Le armi lo avevano attraversato come se fosse stato nebbia e ci era voluto l'intervento di una ragazzina che scagliava fulmini verdi dalle mani per ucciderlo, o meglio, per farlo dissolvere come fumo.
«Non erano fulmini, erano strali magici. Se Pidge ti sentisse, ti farebbe a pezzi.»
A quelle parole, Keith spalancò gli occhi e si voltò di scatto, aprendo la bocca per rispondere, ma Lance lo prevenne.
«No, non leggo la mente. Diciamo che sono un empatico in rodaggio e che i tuoi pensieri sono particolarmente rumorosi.»
«Smettila immediatamente!»
Lance si piantò le mani sui fianchi e gli scoccò un'occhiata offesa.
«Senti un po'! Non sono io ad avere un catalizzatore in tasca, ok? Se vuoi che smetta di sentire, smetti di usarlo.»