Crossover tra il mondo dei 30 Seconds To Mars e The Vampire Diaries, le mie più grandi passioni.
E' una pseudo relazione tra Jared e Katherine, spero possa piacervi :)

[AU!omegaverse|DoctorxMaster|accenni DoctorxRoseMasterxOC]
“Perché eri in quel bar?”, fu la prima cosa che riuscì a sussurrare, la testa ancora piegata all’indietro, le palpebre infettate di un torpore pesante.
L’altro si girò di poco per recuperare una scarpa, rimasta ai piedi del letto ormai sfatto, e un raggio di luce riuscì a fare breccia in quel muro difensivo imponente.
“Perché tu eri in quel bar?”, replicò lui, calcando su quel pronome quasi a voler sottintendere, in quella domanda apparentemente semplice, mille altre domande, mille altre richieste a cui Theta avrebbe risposto, sempre e invariabilmente, “Non lo so”.
[Quarta classificata al contest "The unsustainable beauty" indetto da Phae. sul forum di EFP]

Jade fa di tutto per scappare da quella stramaledetta città sopra la quale spera si schianti una meteora detta anche Doncaster, ma il suo incubo riuscirà a raggiungerla- anche se involontariamente- dall'altra parte del mondo, dove si trovano lei e le sue amiche.

Fuggire non é quasi mai la cosa giusta da fare ma...
Fuggendo, a volte, ci si può imbattere addirittura nell' Amore .
Spero che la ia fic vi piaccia... Buona lettura! xD

Dopo un giorno Harry giaceva nel letto avvolto dalle coperte rifiutandosi di uscire.
Dopo una settimana si trovava in un night club strusciandosi contro una ragazza vestita in abiti super sexy.
Dopo un mese era seduto sul divano del suo salotto con un foglio e una penna per fare il conto delle ragazze che si era scopato da quando si erano lasciati fino a quel momento. Si fece mentalmente i complimenti da solo e maledisse ancora una volta il giorno in cui aveva conosciuto la ragazza, gli mancava da morire.
(Introduzione tratta dal primo capitolo)

Dove cavolo si era cacciata Bonnie? Damon l'aveva cercata su tutta quella dannata isola, ma non aveva trovato nessuna traccia di lei. Possibile che si fosse ferita gravemente? Avrebbe sentito l'odore del suo sangue. Ma non aveva sentito nulla. Né una voce, né un profumo.
Solo il silenzio della natura e il fruscio del vento. Cercò nelle tende, rimaste ancora montate, ma non c'era. Si era volatilizzata! Dov'era finita? Odiava ammetterlo, ma si stava iniziando a preoccupare...

Dal testo:
“Sono Louis.”
Alzai il viso e m'imbattei per la prima volta negli occhi limpidi del ragazzo, si chiamava Louis a quanto pareva.
“Uh?”
“Sono Louis” ripeté lui pazientemente, abbozzando un sorriso. Non mi sembrò un sorriso buttato lì, si mostrava come una cosa abbastanza studiata. Non pareva il tipo di persona che faceva le cose come capitavano.
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Era vestito tutto di nero, non parlava mai con nessuno e se ne stava in pace nel suo angolino, eppure sembrava una persona così solare in quel momento.
“Grazie Louis”

"« Lea? » provo a chiamare, ma in risposta arriva solo un sommesso uggiolio.
Lo cerco, con le mani in avanti, in ginocchio, senza però trovarlo.
« Oh mio Dio! Oh Signore! » sbam, la portiera di un'auto che sbatte, passi sull'asfalto dietro di me, poi una mano che si poggia sulla mia spalla. « Va tutto bene? »
Mi volto verso la voce, avverto un gasp a malapena trattenuto.
« Sì, sì sto bene. » ringhio, con più acidità di quanta vorrei. « Il mio cane, Lea, come sta? »
« Lui...lui penso... »
« Come sta?! »
« Non lo so! Sei sbucato all'improvviso, non sono riuscito a frenare in tempo! »
« Hai investito il mio cane? »
« Ecco... »
Non mi interessa la risposta, in realtà voglio solo la certezza di dove sia la sua faccia: gli tiro un pugno in pieno volto, e sono sicuro di sentire qualcosa scricchiolare."

