Recensioni per
La canna e la quercia
di controcorrente

Questa storia ha ottenuto 420 recensioni.
Positive : 420
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/04/17, ore 12:23
Cap. 67:

A volte ritornano!

Ricordo dove ero arrivata, per fortuna - 66 capitoli non sono pochi :)

Saint Malo mi piace davvero molto, sono contenta che ci passiamo, come mi piace l'isola di Bréhan - ci sono stata una volta ed una sola e l'ho trovata stupenda. MI fa piacere che adesso li troviamo tutti qui: Madame, Oscar, André, il piccolo Briac, Rosalie e Bernard, Erin a suo padre (presumo) e soprattutto Victor.

Oscar qui è un po' antipatica: non ha un palmares di risoluzione di problemi personali tali da potersi permettere di fare pulci a quello di sua madre e poi un po' di rispetto non sarebbe guastato. Tra l'altro se ne è andata a vivere proprio nel posto giusto da dove battersela (e ne è conscia) per cui tutta questa comprensione del piano oltre quello fisico, mah! Hai iniziato qualcosa in cui non credi più così tanto, cara la mia ragazza in uniforme?
Non è che si è data alla naturopatia ed alla medicina olistica?

E' un po' troppo saputella ed è come si di sua madre se ne sbattesse alquanto. Capisco il non voler essere sentimentale ma qui sei andata oltre: Oscar è una rompicoglioni, degna figlia di suo padre. Fossi in madame magari mi trasferirei lì e comprerei qualcosa in Inghilterra, ma Oscar la vderei massimo una volta alla settimana.

Eamonn si irrita, ma perché? E poi come è che non si è mai preoccupato di sua figlia? Erin sembrava completamente abbandonata a se stessa, ma ora tiri fuori dal cappello pensieri che non mi tornano. Rileggerò, può essere che abbia inteso male,

Per fortuna che c'è Victor, spero in una bella dichiarazione d'amore ed anche in una bella scena di sesso tra loro due, te lo confesso.
(Recensione modificata il 02/04/2017 - 12:28 pm)

Recensore Master
01/03/17, ore 07:33

Capitolo intenso: Madame sta cambiando vita, Erin forse pure lei, Girodelle ce lo siamo perso da qualche parte della storia, Oscar ha adottato un bambino, tutti si sono trasferiti in Bretagna e da lì potrebbero anche andarsene in Inghilterra. Introduci il mistero del padre di Erin che è un pochino che ogni tanto aleggia - siamo alla seconda ondata di segreti da svelare.

Recensore Master
01/03/17, ore 07:19

Si chiude un capitolo, quello dell'amore del passato. LaFayette viene liquidato e un po' ci spiace perché ha sofferto anche lui (forse aveva un maggior margine di scelta e questo lo rende colpevole?). Del Generale non ci dici, ma io sono fiduciosa - forse Girodelle? In questa storia sembra destinato ad un ruolo di ombra e di salvatore nei momenti più bizzarri, e poi ora vediamo Erin e non credo che Giro sia troppo distante.

La storia è carina, ma mi chiedo cosa altro inventerai. Per una fanfiction sta venendo incredibilmente lunga, anche se i capitoli sono corti :)

Recensore Master
22/02/17, ore 07:37

Vengo da un altro incendio in un'altra fanfiction ed anche lì ci sono dei buoni intrappolati - il fuoco è un escamotage drammatico ed adrenalinico.
Del generale mi spiace, ma sospetto che tu abbia qualche asso nella manica che tirerai fuori al momento opportuno (del resto mancano anco ra una trentina di capitoli)
Una noticina: "cosa c'entro?" e non "cosa centro" ;P

Recensore Master
04/02/17, ore 11:16
Cap. 63:

Urca e qui siamo al grand guignol! Fuori il Generale (seeee) fuori MIchelle (poveretta), il cattivo confessa sciogliendo l'equivoco! E ora tutti in trappola mentre il fuoco divampa. E qui si vedrà di che pesata è fatto Gilbert e se salverà il Generale o se arriveranno altri a salvarli!
Ooooh! Capitolone simpatico e divertente!

