Recensioni per
L'unico domani
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 410 recensioni.
Positive : 410
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/10/17, ore 11:01

Eccomi, dopo un lungo silenzio. Riprendo con gioia la lettura di questa storia sempre più appassionante. Sono contenta che tu abbia deciso di inserire un capitolo "cuscinetto" fra i precedenti, incentrati sulla difficile preparazione del match fisico e interiore di Joe, e la prossima sfida sportiva alle Hawaii. Ci voleva un momento di pausa in cui Joe si guardasse dentro. Ogni sfida lo fa crescere e diventare più adulto. Finalmente, complice anche l'equilibrio emotivo regalato dalla relazione con Yoko, Joe riesce a fare un passo che fino a poco prima sarebbe stato troppo doloroso e destabilizzante: andare alla radice di se stesso e scoprire chi era sua madre. E' stato un momento tenero e ben gestito dal punto di vista narrativo. Ho apprezzato moltissimo la scelta di renderlo attraverso i pensieri del padre di Joe anziché con un racconto diretto. Una ulteriore dimostrazione della tua bravura e maturità stilistica.
Un abbraccio e a alla prossima!
S

Recensore Master
12/08/17, ore 14:05

Eccola qui, la nonnina. Era da un po' troppo tempo che non si faceva sentire. Naturalmente, per esigenze di trama, non c'era spazio per lei nello story line degli ultimi capitoli. Eppure era ovvio che stesse tramando un ennesimo attacco ai danni di Joe. Una così non molla, e non avrà pace finché non riuscirà a vedere Yoko convolare a nozze con quello che lei reputa un buon partito. Patetica. Anche perché si accontenta ben di poco. Non ha lesinato insulti nei confronti di Jun, un giornalista, che lei reputa un "imbratta carta". Eppure le andrebbe meglio perfino lui rispetto all'odiato Joe. Il quale, dimostrando una maturità da adulto, va a cercare Yoko per chiederle scusa del suo comportamento da troglodita, di certo comprensibile, ma mai giustificabile. Ha capito di aver sbagliato e rimedia al suo errore. E' molto diverso dal ragazzo orgoglioso di inizio storia. E' più uomo. Ora è pronto per competere per riconoscimenti molto più prestigiosi, varcando i confini del Giappone e dell'Asia. Ma i guai non sono finiti, temo...
A presto!

Recensore Master
01/08/17, ore 14:13

Ed ecco, finalmente, il pieno riscatto di Joe. Prima lo scontro con Carlos, uno scontro violento e duro in cui Joe riesce a ritrovare se stesso e la sua forza, uscendone finalmente vincitore. Sì, vincitore, perché il suo vero momento è quello in cui trionfa su se stesso e i suoi blocchi psicologici, tornando ad essere l'uomo che era e che sarà.

E poi, finalmente, un incontro di fuoco con Yoko.
E anche il loro amore si riaccende.

Questo è il capitolo del riscatto avvenuto, ed è meraviglioso!

Recensore Master
23/07/17, ore 17:31

Che i pugili migliori abbiano natali e trascorsi difficili è cosa nota. Se dovessero vincere in base a quelli, Kim sarebbe un campione incontrastato. Nella sua confessione e Joe prima del match ho ravvisato, forse maliziosamente, una strategia pre partita. Sconvolgere e confondere l'avversario sono tattiche semplici ed efficaci, ma Joe non si è lasciato influenzare dal passato tremendo di Kim e lo ha affrontato con la convinzione e il piglio che lo contraddistinguono. Un match difficile e sofferto, a tratti rabbioso, in cui alla fine non è tanto la forza di Joe a farlo prevalere, quanto il potere dei ricordi di Kim a far soccombere quest'ultimo. Kim è piegato dall'immagine del cranio fracassato di suo padre, non dal gancio di Joe. In ciò non posso non ravvisare, forse esagerando, un insegnamento morale: gli orrori della guerra possono mietere vittime anche a distanza di anni dal termine di un conflitto, per quanto possono devastare le anime di chi ne sperimenta una.
A presto!
S

