Recensioni per
L'unico domani
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 410 recensioni.
Positive : 410
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/05/17, ore 11:48

Una vera immersione nel mondo della boxe, soprattutto di quella giapponese. Innanzitutto abbiamo un protagonista che conosciamo meglio, con tutte le sue idiosincrasie. È un ragazzo abituato ad uno stile di vita molto duro, sicuro di sé per via delle sue capacità più che comprovate. Si vede che è uno Sportivo con la S maiuscola, e mi chiedo in che modo la sua vita, che sembra abbastanza appagante malgrado sia preso dalla malinconia tipica del giapponese che pensa troppo, verrà sconvolta nel corso della storia.

Abbiamo anche dei personaggi secondari interessanti, e una curiosa ragazza vestita di celeste.

Vorrei sottolineare quanto le tue storie siano accurate, citando questa parte "I finti pugili, alla stregua di artisti circensi, si esibivano nelle piazze principali dei posti più sperduti, seguendo un copione stabilito dal loro impresario". Ho scoperto di questo genere di forma d'arte da strada giocando a Yakuza 0, un videogioco molto caciarone ma MOLTO incentrato sulla cultura giapponese. Non solo la conoscevi anche tu, ma sei stata in grado di inserirla all'interno della narrazione in maniera molto scorrevole e per nulla pedante, così come le tue spiegazioni sulla boxe in generale!

