Fare quelle confidenze alla Regina non è stata una bella mossa, soprattutto considerando che Maria Antonietta sembra godere delle sue disgrazie. Ha sposato un uomo che la ama come un'opera d'arte ma non come una persona. Oscar sperava di avere maggiori certezze, malgrado non sia più innamorata del marito ma questa confessione la lascia umiliata più di prima. A Bertrand non importa veramente di lei.
André rimane stordito nel vederla vestita di bianco ma la mise del marito sembra essere un modo per prendersi gioco di lei, a quanto pare.

Povera Oscar in che brutta situazione si trova!
Un marito psico e un amante che è divenuto la sua guardia del corpo per scelta di altri a lei ostili.
Ma il suo carattere forte si avverte tutto.
Adesso sono curiosa di capire come possa nascere qualcosa tra lei e André.
Storia davvero avvincente!

Un altro capitolo raccontato in modo magistrale Mina. Trascini, travolgi i sensi di chi ti legge! Impossibile non entrare "dentro" la storia, inpossibile non afferrare le emozioni..
Oscar davvero mi sembra arrivata al limite della sopportazione. Non ne può più di quella perversione, di quei giochetti... E Bertrand per la prima volta concede un po' di tenerezza alla moglie e in fondo, a modo suo, unpo' di amore. Se amore lo possiamo chiamare. Mi fanno molta tristezza.. E rabbia allo stesso tempo. Una gabbia dorata e asfissiante per Oscar!
mano male che a cavalcare al suo fianco c'è sempre lui... André! Occhi verdi magnetici... Le dita bruciano dopo essere state tra le sue... 
Fantastico!! 
UNICA come ripeto sempre.. 
un bacio
Cecile  

Ho paura che il marito ha dei problemi fisici e che ami sua moglie....complimenti mina come sempre...più avanti andiamo più ti intriga 😊

Bertrand è un po' matto - qualcosa sotto ci sarà.
Non può consumare? Se consuma che succede?
Non vuole consumare?
Non è fisiologicamente in grado?

Oscar è già stata con Bertrand, poi Fersen, poi André... ricomncia il giro della giostra? Povera ragazza...

Leggi la risposta dell'autore

Allora partiamo da Bertrando....questa incognita...uomo di passione ma così sofferta....e pure incerta...cioè non è facile definire le inclinazioni sessuali del soggetto...lo vedo attratto ma spaventato, voglioso ma bloccato e poi moooolto indeciso...il regalo, mi ricorda tanto un mezzo per truffare Oscar in qualche modo, non per arrivare al suo corpo ma per in qualche modo incastrarla in qualche cosa di molto più grande di lei...( la truffa della collana? Non mi piacciono ste collane che girano...ahhahaha) 
lei che per la prima volta rifiuta il marito dopo ciò che ha visto e dopo ch'io che ha provato e che quegli occhi smeraldo che si ritrova ad osservare così frequentemente gli ricordano puntuali... La sua difesa è la freddezza ... Il biancore della neve che si scioglie con il verde dell'erba che cresce rigogliosa anche in un giardino d'inverno....e due occhi vispi e vivaci che non seguono le regole ma vogliono sapere, esplorare... Così come lei che non riesce a non fare domande, a reprimere la curiosità e la voglia di sapere di essere l'unica... Il diavolo tentatore che appare come un angelo protettore, la paura di sapere di volergli cedere a priori pur sapendo cosa potrebbe celare questo desiderio.... Cerca di non ricordare ma alla fine è l'unica cosa che le riesce....
e lui che attende....come al solito da sempre, vigila e guarda e pare obbedire ad un padrone...pare
grazie come al solito, sempre più bello ed emozionante se era possibile!!!!
😘😘😘😘😘😘😘😘

Recensisco gli ultimi capitoli tutti in una volta!
Avevo in effetti sospettato una possibile diversa tendenza del Conte marito, motivata dal fatto che non si lascia da sola a soffrire una donna bella come Oscar... ma sei stata abilissima a mescolare le carte! Di certo l'amico infido del marito ha il suo ruolo, non necessariamente è detto che ne sia l'amante: credo piuttosto che si tratti di due libertini in cerca di sempre nuovi piaceri. In questo senso torna a sfavore che il marito abbia deciso di tornare proprio ora a "giocare" con Oscar, laddove il gioco mi sembra psicologico, oltre che fisico.
In questo senso, questa Oscar è diversa dalla canonica anche perché rimane ancora schiava del marito. Ma il fatto che inizi a dire "No" apre uno spiraglio di liberazione.