Recensore Master
23/07/17, ore 17:10

Ce l'avessi io la costanza di Joe nell'affrontare una dieta! Invece mi tengo la pigrizia e quel paio di chiletti in più, che fanno salute.
Te l'ho già scritto nella scorsa recensione e lo ripeto in questa: appoggio in toto la tua scelta di abbandonare gli eccessi giapponesi per riportare i sacrifici di Joe e Tooru nell'ordine della verosimiglianza. Sarebbe impossibile per degli atleti in perenne movimento non reintegrare i liquidi persi con la sudorazione. Lo dico da ex nuotatrice ed ex cestista. Perfino ora che mi limito al pilates non potrei staccarmi dal gatorade dopo un'ora di esercizi. Lo stratagemma della disidratazione può servire per mostrare un peso falsamente inferiore di un paio di chili massimo, ma oltre sarebbe impossibile. E poco credibile.
Ora sento aria di match... e di grandi drammi. Perché per Joe la strada è sempre e comunque in salita. Mi sbaglio?
A presto!
S.

Recensore Master
14/07/17, ore 11:26

Questa storia diventa sempre più simile ad un grande affresco, come quelli che tingono le cattedrali e che vogliono raccontare aneddoti piccoli che, guardati tutti insieme, compiono un grande mosaico. Non abbiamo solo due punti di vista principali, Joe e Yoko, ma tutto un corollario di punti di vista secondari che fungono - perdonami l'improprietà - da coro di tragedia greca. Questo elemento, che narrativamente trovo molto interessante, permette di vedere il dramma dei personaggi da occhi freschi che giudicano con il proprio metro e che permettono anche al lettore di conoscere e farsi un'idea migliore dei protagonisti vedendoli attraverso gli occhi di altre persone oltre che dai loro.

E quindi abbiamo Yoko innamorata di Joe, che vuole evidentemente combinargli un incontro con Carlos e vuole evidentemente far vincere Joe, ma nel frattempo è combattuta perché anche lei ama la boxe e non vuole far perdere il suo campione. E dall'altra parte abbiamo Joe, che vuole davvero SOLO dedicarsi al suo sport e alla sua Yoko ma che inevitabilmente se trova una soddisfazione in uno dei suoi due obiettivi, viene frustrato nell'altro.

Sei bravissima come sempre!
Morgengabe

Recensore Master
08/07/17, ore 18:32

Shikata nai!

Che momento terribile questo. In un capitolo davvero struggente metti il padre putativo di Joe di fronte alla necessità di scegliere tra il suo sogno e quello dei suoi "figliastri" e tra quello che ritiene, dall'alto della sua saggezza, come ciò che davvero gli farebbe bene.

Il modo glorioso e tragico in cui Nishi finisce la sua carriera, vincendo l'incontro con un braccio fratturato, per poi trovarsi però a dover chiudere con la boxe, con il sogno, con quella che pensava sarebbe stata la sua vita, è davvero terribile. Si sente il suo dolore, si sente la difficoltà del patrigno e di Joe nello stargli vicino perché anche loro sono punti e colpiti nel vivo.

Come sempre le descrizioni dei tuoi personaggi sono così vivide da fare male nei momenti in cui sono più bui e più in basso, e qui credo che Joe arriva a raschiare il fondo, dopo la lunga discesa che hai costruito per lui.

Shikata nai?
Secondo me no. Si rialzerà.

A prestissimo
morgengabe

Recensore Master
08/07/17, ore 17:15

Rieccomi! Devo assolutamente impormi di tornare nel fandom più spesso e soprattutto di continuare a leggere questa tua bellissima long. Non avendo seguito l'originale (tranne che per qualche puntata quando ero una bambina troppo piccola per comprendere la complessità di questa storia) mi approccio alla lettura con mente aperta, lasciandomi guidare dalla tua narrazione. Ho trovato tutto molto verosimile e ben studiato, tant'è che sono balzata sulla sedia quando ho letto che nell'originale Joe cerca di perdere peso digiunando e smettendo di bere. Le solite iperboli nipponiche sul sacrificio e sulla rinuncia che, come anche tu hai sottolineato, rendono tutto poco credibile e surreale. Appoggio quindi la tua versione! Ecco un nuovo nemico da affrontare, per Joe, che ora si trova a dover lottare con la bilancia. La vita per lui è tutta in salita, e ogni vittoria è una conquista sudata e sofferta. Che la notizia sull'identità della madre, e la rivelazione di non essere stato abbandonato come un rifiuto indesiderato come lui ha sempre creduto, ma di essere invece stato vittima di un destino infausto, finalmente aprano uno spiraglio di luce nell'animo tormentato di questo ragazzo?
Un abbraccio e a presto - spero.
S.