Complimentissimi
A presto

Morgengabe

Recensore Master
09/05/17, ore 02:41

E cosi' tutto si e' compiuto, sempre uguale a se' stesso, ancora una volta...
Uno ci spera fino all'ultimo, ma d'altra parte e' stato proprio grazie ad un finale cosi' magnifico e tragico al tempo stesso, che Ashita no Joe e' diventata un'opera leggendaria!
Un autentico capitolo-fiume, dove accade di tutto e di piu'. Pure troppo, tanto per fare una celebre battuta. Ecco, dovessi muovere una piccola critica nei confronti di questo episodio (forse la prima che ti faccio da quando leggo la tua storia. Cosa vuoi farci: all'ultimo capitolo si rompono tutti gli schemi!), ti avrei suggerito di dividerlo in due parti: il colpo di scena finale avrebbe risaltato ancora di piu'.
Ma va benissimo anche cosi' com'e', non ti preoccupare.
Un capitolo davvero struggente, dove il match all'ultimo sangue tra Joe e Mendoza viene vissuto come un flashback. Mi ha ricordato molto il finale di Lady Oscar, dove i sopravvissuti si ritrovano e narrano cosa e' capitato a tutti gli altri (la rivoluzione francese l'ho imparata da quello e da IL TULIPANO NERO!).
Riviviamo attimo per attimo tutte la fasi salienti del loro incontro, descritte con la consueta maestria e competenza, sia dal punto di vista narrativo che tecnico.
Joe che si avventa come una furia sul campione, infischiandosene di qualunque consiglio: un comportamento all'apparenza folle, ma l'unico possibile. Se avesse fatto come Carlos, che si e' messo a studiarlo saggiando le sue capacita', avrebbe fatto la sua stessa fine. Ha capito subito il divario enorme tra loro e si e' gettato all'attacco. E' la sola cosa che puoi fare, quando parti gia' con le spalle al muro. E, a momenti, stava pure per farcela. Se avesse avuto ancora un minuto, ma che dico, trenta secondi...e' invece e' andata male. Fosse stato un combattimento senza limiti come quello del riformatorio con Rikishi, Joe avrebbe vinto.
Ma e' giusto cosi'. Mendoza e' davvero troppo, TROPPO FORTE. Ma temo che, dopo quella notte, saranno ben due le carriere giunte al termine. Jose' e' un uomo distrutto nel fisico, nella psiche e nel morale. Ha visto la morte in faccia, letteralmente. Ha capito cosa vuol dire affrontare un pugile pronto a farsi uccidere pur di non perdere. Significa che devi essere pronto a morire anche tu. Ancora una volta, Joe e' riuscito a trasformare l'incontro in una rissa, ma e' accaduto troppo tardi. Non c' era davvero piu' tempo.
Ad ogni modo, credo che Mendoza lo vedremo in una clinica psichiatrica su una sedia a rotelle, d'ora in poi. Non so se potra' nemmeno fare il marito ed il padre, ridotto com'e'...
E adesso il nostro Joe e' lassu' ad insegnare i colpi d'incontro incrociati agli angeli e a far risse con Rikishi, che e' una vita che lo aspetta. Credo che ben presto, da quelle parti, chiederanno asilo politico...
Ti faccio i complimenti per i tuoi piccoli ritocchi personali, con lo svenimento di Yoko (meglio della fuga con rientro in automobile dal Budokan: un'altra scena sicuramente di grande effetto, ma poco plausibile) che hanno reso certe parti della vicenda molto piu' realistiche.
Ed arriviamo a Keiko. E' stata davvero una bella sorpresa: questa volta, grazie al cielo, qualcosa di Joe e' rimasto. L'ultimo momento di amore tra loro ha dato un frutto, a quanto pare.
Sono contento per il padre di Joe, che ha deciso di ravvedersi, pur pagando un caro prezzo (almeno teoricamente i malavitosi, le donne di strada o, in antichita', gli schiavi, potevano affrancarsi dalla malavita o pagarsi la liberta' mediante un congruo prezzo: peccato che quasi nessuno ci riesce). E gli e' andata ancora bene: nei casi di tradimento piu' grave si fanno tagliare l'intero braccio!
Mi spiace per Danpei, poveretto...non ha retto il dispiacere, forse pensa di essere lui il responsabile della fine di Joe. Purtroppo, nella vita certe scelte si pagano care.
E adesso Yoko vive negli Usa, ha una palestra con Robert e si prende cura della piccola Keiko. Chissa' che un giorno non venga fuori una bella famiglia!
Mi e' piaciuta anche la a scena in cui Yoko vede com'e' cambiata Tokyo nel corso degli anni: e' quel che provo anch' io le poche volte che ormai metto piede in centro a Milano. Dei negozi specializzati, quelli di fumetti, le sale giochi di una volta...ma anche solo i negozietti particolari di corso Torino...non c'e' piu' nulla. E a me piaceva molto di piu' dieci, quindici anni fa. Con il Virgin Megastore di fianco al Duomo...
Beh, siamo giunti al momento dei saluti. Che, come disse un tale, sono tristi, noiosi e inutili.
Un altro sogno si trasforma in ricordo.
Grazie di cuore per aver dato la possibilita' di leggere la tua magnifica storia: hai permesso di cogliere delle angolazioni e delle sfumature inedite, che hanno finito per dare ancor piu' risalto e spessore all'intera vicenda.
Forse non me la cavero' tanto con i saluti, ma...GRAZIE DAVVERO, E' STATA UNA STORIA FANTASTICA.
Una di quelle storie che non ci si stanca mai di ascoltare, leggere e vedere. Soprattutto se raccontate in modo cosi' eccelso.
Complimenti e continua scrivere, mi raccomando!
Non ti fermare mai!!

See ya!!

Quasi dimenticavo.

Grazie, Joe.
Riposa in pace, fratello.
E corri libero.
(Recensione modificata il 09/05/2017 - 02:44 am)
(Recensione modificata il 09/05/2017 - 02:46 am)
(Recensione modificata il 09/05/2017 - 12:11 pm)
(Recensione modificata il 09/05/2017 - 12:13 pm)
(Recensione modificata il 09/05/2017 - 12:20 pm)
(Recensione modificata il 09/05/2017 - 12:22 pm)
(Recensione modificata il 09/05/2017 - 12:24 pm)

Recensore Master
08/05/17, ore 14:37

Non conosco completamente il fandom, anche se Joe mi ha ricordato molto vagamente l'Uomo Tigre dei primi tempi, subito dopo aver abbandonato il suo allenatore. Joe sembra un personaggio positivo, che vive in un mondo duro, in cui devi farti strada con un buon nome e se non lo hai devi utilizzare i tuoi pugni. La scrittura è molto rapida, permette di calarsi rapidamente all'interno del mondo visto dai personaggi, un mondo sospeso fuori dal tempo, che ricorda gli anni '70, pur avendo quello sfondo immortale da Tokyo al Neon che ha sempre contraddistinto il Giappone.

