Recensioni per
L'unico domani
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 410 recensioni.
Positive : 410
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Junior
09/05/16, ore 15:23

Ecco, io non so cosa dire. La scena di Carlos mi ha lasciata senza parole...
Il dispiacere di Joe e di Yoko e pure di Harry è davvero palpabile dal tuo scritto.
E Leon, poveretto pure lui!
Che capitolo drammatico, cavolo...
Ci devo mettere un po' a digerirlo..

Recensore Junior
09/05/16, ore 12:50

Mamma mia.
Che capitolo triste... angosciante. Ho dovuto leggerlo un po' di volte e ci ho visto vari spunti. Joe, Yoko, Harry e Jun sono dispiaciuti per tutte le brutte cose che sono successe: Leon muore in un incidente con la macchina e Carlos è diventato un povero demente.
Povero Joe, ci credo che è sconvolto e che sta male :(
Le parole che hai usato mostrano tanto dolore anche da parte tua, come se soffrissi con Joe, ecco, soprattutto con lui.
Poi c'è Yoko che vuole aiutare Joe e che non sa cosa fare, perché lui è chiuso e si tiene tutto dentro.
I buoni soffrono e i cattivi tramano: Leon è stato ucciso, perché i freni sono stati manomessi!! io avrei un'idea sul colpevole e adesso aspetto di vedere cosa scriverai nei prossimi capitoli, per vedere se ci ho azzeccato!
vado a farmi un caffè eh...

Recensore Master
09/05/16, ore 12:15

Wow.
Wow, wow, wow... Quante cose da dover digerire in questo capitolo! Me lo aspettavo come un capitolo tragico - sapendo che avresti nuovamente introdotto Carlos - ma non a questo livello, accidenti! ç_ç
Ho a malapena fatto in tempo ad affezionarmi al personaggio di Leon che questi immediatamente muore, ed in maniera terribilmente drammatica (sembra un po' una puntata di Game of Thrones, anche se non l'ho mai visto).
Povero Joe, che situazione orrenda: Non basta il pensiero di Carlos ad addolorarlo, adesso deve anche sopportare la morte di Leon, un degno avversario che si era dimostrando degno del suo rispetto e della sua amicizia. Inoltre, morto proprio in quell'incidente stradale... In un modo o nell'altro, temo proprio che Joe avverta dentro di sè un profondo e lacerante senso di colpa.
Si vede che hai patito un sacco nello scrivere questo capitolo, la tua forte sensibilità è riuscita a trasmettere perfettamente le emozioni di Joe e la sua sofferenza, specialmente di fronte al povero Carlos.
Oh, Carlos... Quanto fa male vederlo così!
Sembra quasi un bambino, con il suo giocattolo stretto al petto e quel sorriso ingenuo, inconsapevole, tipico di chi oramai non possiede più la lucidità per essere consio del proprio destino... Proprio lui, che era una vera promessa del pugilato ed un uomo brillante, affascinante e spiritoso.
Me lo sono immaginato così piccolo in quella stanza... E povero Joe, quanto deve soffire di fronte a quella scena! Prima Tooru, adesso Carlos... E poi Leon, un ragazzo innocente che non meritava di morire in quel modo! E' comprensibile che il povero se la prenda con Yoko, nonostante lei lo supporti e comprenda il suo dolore, probabilmente non riuscirà mai a capire fino in fondo quanto Joe stia male.
Sigh, che dolore...Eppure tu hai reso tutto così bello che, anche nella tristezza, non si può non apprezzare la sensibilità di questo bel capitolo.
Infine, il giallo: Chi si nasconde veramente dietro a quell'incidente? Era Joe la prevista vittima, dunque qualcuno che certamente vuole liberarsi di lui... Ma chi? A me verrebbero anche dei sospetti, ma non so... Preferisco aspettare i prossimi capitoli per vederci più chiaro.
Bravissima come sempre, tesoro! Io adoro questa tua rivisitazione di Joe, non sei mai banale o scontata e riesci sempre a dipingere i personaggi in maniera perfettamente IC, nonostante le tue variazioni di tema.
Complimentissimi! <3

