Recensioni per
L'unico domani
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 410 recensioni.
Positive : 410
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/12/15, ore 01:13

Che bello questo capitolo! Questa è tutta farina del tuo sacco e devo dire che la tua interpretazione mi piace un sacco, la preferisco a quell'obbrobrio dell'originale che non ti ho mai nascosto di non amare proprio!
Però devo dirti una cosa. Da che so io, i giapponesi quando fanno digiuno non bevono nemmeno! E' folle e fuori da ogni logica, ma è la verità.
Poi è come dici tu, si muore e come dici tu è improponibile per un pugile, possiamo dire che questa cosa è stata messa un po' con leggerezza nella storia, per fare il colpaccio, ma il risultato è sgradevole, oltre che assurdo.
Sono del parere che andava aggiustata ( perché altrimenti Joe ci muore a metà storia e volendo essere realistici non può sopravvivere in queste condizioni ) e speravo ardentemente che tu ci mettessi mano.
E Nakamura è di nuovo lì per Joe!
Uh! Questa è la prima volta che hanno un vero e proprio scontro/incontro! Lo aspettavo con ansia! Stavolta papi ha azzeccato i tempi e Joe gli dà ascolto, la sua reticenza diventa sempre più labile.
Se andrà a visitare sua madre, i due avranno finalmente un legame, qualcosa di vero che può unirli.
Bene così, questa è una delle cose, se non la cosa che più m'interessa in questa storia.
Altro punto, mi è piaciuto il modo in cui Tange si è lanciato in sproloqui.
Ahaha, lui giovane, con tutti e due gli occhi e con una mogliettina... ma così non avremmo il nostro vecchio cucito!
Questo capitolo è il cuore del what if!
Hm, certo che se Joe mettesse qualche chilo su quelle ossa non sarebbe male, chissà cosa ne pensa Yoko... come donna, intendo.
Sì, forza Nakamura, Joe a volte è insopportabile e la sua ostinazione in questo caso è mal riposta!
E Noriko ancora non molla l'osso. Il bel galletto ruspante è molto più attraente del porcellino Nishi, ma purtroppo...

Scusa il ritardo, non ho il riscaldamento e stare a leggere in inverno è uno shock!
Cercherò di non mancare più!

Recensore Master
30/11/15, ore 21:49

Allora, ci tengo in primo luogo a dire che mi sono innamorata dei Mochi: sono una cosa bellissima, mi è venuta voglia di adottarne un bel po' e tenermeli tutti per casa, ovviamente da divorare al momento opportuno. XD
Ora, tornando a fare la persona seria... Devo dire che il tema di questo capitolo mi ha parecchio scosso, sin dal principio.
Ovviamente puoi capirne la ragione: il tema perdita di peso, specialmente in una serie come "Rocky Joe", è piuttosto delicato, e sulle prime ho davvero avuto paura per come sarebbero andate le cose.
Insomma, è vero che 5 chili non sono poi così tanti (oddio, insomma... Io cerco perennemente di perderne e non se ne vanno mai via, ma io non sono un'atleta professionista, quindi...), e visti i trascorsi e chi lo ha preceduto, puoi benissimo immaginare quali siano i miei sospetti (e le mie consapevolezze, soprattutto, avendo ormai una maggiore conoscenza dell'anime).
Devo dire, comunque, che ho davvero apprezzato il modo in cui hai scelto di trattare la tematica della perdita di peso: siamo sinceri, anche io non riuscivo proprio a capire come fosse possibile che una persona potesse sopravvivere senza mangiare e senza bere (la scena di Tooru che si sveglia nella notte urlando "Ho sete" mi perseguiterà in eterno), specialmente - come hai osservato tu - per uno sportivo, un atleta per cui i muscoli e la forza fisica sono tutto (insomma, se hai addosso ciccia perdi quella, ma se sei un fisico asciutto che cosa ti perdi lungo la via?).
In ogni caso, preferisco davvero il modo in cui tu affronti la questione, di come è stata trattata nell'anime: decisamente molto più verosimile, su questo non posso che farti i complimenti.
In questi momenti, nonostante l'amore che lo lega a Yoko e tutte le piccole soddisfazioni della sua vita, si vede quanto in realtà Joe si senta solo: egli incarna davvero il pugile perfetto, non soltanto sul ring, ma nella vita in generale.
Un vero pugile è sempre solo, non è forse vero? E così si sente Joe, nonostante le persone che lo circondano, nonostante tutto l'amore che riceve.
Credo che Danpei, a modo suo, avesse davvero ragione: a Joe poco importava vivere davvero, se non per la boxe; Joe non voleva vivere una vita normale, dignitosa, non ha mai pensato al suo futuro come uomo di famiglia... Per lui esiste solo la boxe e sarebbe davvero disposto a dare la sua stessa vita, per realizzare il suo grande sogno.
Ovviamente non so come intendi concludere questa storia (mi viene da pensare che il finale potrebbe cambiare, ma chissà), però in un certo senso io ho sempre creduto che quel finale non potesse essere diverso: Joe, in fin dei conti, voleva solo raggiungere Tooru, essere al suo livello, riscattare se stesso e la sua morte.
Forse ho delirato un po' troppo, non ne sono certa... Nel caso, dimentica tutto. xD
Interessante la partecipazione del padre di Joe ed il loro confronto; in effetti, non è che possono continuare ad ignorarsi, anzi... E' giusto che Joe affronti anche questo spettro del suo passato, altrimenti come potrà davvero andare avanti?