Recensore Master
03/02/17, ore 07:47

Capitolo tripartito o quadripartito.
Metti a fuoco il Generale, breve incontro di Madame con Michelle, conversazione di Madame con D'Orleans, origliamo le disquisizioni tra Saint Just e Bernard, confronto monolaterale (sfogo) di Madame con il Generale. Ti muovi bene ormai tra i vari gruppi di personaggi che si aggirano per la tua storia.
Il finale è giustamente non scontato: credo che ormai la nostra eroina abbia capito che occhi ed orecchie sono ovunque, non sempre amichevoli, e che non è il caso che tutti conoscano necessariamente ciò che davvero si pensa.

Fa piacere che tu abbia aperto proprio con il Generale le cui iridi tempestose si sono appena godute, nello scorso capitolo, lo spettacolo del quasi bacio tra Madame Marguerite e LaFayette. Facciamolo soffrire un po'!
Attendo con ansia la narrazione dei dettagli sulle famigerate lettere che gli mostrò Bouillé.

Molto tristi le parole di Philippe d'Orleans sapendo già come andrà a finire.

Una noticina non "Cosa centro" ma "Cosa c'entro".

La posizione di Bernard è più revanchista che egualitaria: perché mai non avrebbero dovuto esserci più nobili nelle cariche di rilievo? Avrebbero dovuto esserci sia nobili che borghesi, ognuno portando quello che la sua formazione dava di buono. Dove finiscono fraternité ed égalité? Egalité si, ma solo tra un nuovo gruppo di gente con il potere, un po' più uguale degli altri?

Chiusura di effetto - il Generale è solo, ma a quanto pare lo è sempre stato. In questo caso, onestamente sarebbe stato bello se la storia fosse stata tra due un bel po' più giovani, non per via dello splendore dell'erba, ma per via della minor durata del matrimonio: tutti questi anni e mai una confidenza... sono davvero troppi per ricostruirci sopra.

Recensore Master
29/01/17, ore 08:18

Al capitolo 61 ci fai sapere che oscar ed André sono vivi e che la decisione di farli apparire o meno in questa storia dipenderà da un ghiribizzo di Alain!

I nodi stanno venendo tutti al pettine, ma l'oro? dove sarebbe finito? IN parte nei conti di madame ma il resto? o è tutto nei conti di Madame?
E LaFayette lo sa?

Recensore Master
29/01/17, ore 08:03

Una critica: "allontanò le iridi" non si può sentire" e dai!
Carina invece Rosalie che chiama il marito "Zucchero".
Capitolo breve e simpatico: finalmente è chiaro a tutti il segreto del Generale, pure a Madame - è da vedere se ci crederà, in fondo se la famiglia Bouillé non si fa tanti scrupoli nell'avvelenare una ex parente acquisita, perché mai dovrebbe essere sempre sincera e limpida quando narra di un ricatto?
Ci fai anche sapere che "quei due" se la sono vista brutta, ma ora sono oltre che vivi pure in contatto con Alain.
(Recensione modificata il 29/01/2017 - 08:05 am)

Recensore Master
22/01/17, ore 08:48
Cap. 59:

L'Inghilterra in effetti piaceva assai.

Lì i nobili partecipavano alla vita politica con la Camera dei Lord - mentre la nobiltà francese aveva perso man mano ogni peso dal punto di vista decisionale. Aggiungiamo che Maria Antonietta, allergica all' l'etichetta non capì che era un modo per consentire a tutti di avere un loro spazio secondo il peso politico, facendo networking negli ambienti giusti e che era anche un modo per tenersi buone (ed alleate) le vecchie famiglie (potenti, numerose, che addestravano i loro cuccioli facendoli studiare nei luoghi appositi, trasmettevano una esperienza di comando ed organizzazione, avevano occhi dove il Re non li poteva avere e facevano a loro volta networking nei Grands Collèges, conoscendo il meglio della piccola nobiltà che ogni generazione produceva - un buon compromesso tra tradizione e meritocrazia).

E poi Londra era molto più liberale dal punto divista sessuale. Se come abbigliamento gli Inglesi erano più sobri, si facevano ritrarre in tenuta da campagna, senza parrucchino, apparendo come dei provincialotti, Parigi, in campo "sesso" era molto cattolica e la prostituzione era illegale - i bordelli che esistevano esistevano con il favore della polizia che stendeva rapport i sui loro frquentatori. A Londra era invece concesso tutto ed era possibile tutto. Era come una Amsterdam anni '60 e anni '70.

