Recensioni per
Back to the Origins
di Andy Black

Questa storia ha ottenuto 487 recensioni.
Positive : 486
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
07/08/14, ore 16:27

“Ci ho provato, Green! Ci ho provato! Ma non ci riesco!”
“E tu riprovaci! Ma non sperare che qualcuno ti regali qualcosa solo perché ci hai provato! Le cose te le devi conquistare!”
Questa fa proprio al caso tuo, per la discussione dell'altra sera.
So che molte volte la vita è dura e ci sono delle cose che ci vengono proibite, o altre che non possiamo fare per forze maggiori, cose che noi poveri comuni mortali non possiamo per niente contrastare. Però tu non arrenderti mai e poi mai. Segui sempre il tuo sogno e continua a coltivarlo. Sono certo che qualcuno finalmente vedrà i tuoi libri e ti vorrà pubblicare. Basta soltanto aspettare un po' e fare quanta più pubblicità possibile. Poi lo sai, io per te ci sono sempre. Conta pure su di me per tutto (tranne per masturbarti, usa la tua di mano e che cazzo!)

Vincenzo

Recensore Junior
07/08/14, ore 16:07

“Vai, Growlithe!”
“Bene!” Ryan sorrise. Mano alle Pokéball, e via. “Vai Manectric! Cominciamo come abbiamo finito”
“Non mi sconfiggerai!”
Growlithe vide davanti a sé un altro canide, e ciò gli bastò a prendere la questione sul personale. Se c’era un maschio alfa del branco, quello era lui. E quel Manectric, così posato e fermo, lo infastidiva.
“Growlithe, cominciamo! Usa Pirolancio!”
Growlithe abbaiò, e quindi si abbassò sulle zampe. La rabbia di Zack era ben nota al cane, che sentiva quanto fosse importante per lui sconfiggere quel Manectric.
“Manectric, usa Doppioteam!”
L’elusione così salì, ma tre copie del Pokémon elettrico svanirono a seguito dell’attacco di Growlithe.
“Ora, Manectric, usa Attacco Rapido!”
Sei Manectric presero a correre in direzione di Growlithe, che si vide accerchiato.
“Salta!”
Sembrava quasi che quelle copie, così vere, stessero per attaccare tutte insieme. Sarebbe stato un danno enorme per Growlithe, pensandoci, ma saltando schivò l’attacco. Le copie scomparvero, e Zack sorrise."
Adoro Growlithe! Troppo bello e forte. Grande Andy! Ora continuo la lettura.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 15:54

“Torterra, pianta le tue liane ovunque. Dobbiamo limitare i movimenti di Mesprit. Braviary, tu attento. Lucario, leggi l’aura e cerca di capire dove possa essere Mesprit, e comunicalo ad Absol. Growlithe, fai partire qualche altro Fuocofatuo. Almeno aumentiamo le possibilità di prenderlo”
E così fecero. Braviary era immobile al centro, si manteneva in volo e pareva che quasi galleggiasse, mentre Torterra fece partire qualche centinaio di liane che si andarono ad innestare sulle pareti rocciose della grotta. Era diventato tutto una sorta di labirinto. Solo la parte centrale era rimasta più libera. Infatti dovevano cercare di contenere i movimenti e riuscire a prenderlo. Se Mesprit fosse riuscito a nascondersi dietro le liane di Torterra sarebbe stato davvero complicato andarlo a ritrovare.
Il Pokémon guardiano ancora riusciva a divincolarsi, ma Absol approfittò di un attimo di defaillance per salire su di una liana e far sbandare il Pokémon.
Lucario alle spalle di Mesprit, quello si fermò per un momento, e Braviary si fiondò su di lui, con gli artigli, fino a sbatterlo per terra.
Fuocofatuo lo colpì, Mesprit urlò di dolore. Dopodichè Absol si fiondò su di lui e, con la spada puntata al collo di quello, prese a ringhiare.
“Ok, ok” Zack prese la Ultraball e la lanciò.
Un’oscillazione. Due oscillazioni. Tre oscillazioni.
Fuori.
Mesprit uscì di nuovo, ed attaccò con Divinazione.
“Absol, veloce, Sgranocchio!”
Absol prese in pieno il corpo del piccolo guardiano, che urlò di dolore. Poteva bastare.
“Ultraball!”
Un’oscillazione. Due oscillazioni. Tre oscillazioni.
Dentro.
“Bene così. Dentro, ragazzi...”
Qua tutti catturano Pokémon leggendari come se nulla fosse ma che cazzo non è possibile. Solo io non ci riesco mai e che palle?
Vabbe, comunque io adesso me ne vado a recensire. Adieu.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 15:41

