo. Io e Justin ci guardiamo deglutendo rumorosamente, per secondi interminabili che sembrano ore. “Si” Sussurra Justin, senza esitare un secondo, abbassando il capo. Lei di tutta risposta si mette le mani sulle orecchie scuotendo il capo.



“No! No!” Urla. “Non voglio sentirvi!” Urla ancora più forte, dopo di che corre via da noi. “Alex, ti prego, non andartene!” Urlo cercando di fermarla, ma niente la sua figura si fa sempre più piccola, fino a scomparire tra gli alberi. Mi accascio a terra e piango disperatamente, sbattendo i pugni per terra.





Perchè godo in questa parte? Perchè sono felice dalla sofferenza di Alex? Sono un vero mostro vero tesoro? Scusa, dimentica tutto! Povera Jessica, se fossi in Justin la abbraccerei forteee!





“Porca puttana Alex, Jes si è tagliata!” Mi metto le mani tra i capelli urlando per l’esasperazione. Avevo promesso a Jes che non l’avrei detto a nessuno, ma ho dovuto farlo, altrimenti Alex non avrebbe capito la situazione in cui è.



“Che cosa?” Sento un lieve sussurro provenire dalla bocca di Alex, mentre indietreggia fino a toccare il salotto e lasciarsi andare su di esso, mettendosi le mani sulla bocca. “Non ci credo.” Singhiozza. Mi alzo dal divano sedendomi in quello dove è seduta lei.



“Senti Alex, Jes non può stare da sola, sta passando un periodo difficile, soprattutto per colpa mia… Non può perdere anche te…” Le dico prendendole la mano dolcemente. “Io non ti credo Justin, lo stai dicendo solo per farmi compassione in modo che io la perdoni!” Mi dice togliendo di scatto la sua mano dalla mia.



Apro la bocca per lo stupore, sorprendendomi dei pensieri di Alex. Non riesco a credere a quello che ha detto. Ridacchio nervosamente prima di alzarmi dal salotto e fronteggiarla. Sono arrabbiato come non mai in questo momento e in questo momento potrei dire qualsiasi cosa contro la mia volontà.



“Bene… Sai che ti dico? Non mi credi? Vai a controllare le cicatrici su suoi polsi! Sei davvero un’insensibile Alex e Jes ha fatto tanto per te, mentre tu sai solo insultarla chiamandola troia!” Urlo avvicinandomi a lei ulteriormente.



“Che cosa ha fatto lei per me eh? Rubarmi il ragazzo? Ti sembra un comportamento da amica questo umh?” Scuoto la testa non riuscendo a nascondere un sorriso incredulo. Non riesco a credere che stia davvero pensando solo questo. “Sai che ti dico? Adesso ho capito perché non mi sono innamorato di te… Lei non è come te. Jes è una persona buona e altruista e l’ultima cosa alla quale pensa è se stessa, mentre tu Alex…” La indico con l’indice mentre lei sbatte gli occhi impaurita, sicuramente dal mio tono di voce.



So che la sto ferendo ed è quello che voglio perché sono incazzato, voglio che lei soffra, che si penta per tutte le cose che ha detto a Jes. “Tu sei solo un’egoista del cazzo!” Urlo. Prima di sentire uno schiocco nell’aria che mi fa girare la guancia dall’altra parte. Mi ha tirato uno schiaffo. Non può averlo fatto. Chiudo gli occhi cercando ci calmarmi, prima di posare una mano sulla parte colpita del mio viso.



L’ultimo uomo che mi ha picchiato è stato Tom e lei non può farmi questo. Non può picchiarmi anche lei, non deve toccarmi! “Vattene…” Sussurra flebilmente, prima di far scendere un’altra lacrima sul suo viso arrossato. La guardo prima di sentire un leggero peso sul cuore. Mi sono già pentito di quello che le ho detto non dovevo. “Alex…” Sussurro, avvicinandomi.