Un super abbraccio

Recensore Master
07/05/16, ore 12:31

Evvai, finalmente una mattinata libera in cui posso leggere e recensire questo capitolo (meno male che non ci sono i padri, ahaha).
Altro capitolo davvero bello, interessante e ben scritto: Non posso nascondere che l'intervento della nonna di Yoko mi ha decisamente insospettita; non credo affatto che abbia deciso di seppellire l'ascia di guerra, al contrario, penso piuttosto che stia macchinando qualcosa di veramente spregevole... Non lo so, ho davvero la sensazione che vi sia dietro qualcosa di moooooolto importante.
Nel frattempo, si è celebrato l'incontro fra Leon e Joe: un incontro davvero tosto, non c'è che dire! Leon era davvero deciso a battere Joe e la cosa che ho apprezzato più di tutto il resto è stato il modo in cui lo hai reso parte vivente della storia; si percepisce chiaramente la sua presenza, la sua forza e la sua determinazione.... E' un personaggio davvero forte, fisicamente e non solo, ed è chiaro quanto sia importante per lui vincere, essere il primo... essere il re.
Se non altro, si può certamente dire che sia un giocatore leale e corretto, sicuramente non violento e incapace di giocare sporco.
Mi è piaciuto molto anche vedere Joe e Leon interagire dopo il match; trovo davvero bello e piacevole quando due rivali riescono a mettere da parte la competizione ed essere amici e complici, una volta concluso l'incontro... Anche se, devo ammetterlo, la presenza del Jolly mi inquieta non poco.
E infine, per fortuna, Carlos è stato ritrovato! Povero ragazzo, sarà davvero difficile rivederlo nelle sue attuali condizioni! Immagino che non sarà difficile raccontare di un Carlos così diverso e vulnerabile, ma conoscendo la tua bravura e la tua sensibilità, sono certa che farai un ottimo lavoro!

A presto, tesoro, un abbraccio e ancora complimenti <3

Recensore Junior
30/04/16, ore 12:19

Ecco, avendo io - come dice Erri De Luca - il "sistema nervoso partenopeo", credo che nulla mi sia più alieno di questo modo orientale di apparire sempre neutri, anodini, senza mostrare spontaneità né nella gioia nè nel dolore, quasi fosse un difetto.
E mi chiedo se sia davvero così, oppure se sia uno stereotipo, in fondo un pregiudizio degli occidentali verso di loro. In realtà, una cosa che mi ha sempre colpito in senso contrario, negli anime, è come lì i protagonisti maschili piangano spesso e senza nessun pudore, in netto contrasto con la nostra etica occidentale che vedrebbe in ciò sminuire la
loro virilità, la loro immagine di eroe.
Per il resto, mi spiazza la sorte di Carlos e capisco quanto Joe sia in pena per lui: io mi sarei davvero fiondata sul primo volo!
Infine, il titolo del capitolo che, se ho ben inteso, si riferisce sia alle macchinazioni di nonna killer contro Joe che all'incontro futuro col misterioso campione nord coreano che, immagino, nasconderà notevoli insidie per il povero Joe.
Un abbraccio, alla prossima. :)

Recensore Junior
30/04/16, ore 11:46

Ecco, appunto: nel modo più classico, l'algida nonnina s'illude di poter "comprare" i sentimenti di Joe. Immagino che se la poveretta avesse cercato un modo per farsi odiare dalla nipote non ne avrebbe potuto trovare uno più efficace. :)
Per il resto, vedo nubi oscure sul futuro dl povero Carlos e la cosa mi dispiace giacché, come dicevo, lo trovo un personaggio affascinante.
Ma, si sa, negli anime se qualcosa può andare storto poco ma sicuro che lo farà.
Sono curiosa di leggere come reagirà Joe a questa ulteriore tegola: come non pensare che i suoi pugni abbiano qualcosa di "maledetto"? qualcosa che uccide le persone cui lui più si affeziona?
Leggerò.
Baci,a presto.

Recensore Junior
30/04/16, ore 11:37

Chiaro che non potesse che andare a finire così! Ogni esito diverso sarebbe stato, in fondo, ingiusto. O dettato dal caso.
Le forze di Joe e Carlos sono in equilibrio e, forse proprio perchè i due sono legati da un rapporto sincero di amicizia, nessuno di loro esagera in questo caso. Niente trucchetti, niente sotterfugi, niente desiderio di umiliare l'altro a tutti i costi.
Puro piacere di saggiare i rispettivi limiti e la reciproca resistenza, offrendo - perché no? - un indimenticabile spettacolo.
Ma, in fondo, sono certa che per loro sarebbe stato uguale affrontarsi da soli su un ring in una sala deserta.
Sullo sfondo, i tentativi della tremenda nonna di Yoko che trama alle sue spalle: cosa avrà in mente? Già immagino...
Mi piace l'idea di incastonare delle battute originali nella trama della tua fic, è una cosa che faccio anche io: solo l'amore filologico del vero fan coglie queste minuzie! :)
Alla prossima
(Recensione modificata il 30/04/2016 - 11:40 am)