Cercherò qualcosa in più su Rocky Joe, perché mi hai messo una grande curiosità e continuerò presto!

Morgengabe

Recensore Master
30/04/17, ore 22:02

Rieccomi qua!!
Un altro "fuori programma" rispetto alla storia principale davvero ben scritto e molto, molto interessante, soprattutto per come approfondisce la figura di Mendoza. Avevo gia' espresso un opinione sul suo conto in una recensione precedente, ma ne riparlo molto volentieri. Jose' e' un campione autentico, di una dimensione superiore. Quando calca il ring non si limita a combattere. Scende dal trono per spazzare via chi osa mettere in dubbio la sua meritata superiorita'. E' il Re, punto e basta. Eccelle in tutto, e non ha praticamente alcun punto debole. E, come vedremo anche nell'incontro con Joe quando viene messo alle strette, se le cose si fanno dure non ha paura di lanciare via mantello e corona e gettarsi nella mischia come l'ultimo dei sudditi. E ricordiamoci che a picchiare e' buono chiunque ma, a soffrire, sono buoni solo i GRANDI.
Come si puo' sconfiggere un avversario simile?
E il classico esempio di boxeur che, al top della sua forma, e' praticamente invincibile. Forse, invecchiando...
Sul Mendoza "uomo", come hai gia' ribadito tu, la pensiamo uguale. E' un uomo colto, raffinato ed intelligente. Spesso associamo l'immagine del pugile a squallore e miseria, almeno alle origini, ma non sempre e' cosi'. Mendoza rimanda all'immagine piu' nobile di questo sport, quando veniva praticato anche come disciplina fisica e morale. Anche da gente che, almeno in teoria, non aveva nessun motivo di praticarlo. Eppure, questi gentiluomini calcavano i ring e le palestre, spinti da un richiamo irresistibile. Ed elevando il pugilato ad un livello superiore. Inserendo regole e valori morali. Intellettuali che facevano un'attivita' da barbari, trasformandola quella che era in principio una volgare rissa in un arte.
Ok, stavo divagando.
Credo che Jose', con le sue capacita', sia in grado di fare qualunque cosa, nella vita. Ha una bellissima famiglia, e' ricco e famoso, e secondo me sarebbe anche un ottimo imprenditore. Non trascura nessun aspetto, neppure i piu' marginali. E fa vita da atleta. Spesso ce ne dimentichiamo, ma un vero professionista fa vita da atleta ventiquattr'ore su ventiquattro, e non solo durante gli allenamenti. E' per questo che, al momento decisivo, riesce ad arrivare dove gli altri si fermano.
Un altro ottimo episodio, con un match descritto con la consueta competenza e professionalita' e molto toccante nel finale, dove forse il povero Danpei maledice se' stesso per aver convinto Joe ad intraprendere la strada della boxe...ma non e' colpa sua. Nella vita, purtroppo, certe scelte si possono pagare veramente a caro prezzo.
Un ultimo appunto su Mendoza: forse gli hai dato un'impronta piu' "buonista" rispetto al cartone, vedendo le sue considerazioni su Joe. Sembra quasi che provi una sorta di affetto paterno, per quel ragazzo.
Mi piace molto anche cosi'. Alcuni suoi atteggiamenti, nel manga e nell'anime, stridevano non poco. Tipo la visita a sorpresa a Joe con il "tatuaggio" delle mani impresso sulle spalle. O il manifesto con Mendoza. Le ho trovate delle provocazioni fupri luogo. Sembrava di vedere una tigre che aveva messo gli occhi addosso su una nuova preda e non vedesse l'ora di poterla sbranare. Credo sia normale che un campione cerchi sempre nuove sfide, ma...meglio come lo hai rappresentato tu.
Complimenti ancora e alla prossima per...beh, l'ultimo capitolo. A cui ho gia' buttato un occhio e credo che meritera' una recensione di quelle memorabili.