“Vattene!” Urla questa volta allontanandosi da me prima di scoppiare in un pianto liberatorio. Prendo un profondo respiro raggiungendo la porta uscendo e richiudendomela alle mie spalle. Volevo aggiustare le cose e invece le ho peggiorate. Ho perso tutto!





No, vabbè! Questa qui, sta esagerando! Hai una pistola o un coltello o qualcos'altro? Perchè la faccio fuori!







“Bene, adesso che hai quindici anni puoi iniziare a servire le sgualdrine che vivono qui, quando ne avrai sedici comincerai a soddisfare i clienti che verranno qui, è tutto chiaro?” Tuona l’uomo minaccioso sorridendo vittorioso di fronte alla vista di una ragazzina impaurita, ma che non lo dà a vedere.



“Va bene, signor Tom, farò di tutto per servire le ragazze che lavorano qui. Porterò loro tutti i vestiti necessari” Sussurra la ragazzina appena quindicenne mettendosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio.



Nessuna espressione appare sul viso di quella ragazzina, che ormai sembra rassegnata a dover fare quella vita. “Molto bene bambina mia…” Tom si avvicina maliziosamente a lei, accarezzandole una guancia con le nocche.



La ragazzina seria si lascia accarezzare distogliendo lo sguardo dall’uomo che l’ha costretta a fare cose contro il suo volere da ormai sette anni. “Sei diventata bellissima… Bella come tua madre.” Sussurra Tom con voce roca, prima di lasciare un viscido bacio sul collo della ragazzina, che chiudendo gli occhi si lascia fare tutto da quell’uomo.



L’uomo si stacca dal suo collo, facendo deglutire rumorosamente la ragazzina misteriosa. “Presto qui, verrà una nuova arrivata e vedrai ti piacerà molto come padrona.” La ragazzina annuisce timorosa. Il suo piccolo corpo è pieno di emozioni negative che non è riuscita mai a tirar fuori in sette anni. Rabbia, paura, tristezza, malinconia, ansia, terrore, ma non avrebbe mai dimostrato paura. Non avrebbe mai mostrato le sue emozioni a nessuno.



“Preparati Jessica Avril Silverstone, presto farai parte del covo delle mie sgualdrine!” Sussurra l’uomo minaccioso, facendo aggrottare la fronte della ragazzina castana.







Jazmine Bieber? Dimmi che è lei e sarai salva per sempreeeeeee! Dimmelo! Avanti dimmeloooooo! Tom  mi fa solo schifo, mi fa vomitare, mi fa ribrezzo!





Vado a leggere il prossimo! 



-Caterina <3



 

Nuovo recensore
30/04/14, ore 19:06
Cap. 21:

Ehylà!

Eccomi arrivata, al ventunesimo capitolo, scusa se alla precedente recensione, ho fatto mille modifiche, infattoi sicuramente ti avrò riempito di messaggi, ma tu mi vuoi bene, perciò non dirai un cazzo, vero vita mia? You are my love, you are my heart! <3 (Scusa mancanza di affetto e i ricordi di Kidrauhl ogni tanto mi assalgone perciò capiscimi) Dunque che dire? 



"A me molto, anche perchè è il colore preferito di Giustino nostro! Dunque che ne pensate di questo capitolo?"



Come puoi farmi morire dal ridere anche solo con una semplice frase, per di più inserita nello spazio autrice, non perchè gli spazi autrici non siano divertenti, ma i tuoi mi fanno crepare! (Non nel vero senso della parole, non sentirti in colpa!)





Ti amo Jes.” La mia bocca si spalanca, così come i miei occhi. I palmi delle mani iniziano a sudare e il mio cuore inizia a pompare di gioia dopo aver perso più di un battito.



Due parole…



Solo due parole, ma piene di significato se sono dette dalla persona giusta. Dalla persona che vorresti accanto per tutta la vita. Dalla persona che ami più di te stessa e per la quale faresti di tutto pur di renderla felice, anche ammazzarti e sacrificare la vita.