Recensore Master
26/06/17, ore 15:46

Farò un paragone azzardato: Il tuo Joe in qualche modo somiglia al nostro Daron. Ha tutte le carte in regola per essere un campione, uno dei migliori se non Il migliore. Ma ha delle questioni in sospeso con se stesso. E finché non riuscirà a risolverlo ci saranno solo menzogne e amarezze e si spezzerà sempre poco prima di arrivare a tendersi verso la vittoria, in una spirale che - se non controllata - potrebbe portarlo ad un finale atroce e terribile che non merita.

Ed è qui che si vede il vero uomo, a metà della corda, sospeso sopra il baratro: Il vero uomo non si arrende. E Joe è un vero uomo.

A presto
Morgengabe

Recensore Master
13/06/17, ore 12:00

Un capitolo fondamentale per Joe. Qui riesce a superare il suo blocco, finalmente, potendo tornare ad essere un pugile che aspira davvero alla serie A. E il suo blocco, diciamo, lo supera in maniera violentissima, come si addice ad uno con il suo carattere, addirittura mandando all'ospedale il suo avversario.

Mi è piaciuta moltissimo la scena del combattimento, la sua narrazione, il mischiarsi della fisicità e della psicologia, dell'evento sportivo e della guerra sul ring. Sei stata eccezionale a renderlo e si vede che sei una vera fan del pugilato.

E nel frattempo lo sparring partner Nishi mette a nudo i sentimenti di Joe in maniera incredibile, capendolo come neanche parte della sua stessa anima riusciva a comprendersi. Ma quelle parole faranno scattare qualcosa in Joe? O Joe dovrà ancora subire una lezione, questa volta non fisica ma mentale, per poter ammettere con se stesso i suoi sentimenti?

A prestissimo
Morgegabe

Recensore Master
09/06/17, ore 15:54

Un genitore per Joe, e che genitore.
Membro di un clan della yakuza, criminale di vecchio stampo rispetto a quelli che probabilmente stanno nascendo proprio negli anni in cui è ambientata la storia e che cambieranno per sempre il volto della vecchia criminalità giapponese.

La storia si fa sempre più complessa, sempre più reale e meno "manga" e costruisci le sfumature in maniera molto sapiente. Vorrei soffermarmi sull'uso che fai delle scene, che secondo me è uno dei tuoi artifici narrativi più riusciti.

Crei una scena, ne descrivi il setting e i protagonisti, la narri e poi passi ad un'altra. In una serie di sequenze che sono più da film - o da gioco di ruolo, che è il mio campo - più che da narrazione tradizionale. Lo apprezzo moltissimo.

A presto!
Morgengabe

Recensore Master
06/06/17, ore 12:39

“È perché temi di fare troppo male, Joe? Ma non è più colpa tua, nel preciso istante in cui incroci i guantoni con qualcuno… è solo la dura legge della boxe…nessuno è più solo di un pugile, quando si alza dal suo angolo…nessuno è più solo di te… amore mio.”

Dietro questa frase è possibile comprendere bene Yoko e la sua psiche molto complicata. Una donna forte, innamorata, attratta e repulsa contemporaneamente dallo stesso uomo, portata ad organizzare incontri contro di lui dal suo mestiere pur volendolo veder vincere, perlomeno all'interno del suo cuore.

Carlos Rivera sembra un personaggio interessantissimo e non vedo l'ora di vederlo davvero in azione. Sono sicuro che il "Re senza Corona" sarà un avversario implacabile per Joe, un Joe che non si è ancora pienamente ripreso dall'ultima sconfitta e che sfoga la sua rabbia nell'allenamento. Una rabbia che presto dovrà usare sul ring!