See ya!!
(Recensione modificata il 30/04/2017 - 10:04 pm)

Recensore Master
23/04/17, ore 15:02

Rieccomi qua!
Un capitolo molto toccante, davvero.
Joe vuole continuare a percorrere la sua strada fino in fondo, nonostante lui stesso sappia che e' giunto al limite, ormai. Nonostante il suo corpo glielo stia cercando di far capire in tutti i modi. E nonostante sia Yoko che suo padre se ne siano accorti e cerchino di convincerlo a ragionare. Niente da fare, testardo e orgoglioso fino alle estreme conseguenze. Ma molti di noi si possono riconoscere, in un simile atteggiamento. Dovremmo tenere piu' da conto la nostra salute. E invece...continuiamo a ripeterci: E' SOLO UN MALESSERE PASSEGGERO, SE NE ANDRA' DA SOLO. In genere, quando si decidono e' troppo tardi. Quanta gente (anche nella mia famiglia, tra i miei nonni e zii vari) ho visto fare questa fine...testardi oltre ogni buon senso. Come se ammettere di doversi fermare e prendere un po' di tempo per se' stessi equivalga a una sconfitta. Assurdo.
Molto bello il modo in cui hai fatto risaltare il lato piu' umano e fragile di Yoko e Joe: la prima, quando si dispera di fronte al responso spietato del dottor Kininskij, che non lascia scampo. E quando ha quell'attimo di cedimento davanti a Jun.
Joe, invece, per un attimo, sembra provare paura. Paura di non riuscire ad arrivare al match con Mendoza in condizioni ottimali, paura di non riuscire ad affrontarlo...ho forse ha paura di MORIRE. Per un istante, nella sua corazza e' apparsa una crepa.
Comprensibile. Siamo esseri umani. Non macchine. Anche se facciamo di tutto per sembrarlo, a volte.
Un ultima cosa: la questione dei danni neurologici dovuti ai traumi sportivi e' un bel problema. Oltre al cervello anche gli occhi sono a rischio, talvolta. Alcuni pugili subiscono il distacco progressivo della retina e vanno incontro a semi-cecita' o cecita' completa, addirittura. E oltre ai casi estremi come demenza o Ahlzeimer, esiste tutta una gamma di disturbi collaterali. Molti atleti di sport da combattimento vedono ridurre vertiginosamente la propria reattivita' e i propri riflessi, in seguito ai colpi subiti. La caratteristica comune di queste patologie e' che hanno uno sviluppo rapidissimo. Una volta fatta la loro comparsa, sono inesorabili. E irreversibili. I neuroni sono l'unico tipo di cellula che il nostro organismo non rigenera. (un esempio classico sono anche i danni neuronali dovuti all'abuso di sostanze illecite). In allenamento ormai, anche tra i professionisti si usa il casco protettivo. Alcuni dicono che bisogna abituarsi all'impatto dei colpi ed e' quindi controproducente. Altri sostengono che non c'e' nessun bisogno di sottoporre la testa a piu' colpi di quanto sia necessario. Soprattutto fuori dal match. Insomma, meno colpi si prendono, meglio e'. Persino nella Thai boxe (che praticavo) si colpisce con la nuda tibia solo in match tra professionisti. E al sacco. O su gli scudi di cuoio per potenziare i calci (i famosi Pao). In ogni altra occasione, si mettono i paratibie. Perche' una tibia scheggiata o spezzata non serve piu' a nulla. In tutti i sensi.
Ancora complimenti e alla prossima!

See ya!!
(Recensione modificata il 23/04/2017 - 10:03 pm)

Recensore Master
22/04/17, ore 19:23

Un capitolo lungo e denso di avvenimenti in cui si prepara una nuova serie di sviluppi per Joe, la cui carriera è ormai sul punto di decollare definitivamente. Un'ascesa rapida, anzi fulminea, che si riflette anche sul fisico di Joe, avviato a diventare un uomo sia anagraficamente che di spirito. Mendoza è sicuro di sé e maturo. Molto diverso dal pugile coreano che, invece, ha l'aria strafottente del bullo di quartiere. Vedremo cosa accadrà nel combattimento!
Un abbraccio
S. 