[Gekkan Shōjo Nozaki-kun]
Nemmeno camminare per strada è un passatempo sicuro e tranquillo, se hai una kouhai come Kashima.
Hori+Kashima

Quando non puoi tornare indietro, quando puoi solo andare avanti, quando non hai altra scelta. Nida è braccata da Nidhoggr, io mi sono immaginata cosa potesse essere successo se lei non avesse chiesto asilo ai draconiani.
L'idea di questa storia è nata durante l'ora di Epica, mi sono messa subito a scrivere, la prof (credo di starle antipatica) mi ha visto a testa china sul banco e me la sono cavata con un "sto prendendo appunti" mentre la mia migliore amica se la rideva sotto i baffi (grazie mille AnnabelleBlackHeart). Personalmente adoro queara storia, anche se non so da quale parte della mia contorta immaginazione sia uscita. Spero vi piaccia!

Harry Styles ha 18 ed è uno (ex) scrittore prodigio, almeno fino a quando un evento traumatico sconvolge la sua vita, facendogli mettere in discussione tutto ciò che è.
Louis Tomlinson ha 21 anni, un passato difficile alle spalle, e una brillante carriera da calciatore ad attenderlo.
Poi i due si incontrano e sì, è un attimo.
Dal testo:
"La prima volta che vidi Louis Tomlinson era una tiepida sera di aprile e io provavo un senso diffuso di inadeguatezza.
La prima volta che vidi Louis Tomlinson accadde una cosa che non pensavo sarebbe mai potuta accadere.
Mi prese la voglia incontrollabile di scrivere di lui e dei suoi occhi azzurro mare."

"Le luci dell'insegna galleggiavano nel buio di quella notte.
Entrò, ordinò il primo caffè e, senza nemmeno guardarsi intorno, si sedette al solito posto, un divanetto distante dal resto dei tavoli.
Solo dopo un'ora di piena immersione nei suoi libri si alzò per prendere un secondo caffè. Così lo vide. Toby Cavanaugh era seduto a un tavolino vicino alla finestra, dall'altra parte della stanza. La stava fissando."

Il giorno seguente Kate si recò a lavoro con delle occhiaie spaventose, che aveva velocemente coperto applicando strati di correttore ed indossando un paio di occhiali da sole sufficientemente grandi da lasciar intravedere a malapena le sue guance rosee. Con i ricci sfuggenti raccolti in una coda alta sembrava quasi minacciosa ed emanava una tale sicurezza di sé da far spostare chiunque le si parasse davanti. Era così stanca, nervosa, che perfino il ticchettio delle sue stesse scarpe le dava ai nervi. Avrebbe voluto chiudersi nel suo studio e non parlare con nessuno, per tutto il giorno. Invece doveva rimanere bloccata alla sua scrivania, per otto ore, a rispondere a stupide email di scrittori scadenti che la imploravano di recensire qualche loro sciocco libro che nessuno aveva intenzione di comprare.

[sequel di .tragician.]
“davvero non ti importa nulla di me? Mi guarderesti morire senza dire nulla?” chiese Frank a Gerard, quando furono lasciati soli.
“sei l’ultima persona di cui mi importa.” Rispose Gerard, con freddezza.
“ho sbagliato a credere che fossi una persona migliore, ti ho sopravvalutato.”
“io non ho mai sbagliato a credere che tu fossi uno stronzetto viziato.”

Steve sa che Bucky lo riporterà sempre a casa e si lascia guidare da lui in ogni nuova esperienza.
Scritta sulla canzone Running home to you di Grant Gustin. Link: https://www.youtube.com/watch?v=ptkw2rPhAuM.
Scritta col prompt dell’11° p0rnfest:
MARVEL MOVIES – THE AVENGERS (SERIE) Bucky Barnes/Sharon Carter/Steve Rogers Quando Sharon li sorprende, Bucky le chiede di unirsi a loro.