André è un soffio di freschezza in tutto questo, una figura sempre positiva, sempre libera; sono certa che sia stato lui in qualche modo a muovere le cose per arrivare a Oscar, e arrivarci così, apparentemente una spia ma soprattutto un protettore. Potrà proteggerla da tutto e da tutti, anche dalle sue contraddizioni interne, e qui il controcanto con l'opera originale è forte e coerente.
La ricchezza del tuo racconto si nota soprattutto nel moltiplicarsi degli spunti. Ogni situazione è a tutto tondo, può seguire una via o un'altra, e fa immaginare già gli sviluppi; non è scontato e non è semplice rendere una tale complessità.

L'elemento erotico è sempre forte e, nella sua crudezza, raffinato. Ammetto che la violenza mi faccia sempre paura, e che leggerne mi dia una sensazione di grande disagio: è violenza psicologica quella che il marito le impone, una tortura costante negli anni; ma è dalla sofferenza che si giunge alla catarsi, e il fatto di saper strattonare così le budella fa parte del piglio di un buon romanziere.

Grazie dunque!

PS: Per ora non commento la questione del Duca d'Orleans e le macchinazioni evidenti alla base del tutto... mi aspetto di capirne di più! Ma mi riferivo anche a queste cose con il moltiplicarsi degli spunti!
(Recensione modificata il 14/09/2015 - 09:55 am)

Bertrand intende comprarsi la moglie ma è strano. Le tendenze eccentriche non dovrebbero essere un problema per l'epoca...e l'omosessualità era tra queste. Oscar però, dopo tanto tempo, ha smesso di sperare di poter avere il rispetto e l'affetto da parte sua...per questo non lo venera come prima. Mi chiedo però perché sia così insofferente con la moglie. Il suo appoggio a Orleans è opposto alla famiglia della moglie...e mi chiedo quali siano i suoi reali sentimenti per lei.
Intanto però c'è André che, sotto ordine del generale, deve controllare la figlia e tutelare il matrimonio di questa. Andrè è abbastanza non convenzionale...e questo fa vacillare la contessa.

In quanto marito, Bertrand ha molto potere. Mi chiedo perché non riesca ad andare fino in fondo con la moglie ma, date le sue intenzioni, forse assolvere ai suoi doveri non è una cosa che gli interessa davvero. Odia Oscar ed ora approfitta delle sue mosse, portandole a suo vantaggio. Adesso, con l'appoggio del Generale, le possibilità di annullamento si riducono ad un lumicino e, se lei lo tradirà, potrà finalmente liberarsi di lei.
André come guardia del corpo è una vera sorpresa...e papà per giunta. Oscar è in trappola. La famiglia non la proteggerà ma, al contrario appoggia il marito.

Bel capitolo Mina... tiri un po' le fila del discorso e ci fornisci qualche tassello in più: ci fai sapere finalmente qualcosa sul passato di André (era comunque un attendente), soddisfi la nostra curiosità di vedere come si rapportano i due in questa imbarazzante situazione (curioso come André sia visto da lei come il diavolo e come, con ironia, Oscar si definisca una strega bianca)... e poi mischi di nuovo le carte con questo ambiguo Bertrand! Non tanto per i suoi probabili intrighi che mirano ad appoggiare il duca d'Orléans, ma per quella richiesta fatta ad Oscar,quasi fosse attratto comunque da lei. La prima idea è quella che passa nella testa della moglie ovvero che ne voglia comprare il silenzio o comunque ammansirla con due moine....la chiusa lascia tuttavia intendere molto di più .Quest'uomo resta un mistero,brava a mantenere alta la nostra attenzione senza appiattirti.

Le costanti di questo racconto sembrano essere il ricordo di una notte di temporale che, malgrado non dovrebbe essere mai esistita, è più presente che mai nella mente di Oscar e lo strano atteggiamento di Bertrand che credo ora ci stia preparando ad un nuovo cambio di scena...ora i due uomini che in qualche modo "governano" la sua vita (l'uno tenendola vincolata con il matrimonio, l'altro con il ricordo di una notte proibita) sono entrambi sotto lo stesso tetto... Non azzardo congetture ma aspetto, impaziente. Bravissima, come sempre. Un abbraccio.