Recensore Master

Rieccomi qua!
Chiedo scusa, e' passato un po' di tempo, ma sono rientrato a Milano stasera (dopo l'operazione, la nostra piccola aveva bisogno di stare un po' al mare e abbiamo approfittato del ponte. Zero giga sullo smartphone, e niente pc. Solo 15 km di spiaggia deserta con 20 persone al massimo, noi tre compresi. Caraibi? No: la spiaggia della Brussa, tra Caorle e Bibione).
Un capitolo molto bello, e che fa anche riflettere.
Tutto e' bene cio' che finisce bene, per Noriko e Kanichi (gia', ormai sono talmente abituato a chiamarlo Nishi che quasi mi ero scordato del suo vero nome!). Ho sempre ritenuto che l'amico fraterno del protagonista fosse un'ottima scelta, per la ragazza. Magari non LA PRIMA SCELTA, ma comunque un'ottima scelta. E' una brava persona, e con la testa sulle spalle. E, come ho gia' detto, non ci si puo' affidare solo al cuore, soprattutto se hai intenzione di fare una scelta per la vita come in questo caso.
La scena del matrimonio e del ricevimento sono descritte con grande cura e in modo minuzioso, e nonostante l'atmosfera gioiosa mi hanno lasciato addosso un senso di malinconia.
Perche' Noriko sa bene che Nishi e' un rimpiazzo, alla fine. E anche quest'ultimo ne e' consapevole. Ma va bene cosi'.
E Joe...sembra quasi provare rimpianto, vedendoli. Rimpianto per un mondo sereno e tranquillo che per lui e' irraggiungibile, ormai. Sposarsi, avere una famiglia...non fa per lui. NON HA MAI FATTO PER LUI.
Forse ha avuto un'ultima tentazione, la visione di un futuro insieme a Yoko, ma...e' tutto inutile. Quella voce e' troppo debole perche' lui possa riuscire a sentirla. Per il semplice fatto che quel futuro NON ESISTE. E' TROPPO TARDI.
Quei segnali che Yoko ha intravisto sono ben noti anche a lui, purtroppo. Il suo corpo gli sta facendo capire che e' giunto alla fine. Tra non molto si consumera' completamente nel match finale con Mendoza, e saldera' il debito con Wolf, Tooru, Carlos e Leon.
Presto sara' tutto finito.
Complimenti ancora e alla prossima!

See ya!!

Recensore Master
15/04/17, ore 14:37

L'avevo detto, io, che la cara nonnina non si sarebbe data per vinta! Con un'escalation da manuale, prima prova a comprare Joe, poi passa alle vie di fatto mandandogli i suoi scagnozzi. Mi ha sorpreso l'intervento salvifico del padre di Joe, un angelo custode davvero sui generis vista la sua affiliazione. Non sono finite le pene, per questo tormentato ragazzo.
Questo capitolo è un po' di raccordo. Meno ritmo rispetto ai precedenti. Il che mi ha presagire un'impennata di tensione nei capitoli a venire. Ormai ti conosco... e so che sei bravissima a gestire l'intreccio per tenere incollata i lettori! Sono caduta nella tua tela anche io ^_^

Recensore Master
15/04/17, ore 14:27

Ecco le dense nuvole temporalesche fare capolino all'orizzonte.
Prima nuvola: il tentativo di Nonnina di comprare Joe è un patetico esempio di come i ricchi credono che chiunque non faccia parte della loro opulenta stirpe, specialmente se orfano e vissuto di espedienti come Joe, possa essere comprato facilmente con un po' di denaro. Invece non ha capito niente. E temo che il rifiuto di Joe non le piacerà affatto.
Seconda nuvola: la caduta di Carlos sulla scaletta dell'aereo. Leggendo quel passaggio ho subito pensato "sta a vedere che ha i postumi di una commozione cerebrale non diagnosticata". Et voilà. O sono una cassandra io, oppure davvero la vita si accanisce contro il povero Joe Kabuki, costretto a rivivere l'incubo del suo gancio mortale, e ancora ai danni di un uomo che stima. Terribile. Davvero terribile. Così terribile che mi tocca andare avanti per capire come andrà a finire ^_^

