Rieccomi qua!!
Complice le festivita' e un po' piu' di tempo libero, sto letteralmente divorando la tua storia, un capitolo dopo l'altro.
Sara' per il modo fantastico in cui e' scritta e narrata, o per il modo magnifico in cui stai caratterizzando i personaggi...comunque mi sta prendendo tantissimo.
E' bello vedere Joe e Danpei prendersi finalmente il meritato successo e la giusta considerazione. Ormai Yabuki e' un pugile acclamato da tutti, e persino i capoccia della federazione devono fare buon viso a cattivo gioco. Peccato che a Joe non importi nulla di tutto questo, e si trovi persino a disagio. Meno male che c'e' Yoko, ma...qualcuno e' venuto a turbare il loro idillio.
Gia': il Re ha impresso il suo marchio su Joe, e lo ha riconosciuto come suo possibile sfidante. Ed ora se ne tronera' sul suo trono, ad aspettare che Yabuki sia degno di combattere contro di lui. Solo allora accettera' la sua sfida. Ma, al contempo, gli ha voluto lanciare un chiaro avvertimento: gli ha dato un assaggio della sua forza, facendogli capire cosa accadra' quando decidera' di incrociare la sua strada.
Mendoza fa veramente paura. Yoko lo ha definito "un Dio della morte". In effetti ha un modo di fare che ricorda un messaggero del destino: quando e' giunta l'ora di affrontarlo, significa che la tua sorte e' segnata.
Ha uno sguardo indecifrabile: non si capisce mai a cosa pensi. Eppure, nel privato, e' un marito amorevole ed un padre affettuoso. Ha una splendida famiglia, e' ricco e famoso, perche' oltre ad essere un campione di boxe e' sicuramente un ottimo imprenditore, soprattutto di se' stesso e del suo talento. Ed e' un uomo colto e raffinato, che sa godersi la vita. Tutto il contrario di quando calca il ring, dove si trasforma in un combattente freddo, metodico ed implacabile. Sembra che combatta per soddisfare una sete di sangue che non sia mai riuscito ad estinguere, nonostanta abbia tutto cio' che si possa desiderare.
E' l'istinto omicida in persona, nella sua forma piu' pura. Sembra una tigre: ciondola tranquilla e paciosa pensando ai fatti suoi, ma azzardati a stuzzicarla e ti balzera' addosso, staccandoti la testa con un sol colpo d'artiglio.
Ma prima c'e' Ryuhi Kim. Ha un modo di combattere aggressivo eviolento, eppure riesce a mantenere un atteggiamento freddo e distaccato. Massacra l'avversario poco a poco, tempestandolo di colpi alla distanza ma senza forzare, addirittura prendendosi delle pause tra un assalto e l'altro. Sfianca l'avversario a poco a poco, e solo quando lo ha annichilito gli da' il colpo di grazia. Spaventoso.
Vedendo il campione asiatico ed il suo mododi combattere, il modo in cui il regime lo tiene nell'ombra e lo usa come strumento di propaganda, non posso non pensare al granitico russo Ivan Drago. Anche se, con tutta probabilita', e' Rocky ad aver copiato...
Certe volte mi chiedo se al buon Sylvester Stallone non sia finito sottomano qualche volume di Ashita no Joe: lui sostiene di essersi ispirato al pugile Chuck Wepner (famoso per le sue doti di incassatore, combatte' anche contro Ali', venendo sconfitto ma resistendo quindici riprese), ma qualche dubbio mi resta...
Riguardo a Danpei, ha senza dubbio sbagliato ad agire senza interpellare Joe, ma lo capisco...e non solo perche' Kim e' un'autentica macchina da combattimento, dotato di una freddezza e di una precisione pari a quelle di un killer. C'e' un altro problema, e ben piu' grave. Diciamo che non si puo' impedire alla natura di fare il suo corso, ed impedire ad un corpo di crescere...ma ne riparleremo.
Complimenti e alla prossima!!
See ya!! |