Recensioni per
L'unico domani
di innominetuo

Questa storia ha ottenuto 410 recensioni.
Positive : 410
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/07/16, ore 18:29

All'inizio troviamo un Joe devisamente acciaccato che per una volta tanto smette di fare l'eroe ed il super uomo e si concede al riposo.
Poi lo spazio è tutto per il piatto forte del capitolo: l'incontro. Devo dire da ignorante assoluta che sono estremamente affascinata dalla naturalezza con cui ti muovi in questo ambito prettamente maschile  che difficilmnete affascina noi femminucce, a parte casi sporadici come il tuo. In ciò che scrivi si avverte proprio l'amore viscerale, quasi fisico che nutri per quesata arte definita se non erro nobile. Così sei riusciuta aconfezionare un incontro davvero avvicente e molto credibile, tanto che pare di esssere seduto tra la folla ad assistere, per non parlare degli stati d'animo del nostro Joe che ci arrivano dritti allo stomaco! All'inizio è spiazzato e ad un cero punto pare quasi che potrebber soccombere, spiazzato dalla furbizia di Dude che cerca, con un colpo di cosa, usando le sue stesse tattiche di farlo fuori contanto sull'effetto sorpresa, ma il nostro leone  ribellandosi anche alla sua scorrettezza, chiude la pratica con una micidiale sventola che nonostante il colpo estremamenet scorretto du questo esssere immondo, gli regala una grande vittoria, finendo così in modo epico un incontro che io, da lettrice profana ho trovato senza dubbio avvicente!
Non dici nulla in proposito ma spero davvero di cuore che il nostro Joe non si sia fatt nulla e stia bene sennò quel bastardo lì vengo io conciarlo per le fesyte GRRRRRRRRR!
Davvero un bel capitolo, bravissima Lou, sai sempre come catturarci e avvincerci portandoci dentro la soria insieme ai tuoi progonisti.
Chapeau!!!!

PS grazie per le tue sempre utilisime note! ;)

Recensore Master
07/07/16, ore 18:52

Tesoro bello, finalmente riesco a trovare un po' di tempo per scriverti una recensione! ^_^
Purtroppo i bimbi sono tanto belli quanto stancanti e così ogni volta che torno a casa mi ritrovo con addosso una spossatezze allucinante, tanto che spesso non riesco manco a mettermi a leggere al computer.
Ma bando alle ciance, torniamo al nostro capitolo! :D
Ho notato una grande differenza fra questo capitolo ed i precedenti... Più che altro da questo incontro ed i precedenti! Ho molto apprezzato la scelta dell'iniziare il capitolo ad incontro già avvenuto, ha aiutato noi lettori ad immedesimarsi maggiormente con Joe ed ha reso in maniera molto efficace la sua fatica ed i terribili postumi di quel match così scorretto.
Molto bella anche la parte di "attesa", i momenti prima dell'incontro in cui sottolinei le differenze fra i due paesi natali dei nostri pugili, nonchè le evidenti differenze fra i due: è chiaro che Joe e Walker hanno due stili completamente diversi, come sono diversi i loro paesi e la cultura che rappresentano... Insomma, che si trattasse di un match entusiasmante, lo si capiva sin dal principio!
E' stato un bellissimo incontro, almeno dal punto di vista narrativo: Lo hai reso molto bene, hai curato benissimo la parte tecnica ed hai saputo dargli molto colore, persino nei (non pochi) momenti di scorrettezza.
Penso che sarebbe stato davvero bello vederlo in un episodio: Mi sarei entusiasmata nell'assistere ad un simile incontro e a vedere il povero Joe lottare fino alla fine contro al suo rivale, per poi vincere, nonostante le scorrettezze.
Ancora complimenti, tesoro, un altro capitolo curato in maniera impeccabile ed estremamente appassionante.