Recensore Master
15/04/17, ore 14:16

Ecco, hai risposto con i fatti alla mia domanda di una scorsa recensione. Quindi stai riscrivendo la storia originale. Beh, devo dire che ne sta venendo fuori un ottimo lavoro! Se fossi il produttore della serie userei la tua long per pubblicizzare l'anime, perché se è avvincente come la tua storia merita senz'altro di essere visto e rivisto!!
Ma torniamo al capitolo. Bello, bellissimo e avvincente. Mi è piaciuto l'incontro fra Carlos e Joe. Due persone molto più simili di quanto possa sembrare. Nemici sul ring, ma sempre con rispetto. Che in fondo è l'essenza della nobile arte della boxe. La descrizione del loro incontro è bellissima a incalzante. Non poteva che finire così, al ventesimo round, con l'arbitro a decretare una sostanziale parità che vale sia nel combattimento che nella vita. E se Yoko può sciogliersi in un pianto liberatorio, di certo non può farlo Joe, perché sono sicura che la nonnina non lo lascerà stare. Mai.
Un abbraccio e ancora complimenti! Volo al prossimo capitolo intanto che ho tempo.
A dopo!

Ahiaaaa! E così Carlos, un uomo tutt'altro che stupido e superficiale, ha un debole per Yoko. Quindi il combattimento fra Joe e il pugile venezuelano assumerà un dei contorni ancora più complicati di quanto già non sia ora. Intanto la cara nonnina ha deciso di usare le armi pesanti per riportare Yoko sulla retta via. Insomma, come ho già commentato in precedenza pare non esserci mai pace per il povero Joe. Ora ho una curiosità. Vedendo l'immagine di chiusura del capitolo mi sono domandata se per caso questa storia non sia la tua rivisitazione personale dell'originale. Perdona la domanda idiota, che probabilmente ti farà sorridere, ma non conoscendo questo manga non so rispondere.
Un abbraccio e a presto!
S.

Recensore Master
15/04/17, ore 13:49

Certo che non lasci mai un minuto di pace a questo povero ragazzo, eh? Non fa in tempo a togliersi di dosso il profumo di Yoko che prima gli metti alle calcagna suo padre, e poi gli fai raccogliere il guanto di sfida da parte di un carichissimo Carlos. Che dire, hai immaginato una storia ricca di suspence e dall'intreccio incalzante. Davvero notevole. Ma non posso certo dire di essere stupita, visto che ti conosco in altri fandom e so quanto sei brava come Autrice. In ogni caso, chapeau!

Recensore Master
15/04/17, ore 13:38

Eccomi!!! Oggi mi dedico un po' a te e a Joe, che sto trascurando da troppo tempo. Che accoglienza fantastica mi hai dedicato! Questo capitolo è semplicemente perfetto. Ottima la narrazione, che conferma la tua bravura sia nell'introspezione che nella descrizione delle scene di combattimento. Finalmente Joe si libera del peso che ha dentro e ritorna se stesso. Ora, libero dal macigno del suo passato, può finalmente guardare al futuro, e viverlo anche. Non mi stupisce che la prima mossa sia quella di portare a compimento la storia sospesa con Yoko. Apprezzo la tua scelta di lasciare all'immaginazione del lettore lo sviluppo del loro rapporto. C'è qualcosa di delicato e potente che, forse, non andava descritto con troppi particolari. Mi è piaciuta molto l'immagine finale, con il contrasto fra l'atmosfera sospesa di appagamento nell'alcova di Joe e Yoko e il ritmo incessante e frenetico della città attorno a loro. Molto romantico. Congratulazioni, un ottimo capitolo.

