Tonks ha deciso; è arrivato il momento di cambiare pagina. Peccato sia più facile a dirsi che a farsi.

Sono un chiodo entrato per sbaglio
nella ruota di una bicicletta
non me ne posso andare, non mi posso muovere, non posso scappare.

Quando Kuroo si presentò alla sua porta, zuppo d'acqua e con l'aria di chi sia appena stato investito da un treno in corsa, il sorriso che stava nascendo sulle labbra di Bokuto si spense in un batter d'occhio.
Nel momento in cui Kuroo alzò lo sguardo dal suo zerbino, rivelando gli occhi felini contornati di rosso e le labbra tirate in un sorriso tremante, Bokuto entrò nel panico e si fece da parte, rigido come una stecca, per farlo entrare in casa, mentre si arrovellava alla ricerca di qualcosa da dire.
Bokuto non era capace di consolare le persone.

È settembre, l'estate sta ormai terminando.
Addio a sole, mare e relax e ritorno alla solita routine.

Avevo accettato di uscie con Bill Weasley sperando che mi avrebbe aiutato a dimentica Remus.E adesso ero nei guai........

"Ero a casa di Albus e...Ma si può sapere che diavolo stai facendo?"
"Non si vede? Sto costruendo una libreria."
"Come scusa?"
"E' una valida alternativa al découpage."
"Ma non-"
"Non cosa?!" affilo lo sguardo.
Se solo prova a rifilarmi una delle sue tante e stupide motivazioni sessiste, ho ancora un'asse di legno in mano e soprattutto so come usarla.

Dal testo:
"Vincent si pente di essere entrato in bagno e di essersi guardato allo specchio. Non ha un brutto aspetto, il problema sono solo i suoi capelli"

“Mi sa che un altro pò di gel… ecco così non dovrebbe cadere” Dopo un paio di mesi la sua chioma ha raggiunto un altezza tale da far invidia a Marge Simpson.

In cui Christophe è ancora un montanaro dolce e ingenuo e Viktor la solita checca isterica.
«Ascolta il veterano, Chris! Per fare colpo bisogna sorprendere il pubblico... fare quello che mai si aspetterebbe! Sconvolgerlo!»
Le labbra di Viktor si piegarono in un sorrisetto soddisfatto e fiero, mentre annuiva tra sé e sé. Le pupille sembrarono brillargli. «Non te lo immagini, Chris? Il silenzio stranito degli spettatori e poi... visibilio!»
***
"Chris! È una catastrofe! Una catastrofe terribile!"
{a bit of ViChris~} {❤ buon compleanno, Francesca! ❤}

“Non ho mai dato troppa importanza al giudizio della gente, ed ho sempre pensato che ciò che é giusto per me, può essere sbagliato per te.
Ma, hey, la vita non é giusta per nessuno”

"Sono malvagio, Belle, e non c'è lieto fine per i malvagi."

[Pre-saga | 578 parole | Alec!centric | Accenni Jalec (one-sided)]
Incominciò tutto per colpa di una rivista.
Alec se l’era trovata sotto i piedi in camera di Izzy; era una di quelle riviste per ragazzine Mondane, un collage mal assortito di gossip e consigli di moda.
Alec stava per gettarla sul letto della sorella, quando qualcosa aveva attirato la sua attenzione: la prima pagina era quasi interamente occupata dal faccione allegro di un adolescente. Alec non aveva idea di chi fosse, né gli interessava scoprirlo, eppure c’era qualcosa in quel volto che gli impediva di distogliere lo sguardo. Si sorprese a notare qualcosa di familiare in lui, qualcosa che lo rendeva stranamente piacevole da guardare.

È il 1853. Una missione di Crowley porta a interessanti risultati, di cui lui vuole mettere al corrente un certo angelo.
E a un demone non si può certo dire di no!
Aziraphale come reagirà?

Quando allungo una mano sul pacchetto di patatine, un’altra più grande si posiziona sopra alla mia.
Sbuffando giro la testa verso il proprietario di quella mano.
OH. MIO. DIO.

Rose si agganciò l’orecchino proprio nel momento in cui il campanello suonò.
“Rose è per te.” La voce di Jakie confermò quello che lei già sapeva, era lui puntuale come un orologio. La ragazza si guardò un’ultima volta allo specchio infilando dietro l’orecchio una ciocca ribelle ed uscì dalla sua camera.
“Non vuoi entrare?” chiese Jackie al Dottore che era rimasto fermo fuori dalla porta.
“No, grazie” rispose quest’ultimo impacciato come un giovane liceale.