"Gli abbracci con Demetra non duravano mai quanto volevi, lei si staccò e lo guardò. Zack fece lo stesso, non era molto cambiata dall’ultima volta che l’aveva vista.
I capelli lunghi e verdi erano acconciati in una treccia accanto alla testa. Gli occhi, dello stesso verde acceso dei capelli, sorridevano come lei, in modo tranquillo e calmo. Zack indugiò qualche secondo in più sulle labbra di quella, per poi ritornare a guardarla in toto.
Era alta, Demetra, con indosso un maglioncino e quella solita gonna lunga che la contraddistingueva, e che probabilmente, pensava Zack, nascondeva un fisico da pin up.
Se solo non fosse stata così pudica, probabilmente i due avrebbe scoperto gioie particolari in tempi non sospetti.
“Entrate” disse poi, con quella calma irreale che riusciva a mantenere anche quando non era possibile. Aromaterapia. Era quello il segreto. O dosi massicce di marijuana.
Ma la prima era l’ipotesi più probabile."
Io opto più per la seconda, sicuramente si è fumata qualcosa. Tipo Grip quando scrive. Roba forte, molto forte in quel caso.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 15:38

“Gallade, Nottesferza!”
Il buio scese velocemente, e quasi come se un soffio di vento oscuro lo avesse investito, Azelf strillò di dolore.
Ryan stava cercando di utilizzare tutte mosse efficaci su quel tipo di Pokémon.
Azelf però non si perse d’animo, e si alzò in volo.
“Attento, Gallade”
Il piccolo Pokémon psico prese a roteare velocemente, ed il movimento di code di quello quasi ipnotizzò il suo avversario, che colpì fu colpito repentinamente al petto.
Gallade cadde a terra. Era un attacco Acrobazia.
“Bene... ma il fatto che fosse forte lo sapevamo già. Gallade, usa Psicotaglio!”
Quello si rimise in piedi, e dagli avambracci fuoriuscirono delle onde bianche, energia psichica, che Azelf schivò abilmente, quindi utilizzò a sua volta l’attacco Palla Ombra.
“No! Devi evitarlo assolutamente! Gallade, Teletrasporto!”
Prima che l’attacco andasse a segno, Gallade sparì, e si materializzò alle spalle dell’avversario.
“Ora! Usa Nottesferza!”
E stavolta non ci furono più storie. Azelf ricadde veloce per terra, quindi Ryan lanciò la Ultra Ball e catturò il suo obiettivo."
Magari fosse così facile catturare un Pokémon leggendario simile. Devi massacrarlo a furia di Ultra Ball mentre è paralizzato o addormentato. Altrimenti col cazzius che lo prendi.
Avanti.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 15:33

"Ripensandoci ora, a Ryan mancava giocarci. Gli ricordavano momenti dolci e felici, quando i pensieri più grandi sono rappresentati dal non voler andare a dormire.
Una vita piena di possibilità, senza doveri. Una vita da bambino.
Ricordava alla perfezione il gioco che faceva. Aveva una action figure di Tyranitar, alta circa venti centimetri, ovvero enorme rispetto agli altri giocattoli sul tavolo.
Tyranitar era il mostro, ed i soldatini usavano le automobili come skateboard per sfuggirgli ed attaccarlo.
Tyranitar non vinceva mai. Il suo soldatino preferito, quello che teneva l’occhio vicino al mirino del fucile, sparava colpi a ripetizione. Non si curava nemmeno del fatto che tutti i rumori che faceva giocando, per rendere più realista la situazione, potessero infastidire il papà."
Godzilla mode on! Dici la verità, l'hai fatto apposta vero? No perchè altrimenti significa che mi faccio i film mentali, come sempre.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 13:04

