Recensioni per
La canna e la quercia
di controcorrente

Questa storia ha ottenuto 420 recensioni.
Positive : 420
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/01/17, ore 06:20
Cap. 52:

Capitolo carino: in tutti ormai ci doni qualcosa e ci lanci un nuovo mistero e, in tutti, tiri le fila di almeno tre gruppi di persone. Ci hai preso la mano, questo va assolutamente detto.

La storia è innegabilmente lunga ed i capitoli innegabilmente brevi: sarà sincera, non so se ti avrei letta all'epoca.

Se i capitoli sono 51 e l'aggiornamento è a cadenza settimanale, cascasse il mondo, vuol dire un anno di fedeltà. Non so quanto duri la passione per il mondo ff, io credo un paio di anni, poi forse si passa ad altro; molti, se non tutti, sicuramente lo fanno - cambiano i lettori e cambiano le fan-writer. Siccome quello delle fanfiction è anche una "community" si rischia di restare spiazzati. Il mondo di Harry Potter ha generato fanfiction in quantità abnormi e quindi "circoli letterari" di ogni tipo, dagli amanti del porno duro e puro, alle amanti dello slash, a chi voleva l'angst, chi la storia d'amore con la crescita del personaggio, chi la storia umoristica, chi l'avventura... con shipping di ogni genere. Potevi trovare di tutto ed ancora puoi. Comprese quelle che io una volta chiamavo "Uberfanfiction" cioè storie che sembravano dei romanzi, dove c'era l'abilità nello scrivere ed anche qualcosa da dire, non solo "e allora lui ama lei e lei ama lui e allora trombano e le stelle esplodono sotto il fremito del loro piacere" ;P Storie che catalizzavano l'attenzione in modo trasversale proprio perché non erano solo "roba da fan" e basta.
Questa di Lady Oscar è comunque una community più piccina per cui delle variazioni nella composizione del fandom hanno ripercussioni sul tipo di storia attesa e premiata.
Eh ma delle attese dei lettori ce ne freghiamo!
Hmmm non credo. Ribadisco, il 100% in natura non esiste, ma voglio vederti a scrivere regolarmente una storia che non legge nessuno... ad un certo punto rallenti, perché ci sono altre cose che magari finiscono per gratificarti di più e l'ascolto è una parte della gratificazione del processo creativo.
Un po' come andare ad un circolo di pittura o alla bocciofila: se le persone con cui ti trovavi svaniscono e la nuova leva non è del tipo con cui sei a tuo agio, ti viene voglia di cambiare e magari ti dai al ballo liscio. O magari invece di andare al circolo due volte alla settimana, te ne vai a dipingere al parco una volta ogni due settimane.
Per cui il fandom con i suoi gusti, secondo me, determina anche le storie che in quel momento appaiono.

Di certo è più semplice leggersi storie già concluse! Anche se, con la storia in via di sviluppo, si ha indubbiamente l'impressione di una interazione con l'autrice e con gli altri lettori... stai partecipando ad un "rito collettivo" ;P
Complimenti quindi per i 96 capitoli, cioè quasi due anni. Le tue lettrici sono rimaste sempre le stesse?

Detto ciò... riecco un passaggio segreto! Erano palazzi di altri tempi e avevano sicuramente scale di servizio e porte celate per consentire lo scorrere operoso, ma invisibile, della servitù. Fosse stato un palazzo inglese c'era probabilmente la "cella del monaco"... secondo me è credibile. E se non lo è ci sta più che bene! Questo è un cappa e spada con una protagonista anomala (la nonna del Corsaro Nero) ed il passaggio ci deve stare! Rimetta-a-posto-la-candela!
Noticina: nel palazzo dove abitava Lauzun c'era effettivamente un passaggio che portava nella casa adiacente, che era quella di Choiseuil!

Mademoiselle Michelle è molto percettiva. Ma Gilbert come ha pensato di gestire la sua attuale moglie nel quadretto che vede lui e Madame Marguerite che riprendono da dove avevano lasciato? La vuole sposare o vuole farne solo la sua amante?

Mi stupisce che Giro non conoscesse la commedia dell'arte... è un po' che le compagnie italiane giravano pure a Corte, da prima di Luigi XVI - quest'uomo ha condotto vita troppo ritirata ;P

Certo che sentirsi raccontare di quando Erin faceva il mestiere e di come Geremia se la fosse quasi scopata... per quanto uno possa accettare e fare di questa frase pure un mantra... hmmm... ma povero Giro! Specialmente visto chi era l'amore della sua vita: l'Algida Vergine che nemmeno voleva pensare di essere donna! Ahahaha!
Noticina: ma che vuol dire "Era molto bella, sebbene il vestito non lasciasse spazio all’immaginazione"? sebbene cosa? Geremia si dispiace?

Chiudi con nuovo mistero: Eamonn O’Neil! E' il padre o lo zio?
(Recensione modificata il 05/01/2017 - 06:49 am)

Recensore Master
04/01/17, ore 19:35

Questo padre irlandese (e cattolico, immagino) doveva essere stato molto amato :)

Saint-Just è vegano, quindi? Per non uccidere degli animali innocenti, immagino ;P
Scelta chic, magari anche storicamente accurata (va a sapere) fa piacere vedere questo angelo biondo dell'anime, ma moro nei ritratti che, dopo aver attaccato un nobile, si ristora con delle crudité e delle salsine a base di rapanelli e rape rosse, tuonando contro la crudeltà dell'essere umano.