I giovani francesi visitavano l'Inghilterra, conoscevano, leggevano... Lauzun amò perdutamente una lady inglese, ma non si decise a fuggire con lei in Giamaica... la Polignac divenne amica della Duchessa del Devonshire...

E i filosofi inglesi borghesi continuavano ad interessare così come i philosphes - tutti di una generazione prima, se ci si pensa bene, Voltaire addirittura favorito dalla Pompadour, favorita del Re. Erano idee nuove, ma non nuove in modo irritante, e i libri, volendo si trovavano.

Io, nel mio headcanon, ho dato a Girodelle una madre inglese, e un certa opaca torbidezza sulla religione che davvero praticherebbe nel suo cuore - i Girodelle li ho fatti diventari Ugonotti al tempo dell'assedio di la Rochelle.
Mi piaceva l'idea che avesse delle sue idee non proprio in linea con quelle della maggioranza e che per quello non si mescolasse poi tanto con la rigida Oscar, tutta d'un pezzo e molto fiera delle proprie convinzioni. Pur stimandola. Solo che poi nel tempo gli ho dato un'altra fanciulla che gli gira intorno - ed alla fine sono più i prequel di queste storie che finiscono per interessarmi... ahimé ;P.

E a questo proposito: e bravo Victor! Decisamente qui non è un bischero :)

Meno brava Madame, si certo era l'uso dell'epoca, ma si lamenta con il Generale non per le bischereate fatte educando Oscar da uomo ma perché l'ha lasciata sola? Complimenti...
Non ha torto eh! In un matrimonio di un anno, massimo due ci può stare una difficoltà ad aprirsi, ma in uno così lungo... direi che siamo senza speranza ;P Meglio Gilbert!

Michelle molto minacciosa.. e così usa le armi e le ami, ma il veleno allora? lei o suo fratello?

Interessante l'incontro con il Generale, anche se, come tuo solito, fai accadere cose ma non ci spieghi nulla - come mai il Generale si è reso senza beni? Perché Marguerite non ne sa nulla? Michelle amava il suo primo marito? Perché dice che fu un errore? Chi sta cercando di far fuori Victor? Dove intende stabilirsi ora?

Recensore Master
22/01/17, ore 08:09
Cap. 58:

Mademoiselle De Bouillé è una forza: si sposa giovane, seppellisce mariti a raffica e resta sempre "signorina", pure da milf :) Capisco la tua posizione: se la sua vita sentimentale era un tale turbinio, chiamarla con il nome da ragazza era l'unico modo per evitare gaffe.

Mi permetto una chiosa: "un corpo solido e carico di promesse" per una quarantenne nel 1700 è un ossimoro. Che promesse? Riproduttive? A quaranta anni, età in cui erano considerate nonne? Forse sessuali ;P Ma il Generale ormai è in una età dove potrebbe aver assaggiato allegramente di tutto - o è sempre rimasto casto, come Oscar ed André?
Capisco anche qui il tuo ribadire che l'impianto è ancora funzionante - il carico di promesse non bastava ;P

Fa piacere che Madame Marguerite capisca a sua volta qualcosa: Michelle è solo antipatica e cattivella, avrebbe dovuto rimetterla al suo posto anni prima - non sono però così sicura che possa solo dire cose sgradevoli o alzare la voce, per via di quel cesto avvelenato recapitato in convento. Marguerite ha sbagliato a non tracciare un confine tra casa sua e i De Bouillé, ma Il timore delle reazioni è sano.

Procede la storia d'amore tra Marue ed Alain, anche se in punta di piedi - ma lui è cotto.

Erin disvela qualcosa del passato: De Bouillé odia Marguerite e vorrebbe vederla morta, De Bouillé è un sadico ed un violento e picchia le donne, il Generale si è svegliato accanto ad un donna morta, da giovane, e ha pensato di essere lui la bestia senza controllo, De Bouillé lo ha incastrato e lo ricatta.
Bell'ambientino.

Recensore Master
14/01/17, ore 09:27

Ti rispondo qui ad una tua risposta su un betaggio: l'unica volta che io ho provato l'ho trovato interessante, ma non dovrebbe essere una operazione per cui si prendono 96 capitoli e li si danno in pasto ad una/un poveretta/o che li rielabora. Dovrebbe essere piuttosto qualcuno che legge, indica cosa gli piace e fa le pulci a cosa non gli piace affatto, gli sembra non funzioni o che suona male, ai misteri troppo misteriosi, la lunghezza troppo lunga, la brevità troppo breve.