Insomma, mia cara... Non so se anche questa recensione ha davvero senso, comunque ti assicuro che ho adorato anche questo capitolo... E attendo con trepidazione il prossimo capitolo. <3

Un bacione

Recensore Veterano
30/11/15, ore 18:50

Ed eccoci alle prese con i problemi di peso di Joe.Ho capito subito dalle prime frasi che avrei visto un racconto più sensato e non mi sbagliavo. Nella serie vediamo cose assurde, che non stanno né in cielo né in terra e quindi tiro un sospiro di sollievo per come gestisci la cosa, pur rispettando la visione d'insieme della storia di Joe.
Nakamura arriva e corregge il tiro ed è meglio così, visto che Joe si caccia sempre nei casini e che Tange a volte non ha polso con lui.
Trovo tutto sempre misurato e ben fatto, anche i pensieri dei personaggi. Apprezzo le note che metti e la cura dei dettagli: quella è proprio una porsche dell'epoca, complimenti, vedo che fai pure una ricostruzione molto attenta del periodo con le auto. C'è molto perfezionismo in questa storia e mi complimento con te.
Davvero brava.

Recensore Junior
30/11/15, ore 17:04

Mi piace davvero tanto come inserisci le tue idee con la serie originale: il papà di Joe è straordinario, arriva sempre al momento giusto, come deve fare un buon padre. Sa che suo figlio ha dei problemi e cerca in tutti i modi di aiutarlo. Però non lo forza, aspetta che Joe lo accetti. 
Anche Tange fa del suo meglio, però magari vivendo con lui non nota subito dei particolari, ecco.
In questo capitolo si avverte la presenza di Yoko anche se non c'è: spero di vederla nel prossimo, perchè pure lei deve aiutare Joe in questo difficile momento.
Belle le note, metti sempre delle foto interessanti anche per chi non conosce il Giappone!
Baci baci