Da quanto tempo ho aspettato tutto questo? Da quanto tempo ho sognato che un ragazzo mi dicesse queste parole? Nessuno mi ha mai detto queste parole con tanta lussuria e dolcezza negli occhi. Nessuno mi ha mai detto queste parole con questa sincerità.



Perché io lo sento…



Sento che lui è sincero, io so che lui non mi sta mentendo. Vorrei rispondergli che lo amo anche io, che darei la vita per lui, che farei qualsiasi cosa per renderlo felice, ma la mia bocca si rifiuta di emettere suoni.



Sono troppo felice e scioccata allo stesso tempo. Sento la gola secca e sono quasi tentata di correre verso il mare e bere la sua acqua, per riuscire finalmente a parlare. Chiudo per un secondo gli occhi cercando di riprendermi…



Ho paura che tutto questo sia solo un fottutissimo sogno, ho paura di svegliarmi da un momento all’altro e capire che tutto questo è solo una mia stupida fantasia. “Puoi ripetere quello che hai detto per favore?” Supplico con una nota di imbarazzo nella mia piccola voce. Lui mi sorride dolcemente e mi prende il viso tra le mani.





Sembra una demente la piccola Jessica, puoi ripetere quello che hai detto per favore? Ora qui ci vorrebbe che Justin le dicesse: No, non ripeto quello che hai detto, se vuoi però ti compro Amplifon! (No, tranquilla, Demi Lovato, mi sta dando alla testa! Sto ascoltando Without the love da circa un'ora senza interruzzione, ma tu sai quanto adoro quella canzone, ma soprattutto quanto andoro quella ragazza!)



Passiamo ad altro...





 “Ti amo.” Mi da un bacio sul naso.



Ti amo.” Bacio sul mento.



Ti amo.” Bacio sulle labbra.



Ti amo piccola, non smetterò mai di dirlo.” Gli butto le braccia al collo, stringendo così forte che ho paura di fargli male, ma a lui non sembra dispiacere, infatti ricambia l’abbraccio. Dopo quella che a me sembra un’eternità mi stacco e gli accarezzo una guancia.



“Justin?” Sussurro sfiorando sulle sue labbra con un dito. “Mmmh?” Mugugna rilassandosi dolcemente sotto il mio tocco. “Anche io ti amo.” Eh si… Ci sono riuscita, finalmente anche io gli ho detto quelle due paroline ce l’ho fatta e sono terribilmente felice, mi sento come se mi fossi tolta un peso dallo stomaco. Mi sento libera…



Perchè mi fai venire l'ansia? Eh? Eh? Su facebook ti torturerò, bastarda che non sei altraaaa!"





“Un sacco di ragazze mi hanno detto ti amo Jes…” Mi sussurra all’orecchio, mettendomi di nuovo a terra. “Non voglio saperlo Justin.” Dico agitando la mano scherzosamente. Lui di tutta risposta ridacchia.



“Devi sempre rovinare tutto eh? Stavo per dirti una cosa dolce.” Dice lui facendo il finto offeso. “Ah si? Ok dimmela sono tutta orecchie.” Mi metto due mani sulle orecchie per incitarlo a parlare, aspettando con ansia tutto quello che ha da dirmi.



“Oh no, ora non ho più voglia di dirtela!” Dice lui sorridendo sghembo. “Che? No dai ti prego, ti prego, ti prego…” Dico facendo il labbruccio. “Niente da fare piccola, non te la dico più.” Incrocia le braccia al petto e mi guarda divertito.



“Ti odio!” Faccio una smorfia e lui ridacchia. “Nah! Hai appena detto che mi ami!” Fa un’espressione contrariata continuando a ridacchiare. “Beh! Ora ti odio!” Dico incrociando le braccia al petto e girandomi dandogli le spalle.









Perchè Justin è stupido? Jessica non può essere bipolare? Forse dovrebbe leggere un pò di psicologia, anche se la piccola Jessica sembra avere le idee confuseee!





“Sicura?” Mi morde il lobo e scende a lambirmi delicatamente il collo, facendomi venire brividi in tutto il corpo. Non rispondo e continuo a bearmi della sensazione di avere le sue labbra sul mio corpo.