"Poi accadde l’impensabile. Qualcosa prese a camminare per una parete. Era un Ariados.
Un Ariados bello grosso. Il grosso lo guardò in silenzio, indeciso sul da farsi, mentre quello, pochi secondi dopo creò velocemente una ragnatela molto resistente tra i due ragazzi e i due ceffi.
“Che cazzo sta succedendo?!”
La voce del grosso rimbombò nella stanza vuota come se stessero parlando in un pozzo.
Ariados prese a sparare bombe viola.
“Attenzione!” urlò il corto. “È un Fangobomba!”
“Lo so! Vai Exploud!”
Un grosso Exploud fece la sua comparsa li dentro.
“Ariados! Usa Ragnatela!” urlò qualcuno.
“Ma... ma questa è la voce di Trevor!” sorrise Zack.
Ariados produsse un’altra grande ragnatela. In questo modo si sarebbe potuto spostare molto più velocemente.
“Exploud!” urlò il grosso. “Usa Granvoce!”
“No!” urlò Mia, tappandosi le orecchie come meglio poteva. E mentre le orecchie del corto sembravano essere state lese dal forte attacco, mentre Zack e Mia se le proteggevano alla meno peggio, il tenente pareva non averne bisogno. Il bello degli attacchi sonori è che difficilmente falliscono. Ariados ricadde sul pavimento, ma poi si riprese, rimettendosi in bilico sulla parete alle sue spalle.
Zack guardava attentamente.
D’improvviso delle liane legarono velocemente il corto, e lo tirarono via. Quello lanciò un urlo disperato. Da quello capì che le liane appartenessero ad un Pokémon piuttosto lontano.
“Ariados! Vai con Limitazione!”
Delle ragnatele furono sparate ad alta velocità su Exploud. Ariados riuscì a bloccargli il braccio destro al corpo, ma l’avversario, con quello sinistro, si liberò.
“Iper Raggio Exploud!”
Avrebbe probabilmente distrutto la parete.
“Chiudiamola” fece un’altra voce. D’improvviso entrò nella stanza un Blaziken, che colpì con un forte Calciardente Exploud, prima che potesse far partire l’attacco. Quello rimase a terra.
D’improvviso nella stanza entrarono Trevor e Robbie.
“Ragazzi!”
“Ariados” fece Trevor, il suo proprietario. “Usa le tue ragnatele per bloccare sia Exploud che il suo allenatore”
“Già. Blaziken, guarda che non venga nessuno” disse invece l’altro.
“Ragazzi!” sorrise Zack."
Arriva la cavalleriaaaaaaa
E io vado al prossimo capitolo.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 12:55

"Se questi avessero avuto dei tratti prettamente umani, come l’ambizione e la vendetta sarebbe stata la fine.
Lo smoderato senso di potere che deriva da queste caratteristiche, porta gli uomini ad abbeverarsi dalle peggiori acque che esistono. Essi smettono di calcare le strade del bene e dell’altruismo, del vivere in comunità che ha spinto l’uomo a diventare sedentario, per la realizzazione personale, che al giorno d’oggi viene vista come obiettivo da perseguire con ogni mezzo ed a qualsiasi costo.
Gli uomini sono essere impotenti, che più di calci e pugni non riescono a dare altro."
Parole sante. Parole santissime fratello, gli uomini fanno schifo.
Dobbiamo imparare a essere più socievoli e aiutarci di più fra di noi ecchecazzo.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 12:41

"Dagli occhi di Zorua la situazione era un po’ particolare. Ogni volta che usciva dalla sfera vedeva quello strano bagliore rosso, che poi diventava una luce bianca, che quasi ti accecava.
Lui chiudeva gli occhi.
Quando succedeva voleva dire che stava per vedere la luce.
Che stava per vedere Rachel, la sua amica.
Lentamente la luce bianca andava svanendo, e lui se ne accorse subito. Aprì gli occhi lentamente, col timore di rimanere accecato.
Non rimase accecato.
Gli occhi erano aperti, e finalmente lui era fuori. Guardava tutto ciò che c’era attorno, ma la prima cosa di cui si rese conto fu il fatto di avere un pavimento freddo sotto i cuscinetti delle zampe.
Il divano, il posto dove adorava addormentarsi.
E lì c’era Rachel. Ma aveva qualcosa che non andava, era scossa, lo sentiva a pelle.
Lui aveva un sesto senso per quelle cose.
Salì sul divano con un saltò, mentre due voci familiari scambiavano parole.
Si chiese come facessero. Quando diventava un bambino provava una difficoltà abnorme nel parlare, sembrava quasi che gli scoppiassero i polmoni.
Si sistemò sulle gambe di Rachel, magari si sarebbe sentita meglio avendolo vicino.
Poi alzò gli occhi, per vedere l’interlocutore della ragazza.

Era lui.