Un abbraccio <3

 

Recensore Veterano
06/07/16, ore 14:31

Brava, hai scritto davvero un signor incontro: l'ho trovato avvincente. Ho rivisto molti pugili del passato in  Dudley Walker: non solo Mike Tyson, ma anche Rocky Marciano, tanto per dirne uno. Del resto la tua conoscenza della boxe è indiscutibile, questo si era capito e solo se si conosce questo sport si può parlare di Rocky Joe con cognizione di causa.
Walker è un figlio di buona donna e mi auguro che se ne torni al paesello il prima possibile. 
Mi sa che la fine della  ff si avvicina: mi consolo al pensiero di poter leggere e rileggere tutte le volte che mi girerà di farlo.
Ancora complimenti.
Ciauzz
K.-L.

Recensore Junior
05/07/16, ore 17:59

Il tuo Walker è un bruto! anche se ha perso per scorrettezza ha fatto del male a Joe, questa non gliela perdono!
L'incontro è stato emozionante però ora spero che non ci siano conseguenze per Joe, poverino...
Yoko è sempre in angoscia, non la invidio per nulla :( eh
La boxe continua a non piacermi, i pugili rischiano la vita!

Recensore Junior
05/07/16, ore 17:30

Ciao, hai scritto un capitolo tutto sportivo e va benissimo, dato che parliamo di Rocky Joe.
Ho letto tutto d'un fiato dell'incontro di Joe con quell'animale che gli ha fatto molto male con i colpi a tradimento. Uno così non dovrebbero farlo boxare e spero che venga espulso! che se ne ritorni nel bronx!
Adesso Joe non si sente bene, come hai descritto all'inizio del capitolo: spero che almeno si faccia vedere da un medico, ma testardo com'è ne dubito...
Grazie alle tue note ho capito meglio l'incontro: sono cose che avevi scritto ma hai fatto bene a riprenderle, perché io me le ero già scordate (di pugilato non ci capisco nulla, non sapevo che fosse uno sport così complesso).
Povero Joe..
 

Recensore Veterano
04/07/16, ore 21:21

In questo capitolo dedicato al “match indecente” tra Joe e Walker, hai scelto una struttura narrativa diversa dai precedenti. Infatti, l’apertura vede Joe nel momento post-incontro, solo e dolorante dopo lo scontro con il violento pugile americano. Ho trovato questa scelta molto appropriata e stimolante per il lettore, perché vediamo subito le condizioni di Joe, ma argutamente, hai lasciato in sospeso il risultato dell’incontro. Questo “trick” narrativo molto interessante e appropriato al momento narrativo, costruisce una bella tensione di plot ancora prima che l’incontro inizi. Sappiamo che sarà un match durissimo, sia dal titolo del capitolo, sia dal flusso di pensieri di Joe dell’apertura. Non sappiamo però il risultato finale del “match indecente”.
Dal silenzio di questo momento personale, ci conduci poi all’interno del palazzetto dello sport, affollato di gente e con la onnipresente Yoko, un magnifico fiore di loto che dona sempre quel delicato tocco femminile alle scene in cui compare, e che ritroviamo accanto al suo uomo.
Bellissime ed evocative le frasi che hai voluto sottolineare, distanziandole ed isolandole dal resto del testo. Mi ha colpito in particolare quella che descrive la differenza tra Stati Uniti e Giappone: due cieli diversi, per due mondi diversi. Solo questa frase ha insita in se’ una poesia disarmante, di un simbolismo magnifico. Il sole, uno e rosso. Il Giappone, unico ed unito. Le stelle, multiple e bianche. Gli Stati Uniti, con le loro molteplici facce, la loro eterogeneità, le loro differenze interiori. Questo “verso” merita davvero un’ovazione per tutta la poesia, la storia e l’antropologia che cela in se’.
E continua il contrasto dei colori, tra quelli della pelle dei due boxeur, ma anche tra quelli delle anime (come il colore nero dell’anima di Walker).
Ancora una frase che spezza la narrazione, “senza resa e senza speranza”. L’aura negativa del pugile americano risucchia tutto con la sua ossessiva negatività, che non si arrende mai e che non conosce speranza. Davvero un’immagine potente per descrivere l’avversario di Joe prima che il match inizi, e che contribuisce ad aumentare ulteriormente la tensione narrativa intorno all’incontro.
Molto delicato anche il pensiero di Joe per il suo sfortunato amico Carlos, e ancora una volta una frase separata ed evidenziata nella narrazione chiude quel microcosmo interiore e privato, aprendo la strada al match stesso.
Ho poi particolarmente apprezzato i dettagli tecnici con cui hai intriso la narrazione, che mi hanno reso molto godibile il match, nonostante le scorrettezze dell’avversario di Joe. Possiedi una passione e una conoscenza davvero profonda di questo sport che stimo molto e che rendono tutto il tuo lavoro assolutamente realistico e curato.
La chiusura poi risolve quella tensione con cui hai sapientemente tenuto il lettore incollato alla narrazione. Joe vince. Nonostante il dolore e le scorrettezze. E forse, anche grazie ad essi.
Apprezzo la dinamicità di questo tuo lavoro, cara, in cui le parti intime, personali ed introspettive dei personaggi si alternano a momenti sportivi di grande movimento fisico, ma anche interiore.
Complimenti, come sempre.
Un abbraccio,
gratia

