Spin off di "Sgath, che significa oscurità"
Dopo la fuga di Harry Potter e compagni da villa Malfoy, dopo la punizione infarta dal Signore Oscuro agli abitanti della casa, egli infierisce anche sulla sua migliore Mangiamorte, per una punizione diversa, ma ugualmente crudele e spietata.

«Lucis ha ancora bisogno di te, Nyx Ulric».
Erano state quelle parole a svegliarlo, a spingerlo ad aprire gli occhi di scatto verso il cielo e ad emettere vari colpi di tosse, alla ricerca di quell'aria che, per chissà quanto tempo, gli era mancata.

Vi presento una storia diversa da quelle che conoscete di Rossana ed Eric, non stupitevi se non li riconoscerete, ma nel profondo sono sempre loro, solo che il destino li ha resi diversi.

Questa corta fanfiction racconta la morte di L nella prospettiva di Light.

C'è carenza di Nelissa qui :P
''I sogni di Melissa sulla morte di Nick continuavano, come se ogni mercoledì sera la sua testa venisse catapultata in un universo parallelo. Ed era spaventata , tanto, perché era stata ad un passo da perderlo anche qui. ''

A cosa pensi, Euridice, mentre ti rechi negli Inferi?

"Ebbene, voleva un cucciolo. [...] Il problema, più che altro, vergeva sulla scelta della suddetta bestiola da compagnia.
Okay, loro erano egizi, quindi un gatto sarebbe stato di rito.
Tuttavia..."
Il piccolo Atemu alle prese con una delle più spinose questioni dell'infanzia (?): l'animaletto da compagnia, e tutto ciò che ne consegue. Ma siamo pur sempre in YGO, e un animale classico farebbe troppo mainstream. Quindi, vediamo come Lui nacque...

E se Sherlock finalmente si lasciasse andare -anche per una sola notte- all'amore, cosa ne imparerebbe? Come rivaluterebbe questo sentimento nuovo e sconosciuto?
[...Sherlock Holmes, l’uomo sempre concentrato, l’uomo sempre pronto, l’uomo che non si lascia andare a nessuna debolezza. Queste almeno sarebbero le cose che, chiunque, se gli si chiedesse di descrivere questa folle e meravigliosa creatura, direbbe di lui. Erano anche le cose che avrei detto io, fino a poche ore fa...]

[...] "Stendi bene le gambe" sussurrò poi lei accarezzandogli i capelli, quel tocco leggero e timido sembrava calmare la sua nausea persistente. [...]

[...]“Io lo vendicherò Ino, lo vendicherò…te lo giuro!” queste erano state le sue parole. Il suo migliore amico era andato a vendicare il loro amato Maestro Asuma. Anche lui, così come Sasuke e Naruto, ora cercava vendetta, una vendetta che sarebbe finita solo con la morte di una delle due parti. Non ci sarebbero stati compromessi, giri di parole o perdono. No. No, solo morte.[...] la paura e la solitudine di Ino, mentre aspetta il ritorno di Shikamaru, dalla missione per vendicare Asuma. E' una rivisitazione personale.

{Accenni Nemily | Spoiler seconda stagione}
Prese in mano il telefono pubblico dell'ospedale e compose il numero del suo amico, colui che l'aveva sempre aiutata, che l'aveva sempre spronata.
Dopo svariati squilli, finalmente, rispose.
«Ems?».
«Dove sei?», chiese continuando a piangere. «Ho bisogno di te».

Chiara strinse i pugni, desiderando di essere più alta dei suoi 156 cm e di avere un qualunque oggetto da lanciare su quei mascalzoni, cancellando i sorrisi idioti dalle loro brutte facce. Sentiva la rabbia e la vergogna crescere nel cuore e salirle fino alla gola, finché non esplose in un grido: -Dove diavolo mi trovo?
-Ad Asgard!- rispose una voce maschile in lontananza, molto più calda e ferma di quelle delle due guardie, al cui suono erano balzate sull’attenti e (finalmente) si erano zittite.
Premetto che questo è il primo racconto steso di mio pugno che rendo pubblico e spero davvero che questa storia possa far vivere a chi la legge delle belle emozioni.
Attenzione: nel corso della narrazione vi saranno spoilers per coloro che non hanno visto Thor: the Dark World, dato che i fatti qui descritti sono ambientati dopo gli eventi illustrati dal film.
Vi auguro una buona lettura. Lady Realgar

"Non sapere chi era il primo amore di Heiji per Kazuha era veramente una tortura, specie ora che lui, invece, l'aveva finalmente trovata. Tentare di scoprire il nome non poteva certo nuocere a nessuno, poteva provare ad usare diverse tecniche di convincimento dopotutto. l'avrebbe scoperto prima o poi, ci dovessero anche volere per davvero quei famosi cinquant'anni!" Una Flashfic nata guardando le stelle, perchè quello scemo potrebbe davvero farle aspettare cinquant'anni.

E se ci fosse un finale di mezzo? Se Yuno non si suicidasse?

Toccai ancora la sua pelle. Il suo viso, il collo, le spalle, il suo petto. Volevo tutto di lei. Eppure l’avevano portata via. E quel sangue continuava a fuoriuscire da lei. Avrei voluto fermarlo, fermarlo e riaccendere l’interruttore.