A presto
Morgengabe

Recensore Master
31/05/17, ore 12:30

La boxe e l'amore. Due grandi passioni che a volte si intrecciano e rendono difficile la vita di Joe. Perché diciamocelo: Yoko non è la trista Adriana di Rocky, impegnata a lavorare in un negozio di animali. Yoko è a tutti gli effetti una donna di mondo, con le mani in pasta in un sacco di diversi ambiti e in grado di avere tutto ciò che desidera,anche se irrimediabilmente attratta da Joe.

E Joe sa che Yoko la distrarrebbe fatalmente da quello che è il suo sogno, ciò che lui ama più di tutto. E da qui lo struggimento, tipico del genere ma visto in chiave molto più adulta. Il momento in cui Joe si toglie il cappello e bacia Yoko è davvero meraviglioso, e fa da contraltare al momento in cui la sua tecnica non riesce a fargli avere la meglio contro il pugile con cui si scontra alla fine, obbligandolo a gestire un match in maniera passiva e per nulla vincente. Momenti di alti e momenti di bassi, uno al fianco dell'altro con una naturalezza incredibile.

Vorrei sottolineare questa parte:
“Carlos Rivera in Venezuela è chiamato ‘il Re senza corona’, proprio perché pur essendo fortissimo non riesce ancora ad emergere. Si incontra quasi sempre con pugili bravi, sì, ma non eccezionali. Lui è un autentico fuoriclasse e meriterebbe di scalare la classifica, sino al campionato mondiale… dovrebbe incontrarsi direttamente con José Mendoza per disputargli il titolo!” si infervorò Harry, con genuino entusiasmo, cosa che colpì molto Yoko. Ma chi l’aveva detto che gli anglosassoni sarebbero tutti dei tipi freddi e monocordi? “Il fatto è che se mostrassimo al mondo tutte le potenzialità di Carlos, i club si rifiuterebbero di contrattare gli incontri con lui, impedendogli così di salire di grado. Per questo abbiamo stabilito di fargli fare la parte del brocco sino al terzo o quarto round, usando le sue doti di buon incassatore, e di vincere gli incontri con colpi… ‘fortunati’. Così inganniamo i club e Carlos può continuare a combattere, senza che nessuno si tiri indietro!”

I trucchetti della boxe, un mondo spietato soprattutto al di fuori del ring, li rendi in maniera meravigliosa. Così come è bellissima la guida che fai alla fine, in cui spieghi cose di cui non avevo mai sentito parlare prima.

Grazie per queste emozioni
A presto

Morgengabe

Recensore Master
25/05/17, ore 13:35

Il vero protagonista di questo capitolo: Il conflitto generazionale, quel tipo di conflitto generazionale così tremendo e così di rottura che non se ne vedranno altri per il resto del secolo in Giappone, così come in tutta la società occidentale, o meglio - occidentalizzata.

La nonna rappresenta un modo di vedere le cose più rigido, più antico. E Yoko non può fare altro che volerlo piegare per ritagliarsi il suo spazio, senza pensare alle ragioni della più anziana, che ritroverà aver senno sono molti anni dopo, quando finalmente sarà lei "la nonna" in posizione rigida rispetto ad una nipote considerata ribelle.

Un bel capitolo, che arricchisce davvero la nostra conoscenza di questo importantissimo punto di vista e che termina poi con un... incontro misterioso nel passato. La madre di Joe, forse?

A prestissimo
Morgengabe

Recensore Master
15/05/17, ore 13:31

Joe contro tutti, letteralmente.

Come un novello Stakanov, il fatto che sia troppo bravo ha destato un sacco di invidie e preoccupazioni nei suoi rivali, che non possono possederlo o ingabbiarlo in un contratto e sono obbligati a vedere i loro pupilli perdere, uno dopo l'altro. Perché Joe è così: non si può fermare, non può perdere. E se soffre è solo per rialzarsi e continuare a combattere, pure se con la faccia pesta (Sì, mi sono informato sul personaggio!)

E ora la situazione si fa buia.
Cosa succederà davvero? Quanto definitivamente cercheranno di fermarlo? E come se la caverà il nostro Joe?

A prestissimo
Morgengabe