Zorua prese a ringhiare, con sorpresa per i presenti.
“Zorua!” lo rimproverò Rachel.
Lionell spalancò gli occhi. Vari processi mentali si annodarono alla testa come liane all’albero, per poi arrivare ad una conclusione.
Zorua ricordava tutto."
Zorua ricordava tutto. Eh sì, caro Lionell lo prenderai ndo culo!
Continuamo va... devo arrivare a Giratina.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 12:16

"Zack fu portato in una stanza e malmenato pesantemente da diversi energumeni.
Aveva il labbro ed il sopracciglio spaccato, e delle vistose ecchimosi si erano create sui suoi occhi e su varie parti del torace.
Dopodiché fu preso di peso e gettato in una stanza buia.
“...fanculo...” fece, cercando senza esiti di capire dove si trovasse. Era al buio.
“Chi sei?!” chiese una voce allarmata.
“Tu chi sei?!”
“Zack?! Sei tu?!”
“Chi sei?! Come fai a conoscere il mio nome?”
“Sono Mia, Zack! Che ci fai qui?!”
“Mi hanno catturato... ed hanno preso Rachel...” la voce di Zack esprimeva rabbia, fatica e stanchezza contemporaneamente. “Non so se riusciremo a salvare la situazione, Mia”
“Finché siamo chiusi qui, non credo”
“Non ho neanche i miei Pokémon qui... me li hanno presi”
“Che è successo?”
“Poi ti spiego... ora parliamo delle cose importanti... il cristallo... è ancora con te?”
“Quello che mi hai dato tu sì”
“Che significa? Quanti altri cristalli hai?”
“Io nessuno. Il problema è che ho scoperto tante cose... tra cui il piano dell’Omega Group ed il fatto che io non sono l’oracolo”
“Cosa?! Che cazzo stai dicendo, Mia?!”
“Rachel è il cristallo”
“Rachel?!” il tono di Zack si era alzato ulteriormente, ora sfiorava l’urlo.
“Sì... è una discendente di Prima, l’oracolo”
“Quindi lei è l’oracolo, ora”
“Non lo so. Non ci ho capito molto”
Ed ecco che si scopre che Rachel è l'oracolo! Ce ne hanno messo di tempo eh?
Continuo.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 11:59

"La riparazione avvenne, ed assieme al suo Smeargle, il tecnico lasciò la piazza di Timea.
Braviary lo seguì dall’alto, mentre da dietro Zack e Rachel si tenevano per mano, facendo i romantici.
Quello salì su di un piccolo furgoncino, e partì.
“È andato...” osservò la ragazza, costernata.
“Saliamo su Zebstrika e seguiamolo. Tanto c’è Braviary che ci dirà dove si dirige”
“Si chiama Wizard...”
“Il tuo Wizard non è uno Zebstrika?”
“Non c’entra. È come se ti chiamassi Essere umano. Non pensi sia riduttivo?”
“E perché Pupitar non si chiama Amilcare?”
Amilcare. Rido. Non so perchè ma rido.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 11:57

"Zack si alzò, andando alla finestra, e spalancandola. Era nudo. Rachel ebbe una visione frontale della sua schiena, e di ciò che stava sopra e sotto. Capelli spettinati e fondoschiena di marmo.
Senza pudore, lui. Senza vergogna. Mostrava alla natura, ed anche al vicinato, ciò che sua madre gli aveva fornito con nove mesi di gestazione.
“Fa davvero freddo...” sorrise lui, girandosi poi. Rachel arrossì quando poté vederlo anche davanti.
Tralasciando i dettagli, si rivestirono. Lei aspettò che lui fosse girato di spalle per alzarsi e scappare nel bagno dopo aver preso un completo intimo, per poi uscirne coperta, sicura e felice."
E dopo essere andato alla finestra urlò: "Ho trombatooooooo"
In quel momento l'intero universo partì in un sonoro applauso, accompagnato da un'assordante boato: gli squilli di peti. Tanto forti da far scappare tutti gli uccelli e impuzzolentire tutto l'universo.
Che puzza.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 11:53