Perché mai il Generale avrebbe dovuto versare del denaro in un conto a nome di Madame Marguerite, conto di cui lei non sapeva nulla di nulla? Perché avesse qualcosa nel caso restasse vedova in modo da avere una degna dote per sposare Gilbert? O aveva intenzione di separarsi da lei ad un certo punto (ma il divorzio in Francia non esisteva fino alla Rivoluzione... anche se questo Settecento è un po' un Settecento alieno dove ognuna fa un po' come le pare).

Ma i problemi economici ci sono o non ci sono? Perché questo patto può anche essere stato la lima sorda delle finanze del Generale?

O Gilbert sta manipolando Madame in modo che abbia motivi altruistici per un divorzio, per poi subentrare dopo anni di attesa?

E stavolta Madame, sarebbe la moglie giusta da un punto di vista sociale? Che sia la mamma di oscar, l'eroina della Bastiglia, è buona cosa?

Glisso sulle età di sposo e sposo sempre più oniriche e che prevedono una prima moglie incinta non stop ed un Generale sposino nella culla (ci hai narrato dell'incontro con le prime figlie e nessuna gattonava sbavando). Tanto te lo dici da sola...

Recensore Master
04/01/17, ore 14:24

Rileggendo la tua risposta ad un mio commento mi viene da dire che trovo interessante questa tua visione di Girodelle: uno che agisce, o almeno ci prova.
In effetti quando si rende conto di amare il suo Comandante si fa avanti... ha più fegato di Oscar. E credo che fosse consapevole della cotta che lei aveva per Fersen e di questo rapporto simbiotico con André.
Merita di meglio ed il meglio a quanto pare qui è Erin. Perché è concreta e combattiva?

Di sicuro non gli sta pesando fare la sua parte con la compagnia teatrale... reciterà? sarebbe carino se gli dicessero che non è credibile mentre impersona la parte del nobile ;P

In questo capitolo ci prova anche con Erin: non deve essere facile guardare quel corpo ed avere un flash su come sia stato usato. Se poi fino a poco prima il suo grande amore era Oscar, una donna algida, composta, padrona di sé che comandava degli uomini (lui compreso) e che era eternamente vergine... beh c'è un bel salto in termini di gusto personale in fatto di compagna per la vita - Erin non sembra così padrona di sé, altrimenti non sentirebbe questa esigenza di mettersi così a nudo.
Non si dovrebbe mai fare in amore, ma questi due tipi di donna non sono paragonabili... che penserà Erin quando incontrerà Oscar? Si chiederà se è in fondo solo un ripiego? O Oscar è destinata a non apparire mai in questa storia?


L'aggiornamento regolare credo sia la croce e la delizia di molte di noi: so che almeno un paio tra le mie contemporanee riescono a pianificare bene le loro storie ed a pubblicare con cadenza regolare. Pamina71, in particolare, aveva sempre narrato di essere "in anticipo" di circa tre capitoli. Il che vuol dire che, al momento della pubblicazione, c'è stato il tempo sia di far sedimentare la narrazione sia di una riscrittura.
Ma quello è carattere.
In parte.
Aggiungiamo che se non si scrive per professione (immagino) l'hobby è da infilare tra i vari impegni personali, familiari, di studio e lavorativi... tutti con priorità maggiore.
A riscriver troppo, poi, si perde la conclusione della storia.
Da quel che mi hai detto presumo quindi che la maggior parte dei capitoli fosse pianificata come avvenimenti / snodi narrativi, ma che le parole che vediamo pubblicate siano solo una specie di prima bozza. Il che spiegherebbe anche alcune imprecisioni qua e là (per esempio: una perosna non è "qualunque cosa" ma "chiunque"). Non male. Insisto anche con la mia idea che a furia di scrivere si diventa più sicuri e si acquisisce una propria voce - è probabile che quella ricercatezza metaforica che avevi nei primi capitoli non ti appartenga o che ti appartenga solo dopo la prima stesura ed un paio di riletture.

Spiace molto per Gilbert: credo che su Marguerite avesse scommesso veramente tanto da un punto di vista emotivo e probabilmente sarebbero stati una coppia felice. Terribile il contrattempo (e degno di una storia a sé) che vede Marguerite sposa non particolarmente entusiasta del Generale, mentre Gilbert si sta facendo strada per tornare a prendersela. A me spiace per lui - posso capire che non ami moglie, figlie e figliastra considerandole effetti collaterali del suo senso del dovere e solo una pallida imitazione di quello che avrebbe potuto essere.
Cosa le scriveva in quelle lettere?
(Recensione modificata il 04/01/2017 - 07:13 pm)

Recensore Master
02/01/17, ore 09:07

Nel recensire il prededente capitolo notavo la mancanza di descrizioni e... finalmente eccone una dell'atmosfera del ballo- ma sempre stringata, niente lirismo e metafore ardite. Ci pianti però o un refuso, o qualcosa do inquietante che mi scombina tutto: "Sebbene fosse la figlia legittimata del conte Girodelle" Lucrèce è la figlia di Girodelle? E da quando?