Recensore Veterano
30/11/15, ore 12:06

Ciao innominetuo,
il tuo lavoro mi sta riportando alla memoria un anime che ho profondamente amato e di cui avevo, purtroppo, perso gran parte dei ricordi. Questa parte dell'aumento di peso di Joe e del disperato tentativo di giungere all'incontro con il coreano sui 72 chili, è una di quelle immagini che rimase più impressa in me e che rimembro perfettamente. Aveva colpito la mia immaginazione, il pensiero di quanto si possa giungere a farsi del male per rincorrere una passione viscerale, come quella che Joe ha per lo sport fisico e di confronto per eccellenza.
Trovo che tu abbia reso molto più credibile dell'anime questo episodio difficile e delicato da descrivere, senza assolutamente perdere in tormento, che traspare con delicatezza nelle scene da te descritte. La scena della sauna (come quella della donazione di sangue, più avanti) fa venire i brividi, per due motivi: primo, in quel momento si tocca davvero Joe, lo si può sentire dentro, con tutta la rabbia della sua giovinezza perduta, il dolore dell'abbandono e della solitudine; inoltre, la perseveranza è forse ciò che più caratterizza questo splendido personaggio, e questo voler perdere peso ad ogni costo da risalto a questa tagliente caratteristica della personalità di Joe.
Come allora con l'anime, anche qui mi sono venuti i brividi nel rivivere quel momento così drammatico e toccante, da te magistralmente riportato con un velo di delicatezza, avendo tu scelto di descriverlo attraverso gli occhi del padre di Joe e di Tange.
L'altra scena narrativa che entra sotto la pelle è il confronto tra Joe e suo padre, il primo, vero momento in cui Nakamura ed il ragazzo riescono a parlare, in cui il giovane conosce la verità sull'assenza del padre dalla sua vita. Percepisco sempre una calda aura di positività quando il signore della Yakuza entra sul tuo palcoscenico, perché tu riesci a connotarlo a sottili pennellate di acquarello, così da lasciare che la negatività che, ovviamente, circonda una figura da Yakuza sia pero' messa in ombra dall'affetto inossidabile di un padre per suo figlio.
E la frase finale, simbolica ed evocativa, comunica al lettore non solo che la scena narrativa si è conclusa, ma anche che, forse, il vespro portera' al declino definitivo dell'odio di Joe per suo padre.
Menzione speciale per il titolo, scelto con cura, il prosieguo perfetto a quello precedente: blu come il mare (il senso della vista pervadeva il capitolo), qui abbiamo amaro come il fiele (il senso del gusto permea questa parte, pare quasi di percepirla, quell'amarezza che tormenta Joe!).
Un capitolo di dolore fisico ed affettivo, da te descritto con grande riservatezza narrativa, quasi un coro a bocca chiusa!
Un abbraccio,
gratia

Recensore Master
20/11/15, ore 14:08

Ogni capitolo è davvero una corsa a perdifiato!
Anche questo è assolutamente coinvolgente e pieno di adrenalina!
Sai come tenere il lettore inchiodato allo schermo del PC!
Ci sono un sacco di cose che mi sono piaciute. La descrizione della vista di Tokio, l'apparizione di Yoko che hai reso magica e bellissima, il profondo ed empatico rapporto tra lei e Joe, in cui si capiscono anche solo con uno sguardo, ma non solo. Mi è piaciuto molto come hai gestito e reso vivida l'entrata di Mandoza, davvero un momento molto alto! Bravissima! Ho avuto proprio l'immagine davanti: nitida e molto evocativa. Hai caratterizzato questo personaggio in modo molto intelligente tanto da dare al lettore, con poche parole, un quadro chiaro del tipo d'uomo che egli sia. E mi è rimasto subito simpatico, spero di non dovermi ricredere.
Il reporter continua a non piacermi, ma le scene del telefono prima e dell'incontro mattutino dopo, mi sono molto piaciute. Con efficacia hanno risolto il problema di avvicinare Mendoza, il cui quadretto familiare che ci hai dipinto è assolutamente delizioso!
La seconda parte è superba! Il modo come hai descritto l'efferatezza del coreano l'ho trovato davvero perfetto. Lo odio a morte! Spero che Joe gli faccia il mazzo e lo gonfi a dovere è_é
Tange è un uomo fantastico e cerca inutilmente di proteggere il suo ragazzo, come si fa a non adorarlo? Come ha osato picchiarlo? Miiii che nervi!
Joe è davvero un grande e risolve la cosa da Uomo (sì, con la U maiuscola)
Ora anche se preoccupata, trepido per poter leggere il seguito *_*
Bravissima, ogni capitolo è un piccolo gioiello e sappi che da ogni riga del tuo scritto, trasuda il tuo grande amore per questo personaggio ;)
Un bacione e alla prossima!
 

