Recensioni per
Il mio Andrè
di Mina7Z

Questa storia ha ottenuto 467 recensioni.
Positive : 466
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
22/02/12, ore 03:01
Cap. 15:

Sapevamo che il momento dell'addio sarebbe arrivato... e infatti... è stata brava oscar a pensare al futuro di André, nell'eventualità che lei dovesse mancare. La parte dell'addio con Nanny è molto triste! =( Chissà cosa c'è scritto nella lettera per André... forse gli ha lasciato un suo ultimo e dolce ricordo, scrivendogli tutto ciò che prova per lui... Non so, tutto il capitolo lascia presagire la morte di Oscar... spero vivamente che non sia così! =) A presto con il prossimo capitolo!! =)

Recensore Master
22/02/12, ore 00:11
Cap. 15:

Terribilmente commovente questo addio tra Nanny e i suoi bambini, come li ha soprannominati lei stessa: la vecchia governante ha capito la verità, ma per amor loro fa finta di no, e il suo cuore sanguina; chissà quale sarà la reazione del generale. Oscar ha un gran coraggio a pensare ad un "dopo" per André senza di lei, ma è giusto così; quello che hanno davanti è un futuro molto incerto.

Recensore Master
21/02/12, ore 21:27
Cap. 15:

E beh, per una fuitina in piena regola ci vuole chi appoggia, e chi meglio della cara dolce nany, che forse aveva intuito tutto da tempo e che chiude entrambi gli occhi per il bene di qualla ragazza che tanto ama e di suo nipote.
E lascia anche una lettera per Andre'...riflessioni forse su quello che li aspetta, chissa', o su quello che potra' accadere.
Lasciare la casa in questa maniera e' un gesto coraggioso non privo di rischi: il loro amore dovra' avere basi solide per resistere agli inevitabili scossoni di una vita alla macchia...

Recensore Junior
21/02/12, ore 20:32

Mamma mia che Sagra della tragedia!! Comunque mi piacciono questi toni cupi,degni della ikeda di caro fratello (saint just) e le vite che si arrotolano sui sensi di colpa,i peggiori consiglieri al mondo. Prima non si dicono nulla sentendosi in colpa sia del nn dire niente sia dello stare male e facendosi una colpa di questo,poi si sentono in colpa di nn aver capito o peggio di non aver voluto capire e alla fine oscar fa leva sui sendi di colpa di andrè col suo "se fai così me ne vado e ti mollo lì come un pirla". Non è l'amore che muove il mondo,ma i sensi di colpa. Roba che nemmeno anni di analisi freudiana possono dipanare. Confermo che i sanatori nn esistevano,sono un presidio dell' 800 e 900 come sorveglianza sanitaria su una vera pandemia,che l'aids in confronto è poco contagioso. Ultima nota se una ha avuto la tisi,ma non esistendo gli antibiotici è difficile sia guarita,ma il bacillo si incista dei polmoni e rimane incinta a causa del modificato assetto immunitario la malattia latente x anni in genere si slatentizza e porta a morte la madre e facilmente anche il bambino,che può essere contagiato anche dal latte. Ecco xchè le ragazze che avevano avuto la tisi non si sposavano nella vita o decidevano di tacere e di sfidare la sorte. Et voilà una nota di ulteriore tristezza. Tristezza a palate (mariottide).

Recensore Master
21/02/12, ore 17:47

è un cap pieno di dolore questo... anzi no, di paure, fondate purtroppo. Andrè dapprima nega ad Oscar la realizzazione del suo desiderio, perchè è dei due il saggio, e perchè teme che la sua cecità metterebbe a rischio lei semmai si sentisse peggio di ora. In effetti è amore anche questo, pricipalmente questo. Ma lei è inamovibile, e lo ricatta. Un bel giorno andrebbe via, senza dirgli nulla. Non potrebbe sopportare l'idea di spegnersi in un sanatorio, magari tra le mani fredde di medici ed infermieri, lontano da lui. Glielo dice esplicitamente "Non c’è vita senza il tuo amore". Dunque ancora una volta la follia dell'amore vince contro il buon senso e Andrè cede le armi. Lei è chiara in ciò che vuole “Se ciò accadesse, vorrei che fossimo solo io e te. Se accadesse, dovrà essere tra le tue braccia”.
Tutto questo è un tema difficile da trattare, ma inevitabile, dato che la storia è giunta al punto in cui è giunta. E allora che dire? Speriamo insieme alla nostra Oscar che Dio le regalerà solo mare gabbiani e sole.