Mi fa piacere che stai apparecchiando una fuga damore per la giovane - ha il diritto di suonare quanto le pare senza che nessuno le spacchi il violoncello, irritato (suonava così male?).

Continui con il bastone e la carota: qualche dettaglio in più ed un mistero in più.
I biscotti avvelenati fanno paura - Michelle è una strega, che abbia fatto fuori lei suo marito? Ma, se era partita così bene, come è che non le è riuscito di far fuori Madame Marguerite anni prima? Sai quanti impicci si sarebbe risolta da sola?

Su Erin che si spoglia per Girodelle, mah! Non è che sotto sotto ha delle voglie? NOn era necessario mica mostrare tutte le cicatrici, mi pare...

Una noticina: Madame frequenta le lavandaie e non alza un sopracciglio però poi trova volgari delel donne borghesi, i cui mariti lavorano duramente... non la facevo così snobettina ;P

Recensore Master
01/01/17, ore 17:53

Prima annotazione che ti volevo fare da qualche capitolo: hai smesso di concentrarti sulle descrizioni, noto, per andare dritto al punto della narrazione - nei capitoli iniziali un accenno meteorologico e qualche metafora la facevi... Come mai? Maggiore sicurezza nel tuo stile? Ho notato la citazione del Gattopardo, ma, tranquilla, ci stava bene.

A volte credo che inzeppiamo le storie di descrizioni che vorremmo liriche, ma non siamo tutte adatte a quel tipo di stile (ad alcune viene naturale, non c'è niente da fare! tocca farsene una ragione... potrei citarti Amantea come esempio, ma non è la sola, è quella che viene in mente a me in quanto mia "contemporanea", molto brava e con un "bello scrivere"). Altre volte inzeppiamo la narrazione di citazioni - sto giusto scartavetrando una mia storia da queste schifezze - come se una certa dose di cultura dell'autrice sia necessaria per giustificarci in questo hobby (stiamo perdendo tempo in storie per ragazzine, ma non perché siamo delle giocattolone, ma perché stiamo facendo un riesame culturale del contesto che l'opera presuppone... tanto che a volte sembrerebbe che non è vero che abbiamo scoperto il Settecento grazie a Lady Oscar, ma che ci piace Lady Oscar, perché è ambientata nel Settecento...).
Ma non siamo Eco o Borges e, onestamente, uno dei miei libri preferiti è David Copperfield, di Dickens e l'autore non sentiva l'esigenza di citare proprio nessuno... o penso a Salgari, bugiardo patentato a cui io ho voluto un gran bene da bambina e che mi ha portato nelle Filippine e a Sumatra e nei Caraibi ed in India senza nemmeno una nota per spiegarmi che lui ne sapeva ed io no di kriss e di praho... O al Visconte Dimezzato...

Mi chiedo se il momento in cui si smette di ricercare il dettaglio storico (sempre una bella scoperta, sia chiaro, questo hobby mi ha dato davvero tanto, parendomi un mondo in cui ho solo dato una sbirciatina), mettere la nota ricercata su un dettaglio che non abbiamo inserito nella narrazione perché appesantiva, voler citare tra le righe autori "colti" (a meno di non stare scrivendo un pezzo comico che allora la citazione acquista un senso), non sia il momento in cui finalmente si comincia a riconoscere la propria voce e ad abbozzare un proprio stile.

Potrebbe essere.

Può anche essere però che si finisca per acquistare sicurezza e non si presti attenzione alla cura dei dettagli- vince la fretta di narrare, di scrivere quella che in fondo è una bozza. Qualcosa che andrebbe riletto e riscritto una volta concluso, cosa che però non faremo mai - altrimenti diventerebbe un lavoro.

Non so il tuo caso quale sia, ma dopo 40 capitoli mi pare che ti stai ritagliando cose belle (niente fronzoli, niente descrizioni esageratamente dettagliate) e un po' troppo poco spazio emotivo - il tuo narratore è chiaramente onnisciente, però spia molto poco nei pensieri dei tuoi personaggi.
Non voglio fare la criticona perché non mi sembra il caso. Forse rispetto ad un libro vero manca a volta qualche descrizione in più, tanto per non dare l'idea di un racconto fatto abbracciati ad un cuscino prima di andare a letto.


Bello comunque e molto sensuale il linguaggio corporeo tra Erin e Girodel.

E grazie, per una volta, per non aver far fatto fare a Girodelle la figura dell'abelinato! Mi ha fatto grande piacere che nel duello dello scorso capitolo abbia fatto la sua porca figura. Da quando lo abbiamo visto battuto da Oscar, nell'anime, nella nostra fantasia lo abbiamo relegato nel ruolo di femminea creatura debole e delicata, la ninfa dei boschi di Versailles... ah povero caro! Era un uomo, con desideri da uomo ed ambizioni da uomo che non ha mai fatto "pippa" con il suo capo - succede nel mondo del lavoro: non conta solo cosa fai e come lo fai ma pure come ti accordi con gusti abitudini ed opinioni politiche e squadra di calcio di chi ti sta sopra...
Oscar ha sempre cercato André come spalla, aiuto e complice, eppure comandava degli uomini... l'unico momento in cui "fa squadra" è quando passa alla Guardia Metropolitana (dove nel manga sono tutti ragazzini) - fa la "mamma" insomma, tira ceffoni ed abbraccia. Mi chiedo cosa pensassero di lei i suoi uomini a Versailles - non sa un solo singolo fatto di ognuno di loro... mah! Eppure ci ha lavorato per anni...