Probabilmente è l'equivalente di un copy editor, con la differenza che uno scrittore di professione (immagino) investe molto in ciò che ha scritto ed è più che disponibile alla riscrittura, sia perché il processo legato alla scrittura gli piace, sia perché ha uno scopo finale (la pubblicazione).
Una fan-writer, secondo me no, perché questo è un hobby e la soddisfazione di un lettore ideale e molto critico è un obiettivo secondario: anzitutto si vuole rilassare o divertire (o, nel tuo caso, riprendere la mano con carta e penna in vista della stesura di una tesi di laurea). E poi la pubblicazione non è subordinata ad una approvazione - non su un ariìchivio non monitorato, almeno.
Difficilmente quindi la beta riesce ad avere lo sguardo di insieme su tutta la storia, ma solo sul singolo capitolo.

A me l'esperienza piacque molto perché, secondo me, come lettori siamo molto esigenti, e, se siamo lettori forti, abbiamo anche aspettative sullo sviluppo di una trama - possiamo permetterci il lusso di bocciare un libro "pubblicato" dopo meno di un capitolo perché ci facciamo subito una idea di dove lo scrittore vuole andare a parare.
Come scrittori, (anche le fan writer nel loro piccolo) perdiamo questa obiettività, dato che il racconto diventa il "nostro bambino", da coccolare e da proteggere e non qualcosa da osservare con occhio critico e provare a rielaborare.

Va da sé che uno scambio epistolare su ogni capitolo, anche all'epoca delle mail, tra persone che hanno anche altri impegni, con almeno un tre riscritture, domande, risposte e chiarimenti, rende la stesura di ogni pezzo lunga ed estenuante - fa a pugni insomma con il piacere di pubblicare. Su 96 capitoli non oso pensare alla durata della storia... 4 anni? ussignur!


Faccio anche un'altra considerazione: io continuo a contrapporre la fanfiction fatta di un pezzo alla volta, ad un libro, concluso e poi ripercorso a volo d'uccello e dosato. Però dimentico il feuilleton a cui somiglia la fanfiction sia per la periodicità della pubblicazione, sia, a volte, per l'amore per temi più melodrammatici... in effetti "ci coglie" serelalla, che, in un suo commento in cui parlava della lunghezza di questa storia, tirava in ballo Falcon Crest, Dinasty... non soap opera però storie a puntate che a volte "spiralano" - però lei alludeva alla lunghezza di questa, e, a posteriori, la capisco.

Vabbè, chiudo la digressione.

Sono contenta che ci hai riportato ad Aquisgrana! E finisci un racconto ogni tanto, eccheccavoli! Va bene sospndere ogni tanto e proprio sul pià bello, la narrazione di eventi "contemporanei" ma fornire pure il passato sempre con il contagocce...


Tiri in ballo uno zio... avrà qualche ruolo di cui per ora non sappiamo nulla? E tiri in ballo un segreto, che ovviamente verrà ripreso dopo un paio di capitoli... ti ucciderei!

Il Generale passionale? Sarà... ma da una fiammata sola e poi basta". Marguerite, secondo me, farebbe meglio a fare piedino con LaFayette, è più interessante, se una cosa lo infastidisce interviene subito spaccando strumenti musicali... si trormenta di meno ed agisce di più.

Perché non ci spieghi un po' meglio cosa ha visto e pensato quando l'ha vista piangere in quel labirinto? Davvero non sapeva di LaFayette? E' un momento controverso, secondo me, sappilo!

Non vedo l'ora di leggere del Generale, De Bouillé, Michelle, Marguerite e LaFayette tutti sotto lo stesso tetto! Ma perché Michelle è Mademoiselle De Bouillé? non è la vedova De Jarjayes?
Madame qui chiacchiera troppo, non sa dire "ah ciao cara cognata, che bello rivederti! Anche tu qui? Si, penserò molto a cosa fare della mia vita e sarai la prima a saperlo!" Ma deve raccontare a tutti i suoi e giustificarsi pure? Con la cognata che le sta sulla palle? Ma un bel vaff e via!
Ecco io tutta la parte delle spiegazioni l'avrei tagliata, te lo confesso: cenno cortese del capo e si glissa - del resto a tacere Marguerite è bravissima ;P

Recensore Master
14/01/17, ore 08:28

E rieccoci :) Un anno per arrivare a questo capitolo, che è un po' più di metà della storia... ti rendi conto?