Spettacolare!!!!
Sempre più bella e sempre più avvincente. 
Apro piccola parentesi - è troppo bello che Tu sia tornata - chiusa parentesi.
Le tue solite, splendide descrizioni...perché io con la descrizione che fa Oscar di questo diavolo tentatore, man mano che elencava occhi, viso, labbra, mani, li focalizzavo e rivedevo la loro notte di passione.
Lei, necessariamente direi, si è messa in "modalità autodifesa" e cerca di ignorare Lui e la figlia. Ma non resiste nel conoscere che fine ha fatto la madre....vedovo! Ogni tanto te ne azzecco una :-).
Tento un'altra ipotesi: sarà proprio la bambina il collante tra di loro, perché qualcosa mi dice che la piccola  farà sciogliere la contessa. Ma quello che mi fa morire di più è il loro rapporto. Il chiamarla contessa (e va beh, ci sta, che dovrebbe fare, chiamarla per nome come se niente fosse? Me lo dico da sola! )  l'ostentare sicurezza, guardarla dritta negli occhi. Cosa passa per la testa di André? Ne sarei proprio curiosa. Rimarrà una storia con il solo punto di vista di Oscar? L'immagine di Lui/diavolo e Lei/strega mi fa pensare come l'accoppiata potrebbe annientare Bertrand...ma sarà che per ora ho istinti omicidi verso altri personaggi, quindi meglio sorvolare.
Quando se l'è portato a Versailles ho avuto un fremito.. Ecco i due contendenti a confronto....peccato :-(  incontro rimandato. Non ti nascondo che sarebbe stato interessante capire se, magari da uno sguardo, l'uno avrebbe capito la natura del rapporto tra l'altro e Oscar, e viceversa.
A Bertrand, invece, cos'è successo?Smania di tenerla buona? Il suo losco piano, che suppongo stia architettando (c'entra forse il duca d'orleans?), prevede che la mogliettina stia al suo fianco? Ha deciso di ricoprire davvero il suo ruolo di marito? Quest'ultima ipotesi però la escluderei.
Davvero bella la scena della collana. 
Ahhhhhhh *sospiro* ...aspetto il seguito con curiosità crescente.
Lo sai, superba....come sempre!
Bacioni

Un capitolo eccellente! Quanti tratteggi psicologici... Quanti particolari ci hai "regalato" e quanti dettagli ancora ci neghi...
Oscar... è sempre lei... Ma André.. La sua risata, i suoi occhi.. Il diavolo? Lui? Credo sia proprio conscia che la sua presenza cambierà per sempre la sua esistenza!
Mina.. descrizioni superlative, dirette, reali.
Mi ha ricordato la suspence di nuages..
UNICA!! E lo ripeterò all'infinito! 
Cecile 

Beh ora sappiamo un po di più di André, di cone sia entrato nella famiglia di Oscar, della moglie e della piccola...Bertrand continuo a non 'digerirlo' non mi tornano alcuni suoi atteggiamenti. .è chiaro che è stato costruito così il personaggio..lo scopriremo solo leggendo. ..ciao

Ecco, Mina, il tuo scritto è un po' come l'avanzare ed il ritirarsi delle maree...pensiamo di toccare l'acqua con la punta delle dita e poi questa, dispettosa, si nega, torna indietro.
La particolarità di questa storia ( oltre a tutto quello che già sappiamo del tuo stile, che amiamo e non ripetiamo..) sta proprio nell'"aggiungere", particolari, nozioni, tasselli, per poi "levare": quando presuntuosamente penso di aver compreso qualcosa in più, mi crei almeno altrettanti dubbi...e curiosità, tanta.
Ti ho sempre detto che la figura di Andrè la riconosco, ma anche no...è proprio il fatto che ha avuto un passato disgiunto da Oscar a renderlo così poco intelleggibile, perlomeno sui suoi sentimenti. Una sola cosa mi è arrivata chiara e limpida di lui e me ne hai dato conferma in questi ultimi capitoli accennando al suo passato. Deve aver sofferto molto ( tanto per cambiare..) e tale sofferenza permeava già nella stanza di quella locanda, quando si è preso cura di Oscar ferita con una dedizione ed una cura tipiche di chi ha già fatto i conti con la malattia ed il dolore che questa comporta. E quando prima di abbandonarsi a richiamo dei sensi, rimane un po' in disparte a vegliare su di lei e sembra perso nei suoi ricordi. Senza contare che una figlioletta dai bei boccoletti biondi forse non sarà nemmeno un indizio, ma a me fa pensare...
In quanto a Bertand... beh, il vero "diavolo" di tutta la situazione appare più essere lui, che non Andrè ( ma questo è il punto di vista di un'Oscar che si vede in qualche modo tradita e chiusa ancor di più in gabbia...). O forse, dopo tutto ciò che ci hai fatto immaginare (?) di lui, in realtà risulterà essere più vittima che carnefice? Senza dubbio hai ammantato questo personaggio di un alone davvero intrigante, in questo capitolo, poi, appare a tratti una vero "bipolare": determinato e senza scrupoli apparenti in certe circostanze, apparentemente fragile ed indifeso, quasi tenero nell'arresa-non arresa alla legittima e frustratissima consorte.
Ecco, il mio "punto della situazione" è questo: è che non ce l'ho...e probabilmente il bello di tutto sta proprio qui, in questa sapiente ed affascinantissima "balia" degli eventi nella quale ci poni..e poni i tuoi complicatissimi personaggi.
Un bacio. Aspetto, come sempre, di non capire...
Tamara Alessandra.