Recensore Veterano
21/02/12, ore 16:06

La ragione fa dire ad Andrè che andare via sarebbe una pazzia, ma poi capisce che il desiderio di Oscar è solamente quello di poter decidere da sola come vivere, dopo che per tutta la sua vita c'è sempre stato qualcuno a guidare ogni sua scelta.
Non sarà facile, ma almeno potranno stare insieme fino alla fine (sperando che la fine sia ancora molto lontana!!).  :-)

Recensore Master
21/02/12, ore 15:48

Ehhh devo dire che non avevo pensato al fatto che lui potesse non condividere questa scelta di partire adesso che entrambi sapevano delle loro rispettive condizioni, ma alla fine sapevo che se questo fosse stato (l'ultimo?) il desiderio di Oscar, lui non le avrebbe impedito di realizzarlo. Farebbe qualsiasi cosa per lei. Ma io ancora non capisco come faranno a prendersi cura l'uno dell'altra, se vanno troppo lontano. Nella loro casa in Normandia, c'è il mare, il sole, ecc... e c sarebbe anche un dottore che li assiste quando hanno bisogno... Comunque, la scrittrice sei tu, e so che non ci deluderai! =) A presto! =) E bravissima! =)

Recensore Junior
21/02/12, ore 09:21

Oscar ha ragione, Andrè è sempre stato il più realistico e pragmatico dei due. Mi piace questa Oscar che decide di affrontare la malattia insieme al suo uomo, la volontà di averlo vicino anche nei momenti bui, nonostante Andrè sia preoccupato per i suoi problemi alla vista. Credo sia infinitamente meglio vivere quel poco che ci resta accanto alle persone amate, piuttosto che essere rinchiusi nella solitudine di un ospedale. Chissà che per una volta l'amore abbia la meglio anche sull'inevitabile! 

Recensore Master
20/02/12, ore 23:25

André preferirebbe affidarla alle cure di un dottore, perché ha paura di perderla e ce l'ha con sé stesso per non avere saputo vedere la verità, ma Oscar gli fa capire che ogni attimo insieme a lui è prezioso per lei, più di ogni altra cosa; avranno chiaramente dei problemi date le loro condizioni, ma l'amore tra due persone può fare molto.

Recensore Junior
20/02/12, ore 23:14

Non ho resistito a scriverti...
Ho apprezzato molto due punti: la parte dei capitoli precedenti dove lei manifesta il desiderio disperato di avere un figlio da Andrè, e questa, dove lei vorrebbe andare via con Andrè e lasciarsi alle spalle tutto e tutti, ascoltando solo ciò che il cuore le detta.
La prima mi ha veramente colpito perchè credo proprio che Oscar avrebbe realmente desiderato un figlio dal suo uomo, chi non vorrebbe vedere impazzire di felicità il suo innamorato? La seconda...beh molto drammatica ma efficace. Lui cerca di essere razionale, lei è avida di felicità....e comunque lui alla fine capisce che costringerla a fare qualcosa che la renderebbe infelice non contribuirebbe di certo a farla guarire...
Questo essere insieme uniti anche nel dolore e non solo nella felicità è bellissimo...e commuovente.
Io tifo per loro....a volte l'amore contribuisce ai miracoli.....:-)

Recensore Veterano
20/02/12, ore 23:03

Come la notte tiene nascosta nel buio
l'ansia di luce
così nel profondo del mio cuore
senza ch'io me ne renda conto
un grido risuona:
Voglio te, solo te!