Molto sensuale nel suo battibecco con Erin - gli hai fatto sprizzare mascolinità dai pori senza ricorrere a corpetti strappati o baci imposti - un gentiluomo e non una ninfa con i feromoni giusti. Capisco che farà coppia con erin - speravo Madame De Stael, ma tant'è.

Poi spiegami una cosa: io vedo che tu hai un numero di feedback non molto alto, come mai? La tua era una storia che "funzionava" o che "non funzionava"? O una volta il lettore "preferiva" e basta? E' cambiata la frequentazione del fandom? I modi di esprimere un plauso e un rifiuto? Faccio molto fatica a immaginare quale sarà una storia "classica" del 2016, passati un tre anni: ora non saprei dire, dato che manca la giusta distanza. A volte leggi una storia solo perché è lì, così come leggi un articolo su un giornale in spiaggia, a volte sei spinta dalla simpatia altre (è innegabile) dall'antipatia... manca la giusta distanza dalle cose che ti fa godere o innervosirti del testo e solo di quello.
C'è del buono in ogni storia sia chiaro, e l'età media non proprio verde del fandom di Lady Oscar, esclude storie davvero sceme scritte da ragazzine con tutte le ingenuità delle ragazzine quando sono ingenue... (in media: il 100% in natura si sa che non esiste!). Però è statisticamente impossibile che tutte le storie finiscano per piacerci, e, soprattutto, per piacerci allo stesso modo.

Cambiando fandom, per evitare discorsi in fondo indelicati e pettegoli, mi sono ritrovata ad adorare Callie Stephanides per il fandom Thor - scrive da Dio, un tipo di stile, ricco che mi piacerebbe avere - ReneeMichaels per Anthony of Asgard (una storia ben congegnata con un amore poco lirico e molto fatto di fatti, anche sbagliati), e non posso non citare Concubine - storia bella ed intelligente - di una fan-writer di cui non ricordo il nome. Potrei continuare. Sono storie giù concluse e non ho gusti di nicchia dato che hanno le loro belle review e preferenze, non sono chicche dimenticate, ma storie che "hanno funzionato", insomma, nel momento cui sono state messe in un archivio, e che continuano a funzionare. Quello che voglio dire è che ho gusti medi per quanto percepisco.

Chiudo qui: diciamo che tutto questo giro serve per dire che mi sarei aspettata più review per la tua storia. E' un bell'intrico, con aspetti ben congegnati, ed un sadico tirarla in lungo a volte innecessario. Anche se mancano Oscar ed André c'è tutta una storia d'amore anche se per lo più nel passato, e capisco che ce ne sarà anche per Erin e Girodelle ed Alain con Marie... non è facile, spesso si riesce a gestire bene solo una coppia. Ci sono aspetti che si prestano a discussione... invece non vedo una risposta forte, Come mai?

Detto ciò: la tua storia procede molto bene sia come eventi narrativi che torcibudellismo.
(Recensione modificata il 01/01/2017 - 08:57 pm)

Recensore Master
01/01/17, ore 16:55

Che scriveva LaFayette nelle sue lettere a Madame? Che l'amava? Qualcosa doveva avere scritto che aveva turbato così tanto il generale, anche se il generale l'aveva vista in lacrime al matrimonio di sua sorella - non poteva non sapere! Oh che voglia di scrivere una storia in cui Girodelle sposa Oscar e Sigyn piange al centro del labirinto

Recensore Master
01/01/17, ore 14:28

Non ho potuto resistere e come ho avuto uno spazietto mi sono messa a leggere... devo sapere del matrimonio del Generale! Però tu ci hai narrato molto poco, accidenti, quando ci dirai di questi famigerati pacta dotalia? eh?

Una nota: "cheri" e non "cherie" a meno che madame non ritenga Girodelle ancora un po' femmineo e lo stia prendendo in giro.

Sai che pure io ho in una storia il generale che non è il primogenito? Ma il primogenito decide che vuole fare il gesuita e il Generale ne guadagna.

Immagino che la giovane vedova sia la rossa Michelle che ora è una milf ;P

Bernard è antipatico: quindi pensa di saper meglio di Madame cosa è bene per Oscar. Oscar però, se è viva è stronza: tutti incontrano Madame e lei no? Spero che l'ex Comandante stia a letto con la febbre!

Capitolo carino, funzionale alla trama, che, ci lascia senza tutte le risposte.

Recensore Master
01/01/17, ore 11:36
Cap. 45:

Ed ecco il capitolo in cui si disvela qualcosa della sessualità di Victor, che ci hai dipinto così ingenuo da non avere intuito nulla del passato di Erin, e che Madame Marguerite ha inquadrato come giovinetto (in questo guazzabuglio cronologico che grida tanto "fammi diventare un originale e non se ne parli più!") uno che non va scandalizzato o traviato dalle narrazioni di Miss O'Neal. Giovinetto di quaranta anni, mi pare di avere colto.