Beh, mia cara, confesso che questo Carlos mi è sempre più simpatico! E capisco anche perchè Joe si sia "riconosciuto" tanto in lui, avvertendo un'affinità che li lega come fossero fratelli, nonostante siano nati in luoghi tanto lontani e provengano da culture tanto diverse.
Ecco, qui si percepisce che il desiderio di affrontarsi non ha nulla a che vedere (come spesso nei luoghi comuni sulla boxe) con l'ostilità, la rivalità e l'odio reciproco: nasce, invece, dal desiderio di confrontarsi, di conoscersi profondamente. Che,per due come loro, è intimamente connesso con il combattere. Come il pugilato è intimamente connesso con la loro stessa esistenza.
Sempre carine le scene che contrappongono atteggiamenti occidentali e modo di sentire giapponese.
Un abbraccio, a presto.

Recensore Master
29/04/16, ore 03:03

Ehi, che divertente Leon, proprio non me lo ricordavo! Bellissimo che sorrida e dica quello che pensa, come quando afferma che i giapponesi sono strani ma gli piacciano. Sembra proprio un bambino! Già, Joe se la ride in sua compagnia, ma ora che mi ci fai pensare, anche se tutti e due hanno vissuto la miseria più nera, Joe è sempre stato come un cane rabbioso e invece Leon sorride! Qui non c'entra il colore della pelle e nemmeno le condizioni avverse, è questione di personalità. Mi incuriosisce che Joe, proprio prima di affrontare il campione del mondo nella sua storia debba prima incontrare un personaggio come Leon. E' veramente il giro di boa, il personaggio sta come tornando indietro, ma ad un passato finto, un passato felice che non ha mai avuto.
Avrà bisogno anche di questo, una volta che incrocerà i guantoni con Mendoza? Ma certo, anche della fantasia! E io che mi ero dimenticata di tutto... beh, meglio così, in un romanzo queste cose si godono meglio, perché la visione di un programma a differenza della lettura è passiva e non si riescono a cogliere tutte le sfumature...

Accidenti! Quella nonnetta non mi convince, non mi convince proprio! Ormai la conosciamo troppo bene per credere anche solo per un istante che si stia arrendendo... sta sicuramente distraendo la preda per coglierla di sorpresa!
E il giornalista si fa i film... mi sa tanto che glieli ha girati qualcuno...
Oh, yes! E' assolutamente ottimo, Joe non capirà nemmeno cosa l'ha colpito e se ora mi fa il bambino insieme a Leon rischia di essere ancora più impreparato!
Good, good, sei davvero furba. Sai sempre come colpire e quando colpire! E poi a me, mostro sacro o non mostro sacro, Joe mi piace reinventato, non ha senso scrivere una storia se non si ha il coraggio di osare!
Pur con tutto il rispetto e l'amore per il personaggio, bisogna colpirlo per scuotergli la polvere, perché Joe sotto è ancora un diamante, ma deve lucidarsi per bene.
Fantastico, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!

No, aspetta... prima Carlos... lo hanno ritrovato, finalmente...
Che bella, la storia ha un andamento assolutamente armonioso. Ogni parte va ad arricchire Joe che in ogni capitolo impara qualcosa.
Sigh... beh, non vedo l'ora di vedere il tuo OC americano, sono davvero curiosa di scoprire cosa farà!

Più che altro Tyson è un mangiatore di orecchie fatto e finito, ecco!
(Recensione modificata il 29/04/2016 - 03:14 am)