Recensore Veterano
19/11/15, ore 03:03

Ciao innominetuo,
ritmo incalzante e dinamico in questo capitolo. Il lettore viene abilmente condotto da un raffinato coktail, ad una sala da tè, passando poi per una suite reale, per tornare infine alla boxe, leit motiv della vita di Joe, ma anche di Yoko.
Il filo conduttore invisibile che lega questi quadri narrativi è lui, Mendoza. Un campione dentro il ring, ma anche fuori da esso. Il lato umano del campione, lo mostri con sensibilità descrivendo il giovane uomo nel suo ambito familiare, tramite il delicato sguardo di Yoko. Un'immagine calda, sentimentale, che dimostra al lettore che anche i più grandi campioni di boxe, sport di confronto sia fisico che mentale, hanno un lato umano e domestico. Ancora una volta, come era successo con Carlos, hai mostrato l'uomo fuori dal ring, e questo dimostra delicatezza e desiderio di approfondire tutti i personaggi. Sarebbe molto più semplice mostrare l'umanità solo di Joe, accentrando in questo modo tutta l'empatia del lettore su di lui. Ma descrivendo in modo poliedrico anche i suoi contendenti sul ring, crei una maggiore tensione emotiva, oltre che sportiva.
Ci sono due momenti rivelatori dell'interiorità del campione messicano. Il primo, la magistrale descrizione degli occhi di Mendoza. Occhi senza eta, come anche il mare. "Profondi e immoti, in essi si poteva leggere tutto e niente…" Proprio in quel leggere tutto e nulla si può intuire uno dei talenti segreti del campione, nulla e tutto traspare dal suo sguardo, anche in combattimento.
Il secondo, la splendida frase da te riportata tratta dall'anime, "Ma da dove proviene e dove pensa di poter arrivare." Per Yoko, essa è sintomo di una una conoscenza superficiale. Personalmente, la interpreto come spia di sensibilità ed capacita di comprendere "l'altro", colui che si ha di fronte, il proprio avversario. Credo che Mendoza abbia capito, dallo sguardo fiero e dall'aura combattiva che emana da Joe, che nessuno può veramente capire fin dove il giovane pugile sia in grado arrivare, quali siano le sue reali capacita, sportive e caratteriali. Forse lo stesso Joe non lo sa ancora. E proprio per quello, Mendoza ha voluto vederlo di persona, vedere i suoi occhi.
Magnifico e struggente il pensiero di Yoko: per chi gli giunge abbastanza vicino, Joe entra nella pelle e non ci si riesce più a liberare di lui.
Ho seguito anche con molto interesse, già dai primi capitoli, il blog che hai proposto ai tuoi lettori con i luoghi reali dove il manga è ambientato. Esso arricchisce ancora di più, se possibile, una storia di cui apprezzo ogni cosa: il ritmo, lo stile narrativo, il lessico, il cuore che tu, cara autrice, sei in stata in grado di plasmare.
Bravissima come sempre per la cura e la raffinatezza, non solo nei dettagli caratteriali e pugilistici, ma anche per le sfumature delicate che sai infondere ai tuoi personaggi. Traspare amore e rispetto per loro ad ogni parola, ad ogni immagine da te descritta.
Un abbraccio,
gratia
(Recensione modificata il 19/11/2015 - 03:05 am)