Faccio una digressione: c'è una bella storia di Amantea (o c'era, non so so se è ancora in archivio) dove veniva narrata la prima volta di André, o meglio, la sua reazione a posteriori - un regalo del Generale che a lui mette solo malinconia perché c'è un'altra che lui ama e con cui avrebbe voluto vivere questa esperienza. Se ti capita, leggila :) E' scritta molto molto bene anche se, come è naturale, tutto, quando si parla di André, non ruota attorno ad André, ma attorno ad Oscar. Perché a noi fan, in fondo, piace così ;)

Io non so mai cosa pensare: di sicuro un salto in questi mondi "a luci rosse" affascina e probabilmente ci si immagina colori, odori, architetture da Mille ed una Notte, o da fumetto di Corto Maltese, e al contempo un po' li percepiamo come mondi molto distanti dai nostri, i cui i frequentatori ci fanno sempre un po' pena e le cui ragazze ci sembrano sempre figlie di una emarginazione. Abbiamo probabilmente una sensibilità diversa rispetto ad un uomo del Settecento.

Hai fatto bene a disegnare un Victor a disagio, inviato lì la prima volta da suo padre come una specie di dovere / cosa da fare per far contenti tutti, e che conduce da anni una vita quasi monacale: ne guadagna in simpatia ai nostri occhi, anche se non so quanto sia realistico - ma non ci interessa: i nostri eroi non vanno con le prostitute, al massimo con nobildonne ninfomani ;P

Molto tenera l'idea di un ragazzino con il fisico ancora da formare, timidino, che viene svezzato dalla pazzoide e rassicurante l'evoluzione che questo fisico avrebbe avuto - Erin, nel caso, non casca male ;P
Incomprensibile perché la madame possa chiedere ad un suo vecchio cliente nemmeno tanto assiduo se è sposato: una forchettatina di fatti suoi no?

E così il taglio di capelli perché Girodelle pare ambiguo con quei capelli lunghi... peccato. Forse è parte del suo fascino, forse un po' di ambiguità ci poteva anche stare - magari nel manga si propone ad Oscar anche per quello - noi che viviamo sul filo di due mondi e ci possiamo capire sul serio ;P

Ovviamente ci molli sul pià bello ma ci dai il contentino: era di Lucrece il violino spaccato da LaFayette! ma perché?

Recensore Master
31/12/16, ore 08:45
Cap. 44:

Una considerazione generale sulla lunghezza: i tuoi capitoli sono brevi. Non sei la sola, leggiucchiando qua e là ho visto storie con capitoli sulle 3000 parole (notte di stelle e sogni, tanto per citare un esempio, ma anche sabre in un certo senso) e microcapitoli (ho in mente Occhi, di serelalla). Non esiste una regola del sito per cui giustamente, ognuno fa come è nelle sue corde.
In un libro il capitolo lungo non pesa ed in un capitolo dei Promessi Sposi ne capitano di cose!
Leggendo da uno schermo, non so perché, ma l'attenzione si perde prima. Probabilmente perché io leggo da pc e quindi in un posto preciso, mentre un libro te lo porti a letto e ti tiene compagnia finché non ti scivola dalle dita, o le leggi sul divano... pure nella vasca da bagno, per dire ;P Essere obbligata a sedere ad un tavolo non è cosa a cui sono più abituata fuori dal lavoro.
Oppure può essere proprio una questione di abitudine mentale alla lunghezza attesa di un testo che viene del web. Non ne ho idea.

Se sono troppo lunghi il rischio è di mollare il colpo: non ce la fai più, ti leggi un paio di review per capire che succede e passi oltre - rileggerai prima o poi. Alla fine mai. Manca il bookmark.

O ti fai cogliere dalla tentazione della "lettura veloce": l'occhio che corre per i paragrafi in autopilota alla ricerca di parole chiave che diano una idea di cosa è successo. Mi è capitato di leggere (e pure di ricevere) review fatte da qualcuno che legge così, tanto per lasciare una traccia, e le ho trovate tremende: sono "scentrate" e mostrano equivoci ;P Uno volta l'ho fatto pure io, lo confesso.
Però a quel punto mi chiedo: il lettore è andato in overflow? E' perché è lui che ha una soglia bassa di attenzione o perché lo scrittore lo ha voluto ingozzare a forza?

Se sono troppo corti sono estenuanti e ti senti anche presa in giro.

Secondo me i tuoi dovrebbero essere un po' più lunghetti. Capisco che la brevità fa gioco nel mantenere desta l'attenzione, però l'impressione è che tu apra continuamente dei cerchi nuovi, senza chiuderli mai. Un po' più di compattezza, in una eventuale riscrittura non guasterebbe.


Per il resto credo che l'impressione di lunghezza, nel tuo caso sia anche dovuta ai molti avvenimenti su cui ti soffermi però poco (non sei ridondante, va bene ma una vorrebbe racconti più lunghi su Lafayette e Marguerite per esempio e non una storia che inizia e poi per altri tre capitoli ... nulla!) e all'assenza di Oscar ed André: qualche lettore, per me, li sta aspettando perché solo con loro può iniziare una storia "vera". E su questo tipo di attesa non puoi farci nulla.