Continua lasciarmi delicati morsi sul tutto il collo, quando ad un tratto si ferma su un punto ben preciso e comincia a succhiare e a mordere, facendoci passare la lingua di tanto in tanto. Mi sta facendo impazzire e ho paura di cadere da un momento all’altro, dato che le mie gambe sembrano marmellata.



Nel mio corpo si fa spazio un’altra emozione, mai provata prima… Trovo tutto questo sensuale e molto… Eccitante? Dopo circa un minuto si stacca e mi fa girare verso di lui guardandomi negli occhi.



“Sei mia ora.” Sussurra. Aggrotto la fronte e mi tocco il punto dove Justin mi ha morso il collo. Sento un solco sotto le mie dita e sgrano gli occhi. “Oddio!” Urlo. Lui di tutta risposta ride tenendosi la pancia.



“Sei uno stronzo e adesso come a faccio a spiegare a mia madre questo eh?” Dico indicando il succhiotto che mi ha appena fatto. “Aaaaah quante storie Jes, basta coprirlo con i capelli ed è fatta.” Mi mette i capelli davanti e sorride compiaciuto, come se avesse vinto un Grammy Awards.



Bastardo di un nanetto!



Questi due dovrebbero andare a Colorado, perchè sul serio mi fanno morire. Ti ho già detto come adoro il fatto che tu passi dal romanticismo al divertimento? Si mi sembra di si, perciò non farmelo ripetere, anche se già l'ho ripetuto! (?)





“Tu mi odi piccola… Dammi una ragione per cui dovrei lasciarti.” Mi aggrappo al suo collo per non cadere e lo guardo negli occhi rassegnata. “Ok… Che cosa vuoi?” Sbuffo. “Devi dire Justin Drew Bieber è il re del sesso.” Dice lui con sorriso sghembo.



“Ah… Ah… Ah… Che ne dici di…” Mi metto un dito sul mento facendo finta di pensare, mentre con l’altro braccio cingo il suo collo per non cadere. “No?” Lui mi sorride malizioso. “Va bene… Allora pronta per un bel bagno freddo?” Si avvicina piano piano al bagnasciuga, raggiungendo l’acqua.



“No, Justin, per favore no, ti prego!” Dico aggrappandomi ancora di più al suo collo. “Allora dillo!”                                                                                 



“Non dirò mai una cosa del genere… Perché primo è imbarazzante… Secondo… Non se è vera…” Il mio viso diventa color porpora mentre lui socchiude gli occhi, analizzando sicuramente l’ultima cosa che ho detto. “Hai ragione! Però puoi sempre provare per scoprirlo.” Mi fa un occhiolino e sorride malizioso.



“Sei un pervertito!” Gli do una pacca sulla spalla e lui ridacchia. “Ti prego Justin, non mi gettare in mare, ti scongiuro fa freddo!” Supplico facendo finta piangere. “Non l’avrei comunque fatto.” Dice ritornando sulla sabbia asciutta sempre con me in braccio.



“Perché?” Domando aggrottando la fronte. “Bhè naturalmente perché mi avresti bagnato l’auto e non ho asciugamani con me.” Risponde ovvio. “Idiota! Per un attimo ho pensato che ti dispiacesse per me!” Lui ride divertito e mi stende sulla sabbia mettendosi sul mio corpo, alzando i gomiti per non pesarmi.





Ma quanto può essere idiota Justin? Daiiiii! L'ha fatta rimanere di merda e anche io ci sono rimasta di merda... Immaginavo già Jessica bagnata e anche Justin con la sua maglietta bianaca (non so se è bianca) aderita ai pettorali così muscolosi, i pantaloni... Bastaaaaa, la mia mente pervertita sta prendendo il volo (?)







Non riesco a credere che tutto questo sia davvero finito. Non riesco ad accettarlo. Non potrò più baciarlo, né toccarlo, né scherzare con lui. E’ tutto finito e io devo andare avanti in qualche modo, cercando di trovare un appiglio a cui aggrapparmi per essere felice. Ma quale?