Recensore Master
04/07/16, ore 16:48

Bellissimo capitolo! Mi è piaciuto parecchio, in ogni sua parte! L'inizio poi è davvero eccezionale! Joe si sveglia e già è accaduto tutto! E' coperto di ferite e tutto gli fa male.
Ecco che Devil stava lambiccandosi il cervello per ricordare, ma poi parte il flashback. In una storia come questa ci sta parecchio bene questa impostazione, buona idea. E poi non immaginavo che le cuciture dei guantoni facessero così male... si vede che le hai provate, sarebbe impossibile saperlo altrimenti. Un giorno dovrò provarle... forse no!
Povero Joe, eheh.

Poi il resto del capitolo è solo battaglia. Incredibile! Non avevo capito niente del Joe della seconda serie! Idolatrando il Joe picchiatore della prima serie, mi è sembrato troppo signorina in seguito, invece è cambiato perché è diventato più bravo e tecnico! E Walker invece è esattamente com'era Joe prima, rozzo, con tanto di fallacci di ogni genere!
Squalificato! Non ha perso, insomma! Interessante...
Joe ora è più tecnico, ma non ha avuto ragione veramente del vecchio se stesso picchiatore.
Ciò significa che il vecchio Joe era più pericoloso? Basterà essere tecnico per sconfiggere Mendoza che è più tecnico di lui?
Ora non ricordo assolutamente niente dell'incontro tra Joe e il campione del mondo, quindi mi affido a te, però i miei dubbi rimangono.
Non so se un Joe tecnico va bene contro Mendoza, ma questa è una mia fissazione...
Sigh, quindi ci siamo. Il prossimo è il campione.
Ho notato che manca una cosa alla storia, ma te la dico privatamente per non fare spoiler.

Stavolta ho letto tutte le spiegazioni che hai lasciato, è stato davvero bellissimo, la battaglia mi fa sentire VIVA!

Diamine, Joe, ho paura, se mi fai troppo il delicato le prenderai da Mendoza che è più alto di te!

Ora che è finita questa parte voglio vedere come riuscirà a cambiare la storia!

PS: Non mollo, figurati, io non mollo mai!

