Salomone sorrideva, sorrideva quasi sempre, e si mostrava spensierato qualunque cosa accadesse. Sembrava che niente e nessuno fosse in grado di ferirlo, quasi come se stesse su una dimensione del tutto diversa da quella dei comuni esseri viventi, quasi come se fosse superiore a tutto. E il demone, ormai, aveva rinunciato a capire certi atteggiamenti del re ripudiato. Se ci si pensava, il biondo era davvero un tipo particolare, ciò che si definisce “una persona strana”.
Salomone sembrava puro, splendente di luce propria, tanto che persino i demoni riuscivano a capire perché si dicesse che fosse amato persino da Dio stesso. Gli occhi del figlio di Davide non lasciavano trasparire niente; niente si vedeva attraverso quei due punti verde smeraldo, come se fossero vuoti.
«Dantalion, c’è qualcosa che ti turba, oggi?» gli domandò un giorno Salomone, chiudendo il libro che stava leggendo, e riponendolo sopra una delle file accanto a lui.