Marie deve ringraziare il Cielo che vive in una tua storia: fosse vissuta in una storia del Divin Marchese (DeSade) adesso un giovane l'avrebbe notata, raccolta nella sua carrozza e portata ad un festino che nemmeno Erin che di certe cose era pratica... Invece, come sempre, credo che non solo abbia reincontrato il Gigante, alias Alain, l'uomo della sua vita anche se ancora non lo sa, ma pure due personaggi misteriosi. Per un attimo ci si illude che siano finalmente quei due che mancavano all'appello: Oscar ed André. I non morti. Poi, però la doccia fredda: è solo Rosalie, in bilico tra la popolana e la nobile.
Quanto ad Erin: l'etichetta è una cosa, vomitare addosso ad un estraneo l'insofferenza per il proprio passato è un'altra. Girodelle che c'entrava in tutto questo? Eh ma è anche lui un nobile putrido! Mah, secondo me è il tipo che si lava ed indossa biancheria pulita, perà questo fare si tutta un'erbaun fascio... poi non si deve lamentare se viene etichetta solo come una donna di vita e nulla più. Ma forse è questo il trait-d'union con Madamigella Oscar: anche lei non difettava di sbalzi d'umore, di modi collerici e di una certa tendenza a trattare il povero Victor Clément come un pedalino.

Fa bene però Victor, finalmente, a mettere i puntini sulle i. Avrebbe dovuto farlo con Oscar, ogni tanto, ma capisco che Oscar era il suo capo e che lui era un soldato.

Chiudi con il mistero delle pagine strappate - ci hai lasciato a mezzo co ni ricordi del Generale, tra l'altro, non so se te ne rammenti.
Chiudi anche con LaFayette, corteggiatore con un ritardo pazzesco.
Ormai sei diventata brava a lasciare sempre un cerchio aperto.

Di Oscar ed André, onestamente, non si sente nessuna mancanza: qui la coppia forte è quella di Girodelle ed Erin, e, se mi posso permettere, è più interessante rispetto a quella degli altri due perché, anche se di solito sono il motivo per cui si legge una fanfiction, presentano un lui "innamorato molto fedele sempre pronto a perdonare" - non possono litigare, non possono confrontarsi e non possono cambiare.

Recensore Master
06/01/17, ore 10:47
Cap. 55:

La storia è lunga, probabilmente il mezzo delle fanfiction non aiuta.
Meglio sarebbero stati capitoli lunghi il doppio.
Non ci avevo riflettuto mai tanto, ma la fanfiction ha delle sue regole di formato tutto sommato: come un sonetto o una ballata pure questa andrebbe codificata indicando numero di capitoli e lunghezza del capitolo. Valori minimi e valori massimi.
Ho letto una review di serelalla e m'è venuto da ridere: la capisco.

Non condivido eh! La storia è necessariamente lunga, ma un conto è leggersela con il proprio ritmo, un conto dover aspettare gli aggiornamenti!

Il discorso del lettore ha senso e non lo ha: nessuno scrive solo per se stesso, non su un archivio pubblico, un desiderio di riscontro c'è. Poi nel tempo può svanire, sia chiaro, possono subentrare altre considerazioni, compresa quella che non puoi farci nulla e che quindi diventa sterile pensarci troppo.... Ma è come suonare in un concerto con il pubblico che gioca con il cellulare, chiacchiera e non ascolta: un po' è deprimente, un po' porta ad interrogarsi sulla qualità di ciò che si suona e su come lo si suona. E un po' ci si chiede perché insistere.
Altro è suonare invece in casa propria per i fatti propri... ma se vai in un locale... ci vai con un altro spirito. Questo secondo me.