Recensore Master
14/06/16, ore 16:36

Eccomi qua!
Perdonami il clamoroso ritardo, ma dallo spettacolo ad oggi non ho avuto mai il tempo di dedicarmi con calma alla lettura! Come ben sai, ci tengo molto a leggere con attenzione i tuoi aggiornamenti, dunque ho dovuto aspettare di avere un po' più di pace e tranquillià. :)
Veniamo al capitolo: Era solo una questione di tempo, prima che Joe si scontrasse con Walker (il quale, per altro, ricorda vagamente un certo ed impetuosissimo Mike Tyson.. Ma magari mi sbaglio!)
L'americano, che di basa è certamente molto più violento ed aggressivo di Joe, è ulteriormente fomentato dalla rabbia per la morte dell'amico, della quale - come ben sappiamo - incolpa proprio il giovane Yabuki; mi è piaciuto molto il momento dell'incontro, le due nemesi finalmente faccia a faccia, attimi di tensione estremamente chiari ed evidenti, anche agli occhi del lettore.
Semplicemente bellissima la scena di Hatsuyo: hai ricostruito un'immagine stupenda, traboccande di poesie e sacralità; non conosco così bene le tradizioni giapponesi, ma leggerne una descrizione così accurata mi ha davvero ammaliata, sono riuscita ad immaginare ogni singolo istante come se fosse uno splendido quadro d'autore.
I miei vivissimi complimenti per questo frammento di poesia.
Purtroppo l’arrivo di Nakamura ha turbato la magia e la tensione, così come fra Walker e Joe, si è percepita molto chiaramente.
Nakamura sta cercando di convincere Hatsuyo a mettere da parte i risentimenti ma la donna, quasi profetica, non può fare a meno che affermare l'imminente disfatta del povero Joe,disfatta che avverrà proprio a causa di se stesso.
Il finale è come sempre dolce e poetico, come ogni momento amoroso fra Yoko e Joe che tu hai descritto fino ad ora: Si vede quanto li ami, quanto loro significhino per te.
E questo tuo amore, lo trasmetti magnificamente attraverso le tue parole.

Bravissima come sempre, tesoro.

Un abbraccio <3

Recensore Master
14/06/16, ore 01:19

Salve! Cosa abbiamo qui? Un altro cannibale? Urgh! Un novello Tyson si appollaia nella tua fic! Accidenti e adesso lo immagino esattamente così, con pelata e tutto, ma tanto per incominciare Walker è un peso medio e non può essere così grosso!
Grosso o piccolo è cattivissimo e Joe potrebbe chiudere il match con qualche parte in meno... speriamo di no! Le sue bellissime orecchie e il suo graziosissimo naso!
Ehi! Innanzitutto, questa parte è originale, quindi posso spremermi le meningi quanto mi pare, tanto non ho nessun ricordo di questa storia, poi, da quando Yoko è così spaventata per Joe?!
Non era mai successo prima d'ora e questo mi dice male, malissimo! Quando l'abbiamo vista spaventata, prima d'ora?
E poi non parliamo di quella ç#@* di nonnetta, che se ne esce con quella frase: - Joe Yabuki sarà ben capace di distruggersi da solo. Dovrò solo starmene ad aspettare. -
Hai la lingua troppo lunga, vecchiaccia! Naka-san, ti vedo che sei un gentiluomo, ma me lo fai un favorino piccolino?? Ammazzala, il mondo starà meglio senza di lei! Io non li sopporto gli intriganti!
A questo punto ti sei completamente distaccata dalla storia originale, il che mi fa davvero piacere, perché il brivido dell'imprevisto rende tutto molto più eccitante!
Penso a Yoko com'era tranquilla quando Rikishi è salito sul ring per il suo ultimo combattimento e non mi do pace del motivo per cui ora lei abbia così paura...
Quanto credi che manchi alla fine? Non molto, vero? Sono curiosa di vedere cos'hai pensato per i tuoi OC. Per il resto taccio o faccio spoiler ai i tuoi lettori, anche se a questo punto le cose potrebbero andare molto diversamente dalla storia originale. Bene, bene, sai già come la penso in merito. E le fic ci sono per questo. Quindi butta tutto all'aria, mia cara!
Comunque, come può quella dannata Shiraki anziana andare a pregare come se nulla fosse? Io vorrei sapere tanto per cosa ha pregato! No, aspetta, forse è meglio non saperlo. Questa è capace di pregare per la morte altrui.
...
Tra lei e Walker non so chi sia peggio! Anzi, sicuramente è peggio lei, perché almeno lui ci mette la faccia per farsela spaccare! Oh, se se la spaccherà... non ha proprio idea di chi sia Joe Yabuki!
Procedi, Joe adorato, fallo viola e rimandalo a casa! Mi sono fatta una bella maratona di puntate di Joe e sono ammirata dal suo splendido stile di combattimento, quindi che rinfili a quel botolo un magnifico colpo d'incontro triplato e lo rimandi a piangere nel Bronx! Wahaha!!

