Guerra. La vita che si piega al volere dell'assurdo, all'alacre brama del potere.
La vita vibra, talvolta si nega, viene concessa, non esiste nè padrone nè suddito, ciascuno è complice e condannato.
La tempesta imperversa, sovrasta. Gli alberi grondano d'acredine. Le parole si inebriano del proprio significato primordiale, diramano la vita oltre le trincee, si innalzano è fremono di un terrore inconfessato, la struggente dolcezza dell'abbandono.Sentimenti sopravvissuti ed estenuati, tutto è ridotto al suo nocciolo, tutto enfatizza il proprio scheletro.
L'amore di due giovani crepita.
...................................Cit. dal Testo.........................................
"Ti sento ancora dire, come d'Agosto, molti anni fa, con quel fare resoluto e un po' beffardo: "Eccola qua! La mia reginetta di sorrisi e lacrime".
Ed io, quel giorno, corsi su per le scale fino in camera mia, affondai nel cuscino. E ti detestai, perché per te ero sempre melodrammatica, per te avevo sempre gli occhi da triglia, tutto ciò che facevo, per te, o era sbagliato, o era esagerato.
E ti amai tanto, si ti amai tanto, perché avevi detto che ero tua.
Autore:
Aglaja_ | Pubblicata: 22/07/15 | 29/07/15 Rating: Giallo | Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Capitoli: | In corso
Note: Nessuna | Avvertimenti:
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