Per esempio qui butti là il sorriso di Gilbert, l'idea che Gilbert abbia spaccato il violino in testa al suonatore, ma poi? che è successo davvero? di che parlano questi due? Se lei è Penelope lui dovrebbe intortarsela coi ricordi del passato, o dovrebbe parlare di quello stronzo del Generale e di cosa ha combinato con Oscar... cosa pensa Gilbert? come ragiona? invece toccata e fuga! E ripigli dall'ombrellata. Che però molli subito come arriva Rosalie, e noi non ci si capisce una cippa: Marguerite ha scambiato Bernard per André? O ce l'ha proprio con Bernard? E perché?
Un po' va bene, ma un conto è un mistero che si dipana nel tempo come è naturale che sia, ed un conto lo spezzare continuo un evento "continuato" con la narrazione ;P

Ma Victor una casa sua non ce l'ha più? Vuole tenersi nascosto? Va bene, ma possibile che non si fidi di nessuno? Anche solo mandare un biglietto retrodadato in cui comunica di aver perso al gioco un po' di monete d'oro e di volerle di grazia consegnare al latore della presente...
E ora l'Irreprensibile chi diavolo è? E Desirée? Una lavoratrice come Erin?

Madame un po' stronzerella: ora pensa a François? Dopo aver dato un assaggino a Gilbert e aver notato che non è invecchiato guadagnando in aroma?

Recensore Master

Rosalie ha soldi da spendere: io se urto non passante non gli offro proprio un bel nulla!
Sull'addio alla chioma... ce ne è uno triste in una storia lokica - un gesto che fa Loki quando viene riportato ad Asgard, e che allude al fatto che il capello corto, preso i Vichinghi era usato solo dai thrall, gli schiavi.
Per cui quando Loki taglia i capelli con le forbici da cucina, prima di andarsene da un posto che era diventato casa sua, beh, ti si stringe il cuore ;P

Ladro di figlie? Ma l'ha scambiato per André?

Povero LaFayette, e così a lui piaceva Marguerite... ha cercato fortuna per potersela sposare... e nel frattempo è arrivato François. Ma ci dici un po' di intervalli di tempo? Marguerite non era ancora sposata mentre LaFayette era vedovo... ho capito male? Lui le scriveva, cosa le scriveva?

La storia è lunga o non lo è? Dipende dalla frequenza di aggiornamento, secondo me. Una storia completa te la leggi coi tuoi rtmi e non ti pesa, una che devi seguire può sfiancarti per l'attesa tra un capitolo e l'altro... anche se capitoli molto ravvicinati di solito non permettono cura nell'elaborazione del capitolo. Non se ne esce.
Forse l'unica sarebbe prima scrivere tutta la storia, poi revisionarla, e poi uploadarla - ma allora delle review non fai molto come elementi per rivalutazione e correzione.

Recensore Master
31/12/16, ore 07:26

Non sentivo la necessità della figlia bastarda di LaFayette... ma LaFayette deve perdere punti per forza? Pare brutto: avere amato non corrisposta un bravo giovane è un conto, Fare di questo amore una illusione perché non si è mai capito che il bravo giovane è uno stronzo qualunque è davvero triste. La tua Marguerite sembrava avere poca considerazione di sé, ma un buon occhio sul mondo - a parte il marito.
Il generale che fa? si è liberato?
Bouille è folle: se libera il Generale quello prima o poi lo ammazza... un incidente e chiude la faccenda del resto se pensa di aver già ucciso... uno più uno meno ;P

Recensore Master
31/12/16, ore 07:16

Speravo ripartissi con i ricordi del giorno del matrimonio!
Invece riparti con questa voglia di maternità di Marguerite, che, ci è molto chiaro, in questa avventura tutto sommato se la sta spassando.
Come è, però, che non ha ancora avuto notizie di Oscar? Di cosa ha combinato il 14 luglio, intendo.

Per Erin ci spiace - non credo si riprenderà mai.

Però adesso ci devi dire di queste clausole, eccheccavoli!!!!!

Recensore Master
31/12/16, ore 07:08
Cap. 40:

Ho letto le note iniziali al capitolo ed in parte concordo: se si riesce ad avere un confronto "tecnico" la scrittura indubbiamente ne guadagna, anche senza seguire i consigli di chi ti legge, ma solo riflettendo su alcuni spunti. Da questo punto di vista sarebbe molto bello un betaggio - io l'ho sperimentato molti anni fa per un unico capitolo e mi piacque moltissimo come esperienza: quando scriviamo fanfiction, secondo me, ci rilassiamo e godiamo del momento anche perché non sappiamo quanto durerà questa passione e quanto riusciremo ad innestarla negli impegni di tutti i giorni. Viene a mancare quindi una fase massiccia di riscrittura che chi invece scrive per professione probabilmente fa.
Probabilmente, ma non ho la certezza, la cosa migliore sarebbe scrivere, lasciar decantare per qualche tempo, riprendere in mano e rilavorarci sopra, rileggendo noi stessi come faremmo con un testo altrui - con gli altri, si sa, siamo bravissimi, a scovare cosa non funziona. Un(a) beta che indica cosa non le piace e cosa cambierebbe è una gran cosa.