Ciao Lou, al prossimo capitolo!
(Recensione modificata il 14/06/2016 - 06:01 am)

Recensore Veterano
14/06/16, ore 00:33

Capitolino tranquillo eh.
​Joe a momenti si mena con Duuuude e la festa va a farsi friggere: a Yoko farà venire i capelli banchi quella testina de videl.
​Nakamura vs Hatsuyo: pareggio. Lui la minaccia ma lei la tira a Joe. Quando ti leggo mi sorprendi sempre: leggo, leggo e mi dico "ah ecco, ora succede questo" e poi tu mi capovolgi tutto.
E chi ti ferma più?
​Brava.
ciauzz
K.-L.

Recensore Junior
13/06/16, ore 20:37

Ehi ciao, intanto che aspetto che salga il caffè ti scrivo. Ho letto ieri il capitolo e devo dire che è molto interessante e mi è piaciuto tanto come il padre di Joe ha sistemato a dovere la nonna di Yoko. Le sta bene! adesso voglio proprio vedere se la pianta con i suoi giochetti! Vai a fare la calza va'!
Joe e Yoko sono troppo belli insieme e io sono preoccupata perché l'americano è un pazzo violento. Non è mica Tyson quello che ti ha ispirato?
Cosa vinco se indovino? scherzo eheh
Complimenti e buona serata!
 

Recensore Junior
13/06/16, ore 19:33

Cavoli, hai aggiornato e non me ne sono accorta! e pensare che aspettavo da giorni il capitolo nuovo: come non guardo ecco che arriva! vabbè... Murphy non si smentisce mai.
Dunque, che dire? capitolo interessante, come lo leggi arrivi alla fine di corsa e ti dici "noooo, è finito, ora devo aspettare :(". Mi divoro i tuoi scritti e pensare che di solito io sono lenta a leggere!
Joe e Dudley si sfidano e a momenti si menano alla conferenza altro che buffet! la tensione tra i due galletti è percepibile, come pure la strizza dei loro poveri allenatori: mi sa che se Tange non fosse calvo avrebbe i capelli bianchi
Nonnina dolce ha avuto il benservito dal papà di Joe e le sta bene. Però gliel'ha tirata, accidenti a lei!
L'ultima scena è bella e dolce: peccato però il bollino arancione...
Brava!
aspetto il prossimo capitolo,
diletta