Lui era l’unica cosa bella della vita e ora non potrò mai più averla. Ma devo comunque essere felice perché sono riuscita a concedermi delle ore indimenticabili con lui e per questo sono davvero grata. Il viaggio è stato terribilmente lungo. Nessuno dei due parlava. Non c’era neanche la radio accesa, regnava solo un silenzio straziante.                                                      



Guardo fuori dal finestrino riconoscendo le strade che separano casa mia qualche metro. Ad un certo punto lui parcheggia la macchina fermandosi davanti la villa dove sono sempre vissuta. Sospira e volta il viso verso il mio.



“Ci siamo.” Sussurra stringendo il volante. “Ci siamo.” Ripeto sospirando, non riuscendo a guardarlo negli occhi. Sono sicura che se lo facessi, non sarei in grado di scendere da quella fottuta auto. “Ci vediamo in giro Justin.” Dico aprendo lo sportello della macchina.



“Certo.” Sussurra lui guardandomi. Chiudo lo sportello e mi dirigo verso casa mia. Sto per prendere le chiavi per aprire la porta, quando sento una presa sul mio polso che mi fa girare di scatto e due labbra scontrarsi con le mie.



Justin.  





Questa parte mi deprime, stavo per piangere, sei una stronza Mireaaaaaa! <3







“Jes? Justin?” Sussurra una voce che io conosco bene. Il mio viso diventa pallido e sento il mio corpo tremare. Io e Justin ci giriamo lentamente e vediamo due occhi blu pieni di lacrime che ci scrutano con incredulità, rabbia e tristezza.



Alex. 







No, vabbè ma io dico perchè? Ho detto che sei una stronza, ma te lo ripeto! IO ODIO ALEX! e penso che non sia l'unica a dirlo, dato le recensioni che ho visto, perchè non si fa mai i cazzi suoi?



Vado a leggere l'altro capitolo amore mio bello e sappi che ti amo tanto, anche se rimani sempre stronza!





- Sempre Caterina <3 (il cuore non è riferito al mio nome (?) ma a te)



-Caterina



 

Nuovo recensore
30/04/14, ore 18:42
Cap. 20:

Ehylà!
Ciao Mirea!
Da quanto tempo!!! Scusa ma avevo il pc rotto e non entravo su EFP da..... Troppo tempo per i miei gusti e mi sono persa la tua fantastica storia, ma ora mi rimetterò in pari e recensirò ogni capitolo :)
Dunque che dire? Questo capitolo è molto bello, come tutti gli altri d'altronde, migliori sempre di più e scrivi in modo divinoooo!


I figure it out                                                                               
I figure it out from black and white                                                
Second and hours                                                                          
Maybe the height to take some time…


Lo guardo sorridendo dolcemente invitandolo a cantare, lui distoglie per un momento lo sguardo dalla strada iniziando a cantare l’altra strofa.

I know how it goes                                                                       
I know how it goes form wrong and right                                             
Silence and sounds                                                                             
The day ever hold each other tight like us                                              
The day ever fight like us


Ed ecco che la sua voce è un sollievo per l’anima, una scarica di adrenalina pervade tutto il mio corpo. Mi emoziona così tanto da farmi venire gli occhi lucidi. E’ incredibile! Nessun cantante di fama mondiale riesce a farmi quest’effetto, neanche il mio cantante preferito! Invece lui, un semplice ragazzo, ma con una voce spettacolare, riesce a farmi vibrare le corde dell’anima. Ci giriamo a guardarci contemporaneamente negli occhi e iniziamo a cantare il ritornello.

You and I                                                                                            
We don’t wanna be like them                                                                 
We can make it till the end                                                              
Nothing can come between you and I                                                            
Not even the Gods above can separate the two of us                                
No nothing can come between you and I                                        
Oh, you and I…


Sembra che la canzone sia stata scritta per noi e che ora cantandola ce la stiamo dedicando a vicenda. E’ così bello tutto questo, sto davvero riuscendo a dimenticarmi di tutti i problemi che ho. Perché solo con lui mi sento così? Perché lui per me è così indispensabile?