Fare affidamento sulle recensioni, però, mi lascia perplessa: un po' perché se chi scrive è un amateur, lo è anche chi legge e come opinione può arrivarti di tutto! E in perfetta buona fede: se al lettore piacciono gli harmony magari preferisce meno fronzoli, meno metafore, meno "bello scrivere", meno "personaggi collaterali" e più rodimenti d'amore, mentre se è un appassionato di "letteratura alta" magari sorriderà delle fantasie sentimentali dell'autrice che aveva in mente una onesta storia d'amore e nulla più. Bisognerebbe che chi recensisce capisse per chi era stata scritta idealmente la storia e si mettesse in quei panni (o mollasse il colpo, se le spy story non piacciono, inutile martellarsele per poi lasciare pure una review consona al genere... mica pagano!)

Poi, secondo me non siamo pronte "tecnicamente" a dare buoni consigli (parlo per me).

Aggiungiamo che non è sempre facile essere sinceri - è un hobby scrivere, è un hobby leggere, perché massacrarsi gli zebedei a vicenda? Chi recensisce dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza ed essere costruttivo, non uno stronzone pirotecnico, cercando di compensare la critica (sempre difficile da mandar giù, di primo acchito) con la sottolineatura di cosa funziona (e qualcosa deve funzionare, altrimenti perché perder tempo con una review e, soprattutto, con la lettura, arrivando fino in fondo? A meno che a guidarci non sia lo sdegno per i crimini grammaticali ;P).
Chi viene recensito dovrebbe lasciar decantare e non rinchiudersi in un bozzolo di condiscendenza, o, peggio mi sento, andare a lagnarsi per esser stato "tartassato" in altri luoghi ed in altre compagnie, ben lontano dalle orecchie del recensore...
Non è facile.

Detto ciò: Madame Marguerite, oltre a soffrire di attacchi di panico, è forse anoressica o bulimica? Da come tu la racconti sembri la manchi la percezione del suo corpo, di come effettivamente è.
Veramente terribile la scena del matrimonio di sua sorella - è davvero una bella storia e spiace sul serio per lei. Davvero Gilbert non aveva capito? Dopo quanto si sposa con il Generale?
La storia del divieto ad entrare nel labirinto suona strana: è a casa sua, cosa le dovrebbe capitare? Se si perde chiama aiuto ed un giardiniere la recupera - le siepi vanno potate, l'erba tagliata, i giardinieri il labirinto lo conoscono a menadito. E' un consiglio che daresti non ad una ragazzina cagionevole di salute, ma ad una che consideri molto sciocchina, ma a livello di un serio ritardo mentale. Era voluto? O volevi che il labirinto le risultasse alieno / proibito per un motivo credibile?

L'uomo con gli occhi azzurri immagino sia François? Se così fosse allora sa di Gilbert - perché mai una dovrebbe piangere disperata al matrimonio della propria sorella?

De Bouillé è pazzo, mi pare chiaro.

Recensore Master
29/12/16, ore 11:18
Cap. 39:

Credo di aver capito perché Barbara mi ha consigliato questa storia: ci sono i soliti problemi sulle età, su cui ti ho già detto e che mi è chiaro che ti sono chiari per cui non ci spenderei sopra altre parole.
E, onestamente, sei da capitoli brevi (un po' troppo).
Però c'è il piacere di una storia che non sia solo "Oscar ed André si amano e fanno del gran sesso acrobatico". Non ho nulla contro questo genere di storie, sia chiaro - io leggo regency rosa nei momenti di malinconia - ma è divertente quando in una narrazione in fondo "parassita" di una storia nota e molto sfruttata si cerca di immettere qualcosa di più, anche cose che non ci sono affatto!

Non sono sfavorevole ai personaggi originali - li uso anche io e so che danno molta soddisfazione - anche se non sempre sono un successo.
A volte non ci sono simpatici (succede).
A volte li avremmo voluti "diversi" in qualche tratto.
A volte restano della "cartoline", rispetto ad Oscar ed André e lì capisci che la profondità dei personaggi non dipende dalla fan writer, ma dalla Ikeda. Reagiamo bene a qualunque Oscar ed André perché 40 puntate e migliaia di fantasie su di loro ce li hanno resi veri molto più di quanto non possa fare una fanfiction, che si limita, nei loro confronti ad essere il cucchiaino di vaniglia o la spruzzata di cannella in un impasto preparato da un altro.
Per cui mi piacciono e so che sono una sfida (anche verso il fandom che vuole la storia d'amore, a cui i personaggi originali non piacciono, ammettiamolo!).

E mi piace quando si da spazio a quelli minori, dove si può essere più creativi.

Madame Marguerite può essere una donna del suo tempo, sposata male, madre per dovere, che non ha cresciuto le sue figlie e che non sente che la maternità fa per sé, e vuole solo proseguire la sua vita con un amante di sua scelta, facendo cosa le piace davvero.
Oppure può essere una donna sciocca e senza nerbo che colleziona tazzine da tè e case di bambola perché non è padrona della sua vera casa.
O una creatura amareggiata e sull'orlo della follia, che si rifugia nella fede per espiare il peccato contro Oscar.
O la degna complice del Generale, convinta quanto lui.
O la moglie dell'orco della favola di Pollicino, che ha gesti di affetto nascosti per questa figlia, sapendo che il marito, se lo sapesse, sarebbe perfido con tutte e due... (siamo alla violenza domestica).