Recensore Veterano
12/06/16, ore 18:31

Credo non potessi scegliere titolo migliore per questo momento narrativo.
Il fato o la giustizia compensatrice si presenta qui sotto due diverse forme: abbiamo Walker, che nella sua mente violenta si propone come la nemesi di Joe contro l’infausto destino del suo amico Leon; ed il confronto tra Nakamura e Hatsuyo.
Il momento di confronto tra i Walker e Joe è talmente intenso che il lettore riesce a palpare la tensione tra le dita. Grazie ad una componente descrittiva sapientemente dosata e intessuta con i dialoghi, la parte visiva che si materializza davanti agli occhi del lettore è estremamente vivida: i muscoli tesi di Joe, nonostante il volto apparentemente rilassato; gli sguardi infuocati che traghettano tra i due giovani pugili. E quei “due paia di intensi occhi neri che si fronteggiano, di diverso taglio ma dalla medesima espressione”, da soli sono in grado di trasmettere tutto.
L’armonia della legge del fato e della nemesi, filo conduttore di questo capitolo, prosegue successivamente. Vediamo infatti Hatsuyo immersa in una delicatissima immagine, quasi bucolica, nel tempio shintoista, da te magistralmente descritto. Ancora una volta, la componente narrativa da te sapientemente dosata ed intercalata armonicamente alla componente di dialogo, materializza davanti agli occhi un acquarello sfumato. Il sottile ed impalpabile kimono di seta di gelso che avvolge le forme delicate e non più giovani della raffinata signora creano un effetto visivo onirico, arricchito dalle aeree movenze della donna. Magnifica la scelta di un tempio più raccolto e silenzioso rispetto ad altri più frequentati, perché il lettore riesce anche a percepire un effetto uditivo, quello del silenzio che circonda la scena che si svolge.
L’arrivo di Nakamura rompe quell’equilibrio di fragile cristallo tra natura, preghiera, spirito e figura femminile, accelerando il ritmo narrativo. Anche qui si entra nel tema della nemesi: Nakamura è certo la nemesi di Hatsuyo, ma forse, anche le parole di Hatsuyo sono presagio di un fato: “Joe Yabuki sarà ben capace di distruggersi da solo. Dovrò solo starmene ad aspettare.” E Nakamura, da padre che ama il figlio, sente chiaramente il peso insopportabile di quelle parole, del fato che potrebbe avvolgere con i suoi tentacoli negativi il figlio e cambiare radicalmente le sorti del periodo positivo vissuto sinora da Joe. Infatti, il padre del ragazzo si sente sconfitto, per la prima volta.
La chiusura del capitolo ci riporta ad un’atmosfera soffusa e notturna, delicata come la ragazza di Joe, Yoko: da donna che ama profondamente, Yoko percepisce che il nuovo avversario di Joe ha un’aura negativa intensa, carica di odio e di rabbia. Joe non vuole lacrime, infatti “le beve”, direttamente dalla pelle della sua donna. Un’altra immagine fisica ma eterea al tempo stesso, che corona questo momento intimo ed intenso tra i due giovani.
Ci hai proposto un capitolo denso di immagini vivide e soffuse al tempo stesso, intriso di magnifici e ricercati simbolismi. Ti rinnovo i miei più sinceri complimenti: talento e passione trapelano in ogni singola parola di questo lavoro, da te curato in ogni dettaglio narrativo ed introspettivo.
Un abbraccio,
gratia
addendum: credo che la figura di Walker si ispiri a Mike Tyson (pur trattandosi di un'altra categoria di peso rispetto a Joe e Walker... ma il morso mi ha ricordato qualcosa!... spero di aver indovinato :)
(Recensione modificata il 12/06/2016 - 07:05 pm)
(Recensione modificata il 12/06/2016 - 07:12 pm)