IO ADORO QUESTA CANZONEEE!
Sono anche una direction, te l'ho detto no? Mamma ragazza quanto ti stimooooo! *o*





“Niente si può mettere tra di noi.                                                   
Nemmeno gli dei sopra di noi possono separarci.                                           
No niente si può mettere tra me e te.”


Ed è dopo queste parole che mi ricordo che devo ancora dare una risposta alla domanda che mi ha posto Justin. “E’ si.” Gli dico sorridendo. Lui distoglie un attimo lo sguardo dalla strada per guardarmi confuso. “E’ si cosa?”                                                                               

“Voglio dimenticare Justin.” Gli dico sorridendo. “Voglio dimenticare tutto, per queste poche ore!” Lui di tutta riposta sospira e mi sorride dolcemente. “Volevi dire tutti, forse.” Mi dice con tono da rimprovero per scherzare, come gli ho detto io prima. Io di tutta risposta rido contagiando anche lui.

“Mi piace la tua risata Jes, fa ridere anche me.” Mi mordo il labbro nervosamente. “Anzi mi correggo, adoro la tua risata, perché adoro vederti felice.” Aggiunge arrossendo leggermente. Gli accarezzo la mano che ha sul cambio delle marce e lui me la stringe, mentre io mi avvicino e gli do un bacio sulla guancia.

“Bene, ora ci divertiamo.” Dice facendo partire da un suo cd ‘The spark’ di Afrojack, alzando al massimo il volume. La musica rimbomba in tutta la sua auto e io comincio a dimenarmi e a ridere come una matta insieme a lui. “Sembriamo dei tamarri!” Urlo per sovrastare la musica. “Lo siamo!” Mi dice ridendo a crepapelle.



Questi passano dal romanticismo al divertimento come se niente fosse, ma è anche per questo che li adoro :)

“Mi manca così tanto Justin, tanto…” Singhiozzo sulla sua felpa. “Ti capisco piccola anche a me manca mio padre.” Dice staccandosi e prendendomi il viso tra le mani. “Voglio farti dimenticare Jes… Voglio farti dimenticare tutto quello che hai passato… Voglio renderti felice, anche se per poco tempo…” Sussurra prima di premere le sue labbra sulle mie.

Le sue labbra sono ferme non si muovono, sento solo una leggera pressione sulle mie labbra, forse per paura di un mio rifiuto, ma ad un tratto inizia a muoverle lentamente catturando il mio labbro inferiore tra i denti, io di tutta risposta allaccio le braccia al suo collo e accarezzo la sua nuca lentamente, dove i capelli sono rasati infondendogli coraggio a continuare quello che sta facendo.

Lui continua a baciarmi, picchiettando la sua lingua sulle mie labbra chiedendomi l’accesso che concedo immediatamente, dando inizio così ad una lotta per la dominanza. Le sue mani sono sui miei capelli, quando ad un tratto scendono arrivando ai miei fianchi che massaggia dolcemente, finchè non arriva ai miei glutei che afferra facendomi fare un balzo.

Mi ritrovo così con le gambe allacciate alla sua vita e le braccia al suo collo, mentre le sue mani sono sui miei glutei per tenermi stretta a sé. In quel momento sento il mondo mancare sotto i miei piedi, non solo perché lui mi ha sollevata da terra, ma non sento niente a parte il rumore delle nostre labbra e dei nostri cuori che battono all’unisono.

Sento di aver dimenticato tutto, sono in un altro mondo, ci siamo solo io e lui.

Tom, Alex e tutti gli altri non esistono, sembrerò egoista, ma è questo l’effetto che lui mi fa. So che quello che stiamo facendo è completamente sbagliato, ma a me rende felice.