Recensore Master
18/11/15, ore 19:00



Ed eccomi nuovamente qua, con mio grande piacere! :3
Devo dire che adesso, dopo aver visto la serie ed aver capito davvero che cosa si nasconde dietro ai personaggi di "Rocky Joe" (non solo Joe stesso, ma tutti gli altri), seguo questa tua opera con trasporto ancor maggiore... Insomma, adesso sì che mi sento più vicina ai personaggi ed alle loro sensazioni, il che è decisamente una sensazione magnifica.
Dunque, partiamo dall'inizio: Joe sta oramai diventando un vero campione, tutti parlano di lui e la sua carriera sembra essere veramente sul punto di decollare.
Ne ha fatta di strada il nostro ragazzo, il che naturalmente non porta sempre a situazioni positive; insomma, è proprio adesso che viene il difficile: contratti sempre più complicati da capire (e meno male che il nostro ragazzo è nelle mani di Danpei e di Yoko), incontri sempre più difficili e soprattutto, la stampa costantemente alle sue calcagna.
Comunque mi ha divertito un sacco l'immagine di Joe ad una festa... Me lo sono da subito immaginato come un pesce fuor d'acqua! Mentre mi sono vista molto bene il nostro Danpei sorridere e divertirsi come un matto (pover uomo, del resto sappiamo quante ne abbia passate nella sua vita... Questa per lui non può che essere una grande rivincita); mi fa una tale tenerezza quel vecchio... Ha l'aria da duro e da ubriacone, ma nasconde un cuore buono e davvero generoso.
Il vecchio è cambiato tanto, così come lo stesso Joe: è diventato grande, non solo fisicamente, ma soprattutto come persona; non è più un semplice ragazzino ma un vero e proprio uomo.. Un uomo innamorato, se posso permettermi. :)
E' così bello vederlo così felice assieme a Yoko, sempre più ammirato dalle folle e dai giornalisti.... Nonostante il suo evidente fastidio per le feste e gli avvenimenti mondani. xD
Devo dire, inoltre, che l'arrivo a sorpresa di Mendoza mi ha molto stupita: oltre a riuscire finalmente a figurarmelo davvero (insomma, adesso mi sono fatta davvero un'idea del suo aspetto fisico), ho percepito molto bene la sensazione di pesantezza che il suo ingresso in sala deve aver suscitato nella maggior parte dei presenti... Soprattutto in Joe e Yoko.
Mendoza ha un'aria davvero strafottente ed è chiaro che sia molto sicuro di sè, al contrario di Joe che - dopo gli ultimi eventi e data la sua maturazione - non ce la fa proprio a mostrarsi così fastidiosamente spavaldo ed arrogante; il fatto che sia riuscito a fargli del male semplicemente toccandolo, lascia immediatamente presagire quanto sarà difficile dover combattere con lui... E noi, purtroppo, lo sappiamo bene. 
Comunque una menzione d'onore va, come sempre, alla nostra Yoko, che per prima si è possa per scoprire quali sono i veri piani di Mendoza; per quanto Kiyoshi continui a non farmi particolare simpatia, devo dire che questa volta è stato molto utile. :)
Certo, il suo incontro con Mendoza non è stato molto proficuo... L'uomo naturalmente non è riuscito a capire che cosa si nasconde veramente in Joe! Il che, in effetti, è comprensibile... Io stessa durante i primi episodi, avevo difficoltà a capirlo e a comprendere il suo comportamento, ma pian piano sono riuscita a guardare oltre la superficie.
C'è solo da augurarsi, comunque, che questa riluttanza non abbia ripercussioni negative sul ring.
E a proposito di ring... Siamo arrivati ad un momento molto importante, il prossimo incontro di Joe con quella specie di mostro asiatico! Immagino che si tratterà di un match estremamente faticoso, del resto ormai stiamo parlando di una scalata verso il tetto del mondo... Se le cose non si fanno difficili adesso, quando mai potrebbe capitare?
Mia cara, che altro posso dire?
E' stato un altro bel capitolo e sono sempre più curiosa di leggere i prossimi!

Un bacione e a presto. <3

Recensore Veterano
18/11/15, ore 18:44

Dì la verità che preferisci parlare della carriera di Joe che di tutto il resto? questo è quello che mi arriva. Non mi fraintendere, io apprezzo le cose romantiche e come le descrivi senza essere troppo smielata e si vede che adori Yoko e la sua storia con Joe. Però quando parli di Joe pugile e dei suoi avversari e di come li descrivi... prima Carlos, poi Mendoza e adesso Kim. Tu li adori questi personaggi, questi pugili, TUTTI. Adori pure Tange: ti piace questo mondo maschile, ti senti a tuo agio. Guarda che è un complimento che ti faccio, vuol dire che prendi questa storia e questi personaggi per come sono senza rammollirli anche se ci metti del sentimento femminile.
Io non vedo l'ora di gustarmi il match di Joe con Kim. Aspetto.

Recensore Junior
18/11/15, ore 17:26

Prima! di solito arrivo per ultima !
Il capitolo è dinamico e mi piace vedere come reagiscono i personaggi alla comparsa del campione: ognuno lo fa a modo suo. Yoko cerca notizie su Mendoza e ci va pure a parlare (Mendoza mi piace molto! è educato e signore) mentre Tange fa pasticci per proteggere Joe, prima mettendosi in mezzo tra lui e Mendoza e poi cercando di impedire l'incontro con Kim. Lo fa a fin di bene ma da quello che ho capito di Joe è meglio evitare di contrastarlo o non lo apprezzerà, anche se lo si fa per affetto.
Joe è testone come sempre e non ascolta nessuno, lui pensa solo al ring, anche se è innamorato di una donna.
Kim mi fa paura!

Recensore Junior
09/11/15, ore 20:18

Questo capitolo è molto triste: Carlos sta molto male ed ora è solo e disperso a Los Angeles...poverino. Capisco il dispiacere di Joe e di Yoko, che hanno imparato a volergli bene.
Quello che Nakanura ha fatto è giusto: un padre farebbe così, ha fatto il suo dovere. Chissà se ora Joe lo accetterà? Quando gli chiederà di sua madre? Aspetto quel momento e so già che mi commuoverò.

