[Partecipante al 500themes_ita col prompt 488, ossia Quando i mondi collidono ]
Una risata lugubre, simile ad un latrato, risuonò sulle sue labbra e le lacrime scesero dai suoi occhi. A cosa serviva una simile, patetica vendetta?
La realtà non cambiava.
Per colpa loro, la vita di Regulus era stata spezzata.

Sei seduto di spalle sulla poltrona, meno male, non mi hai visto arrivare.
Questa scena di solito si svolge al contrario.
Tu te ne vai di soppiatto ed io faccio finta di niente, poiché non ti voglio imporre la mia presenza. In fondo mi stava bene fingere di non vedere, di non sentire quando te ne andavi. Perché io lo posso sentire, è uno dei miei poteri.

E allora rido.
Scoppio a ridere e cado sulle mie ginocchia.
Sbatto i pugni al suolo e mi rompo le mani.
Sento le ossa che si sbriciolano.
Fa male, vorrei gridare come un pazzo.
Vorrei scoppiare e ridere e a piangere.
Che devo fare, Prongs?
Che posso fare?

Città di ossa, mentre Jace e Clary vanno a salvare Simon dai vampiri dell’Hotel Dumort, Alec e Isabelle sono già tornati all’istituto.
In questa storia cerco di dare voce ai pensieri di Isabelle in quel momento a proposito di tutti gli intrecci amorosi che si stanno formando all'interno del gruppo
“Sono così patetici…”

E mi sono ritrovato a scrivere a quest'ora su questo sito perché non sapevo in che altro modo dirlo.

«Oh beh, tanto peggio per te, Koumori.»
«Sei patetico, Orenji Iro.»
[OrangeBat/Inasure - post series]

Avevo addirittura comprato con i soldi che avevo guadagnato falciando il prato: cucchiaini, piatti e bicchieri coordinati per festeggiare il mio compleanno; ma a chi volevo darla a bere? Ero io l’unico che se ne ricordava.

Sì, ti amo. Di un amore ingiusto, sconfitto, lacerante. Dell’amore più dolce, delicato e candido che esista. Candido come te.

"Cos’hai disegnato sulla mano?"
“Un cuore.”
“Patetico.”

« E va bene! Ma che noie che siete! Che state cercando di fare? Buttarmi fuori di casa?! »
« SI’! »
« Ah… questo spiega molte cose… »

Ghigno, decidendomi ad attuare il mio piano.
-Ciao…- attiro la sua attenzione. Lei si volta verso di me, guardando negli occhi nascosti dalle lenti scure. Non emette parola.
-Aspetti qualcuno?- chiedo sorridendole, cosa che non faccio mai con nessuno.
-No…- afferma, puntandomi sempre con quei suoi occhi color cioccolato, invitanti e truffaldini.
-Bene…- annuisco, sporgendomi verso di lei -…perché ho intenzione di conoscerti…-

-Scappiamo.-
Era l'unico suono che riusci a dar conto oltre quella pesante pioggia che creava quel suono malinconico e melodioso.
Quelle gocce identiche a lacrime che si schiantavano sul suolo.
"Patetiche." Pensò.

Ed era patetica anche la situazione in cui si trovava: non "patetica" perchè piena di dramma e di pathos, ma piuttosto perchè se si fosse visto dall'esterno non avrebbe esitato a ridere fino allo sfinimento per la pietà.
[leggero usuk]

Piccola shot un po' nonsense e AU... Dedicato al film =) (leggete per capire...)
-Eclipse- mi corregge la mia amica.
-Ah, la storia del licantropo che si vuole fidanzare col vampiro?-

[Yaoi e non] Un liceo particolare, gli alunni di una classe di questo liceo, un prof un pò fuori dalla norma...e le storie che nascono da questa combinazione di elementi!