Perché allora se è sbagliato mi rende felice? Ci stacchiamo lentamente riprendendo fiato, attaccando le nostre fronti. Mi lascia un ultimo bacio a stampo e mi posa sul terreno continuando a guardarmi negli occhi intensamente.

Non mi ha mai guardata così. I suoi occhi sono lucidi, ma non riesco a decifrare cosa prova. Ad un tratto dalla sua bocca rotolano giù due paroline che mi fanno perdere mille battiti, che mai avrei pensato di poter sentire. “Ti amo Jes.”







Awwwwww, ma quanto sei sdolcinata ragazzaaaaa! Non puoi farmi immaginare tutto quanto così, cavolo pensavo fossi io Jessica! Quando è finito il capitolo l'ho riletto di nuovo, soprattutto quella parte, quando si sono detti quelle due paroline magiche! *o*
Sei davvero fantastica, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, perciò vado subito
Baciiiii
-Caterina
 
(Recensione modificata il 30/04/2014 - 06:43 pm)
(Recensione modificata il 30/04/2014 - 06:46 pm)
(Recensione modificata il 30/04/2014 - 06:46 pm)

Nuovo recensore
28/04/14, ore 20:48

NON PUOI FERMARLO SUL PIU' BELLO NOOOOOO! PER FAVORE CONTINUA SUBITOOO E' BELLISSIMAAAAAA

Nuovo recensore
28/04/14, ore 15:58

Davvero una storia molto bella, ho letto tutti i capitoli in un giorno. Spero che pubblicherai il prossimo capitola al più presto perchè di sicuro lo leggerò.

Recensore Junior
27/04/14, ore 18:17

JAZZYYYYYYYYYYYYY oddio santo ho l'ansia non puoi fermarti sul più bello cazzo.
Muoviti a continuare.
Comunque tu mi sei troppo simpatica per caso sei su twitter?
io mi chiamo cyrusfeatjustin.
bacii
-denise

Recensore Master
27/04/14, ore 12:49

Ciao!
Come promesso eccomi qui :)
Allora, il capitolo mi piace. E' della lunghezza giusta, scritto bene e riesci ad incuriosire il lettore, soprattutto alla fine, cioè quando la chiamano. Che dire, aspetto con ansia il prossimo capitolo :)
Baci.
-Iris

Recensore Master
26/04/14, ore 22:46

Ma quant è idiota Jes nel definire quella telefonata "uno scherzo telefonico"! Capisco che fa molto da film dell orrore, ma è pur vero che la situazione in cui si trova non è delle migliori. Anyway!, splendido, splendido, splendido! Dico sul serio! Come diavolo fai, eh? Eh? Tutto quello che ci metti, tutti gli avvenimenti, i dialoghi, le scene, i semplici sorrisi, anche dei semplici sguardi, non c'è nulla di banale o forzato! Ho bisogno di tipo un corso veloce di scrittura, devi insegnarmi tante cose! E poi dici a me...
E Ryan con Alex? Questa me la segno. Ryan mi stava simpatico. Quasi ce lo vedevo innamorato di Justin, giusto per ricollegarmi al discorso che facevamo prima a proposito delle fanfic! Ahahahahahshahah ci starebbe eh!
Ma non lasciamo che io rovini questa meraviglia con le mie seghe mentali... È meravigliosa come sempre, l'ho detto. ♥
Oh, e grazie per oggi, mi avete tirata su!

Recensore Junior
26/04/14, ore 21:00

Ciao bella, ohw la storia va benissimo.
Mi piace un sacco e devo dire che è una delle poche dove nei capitoli non trovo errori di grammatica o di battitura. E quindi COMPLIMENTI. Fai capitoli lunghissimi, mi spieghi come cavolo fai a scrivere capitoli così lunghi, oddio.
Anyway, sai descrivere bene le situazioni e devo dire che mi sono immedesimata nella protagonista c: cosa che va a tuo favore, perchè è molto difficile far immedesimare i lettori nella storia.
Forse mi sto allungando troppo, quindi continua così e avvisami quando aggiorni c:

un beso,
Martina