Non ci sono controindicazioni: nell'anime appare pochissimo e non esprime pensieri illuminanti di sorta. E' una silhouette a cui si possono aggiungere sfondo, tridimensionalità colori... una con cui ci si può divertire, insomma.

Tu in particolare ne hai fatto l'eroina: una ragazza insicura e poco considerata in famiglia, che ama timidamente qualcuno che forse la ama o forse no, ma che non la potrà scegliere - sposerà sua sorella.
Una donna scelta da un uomo difficile, che tiene per sé il suo passato (ma sai che spasso se una potesse farsi una forchettatina di Rebecca la Prima Moglie con il Palazzo Jarjayes al posto di Manderley?)
Una donna riservata che sembra piacere e non saperlo.
E ora una adulta (in menopausa?) che se la cava benissimo da sola, in giro per il mondo con altre due Creature Bizzarre quanto lei.

Oltre a lei, l'altra chicca, per me, è finalmente un Girodelle che non viene ridotto al povero cazzone che di solito ci propinano. C'è una fic in cui da il meglio di sé come stupratore in una stalla (no comment, uno che si becca i ceffoni da Oscar... e di colpo gli scatta il momento da Jack lo Squartatore).
Per lo più un povero stronzerello che se la vorrebbe sposare solo per provare il brivido di questo essere intersex,... e lì sollevi un sopracciglio: Girodelle a caccia di trans? Ma Oscar ha i soliti genitali da femmina... lo dovrebbe sapere... o ha qualche dubbio? O forse ci spera...
Per quel brivido lì meglio cercarsi una storia su Loki (a cui poveraccio fanno fare di tutto, dallo Jotun insensibile alla delicata creatura intrappolata in un corpo che non la rappresenta, mentre Thor se lo sbatacchia manco fosse una driade di lago... uno interpretato da Hiddleston che è un palo di quasi due metri... ussignur!).

Oppure un pazzo che ad un certo punto se la vuole sposare - e non si capisce perché - e nel pacchetto vuole pure André. Un pervertito insomma.

Una volta tanto vediamo uno un po' normale che ad un certo punto si è preso una cotta per Oscar - così come Oscar s'è presa una cotta per Fersen, gli amori infelici capitano - e che si capisce che finirà per rifarsi una vita, come è giusto che sia (nessuna si innamora di Ernesto o Guidobaldo in terza elementare e poi si chiude in convento, la vita va avanti). Non necessariamente un bischero, ma uno che può capire che tipo è Erin anche se magari non ammette con se stesso la professione che la fanciulla ha esercitato.

Per cui direi che la cosa che piace nella tua storia è il fatto che la "scintilla" di fondo, quella che ha fatto nascere il tutto, non sia stata "celebrativa", ma, se me lo permetti "incasinativa". Creativa insomma... da fan-writer che è fan ma ha pure una gran voglia di fare la writer, di narrare qualcosa di suo, che le piace e in cui credere, non solo di essere corretta grammaticalmente e filologicamente.

Ora è da vedere se riuscirai a chiudere tutti i cerchi narrativi che hai creato.

Su Erin e Girodelle non dico: non ce lo vedo con Oscar anche mi sarebbe piaciuta una storia con loro due che si assaggiano e capiscono che non "vale la pena". Solo che lei è molto Ottocentesca (l'Amore e non l'Interesse, l'Amore e non le Convenzioni, l'Amore ed assolutamente non il Sesso) per cui... sarebbe una forzatura per il carattere di lei.
Però lui mi sarebbe piaciuto con una tipo la De Stael (che era una delle donne da sposare prese in considerazione da Fersen!).
Vabbè, meglio Erin che niente ahahaha! (scherzo! la storia è dell'autrice e le sue fantasie vanno sempre rispettate! Io lo vedo con una rossa svampitella ;P)

Una nota: io adoro i capelli di Victor Clément. Non li vedo come un segno di vanità, ma un po' come omaggio al maschio da manga anni '80, quelli di Kiss Me Licia per intenderci da parte della Ikeda... e un po' come un gesto del tipo "cari signori, sapete che c'è? faccio un po' come mi pare", perché all'epoca sua, da militare, probabilmente li avrebbe rasati per comodità e avrebbe portato una parrucca con il codino... trasgressivissimo, quindi il nostro Victor!
Ma penso che un taglio di capelli possa essere una cosa molto sensuale, se ha il giusto significato. Qui è stata una sfida.

Alain è molto tenero nel suo imbarazzo - accenna ad un amico giornalista: Bernard o André si sta ricostruendo una vita? Pure lui colpito dalla Maledizione del Capello Lungo e boccoluto, vedo...

Le due donne più giovani, per fidarsi, hanno bisogno di input molto diversi vedo...
(Recensione modificata il 29/12/2016 - 11:19 am)

Recensore Master
28/12/16, ore 14:06

Bella questa immagine della bava di cane rabbioso. Un po' disgustosa, ma rende bene.
La piccola Marie ha questa relazione segreta con Alain... devono assolutamente smetterla di incontrarsi così! Qualcuno gli deve spiegare che ci vuole un vero appuntamento.

Girodel fa finalmente la sua mossa: bravo di mamma! dimentica Oscar! non era la donna per te!