R. Tagore

Recensore Master
20/02/12, ore 22:25

Per una volta sono d'accordo con Oscar: se proprio deve decidere dove andare a guarire ( o morire) che sia lei a farlo. Meglio tentare il tutto per tutto con chi si ama accanto che la freda solitudine dei sanatori ( che ai tempi non esistevano, a dire il vero...).
E' frustrante vedersi la felicita' scorrere via tra le dita ma ormai sono in ballo e debbono ballare.
Oscar e' piu' determinata che mai, ora, di voler vivere.

Recensore Master
20/02/12, ore 18:44

Ecco il momento delle dure verità, come lo hai chiamato in modo giustissimo. Dunque non era solo Andrè a ignorare della salute di lei, ma anche Oscar ad ignorare della sua prossima totale cecità. Proprio nella più stretta e fedele tradizione della Ikeda, vedo, almeno in questo dettaglio. Ma Oscar è inamovibile, l'unica via che vede percorriblie è andar via con lui, e tentare il tutto per tutto al fianco dell'uomo che ama, che lui ci veda o no. Come hai detto, lo ama disperatamente, ed ora più che mai ha un bisogno disperato di lui.
Ma il dottore ha ragione: prprio per le condizioni di salute, che sono precarie anche per lui, Andrè deve essere informato, e istruito circa il da farsi.
Devo dire che sei molto brava nel descrivere il tutto, e trasmetti il giusto pathos, anzi derei la giusta dose di crudezza nelle descrizioni. Hai ragione nel dire che questa sarebbe stata la situazione se il racconto, anche l'originale, fosse andato avanti.
Sei cambiata nel modo di srivere, e nelle emozioni che descrivi, da dopo la pausa che hai avuto. Mi incuriosisce sapere quale cosa ti abbia cambiata così, ma non sta a me chiedertelo. Solo lo percepisco, e volevo dirtelo.

Recensore Master
20/02/12, ore 18:35
Cap. 12:

una notte damore come poche, e finalmente i loro istinti appagati senza limiti, senza veli. A lei basta percepire il suo tocco esperto per sentire il desiderio avvampare, e lui non cerca altro che starsene con lei tra le braccia, vorrebbe questo per sempre. Ma ecco che durante la notte torna il mostro famelico, in un attacco che lei a stento riesce a controllare finchè lui non va via. E ancora Andrè non si accorge di nulla. Ma Oscar stavolta sta davvero male, malissimo, la febbre non passa, e il fiato nei polmoni proprio non torna, finchè non perde i sensi. Sarà questo il momento della resa dei conti con la verità per Andrè. Non potrà essere rimandata ancora per molto, giacchè le condizioni dei lei sono davvero gravi. E a quel punto cosa avverrà?
Vado al prossimo cap, sei una droga che difficilmente si può interrompere. Anzi, approfitto, scusa per il ritardo nella recensione.

Recensore Master
20/02/12, ore 18:26
Cap. 11:

molto forte questo cap, carissima e bravissima Mina. Ti dico per l'ennesima volta che sono ricolma di felicità nel vedere che alla fine l'amore per la scrittura ha vinto, e che continui donarci le pagine di questa bellissima storia. Ora i due sono di fronte ad un baratro, la tisi. Quello può essere un lupo famelico, che divora la vita di Oscar, e di riflesso quella di Andrè, che senza di lei morirebbe. Ma quella stessa malattia ha avuto anche il merito di scuotere Oscar fin dalle fondamenta della sua anima, fino a farle capire quato profondo è il suo amore per il suo Andrè e per la vita. E d'improvviso tutto è amplificato: il desiderio di far l'amore e anche il desiderio di vedere il frutto di quell'amore: un figlio.
e chissà, alle volte è proprio dal fondo dei baratri che si riparte, e che a fatica si risale la china, fino a rivedere il sole.
Ancora bentornata... ma scappo a leggere il seguito.