Recensore Master
09/11/15, ore 20:07

Anche questo si rivela un altro bel capitolo denso e proprio pregno di tanti accadimenti uno più avvincente dell'altro.
Inquietante l'immagine iniziale della terrificante vecchiaccia, mi ha fatto quasi paura sappilo! Spero che Yoko la rimetta a posto quanto prima, se non lei che lo faccia il marito, 'sta megera va fermata!
Bellissima invece l'immagine di Joe che vuole sapere a  tuti i costi che cosa è capitato all'amico e quasi quasi si precipiterebbe da lui.
Terribile la sorte toccata al povero Carlos, mi spiace davvero tanto!
Mi è piaciuto anche come hai descritto Mendoza (il bastardone ragnaccio!) insomma ci hai proprio fatto capire che tipo d'uomo è, e come è differente da Carlos, davvero un bel confronto calzante e molto ben reso con immagini vivide e appropriate, brava!
Il mio pezzo preferito è l'aggressione a Joe, non tanto per quella in se stessa eh, poverino, ma per il bellissimo pezzo riguardante lui e suo padre. Mi hai commossa davvero, le lacrime di Joe sono un tocco di poesia pura che ho davvero apprezzato!
Certo che la vecchia è proprio una bastardona eh! Malefica!
Bello anche il pezzo riguardante l'incontro: breve, secco incisivo, ma efficace anche dal punto di vista "visivo". Sei davvero bravissima in queste descrizioni davvero una maestra!
Il giornalista non mi piace e non mi convince.... gatta ci cova?
La dedica finale all'amico Carlos è un tocco da maestro di Joe, ma soprattutto tuo!
Insomma un altro bellissimo capitolo di questa avvincente fic, che ci stai regalando.
Utili ed interessanti come sempre le note finali
​Grazie e alla prossima! un :*
 

Recensore Veterano
08/11/15, ore 23:43

Cavoli che roba, Joe se l'è vista brutta stavolta. Se non c'erano Gondo e suo padre poteva dire addio alla boxe, una mano spezzata non torna più come prima ed io ne so qualcosa. La nonna è una criminale non ho parole.
Carlos poveraccio che pena.
Ma il giornalista è un altro moscone per Yoko?
Bel capitolo, davvero: la scena dell'agguato me la sono proprio vista, è questo che fanno di male ai pugili. Nakamura for President.
Ciauzz
K.-L.

Recensore Veterano
08/11/15, ore 23:12

Ciao innominetuo,
ho trascorso la domenica pomeriggio in compagnia della tua splendida ff, cui mi sono molto legata.
La delicatezza nell'evoluzione del rapporto tra Joe e Yoko mi ha affascinata. Vedere due giovani amanti di così diversa estrazione sociale ed indole amarsi puramente, apre il cuore al lettore, soprattutto grazie alla ricercata terminologia che utilizzi nella descrizioni che riguardano la coppia. Credo sia estremamente difficile rendere la complessità di un rapporto d'amore permeato dalle difficili dinamiche sociali e tradizionali giapponesi, e tu ci sei riuscita magistralmente.
Trovo narrativamente perfetti i passaggi tra i momenti di boxing e quelli più sussurrati che riguardano Yoko. Hai creato un raffinato equilibrio tra passaggi statici di narrazione e descrizione e passaggi dinamici e sportivi. Yoko viene descritta come un acquerello, con pennellate sfumate e non precise, proprio a lasciare questo lieve alone di dolcezza per la tua protagonista femminile. Per ciò che riguarda Joe, invece utilizzi colori ad olio. Pieni, densi. Sia nelle descrizioni fisiche, che in quelle introspettive/sentimentali. Un'alternanza magnifica a mio parere.
In questo capitolo, ci proponi dinamiche familiari complesse (sia da parte di Yoko, con la nonna; sia da parte di Joe, con la ormai onnipresente figura paterna). Nonostante abbiano vissuto in mondi sociali così diversi, i due amanti hanno molto in comune. Forse la prima e più importante è la solitudine. Chi ha vissuto con la solitudine, non si capisce solo e tanto con le parole. Si capisce con occhi e pelle. Come cantava Georges Moustaki, "Non, je ne suis jamais seul Avec ma solitude." Una frase perfetta per i due amanti, che fondono le loro due solitudini per amarsi ancora più nel profondo. E per loro vale proprio questo legame sentimentale - mentale che oltre le parole, che tra loro sono poche e, talvolta, superflue.
Terribile la sorte toccata al povero Carlos, per cui non si può che provare un'empatia. E bellissima la frase con cui Joe chiude il capitolo, "Carlos non me lo avrebbe mai perdonato". Ancora una volta, traspare il cuore lindo del nostro eroe.
Mi congratulo come sempre per la cura che metti nella scelta delle parole e dei sentimenti. Si percepisce ad ogni singola riga che scrivi l'amore puro che provi per Joe e per Yoko, oltre che per il plot nel suo insieme.
Attendo con ansia il seguito!
Un abbraccio,
gratia