"Si specchiò negli occhi azzurri di quella, e vide nuova linfa, nuova vita, nuova speranza.
Crescere, diventare grandi.
E quella volta Zack riuscì a vedere il suo futuro negli occhi di qualcun altro.
Rachel si sentiva strana. Quel bacio aveva scombussolato tutti i suoi pensieri, e le sue sicurezze.
Ora si chiedeva chi aveva davanti.
Zack. Il bellissimo ragazzo dagli occhi verdi e dal torbido passato.
“Zack...”
“Shh...” quello la zittì, mettendole l’indice sulla bocca. Si avvicinò ancora, e la baciò nuovamente, stringendola ancora a sé.
Sì, stava per succedere. Il calore aumentava sempre di più, come se un fuoco divampasse proprio davanti ai loro volti. Zack la spinse, lei cadde sotto di lui, stesa sul divano.
Lui le sciolse i capelli, legati sulla testa, che si riversarono sul divano come raggi di sole. Il profumo di Rachel catturava Zack e lo costringeva a restare li. Le mani della ragazza cercarono le braccia forti di lui e diventarono strumenti di avanscoperta, per conoscere e meglio comprendere la morfologia di quei corpi ancora poco maturi.
Zack la carezzò, ovunque, la spogliò, poi salirono di sopra, e fecero l’amore."
E mentre loro se la danno alla pazza gioia, tu stai in montagna con gli zebedei nel lago. Io a casa a sudare come un porco. Bell'ingiustizia eh?

Mi scoccio anche di firmarmi

Recensore Junior
07/08/14, ore 11:47

“Tyranitar! Usa Pietrataglio!”
Delle rocce comparvero dal nulla, e taglienti, liberarono Tyranitar da quella morsa.
“Non demordiamo, Torterra! Usa Verdebufera!”
Un vento, colorato di verde dalle foglie e dai detriti si abbattè su Tyranitar.
Quello ruggì forte, l’attacco lo stava colpendo in pieno.
“No! Reagiamo! Usa Terrempesta!”
“Ora, Torterra! Terremoto!”
E mentre i primi granelli di sabbia svolazzavano all’interno della bufera verde, Torterra fece aprire di nuovo la terra sotto i piedi di Tyranitar, che cadendo, con la coda distrusse vari alberi e parte dello steccato.
“No, Ryan! L’albero di papà!” urlò Rachel.
Quello non se ne curò, ma sobbalzò all’enorme rumore provocato dalla caduta di Tyranitar.
Del suo Tyranitar.
Del suo Tyranitar fuori combattimento.
“No! No! Recket, maledetto! Dannazione!” Ryan sembrava fuori di sé. Gli occhi colmi di lacrime, mentre Rachel si avvicinò a Zack, prendendogli la mano.
Quel gesto a Ryan bruciò come un marchio a fuoco.
“Sparisci!” urlò Zack.
“Non è finita qui” fece l’altro, con calma apparentemente piatta, e schioccò le dita. Da dietro la casa si alzò d’improvviso un silenziosissimo elicottero cargo, di quelli in dotazione all’esercito. Tutti rimasero scioccati alla vista del mezzo.
“Ma cosa...?” Rachel si strinse a Zack, e d’improvviso un urlo li fece saltare di nuovo.
“Mia!” urlò Zack.
La donna di colore con i dread che avevano visto a Plamenia aveva messo un panno con del cloroformio sotto il naso di Mia, che aveva cercato di reagire, prendendo una Poké Ball, ma le energie la abbandonarono.
Fu un attimo. Salirono sull’elicottero e scomparvero.
Lasciando Zack e Rachel davanti alla staccionata rotta."
Una battaglia epica, e lo stronzo di Ryan ha usato le maniere forti sulla povera Mia. Che ovviamente sviene. Barks è stato qui??
Sì mi sono scocciato di dire sempre che la storia mi piace, l'ho ripetuto un quaranta volte.

Son

Recensore Junior
07/08/14, ore 11:38

“Marianne” Lionell si staccò dalla scrivania e prese a camminare lentamente lungo il pavimento del suo ufficio, lasciando dietro i suoi passi un leggero velo d’inquietudine. “...tanti anni fa, più di mille, in questa stessa isola, le cose erano un po’ diverse. Il dio Arceus veniva adorato con convinzione da parte degli abitanti di Adamanta, e sul Monte Trave c’era un tempio in cui viveva l’oracolo di Arceus. Lei cercava di proteggere tutti, ma un malvagio re, chiamato Nestore, voleva impadronirsi del cristallo che permetteva all’oracolo di invocare la divinità, e fare suo il Pokémon tanto unico quanto potente. Non riuscì a farlo, e preso dall’ira ordinò a tutti i suoi sudditi di ammazzare i propri Pokémon. Noi dobbiamo tornare indietro ed evitare tutto questo, perché sarà quello il motivo di tutte le calamità di oggi”
E poi anche perchè il piccolo bastardetto, Lionell, vuole prendersi Arceus e dominare il mondo. Furbo eh?

Vespo