Recensore Master
12/06/16, ore 11:38

Mi sa che son la prima anche oggi! ^_^
Dunque gran capitolo questo!
Si inizia con la classica sfida pre incontro, condita da tutti gli elementi del caso. La folla di giornalisti, gli sfidanti, l’adrenalina e le manfrine, che però in questo caso non sono affatto manfrine, nel senso che gli sfidanti sono animati da vero ed autentico odio. Joe non ha mandato giù la lettera di Walker e  Walker è davvero un bastardo con la B maiuscola, ma questa volta è Joe che lo fredda con una risposta e una sfida mozzafiato.
IL tutto è descritto con ritmo incalzate e adrenalitico che coinvolgono il lettore come se fosse presente alla scena!
Inutile che ti dica che la parte che più ho amato è quella in cui la vecchiaccia viene rimessa al suo posto. Una donna orribile capace di azioni infami al pari della yakuza e forse anche peggio, che viene trattata come una delinquente qualsiasi e questo mi fa enorme piacere perché se lo merita alla grande. Un grande plauso a te per le bellissime e accurate descrizioni del tempio giapponese che mi hanno veramente incantata.
E poi si finisce con l'immagine di Yoko che è preoccupata, anzi è letteralmente angosciata per il suo Joe. Devo dire che la ragazza non ha tutti i torti, quel Walker mette i brividi! Anche io sarei molto preoccupata se l'amore della mia vita dovesse incrociare i guantoni con lui. Ovviamente Joe la rincuora e la rassicura, non potrebbe fare altrimenti e lo fa nel modo più dolce e bello del mondo.
Ci lasci con questa immagine delicata e romantica che sfuma la fine del capitolo  e fa da preludio ad un match che temo sarà sanguinoso, sì, io ho capito a chi ti sei ispirata, ma prima mi incuriosisce anche leggere le ipotesi degli altri, magari te lo rivelo in privato ;)
Brava come sempre ottimo lavoro e non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo.
Un bacio e a presto!
 

Recensore Veterano

In questo capitolo, scene intime, private e mini flussi di coscienza si susseguono a momenti sportivi, che fungono da preludio a combattimenti citati da Joe e da Tange.
Vari momenti di intermezzo narrativo si sviluppano ed il filo della trama avanza inesorabile.
Vediamo il padre di Joe, con le comprensibili preoccupazioni dovute al terribile fatto occorso a Leon, che evidentemente avrebbe dovuto coinvolgere anche il suo ragazzo.
Prende poi sempre più corpo all’interno della struttura narrativa il ruolo di Dudley, un uomo rude, un vero e proprio “street boy” cresciuto nel fango, temprato dalla miseria e dall’enorme divario sociale che esiste realmente negli States.
Vediamo poi Yoko, che pur di non rinunciare all’occasione di aiutare il suo uomo conoscendo meglio il suo prossimo avversario, accetta un invito a cena dal reporter (che evidentemente sottendeva anche un interesse che esulava da quello professionale). Magnifico ed in linea perfetta con il personaggio l’arrivo del nonno della giovane, che senza parole o spiegazioni ha così esplicato definitivamente il vero ed unico motivo per cui si trova a cena con Jun quella sera.
Ho lasciato intenzionalmente per ultima la scena narrativa dedicata a Carlos, perché per una strana coincidenza mi trovo a scrivere questi miei pensieri in questo giorno di lutto per il mondo della boxe. Il grandissimo (anzi, il più grande di tutti i tempi) Muhammad Alì ci ha lasciato oggi, insieme alla sua straordinaria personalità, oltre ad un talento innato, unico, inimitabile. Anche Muhammad Alì soffriva di una malattia neurologica causata dai ripetuti traumi cranici insiti nello sport del boxeur. Il parallelo con questo tuo momento narrativo intimo e delicato è nato spontaneamente in me. In questa fase, torniamo negli Stati Uniti, in quell’atmosfera di tragica intimità che avevi già sapientemente creato nel capitolo precedente. La figura dello sfortunato Carlos immerso in una realtà virtuale è toccante e commovente, sia per Joe che per il lettore che osserva i due amici-rivali di sempre. I gesti delicati e di puro affetto che Joe compie per Carlos emanano empatia ed umanità, ancora una volta sottolineando la profondità della natura sentimentale del nostro pugile.
Ho infine apprezzato molto i riferimenti francesi, lingua che amo profondamente, insieme alla menzione per il Borgogna (splendida regione vitivinicola e storica della Francia) e la splendida citazione storica che da anche il nome al capitolo. Morte: Leon, ma anche Carlos (la sua morte mentale); ma c’è anche tanta vita che aleggia: Joe, Yoko. E mi permetto di aggiungere, in questo giorno particolare, Muhammad Alì, un mito immortale che vivrà per sempre.
Un abbraccio e a presto.
gratia
(Recensione modificata il 05/06/2016 - 01:44 am)