Io credo che in buona parte (e sottolineo: il 100% in natura non esiste) il fandom determini le storie: non ti dico che chi scrive scriva per "piacere al fandom", ma chi non piace, secondo me, alla lunga, molla il colpo.
Io per esempio stavo seguendo Filo di Luce, Può piacere, può non piacere, è una storia che si presta a critiche, discussioni e rodimenti (Oscar fa scelte ardite e subisce una "evoluzione" verso il Lato Stronzo della Forza).
Però è scritta indubbiamente molto bene e con molta cura - l'autrice narra una storia e riesce ad infilare alcune descrizione liriche senza che stonino e senza premere il pedale dell'acceleratore sulla narrazione del tumulto interiore - è una storia leggibilissima.
Ha scelto un taglio "diverso" e si è ritrovata a maneggiare più di un personaggio, facendolo bene. Ha scelto di spostare parte della narrazione in Svezia e ha interallacciato il suo racconto con la narrazione di miti norreni (una mia scoperta degli ultimi tempi, per cui per me questo è un plus nella storia).
Io ci vedo una storia articolata, molta cura dei particolari, molto lavoro di rifinitura, molta ricerca storica e geografica, un plot sensato anche se non condivisibile ed uno sviluppo dei personaggi (nel passato) credibile e pensato.
Eppure... viaggia con due lettrici al seguito, a volte tre. Ora è tanto che non viene aggiornata, magari l'autrice avrà cose sue da fare (esami, lavoro, famiglia, non ne ho idea... spero nulla di grave) ma io mi chiedo se non sia anche in parte il riscontro che non c'è. E lo meriterebbe. Anche critico, sia chiaro: ha fatto di Oscar una stronzolina ;P
Invece... il silenzio.
Ora il non aggiornare frequentemente lo capisco - è una storia tua, ma in fonda te la sei già raccontata nella tua testa, il mettere giù le frasi, le parole... scrivere i capitoli di raccordo ta le scene clou... può anhe esser euna palla, e si certo si fa, ma diventa un di più che uno magari fa per se stesso, ma se non c'è un feedback... è possibile che la voglia passi, o che ci siano altri hobby che danno una gratificazione maggiore (magari perché non richiedono un lettore, vedi correre, andare in piscina, imparare una nuova lingua, suonare, cucire, rabboccare la pasta madre...)

Invece noto che chi il consenso lo ha... produce ;P Anche roba raffazzonata (è un pour parler, sia chiaro e trasversale sui fandom, non ho riferimenti oscariani in testa), anche con plot scemetti e dialoghi del menga e personaggi OOC e atmosfere da rosa tipo Delly... se c'è il consenso... si produce.

Per cui per me il fandom alla fine determina non tanto le storie che uno scrive, quanto quelle che uno non smette di scrivere ;P

Gilbert lo hai fatto uscire pazzo! Ma poveretto! Sembra quasi un grande con quel suo modo serafico con cui chiude le chiacchiere sulla scomparsa della figlia... eh se ne è andata... nemmeno con un gatto la si prende con questa filosofia ahahahah!
Un mostro ed un pazzo, sembra il protagonista di un thriller tipo A letto con il nemico...

Ma il Generale secondo te sarà contento di sapere che i soldi che ha messo da parte per Marguerite vanno alla figlia illegittima del di lei primo amore? Per me un po' gli gireranno! Comunque era una soluzione che avevo pensato pure io e che sono contenta ce lei abbia realizzato :) e brava MArguerite!

Recensore Master
06/01/17, ore 09:57
Cap. 54:

La separazion consensuale... ma c'era??!?!?
Poi, per carità, a me piace Harry Potter, i mondi costruiti dove uno mette le regole che vuole, chi se ne importa della legislazione sul divorzio introdotta dalla Rivoluzione?
Madame penso sappia bene di rovinare il marito se divorzia. LaFayette lo sa? E Bouillè? Se Bouilé sa penso che preferirebbe una Generale vedovo... e in effetti Madame è stata attaccata...

Recensore Master
06/01/17, ore 09:43

La piccola Michelle?!?!?! ma se è una milf, che ha pure seppellito il primo marito e chissà se almeno un amante? Il Generale non ci sta più con la testa!

Il Generale corteggia malissimo, va bene che una volta presa la decisione la corte a che serviva? mica doveva convincerla... ma almeno due chiacchiere... che baccalà!
Ma almeno lui sa di Gilbert, vero? perché l'ha vista piangere... e allora perché l'ha voluta? Gli piaceva l'idea di restare vedovo in fretta?