Recensore Master
09/04/17, ore 19:31

Rieccomi qua!!
Un capitolo dal titolo che e' tutto un programma: considerando che la federazione non ha nemmeno omologato il match (non mettendo nemmeno in palio i titoli vinti da Yabuki) la dice lunga sulla necessita' di un simile combattimento. Cioe' zero.
Joe ha solamente corso un grandissimo e inutile rischio. Affrontando un tizio che non aveva alcun interesse se non quello di fargli piu' male possibile. E di menomarlo fisicamente.
Pero' e' curioso. E come se Joe abbia rivisto se' stesso agli esordi, attraverso Walker. Come lui un tempo, l'americano ha degli evidenti llimiti tecnici, ma li compensa con un'aggressivita' e una ferocia senza pari. E usando ogni genere di sporco trucco consentito. Dico consentito perche' le regole, per quanto possano essere ben definite, non sono assolute. Esistono mille modi per aggirarle. E chi pratica questo sport lo sa bene. Cosi' come sa che e' uno sport di contatto, e quindi ogni colpo preso, legale o meno, CONTA.
Basti vedere un clinch: chi osserva le regole lo usa per spezzare l'iniziativa avversaria e logorarne lo spirito; chi e' scorretto lo usa per piazzare ogni genere di colpo a tradimento: pugni sulle reni (che causano danni ENORMI: c'e' chi ha urinato sangue per giorni, dopo colpi simili. Scusa la schiettezza, ma era per rendere l'idea), testate, sfregamenti con l'interno dei guantoni (come hai detto tu)...nel caso dei pugili di colore, usano addirittura i capelli crespi per sfregarli sul volto. Chi ha provato assicura che sono come carta vetrata!
Come pensavo, Walker ha fatto le veci di Harimao, nel ruo racconto.
Ci siamo arrivati, ma me l'aspettavo. E ritengo sia giusto cosi'.
Hai sempre detto di voler fare un racconto verosimile, e per quanto appassionante che fosse, il match tra Joe ed il pugile malese era totalmente IRREALE.
Gia' ai tempi occorreva una bella quintalata di sospensione dell'incredulita' per riuscire ad accettarlo. Era piu' che buono per un fumetto o per un cartone animato (e te lo dice uno che con i cartoni sportivi giapponesi ci e' praticamente cresciuto) ma nella realta' avrebbero commesso tante di quelle infrazioni da far interrompere il combattimento dopo pochi secondi.
Per il resto, ti faccio i miei complimenti: un altro ottimo capitolo, ben narrato e descritto, ed il match e' rappresentato con la cura e la competenza di sempre.
Ormai stiamo giungendo all'epilogo, a quanto pare.
Ho scoperto poi che hanno ripreso a pubblicare il manga. Ho gia' la versione vecchia, ma mi sa che quasi quasi...
Complimenti ancora e alla prossima!

See ya!!
(Recensione modificata il 09/04/2017 - 07:32 pm)
(Recensione modificata il 09/04/2017 - 07:36 pm)

Recensore Master
08/04/17, ore 16:11

Rieccomi qua!
Come prevedevo, appena Joe e Walker si sono visti sono scoppiate immediatamente scintille. Poco mancava che si affrontassero li' davanti a tutti. Come dicevamo, non credo che Joe possa venire messo in difficolta' da lui, ma una belva scatenata e' sempre imprevedibile. Ed e' questo a renderla pericolosa. Nella boxe si pianifica sempre un'accurata strategia per prendere le contromisure adeguate all'avversario, ma alle volte un pugno fortunato o un colpo "della domenica" ribalta tutto (Jack London, grande appassionato di pugilato, ci ha scritto un tragico e bellissimo racconto su un simile episodio).
Tornando a Walker, la storia del morso non puo' che farmi tornare con la mente a Iron Mike, di cui si parlava nelle scorse recensioni.
Nel frattempo, si svolge un altro match accesissimo: quello tra Hatsuyo e Hiro. Anche se non credo che la nonnina abbia imparato la lezione. Da una parte provo pena, per lei: si e' ritrovata oppressa dalle rigide tradizioni di famiglia, senza via di uscita. Magari aveva anche lei sogni, desideri...amori. Ma non e' una giustificazione. Spesso cio' che subiamo deve servire a farci capire di non ripetere l'errore con chi viene dopo di noi. Spezzare le catene e cambiare: a questo servono le esperienze negative. Altrimenti e' inutile.
Bella la descrizione del tempio, e dello stato d'animo di Yoko. Comprensibile, ma Joe non rinuncera'. Nemmeno per lei.
Un ottimo capitolo, realizzato come sempre con grande cura.
Complimenti e alla prossima!

See ya!!

P.S: Ho tardato perche' ho trascorso il fine settimana all'ospedale (hanno operato la mia piccola alle tonsille. Una sciocchezza, lo ammetto, ma l'apprensione era tanta. Per fortuna, e' andato tutto per il meglio e ora sta bene).