-Fee?-
-Si?-
-Smetterà prima o poi di piovere così forte?-
-Non lo so Kee.-

Erano passati ormai alcuni anni da quando lo Hobbit Bilbo Baggins era tornato dalla sua avventura, ma adesso era tempo di andare avanti, di lasciarsi il passato alle spalle e cominciare una nuova vita.

È un attimo quello in cui si accorgono che la tempesta in realtà non è ciò che sembra.
Una battaglia.

Tornata la tristezza, tornato il dolore :')
La battaglia è finita e sono sopravvissuti tutti ma...
Dal testo:
Quando aveva riaperto gli occhi si era sentito spaesato. La prima cosa che gli passò per la testa fu di cercarlo. Cercare suo fratello per vedere se stesse bene o se come lui sentiva dolore un po’ ovunque. La nausea aveva bloccato i suoi movimenti non appena aveva cercato di alzarsi. La gamba gli lanciava fitte lancinanti e un capogiro lo costrinse ad afferrarsi la testa fra le mani. Poi aveva sentito Fili chiamare il suo nome dall’altro capo della stanza e lo vide, seduto sul suo lettino con il medico che gli bendava l’avambraccio sinistro. Gli occhi gli pizzicarono. Era felice. Il suo Fili era ancora vivo, lui era ancora vivo. Ed erano insieme.

-Mamma?-
Dìs aprì subito gli occhi, abbandonandosi a uno sbadiglio. Mise a fuoco, anche se già sapeva a chi appartenesse quella vocina.

Kili aveva sempre odiato le trecce. 

Sapeva che presto sarebbe finito, o almeno lo sperava. Non poteva sopportare quelle grida, si sentiva morire a dover stare là fuori con le mani in mano. Ma infondo, se anche fosse entrato in quella stanza, cosa mai avrebbe potuto fare per lenire quel dolore?

E fu proprio sulla soglia di quella che era la loro tenda, che a Dìs si erano riempiti il cuore di gioia e gli occhi di lacrime.

La battaglia era stata devastante. Centinaia di corpi, tra Uomini, Elfi e Nani, giacevano inermi sul campo di battaglia. Donne che aveva perso i loro figli, i loro mariti, i loro fratelli e i loro padri.

Nonostante la ferita al fianco e le frecce conficcate nella sua schiena doveva rialzarsi.
Doveva vendicarli, infondo erano morti per lui.

Stava succedendo di nuovo!
In realtà ormai nemmeno ci faceva più caso. Fin da quando erano bambini, lui e Kili avevano sempre dormito insieme e anche ora, durante il viaggio per la riconquista di Erebor, condividevano i loro giacigli unendoli in uno soltanto, così da poter stare sempre l’uno accanto all’altro.

Ogni qualvolta Legolas la vedeva, non poteva non notare la sua bellezza. Era l’unica, tra gli Elfi Silvani, ad avere i capelli color ebano e gli occhi scuri come la notte. La sua pelle era candida come la neve. Vivien, questo era il suo nome.
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Premetto che Legolas non è il mio personaggio preferito, ma spero ugualmente di essere riuscita a fare un buon lavoro :)

Ora, negli ultimi istanti, i suoi pensieri si rivolsero alla donna che un tempo aveva amato e che gli era stata portata via dall'arrivo di Smaug, davanti a quella stessa porta dove adesso la vita stava abbandonando anche lui.

L’ARKENGEMMA.
Era questo l’unico pensiero di Thorin da quando si erano insediati nella Montagna. Era scontroso, intrattabile. Perfino con Fili e Kili.

-Credevo che fosse finita, che non ti avrei più rivisto.- Disse il moro guardando suo fratello sorridergli.
-Lo credevo anch’io, ma non pensarci più. Ora siamo qui, di nuovo insieme.- Gli disse Fili, stringendolo in un caldo abbraccio fraterno.