Recensore Master
27/04/16, ore 21:32

Questa volta sono stata più veloce nel leggerti, anche perché ci hai fatto la sorpresa di un postaggio anticipato :)
Come sempre la tua narrazione si muove su più fronti ed è molto dinamica perché spazia dall'introspezione all'azione pura, ma andiamo con ordine.
Mi è molto piaciuta la prima parte. Come sai non sono un'amante della boxe, néuna grande cultrice di questo sport, anche se la dinamicità del racconto è sempre accattivante e tu hai pregio di rendere godibili ai miei occhi anche gli incontri, resta il fatto che la parte narrativa extra ring è quella che sempre più mi affascina. 
Ho trovato molto giusto ed intelligente da parte tua far ricredere la nonna e farla tornare sui suoi passi, anche se a dirla tuta  non sono poi così sicura che la vecchiaccia sia in buona fede, anzi per me gatta ci cova. Fato sta che la scena l'ho molto gradita e come sempre è così nitida e curata che l'ho vista scorrere come se fosse stata impressa nella pellicola di un video, che è come scorso davanti ai miei occhi.
Devo dire che però lo stesso effetto me lo ha fatto anche l'incontro, nel senso che l'hai descritto così bene e così chiaramente in modo così dinamico ed energico che mi pareva quasi di essere seduta in platea! Ho molto apprezzato la sportività tra Leon e Joe, una cosa che fa loro onore.
Molto bella anche la scena dal sapore amicale quando Leon va a trovare Joe in palestra anche se quel Jolly non so perché mi ha messo una forte inquietudine... speriamo bene!
In ordine sparso ho amato la premura di Yoko nell'invitare il "futuro suocero" (almeno lei ci spera! M'hai fatto morì!)
E Joe sebbene ai punti vince di nuovo YEAHHH!!!! :D Scusa ma il tifo ci sta, tutti amiamo quella splendida canaglia di Joe!
Ottime le tue note, sia quelle che ci rivelano cose nuove (almeno per me) sul Giappone che quelle sulla boxe che sono utilissime per me che sono una neofita dell’argomento boxe :)
Gran bel lavoro come sempre un bacio grande :*
 
(Recensione modificata il 27/04/2016 - 10:03 pm)

Recensore Veterano
27/04/16, ore 12:09

Cara Lou,
Inizio col complimentarmi per l’accuratezza e l’amore con cui prepari il tuo angolo autrice, arricchendo la narrazione di riferimenti pugilistici e nipponici. E’ molto bello immaginare ciò che si legge e poi vederne le caratteristiche reali. Il dettaglio dell’umeshu, per esempio, ha un’incredibile potenza narrativa. Da un incontro nonna nipote, esso cala improvvisamente il lettore in un’atmosfera diversa dalla sua realtà, trasportandolo a migliaia di chilometri di distanza, nel Giappone vero. Sono i dettagli, e non solo stilistici, da te così meravigliosamente curati, a fare la differenza, a comunicare, ad emozionare.
Il momento intimo tra Yoko e Hatsuyo è di una delicatezza e fragilità meravigliosa. Due donne, stesso sangue, due generazioni di differenza. L’affetto che Yoko prova per l’anziana donna è palpabile in ogni suo gesto, nonostante tutto: nel suo imbarazzo, nella sua ricerca di qualcosa da offrire alla donna che possa soddisfarla, nel cenno rispettoso del capo con cui la saluta, accentuandolo. Poche parole che tagliano l’aria ed il silenzio, donando al lettore una sensazione di muto confronto non solo tra generazioni diverse, ma soprattutto tra esseri umani troppo differenti.
Purtroppo la formalità di Hatsuyo non permette di scalfirne la corazza esterna, per cui non ci è ancora dato sapere se la visita avesse un fine squisitamente affettivo, o meno. La frase finale con cui si conclude questa scena narrativa, “Guardati”, mi fa pensare che Yoko possa avere ragione, purtroppo, e che dietro la visita della nonna si celi ben altro.
Sai come io ami profondamente i passaggi narrativi dinamici in cui tu alterni fasi intime, personali ed introspettive a momenti attivi, fisici e sportivi. Tu hai la grande capacità di riuscirvi con grande naturalezza, e questo capitolo ne è un esempio perfetto. Il match tra the king e Joe è descritto meravigliosamente, da lettore sono divenuta spettatore, e mi pareva di trovarmi in prima fila con Yoko, Nakamura e Mikinosuke. Ho apprezzato molto il cambio di fronte narrativo che si è alternato durante l’incontro, hai saputo dare spazio, con grande equilibrio, sia al punto di vista di Joe che a quello del King, Ne nasce un’immagine così reale da poterla toccare, un momento sportivo magnifico in cui i rispettivi “sentite” dei pugili si fondono con armonia narrativa.
La terza scena ci porta ad un’atmosfera amicale e molto sportiva, King e Joe che parlano, bevono, ridono. Ne esce un bel messaggio di sportività , in cui emerge lo spirito del pugilato: combattività sul ring, amicizia e rispetto al di fuori di esso. Ammetto che i jolly mi hanno turbata ed attendo con impazienza di capire quale presagio si portino dietro, oltre a voler sapere quale sarà il destino di Carlos.
Ti rinnovo i miei più sinceri complimenti, cara amica. Un altro bellissimo pezzo, colmo di dinamicità, introspezione, sport e Giappone, va ad aggiungersi agli altri capitoli di questo lavoro, delicato e potente al tempo stesso.
Un abbraccio,
gratia