Recensore Master
08/11/15, ore 21:56

Accidenti, riuscire a recensire questo capitolo sarà complicato, perchè succedono talmente tante cose e molto importanti... Ho paura che finirò per fare confusione! Beh, non importa... Ci proverò lo stesso.
Naturalmente c'era da aspettarsi che Hatsuyo Shiraki, l'adorabile nonnina, non si sarebbe scoraggiata di fronte alla prima sconfitta; Joe forse ha pensato che rifiutare quell'enorme somma di denaro sarebbe bastato a farla rinunciare ai suoi piani di allontanarlo per sempre da Yoko, ma l'anziana signore non è certo stupida e, soprattutto, è abbastanza rancorosa da non accettare minimamente l'idea di vedere la sua adorata nipote fra le braccia di un simile "straccione".
Il povero Joe, nel frattempo, è profondamente spazientito, un po' per il bisogno incontrastabile di combattere (in fin dei conti, è pur sempre un pugile) e un po' per la preoccupazione nei confronti di Carlos, che giusto per migliorare la situazione, decide pure di scappare dal reparto di degenza!
Povero Joe... Me lo credo che è così angosciato, considerato che lo sono pure io! ç_ç Comunque, purtroppo, non gli rimane nient'altro da fare che aspettare.
In ogni caso, arriva per Joe il momento di andare avanti e di fare, finalmente, la
conoscenza di Mendoza.
Mi è piaciuta molto la descrizione che hai fatto di quest'ultimo, sia dal punto di vista fisico che dai suoi modi di fare; me lo immagino come un uomo saldo e tutto d'un pezzo, trasudante sicurezza, molto diverso dai più esuberanti Joe e Carlos.
Non deve essere stato semplice, per Joe, assistere alla ripresa: vedere un Carlos così diverso da quello che era abituato a conoscere e, soprattutto, vederlo sconfitto in questo modo... Riesco solo ad immaginare quanto debba averlo fatto impazzire!
Andando avanti, sono rimasta davvero colpita (in senso buono, naturalmente) dall'attacco al povero Joe! Immagino che situazioni del genere, specialmente quando ci si mette di mezzo qualcuno di molto potente, possano accadere piuttosto di frequente, ma ciò non toglie che io ne sia rimasta comunque molto turbata.
Povero Joe... Se l'è vista DAVVERO brutta! A questo punto non si neanche se sia meglio o peggio (sicuramente meglio, ok, ma hai capito cosa volevo dire) il fatto che sia intervenuto proprio Nakamura... Capisco la questione familiare, ma l'arrivo della yakuza non è solito portare a qualcosa di buono.
Però ammetto che la scena, alla fine, mi ha fatto una certa tenerezza; credo che alla fine sia inevitabile, del resto Joe ha ritrovato suo padre e probabilmente è ancora la consapevolezza del suo ruolo a farlo sentire così maledettamente insicuro e spaventato.
Nel frattempo, avrei preso a testate quell'insopportabile reporter sportivo: dico io, ma che caspita vuole? L'ho sempre detto che spesso i giornalisti neanche fanno il loro lavoro, limitandosi a speculare su cose che, in realtà, non dovrebbero neanche scalfirli.
Apprezzo sempre moltissimo questi piccoli momenti dedicati a Yoko e Joe, anche se limitati semplicemente ad un rapido scambio di sguardi; si vede quanto tu ami questa coppia e questo amore lo trasmetti al lettore in una maniera davvero disarmante, adoro questa tua dote. :3
Bellissima anche la dedica finale a Carlos, dopo la vittoria di Joe: si è creato davvero uno splendido legame fra i due e mi auguro davvero che il nostro pugile sudamericano si riprenda al più presto, e che i due amici possano incontrarsi di nuovo.


Ancora una volta uno splendido capitolo, del resto che altro potevo aspettarmi da te?

Ti mando un abbraccio fortissimo e attendo con ansia il prossimo aggiornamento <3