Recensioni per
Rose d'hiver
di Mina7Z

Questa storia ha ottenuto 549 recensioni.
Positive : 545
Neutre o critiche: 4 (guarda)


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Recensore Master
19/04/16, ore 14:45
Cap. 38:

Carissima Mina , ho sempre seguito la tua FF fin dall'inizio . È solo adesso trovo il piacere di lasciarti un mio pensiero . La trovo stupenda anche se tante volte mi ha fatto soffrire enormemente . Volevo complimentarmi per questo nuovo capitolo mi ha commosso tantissimo l' addio di Oscar con il suo bambino . Spero tanto che il caro André si salvi. Aggiorna presto non lasciarci così in ansia . Un caro saluto e un'abbraccio💝

Recensore Junior
19/04/16, ore 00:47
Cap. 38:

Non recensisco spesso ma ti leggo!. questa è la storia più difficile che hai scritto e mi piace moltissimo.vai avanti così.Aspetto il prossimo con un 'ansia terrificante! 

Recensore Master
18/04/16, ore 23:51
Cap. 38:

Sublime, struggente, unica... Non so quanto potrei continuare con gli aggettivi ma comunque non potrei rappresentarti la ridda di emozioni che hai suscitato dentro di me. Con la tua Oscar che ritrova il suo amore per lui, intenso come il primo giorno e trova la forza di separarsi da suo figlio, di dirgli addio e di andare incontro al suo destino, sempte e solo per lui... Dio, Mina, che brividi... Aspettavo questa Oscar, te lo confesso e ora con i polsi che tremano, attendo di sapere quale destino hai in serbo per loro. Un abbraccio!

Recensore Veterano
18/04/16, ore 22:48
Cap. 38:

Quando penso che tu abbia gia' raggiunto la perfezione, ecco che mi stupisci ancora.. Perche' il tuo modo di coinvolgere con le parole e le immagini che evocano e' incredibile.
Oscar e' decisa a rinunciare a tutto pur di salvare Andre'. Sono convinta che ci riuscira' ma il finale resta un mistero...ci sorprenderai..lo so!
Un abbraccio

Recensore Master
18/04/16, ore 22:21
Cap. 38:

Sono madre, Mina, e forse questo suonerà blasfemo anche solo per disquisire della trama di una storia. Però sono assolutamente fiera della scelta di Oscar. Straziante, lacerante al massimo per una madre, ma assolutamente coerente con quello che lei è tornata ad essere: sè stessa.
Ti assicuro che per un momento al capezzale di Bertrand e dinnanzi la proposta di Thèrogne, ho temuto di veder riaffiorare la Contessa de la Tour d'Auvergne. E forse ha tentato, sì, di ridestarsi quel pallido fantasma di donna che è stata. Più abituata a sopportare, a conformarsi alle imposizioni, a fare la prigioniera di lusso, che non a combattere con forza e determinazione per un ideale, per un sentimento, per il diritto alla felicità. Più abituata ad abituarsi, a percorrere il sentiero delle possibilità.
Di scelte difficili ne ha dovuto fare parecchie, lo ammetto. Ma la sua unica, definitiva, scelta coraggiosa è questa: tentare l'impossibile. E qui riconosco ancora, come nel capitolo precedente, la vera Oscar. Che, nonostante sia più facile consegnare il marito come equo scambio per la salvezza di Andrè, decide di immolarsi in prima persona per quello in cui crede: la salvezza di Andrè, nonostante tutto, contro tutto.
Probabilmente sa che non ha più nulla da perdere. Consegna idealmente Laurent al padre, gli garantisce un futuro anche se con un personaggio che avremmo visto volentieri immolarsi per una giusta causa, come una sorta d'espiazione per tutte le sue colpe. E sceglie di lottare in prima persona, come Oscar farebbe e come ha sempre fatto.
Non si sa cosa sceglierà di fare, quali gesti compiere per salvargli la vita. O se semplicemente si accontenterà di morire accanto a lui, perchè se in vita non ha fatto abbastanza per vivere completamente il suo amore, forse dinnanzi alla Morte non potrà sottrarsi al bisogno di stargli accanto.
Sì, riconfermo: la sua decisione è davvero giusta. Per anni è vissuta accanto ad un uomo che l'ha fatta soffrire nei modi più indicibili, a tratti. Ora condividerà ciò che il Destino ha scelto, assieme all'unico uomo che NON le avrebbe mai fatto del male, nemmeno per Amore.
Capitolo da montagne russe, in un salire e scendere continuo verso gli abissi e le vette di una donna che ha fatto della contraddizione l'abito col quale vestirsi per affrontare lo spettacolo dell'esistenza.
Ps: Andrè intanto rimane in gattabuia....non oso pensare come potrà ritrovarlo...
Mirabile, come sempre.
Un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
18/04/16, ore 22:03
Cap. 38:

Struggente, vera, appassionata, coraggiosa OSCAR! Lo sapevo... lo sapevo che lei era così. Fin dall'inizio, la sua caparbietà, la sua ostinazione. Poi la malinconia, la tristezza nel cuore. Ora il riscatto. Ora c'è lui da salvare e poco le importa di morire al posto suo. Fantastica. E tu, Sublime. La scena di commiato  al piccolo mi ha stretto il cuore. Sei unica Mina. I sentimenti arrivano.
Cosa posso aggiungere? 
Preparo i fazzoletti... perché temo che non sarà facile leggere. 
Ma io ci sarò fino alla fine!!
Grazie per aver aggiornato, attendo nuove da André..
Cecile  
(Recensione modificata il 19/04/2016 - 12:51 am)

Recensore Master
10/04/16, ore 23:02
Cap. 37:

Con questo capitolo la d'Auvergne è "quasi" tornata ad essere Oscar.
"Quasi" perché  continua ad avere sfumature insopportabili e poi perché le posso dare il beneficio del dubbio, la certezza se la deve guadagnare per almeno 2 capitoli di fila.
Però le premesse ci sono tutte.
Oltre alla solita magia che riesci a creare nei tuoi scritti, il capitolo ci pone davanti diversi interrogativi:
- che fine ha fatto Bertrand ( quesito scontatissimo)?.
- ha davvero fatto una brutta fine o è riuscito a barattare la sua salvezza?
- André lo ha ritrovato? Si sono chiariti/accusati/malmenati?
- questa Terogne (che non brilla di certo per simpatia) è davvero la donna di André?
Devo dire che crei sempre delle antagoniste di Oscar proprio carucce😉😖
Ma conosciamo solo il suo punto di vista. Non è detto che corrisponda alla realtà. Non so, ma non mi convince, magari è solo un amica.
- come vuole agire la quasi Oscar per salvare André? Chiederà aiuto a Fersen? 
E quest'ultimo è davvero fuori dai giochi?
Il tutto è sempre più avvincente, condito da tutto quello che rende i tuoi racconti speciali agli occhi e nel cuore del lettore: la bravura.
Superba...come sempre!
 

Recensore Master
09/04/16, ore 00:10
Cap. 37:

Finalmente un capitolo che ci mostra più di un barlume della Oscar che conosciamo: una donna dolorosamente consapevole dei suoi errori e delle condizioni reali del suo Paese, che sembra essersi risvegliata da un lungo letargo e che con orgoglio e inusitata determinazione è pronta a fare di tutto pur di salvare l'uomo che ama. Bella l'immagine di lei che cammina per le strade di Parigi, dolcemente disarmante la spontaneità e l'acume del suo piccolo Laurent (quanto è purtroppo vera la considerazione sui figli dei nobili, solo che l'allargherei tristemente un po' a tutti i bambini di ieri e di oggi), serrato e ben costruito il dialogo con la sua ambigua rivale. Qui esce davvero la sua natura di donna combattiva, capace come una Furia di difendere a spada tratta il suo uomo, indignata, a testa alta (pur ammettendo con amarezza i propri errori) contro una donna incapace invece di mettere André al primo posto. E direi che era ora... troppo riduttivo vedere qualcosa della sua determinazione solo fra le lenzuola, passami la battuta !😉. Alla prossima...

Recensore Master
05/04/16, ore 23:50
Cap. 37:

Assieme a tutti i fantasmi compagni dell'esistenza assurda e vuota della Contessa, è arsa anche un gran pezzo della sua anima. Quella confusa tra la convenienza dell'ipocrisia e della facciata, che si sentiva allo stesso tempo prigioniera e pure al riparo tra le alte e ricche mura del castello avito. La fortezza dove Oscar aveva preferito gelare il proprio cuore, dove aveva ritenuto più sicuro vivere di ricordi che riconquistarsi fieramente un presente sincero, denso solo d'Amore, quello vero, quello che, nel momento in cui lo si scorge diventa anche giusto pretendere.
L'avverto in crescendo, questa metamorfosi, Mina, come una melodia fino a raggiungere il suo apice , di nuovo, in quell'umile stanzetta a Parigi. Oscar sta ritornando ad essere Oscar. Anche da madre, con la mano di Laurent ben salda tra le sue. La vita vera, intrisa di sofferenza, anche squallida, se si vuole, passa negli occhi di Oscar, nelle sue narici, nel suo animo. Viene con solerte pazienza narrata all'amato figlio, spettatore inconsapevole ed innocente di tanta umana miseria. Ma anche "uomo del domani", seppur nobile, con un cuore piccolo e puro , pulito, come una tela immacolata ove gettare lo schizzo per un nuovo Destino...
E se i fantasmi del castello hanno sempre comodamente ghermito la bellissima Contessa de La Tour d'Auvergne, così la dolente miseria della strada la conduce inesorabilmente alla ricerca della Verità, la sua, la loro Verità.
Credimi che la bella e fiera Thèrogne non rientra nelle mie grazie. O forse sì? Perchè la vedo, malgrado tutto, come la forza della Coscienza che scuote Oscar..e la fa tornare LEI. Perchè le rovescia addosso tutto il male patito da Andrè, l'abbozzo di quel dolore trasformatosi in gelo che lei avvertì in quella stanza mesi prima. E perchè, attraverso la sua rassegnazione, Oscar rivede sè stessa, lo specchio della sua passata vigliaccheria. Quindi reagisce. Quindi ricorda. Nel rosso cupo di un momento di accecante passione, ricorda sè stessa, ricorda lui. Quello che erano, quello che sarebbero potuti essere, quello che il Fato avrebbe potuto regalare loro.
Ricorda la cosa più importante: si erano talmente donati l'un l'altra da abbandonarsi alla cieca fiducia che solo la Verità di un Amore unico ed indissolubile può dare. Amare vuol dire dare e avere fiducia, assoluta. Quella che Andrè riponeva in lei, la vera Oscar, quella accolta solo dal suo abbraccio....
Ecco, non ti nascondo che sapere Andrè nei panni di un condannato a morte sotto un regime che ormai, con l'alibi di una millantata volontà popolare, s'apprestava ad una forma di governo sconfinante nel fanatismo ideologico, mi devasta non poco. Anche se, limpido ed onesto qual è ( lui sì, l'ho sempre riconosciuto..), sapevo avrebbe rischiato tanto...persino la vita.
Lo so che le decisioni contestuali dell'autore non vanno influenzate,ma non è mica che si possa procedere verso un equo scambio? Quello che per me è stato sempre un personaggio tossico come Bertrand, non potrebbe forse, per amor di giustizia ( ed anche per amor mio..) rendersi utile immolandosi per la causa del salvataggio di Andrè: il vero marito di Oscar?
Ormai, con questo commento ho oltrepassato la soglia...ma convengo con altre amiche che questo è forse uno dei capitoli di Rose d'hiver che più ho amato, proprio perchè ho ritrovato Oscar ed il fuoco ardente di un sentimento divorante per cui valga la pena combattere, come avrei desiderato da molto prima..
...e io aspetto.....
Un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Master
05/04/16, ore 22:43
Cap. 37:

Sono tornate le lacrime, sul finale, su quell'amore così immenso, così resistente alle onde del tempo e della vita, su questa fiducia in lei illimitata che, ora lo sa, André non ha mai perduto. Mi hai straziato, con questo capitolo, così come straziano le emozioni forti e vere e belle, quando si fanno strada nel cuore...E l'intensità di ciò che riesci ad evocare è così grande che non sono in grado di mettere insieme dieci parole di senso conpiuto per provare a dpiegartelo... Non c'è nulla di nuovo che posso aggiungere se non che tu sei sempre la più brava, senza se e senza ma. Un abbraccio.

Recensore Master
05/04/16, ore 22:29
Cap. 37:

Bel capitolo e bel confronto. Le accuse che rivolge a Oscar sono dure da digerire ma occorre dire che la rivoluzionaria non ha mosso un dito per André, preferendo crogiolarsi nell'astio piuttosto che difenderlo. E'comodo incolparla ma se alla fine André muore, cosa avrà ottenuto? Niente. Non ci ha nemmeno provato. Si è arresa prima ancora di tentare...un po'come ha fatto Oscar per anni. Si è lasciata crogiolare nell'autocommiserazione,senza fare nulla.
Ora però le rimane poco tempo e vuole salvare André, anche solo per permettere a suo figlio ed alla figlia di André di avere qualcuno accanto. Bertrand è sparito e lei sa di essere al limite. Solo ora che non ha più niente da perdere per sé stessa e per il proprio rango ha deciso di rischiare. Questo è proprio del personaggio originale. Le tue storie sono sempre molto dure e mi chiedo sempre cosa inventerai ma penso che sia comunque qualcosa di molto faticoso da scrivere.

