“Sorellona, alzati. E' tardi, dobbiamo andare a scuola!” e fu a quelle parole che la ragazza scattò in posizione eretta, colta da un'improvviso attacco di panico.
Eh? Scuola? Ma non è sabato? Erano questi le domande che affollavano la mente della povera Cora, che ancora non riusciva a collegare il cervello.
Con un gesto veloce si scrollò di dosso i pesanti piumoni che la tenevano imprigionata su quel materasso, così morbido e invitante, prima di correre verso il calendario personale appeso al frigorifero.
Oggi è il diciassette, e il diciassette è... merda!
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
E mentre la ragazza era immersa nel suo mare di pensieri, la campanella trillò facendola sobbalzare e per poco non cadde dalla sedia, ma riuscì in tempo ad evitare una figuraccia, ad afferrare le sue e correre come un fulmine verso il suo armadietto.
Sicuramente ora vi starete chiedendo del perché della sua agitazione, vero?
Beh, perché alla prossima lezione ci sarebbe stato matematica, e matematica era una – o meglio l'unica – materia che aveva in comune solo con Louis e questa volta non si sarebbe tirata indietro.
Che la vendetta verso Eleanor Calder abbia inizio.