H:"Io ti amo,devi credermi Honey.Ti amo,come ti ho amata prima e come ti amerò nei prossimi giorni.Ma ti amo,ti ho giurato che non ti avrei lasciata,non voglio,è irreale,Honey..ti prego" disse con gli occhi lucidi,io ormai avevo le lacrime da giorni.Scossi la testa tirando su col naso e si inginocchiò davanti a me.
H:"Sono uno stronzo,un bastardo,chiamami come vuoi perchè lo sono.Ma ho sbagliato,è umano sbagliare" disse guardandomi con quegli occhi verdi con cui perdevo sempre la testa.
io:"mi dispiace" sussurro mentre lascio andare la sua mano intrecciata alla mia
H:"non vivo senza te" dice afflitto,faccio un sorrisetto nervoso mentre le lacrime uscivano sole rigandomi la guancia.
io:"ti amo anche io" dico facendo qualche passo indietro per allontanarmi da lui
H:"Sposami Honey"

lei: è la sua migliore amica
lui: è il suo migliore amcio
lei: lo ama
lui: la ama
lei: ballerina
lui: cantante
lei: non le piace vederlo soffrire
lui: fa pugilato
...

Questa fan fiction parla di amore fra shinigami e il protagonista non è un personaggio che compare molto. Spero vi piaccia e poi boh...

Perché non lo vedeva? Perché non vedeva che ero innamorato di lei da sempre?

"La guardavo, l'abbracciavo in maniera diversa da come abbracciavo le altre, eppure lei non se ne accorgeva mai. Non si accorgeva mai di quanto io l'amassi."

Blaine si avvicinò ulteriormente al ragazzo fino a farlo sbattere contro la parete di roccia, portò la bocca vicino all’orecchio di Kurt e sussurrò: « Se non vuoi dirlo davanti a tutti non fa niente, tanto lo so che da ora in poi sarò nei tuoi pensieri più erotici, lo capisco ».
Il castano lo spinse con tutta la forza che aveva in corpo: « Non hai capito niente! » esclamò con le guance arrossate dall’imbarazzo.
« Adoro come arrossisci » lo stuzzicò Blaine. « E sei anche un bel bocconcino » continuò cercando di fissare il suo fondoschiena.
Kurt si coprì il viso con le mani e nuotò via dalla stanza, lasciando Finn confuso e irritato dal comportamento dell’amico.
-
E se questa storia si svolgesse... sott'acqua?
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Badboy!Blaine Mermaids!Klaine AU!Atlantica

Colpa sua
Dei suoi occhi
Delle sue spalle
Dei suoi capelli
Delle sue mani
Della sua bocca
Del suo naso
Della sua camminata
Del suo modo di parlare
Del suo modo di fumare
Del suo modo di ridere.

Il Ritorno di un passato, che da tempo, si cerca di dimenticare. Un passato che sconvolgerà la vita di una giovane sedicenne, in preda all'adolescenza.
Lui: Il suo peggior incubo, la persona della quale non si sarebbe mai innamorata. Colui che le cambierà la vita.
Lei: Una ragazza all'apparenza cosi forte, dura e coraggiosa, ma in realtà tanto fragile. Una giovane ragazza prigioniera di un passato che le fa male. Prigioniera di infinite notti trascorse tra lacrime, pensieri e il suo cuscino che la vista piangere, disperarsi gridare in silenzio. Lei la ragazza che non immagina chi sarà colui che stravolgerà la sua vita.

“ecco la sfigatella!” risate, “che hai, la mamma ti ha levato internet? Ah, no aspetta, tu non sai nemmeno, cosa sia internet!” risate, “io se fossi in te non uscirei neanche di casa, sei ridicola!” altre fottutissime risate, questa è la mia vita.
Ama, ama follemente, ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente_ cit. Shakespeare

Un anno fa, sono morti entrambi.

Riuscì a prendere sonno solo domenica mattina, alle quattro, quando era sicuro che Ed sarebbe arrivato da lì a poco, si sarebbe messo sotto le coperte, piano piano per non svegliarlo, e lo avrebbe abbracciato stretto, riscaldandolo. Riuscì a dormire, però, solo un paio d’ore; non c’era verso di prendere sonno di nuovo, lo realizzò pienamente appena aprì gli occhi, irritato. Decise di alzarsi e preparare il caffè per sé e, verso le otto e mezza, preparare quello per Ed. Adorava le vacanze remunerate.
Quando gli aprì la porta, alle otto e tre quarti, Edward doveva aver pianto moltissimo. È bagnato come un pulcino.
“Dobbiamo” singhiozzò “dobbiamo parlare, Alfons.”

Mi mise una mano sulla guancia e si avvicinò lentamente a me. Misi le mie braccia intorno al suo collo, eravamo distanti pochi centimetri. Sentivo il suo respiro sempre più vicino al mio quando finalmente le nostre le nostre labbra si incontrarono. Le nostre lingue facevano una specie di danza. Era tutto magico. Delicatamente ci staccammo , ci guardammo negli occhi e sorridemmo.

La vita ti mette davanti un sacco di ostacoli ma alla fine se si hanno accanto le persone giuste si riesce a superare tutto.

SPOILER! 50th Anniversary!
[...]
“Che cosa c’è?”
Domanda il Dottore, il tuo Dottore, guardandoti e tu, Clara Oswald, non riesci nemmeno a rispondere con una parola o un monosillabo; avverti solamente le lacrime premere prepotentemente agli angoli degli occhi e bruciare, scorrendo poi lungo le guance arrossate.
[...]