Nuovo recensore
05/04/16, ore 03:53
Cap. 37:

Grandiosa! Concordo con Ilana: grande maestria nel rendere le scene sempre vivide, parte essenziale del racconto, senza essere mai troppo inutilmente descrittiva. La vicenda si snoda con ritmo incalzante, la lettura è piacevolissima, e i nostri cuori palpitano nel seguire questa avvincente storia.... André sta per pagare con la vita il suo gesto d'amore..... è sempre lui, è sempre il nostro André, pronto a morire per Oscar (anche se io non ne ho mai dubitato...) finalmente lo abbiamo ritrovato....
E anche il flash back di quel loro momento di intimità ci riporta una verità inconfutabile. C'è ancora da penare parecchio immagino ma intanto voglio godermi questo momento.... ritrovare i loro sentimenti, intatti, nonostante lo strazio, il tempo, gli inganni.
Mina cara sei straordinaria, brava, sempre più brava!!
Grazie di cuore per le emozioni e le belle pagine che ci regali!
(Recensione modificata il 05/04/2016 - 03:56 am)

Recensore Veterano
05/04/16, ore 01:28
Cap. 37:

Quando diciamo SUPERBA ...e' questo che intendiamo... Dalla prima all'ultima riga ci tieni per mano, accompagnandoci sulle onde delle emozioni. Credimi quando dico che questo capitolo e' un piccolo capolavoro. Ora i problemi raddoppiano, povera Oscar.. Come se non ne avesse abbastanza! Ma sono sicura che in qualche modo riuscira' a liberare Andre. Ma cosa sara' capitato a Bertrand? Che maestria Mina a raccontarci della miseria parigina ...mi vedevo il piccolo Laurant tra le strade della citta'...
Um abbraccio

Recensore Master
05/04/16, ore 00:40
Cap. 37:

GRANDIOSO meraviglioso capitolo! Mina... non le trovo altre parole. Non stanotte. Un inchino alla tua bravura...
Cecile

Recensore Master
01/04/16, ore 11:52
Cap. 36:

SUPERBA…COME SEMPRE!
In questo capitolo c’è tutto il tuo essere Mina  e tutto quello che io adoro di te.
L’avrò scritto mille volte, ma la tua capacità di dar vita, con poche parole, ad eventi, sensazioni, momenti è davvero unica e impareggiabile. L’uso perfetto di ogni singola parola ti permette di centrare immediatamente l’obiettivo: arrivare al cuore del lettore. Che susciti ansia, che provochi lacrime di gioia, emozione o commozione, che faccia arrabbiare, poco importa.
Tu sai come fare. Tu “arrivi”!
Sono rimasta a bocca aperta nel leggere la descrizione dell’incendio e dei fantasmi che animavano il castello. Li ho visti davvero dibattersi impauriti tra le fiamme, aggirarsi tra i corridoi, pronunciare in modo sibillino il suo nome.
C’è solo da inchinarsi davanti a tanta bravura.
Che fine avrà fatto Bertrand? Perché ho il sospetto che ci sia qualcosa sotto?
Ma veniamo alla mia amichetta cara….Madame D’Auvergne.
E tra le poche “Oscar” che riesce ad inquietarmi. Si decida.
Questo marito lo vuole o no?:-)
Ama Andrè o quello che Lui rappresenta?
'L'amore muta, l'amore muore...."
Ma l’amore cambia…muta esso stesso e cambia le persone, le fa reagire, fa smussare angoli del proprio carattere che altrimenti rimarrebbero ostinatamente rigidi.
Meno male che qualche soddisfazione me la da proprio Andrè. Credo che la ami ancora ma, si pone più cauto, più distaccato, più consapevole del tempo trascorso, della vita che è andata avanti, delle responsabilità (leggesi figli).
Altra parte favolosa e da brividi quella della scelta del vestito. Nero. Buio. Morte.
“dovevo un po’ di onestà, almeno alla morte, perché mi vedesse per ciò che ero stata e non per il candore di cui mi ero sempre fatta scudo”. A ciò, che altro dovrei aggiungere se non quanto appena scritto è liricamente e drammaticamente perfetto?
Quasi una resa all’inevitabile ma, come al solito, sparigli le carte e nell’ultima frase mi dai la speranza che la d’Auvergne possa tornare ad essere presto…OSCAR.
Mia cara, ti adoro!
E per non rompere la tradizione lo ripeto anche fine capitolo: Superba…come sempre
Inesorabilmente Minadipendente