Recensore Junior
25/04/16, ore 12:14

Parto dal basso e ti faccio i miei complimenti per le tue note, sempre così precise ed interessanti e abbellite con le foto! Si vede anche da queste cose la cura e l'amore che metti in questa storia.
Allora, adesso il capitolo. Anche se è lungo non mi ha per niente annoiato, anche perché sai sempre mettere più scenari diversi, così il lettore non si abitua a vedere sempre i soliti personaggi. L'incontro di boxe mostra l'apprensione di Joe che vuole solo battersi con Mendoza: però sbaglia, perché sta ancora imparando tanto anche dagli altri avversari. Secondo me non è ancora pronto per Mendoza, da quel poco di pugilato che capisco e quindi deve portare pazienza.
Yoko è sempre tenerissima con la sua ansia per Joe!
Ma il tizio, il giornalista, che cavolo vuole?

Recensore Junior
25/04/16, ore 11:56

"Il Re è nudo". Hm. Perchè Leon ha perso o bolle in pentola qualcosa d'altro? Il titolo mi dà molto da pensare e ormai lo so che se scrivi qualcosa c'è un motivo dietro. 
Hai scritto di un riavvicinamento tra Yoko e la sua parente ma credo che la visita della nonna non sia sincera... non so, pure io sarei rimasta perplessa, proprio come Yoko.
Joe vince ma a fatica: man mano che affronta pugili sempre più bravi per lui diventa un banco di prova, anche perché non ascolta mai i consigli di Tange  fa di testa sua. Sempre il solito testardo!
Mi è piaciuto che Yoko voglia accogliere il padre di Joe: non ha pregiudizi perché lui è uno yakuza. Che dire poi del giornalista che non molla l'osso?
Credo che ci preparerai molte sorprese!.
Ciao cara,
diletta

P.S.. Una volta il tè verde con la schiumetta l'ho assaggiato e non mi è piaciuto per niente :) !

Recensore Veterano
25/04/16, ore 11:18

Se anche il capitolo precedente è stato un po' più corto del solito, questo lo hai fatto lungo, complesso e con molti risvolti. Si sta muovendo qualcosa, giusto? e non solo sul piano sportivo. Pure a me e non solo a Yoko ha dato da pensare la visita della nonna. Comincio a preoccuparmi.
Ho notato come riesci bene a captare le sfumature psicologiche dei pugili mentre si affrontano: il match è durato dieci round e nessuno dei due pugili è rimasto lo stesso dall'inizio alla fine. Però trovo che sia molto bello che Joe e Leon stiano diventando amici anche se appartengono a due mondi molto diversi tra loro.
Riesci a passare da uno scenario all'altro in modo equilibrato, così il lettore si immedesima in ogni ambientazione che descrivi.
Sullo sfondo rimane sempre l'amore tra Yoko e Joe, che continuano a vedersi appena possono: fai bene a non mettere troppe scene romantiche, mi verrebbe il diabete se in ogni capitolo vedessi 'sti due che si sbaciucchiano, sai che noia!
Gran bel capitolo, interessante anche nelle note, scritte con cura, come sempre!
Ciauzz
K.-L.

Recensore Master

Eccomi! Meglio tardi che, mai!
Nel WE non c'ero e questa settimana è stata moto impegnativa, quindi riesco a leggere solo adesso.
Un capitolo di raccordo dove ci presenti un nuovo personaggio, ovvero Dude.
Quindi il capitolo è diviso in due pari nette e distinte.
Nella prima facciamo la conoscenza, durante una partita di biliardo, o per meglio dire di stecca, di questi due ragazzi del bronx che hai tratteggiato, devo dire in modo impeccabile, molto realistico e in modo intelligente senza caricare, né in un senso, né nell'altro e non era facile, volendo rappresentare due ragazzi così. Secondo me Dude, questo tuo OC è un vero punto in più che impreziosisce la tua già bellissima storia.
Passiamo alla seconda parte che ho adorato!
Dampei che è come impazzito per la nuova palestra è un immagine davvero dolcissima e tenera. Voglio bene a questo personaggio come se fosse reale, sappilo!
L'immagine, invece, di Joe che non riesce a dormire nella nuova palestra e deve tornare nella vecchia è commovente e poetica. Mi è arrivata dritta al cuore la serie di immagini che tramite ciò che hai scritto, il ragazzo evoca nel posto sgangherato che per tanto ha chiamato casa.
Davvero molto bella la scena e molto coinvolgente. Fenomenale e molto significativo che ci sia anche il vecchio Tange una chiusa davvero notevole per un capitolo davvero apprezzabile.
​Complimenti sei sempre più brava, a presto! :*