Recensioni per
Se io potessi scrivere tutto, farei stupire il mondo
di Adeia Di Elferas

Questa storia ha ottenuto 1195 recensioni.
Positive : 1195
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/11/15, ore 08:54

Ciao :)
Un altro bimbo in arrivo, per la protagonista del racconto.
Certo che andare in guerra ed essere pronta a combattere, essendo pure incinta, non è una gran mossa per la temeraria Caterina, eppure ormai sappiamo di che stoffa è fatta e come la pensa.
Ora deve tornare da Girolamo... l'inetto marito a quanto pare è nuovamente incapace di gestire la questione, però mi sorge una domanda; se sarà una donna giovanissima, sua moglie, a fare il suo ruolo, non si rischia di peggiorare la situazione? Comunque, mi rispondo anche da solo, poichè con Girolamo la situazione ha già toccato il fondo da un bel po' e l'arrivo di Caterina potrebbe solo far del bene agli Orsini e ai soldati, anche se getterebbe molta ombra sulla piccola figura del pavido marito...
A presto :)

Recensore Master
15/11/15, ore 15:41
Cap. 45:

Ciao :)
Il lupo perde il pelo ma non il vizio.... Girolamo è una persona senza alcun senso pratico.
Boh, è così infantile, così cieco...
Sempre a fomentare rivolte, battaglie e tensioni. Se lo Stato Pontificio riuscisse a restare in un momento di quiete, forse Sisto IV riuscirebbe ad avere modo di riconsolidare il suo breve potere... ma il nipote manda all'aria ogni cosa che gli capita a tiro, caspita!
Caterina sa già cosa sta combinando il marito, ma ormai quell'uomo non teme più nulla. Direi che è più bravo a sparlare che a tenere in mano una spada.
Non so, staremo a vedere...
Comunque, davvero ben descritta la parte iniziale. Complimenti, come sempre.
A presto :)

Recensore Master
14/11/15, ore 09:07
Cap. 44:

Ciao :)
Per me non fallirà il piano di Caterina. Mi sembra buono; però è vero che i veneziani a questo punto non desisteranno facilmente. Insomma, hanno il loro obiettivo sotto il naso...
Per il resto, potrebbe anche funzionare. Buona anche l'idea di ignorare Milano e Firenze, che tra l'altro per ora non han preso posizione ma vogliono comunque farsi sentire. E comunque, nel caso che la guerra perdurasse, non sarebbe da escludere un loro intervento a fianco di Ferrara, visto che sia i Medici che gli Sforza non vedono di buon occhio Roma e il pontefice... e questo sarebbe un bel problema. Però, se si raggiungesse una pace, o almeno una momentanea tregua, tutto potrebbe tornare velatamente tranquillo.
Poi non so, queste sono le mie idee. Ahah non sono un esperto di tattiche militari o di diplomazia, però mi sembra ragionevole.
Bene, Caterina è sempre molto sicura di sè. E' tormentata interiormente, certo, però ormai non può far altro che attendere.
Molto bene, come sempre :) la vicenda è sempre interessante e vivace.
Buona giornata :) a presto :)

Recensore Master
11/11/15, ore 09:20

Ciao :)
Immaginavo che l'avesse avvelenato...
Una mossa davvero poco astuta, che definirei folle.
Riprendo la vicenda dall'inizio. Prima Girolamo si mette d'impegno a fomentare una guerra. Appena scoppia questo suo bramatissimo scontro, ecco che però si defila, e vuole lasciare il lavoro sporco agli altri.
Nessuno abbocca, e Sisto IV lo manda sul campo di battaglia. Nonostante tutto trova un modo per non partecipare al primo scontro armato, ma poi è geloso di Malatesta perchè ha vinto la battaglia e lo avvelena. E Girolamo lo ha avvelenato per approfittare di farsi spazio e tornare a Roma.
Poi abbandona l'esercito e torna a casina, inscenando un teatrino pietoso e cercando comunque di impedire che la moglie scoprisse tutto, ma neppure lì ci riesce.
Morale della vicenda e conclusioni; l'esercito pontificio che sta combattendo contro i napoletani ha perso il suo comandante e un valoroso guerriero, che qualcuno dovrà sostituire, lasciando tutto un po' più precario, mentre Girolamo si trova ancora più disprezzato dalla moglie e da chi lo circonda, e di certo dovrà abbandonare di nuovo Roma per tornare sul campo di battaglia. Quindi, questo uomo ha pianificato tutto non riuscendo a guadagnarci qualcosa da nessuna variabile.
Sono stupito e senza parole ahah fin qui, Girolamo ha agito davvero da stolto. In più, ha rovinato ulteriormente il suo rapporto con la moglie.
Astuto quel Borja. Una personalità molto forte e furba.
Complimenti per il racconto, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo :) la vicenda è molto interessante.
A presto :)

Recensore Master
08/11/15, ore 15:35

Ciao :)
Per un attimo ho pensato che Girolamo avesse avvelenato Malatesta.
Invece mi pare di capire che fosse solo malaria... qualcosa di grave, comunque.
O è un veleno complesso? Non credo che Riario abbia commesso una cosa del genere.
In ogni caso, il ''damerino'' ha preso subito la palla al balzo, e cercherà di abbandonare l'esercito e di tornare a Roma. Furbetto! Ahah :)
La vicenda è sempre più curiosa ed intricata. Caterina andrà mai sul campo di battaglia a guidare il marito? Non credo, anche perchè lui è in procinto di tornare a casa...
Chissà. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo, la storia è davvero molto avvincente :)
A presto :)

Recensore Master
07/11/15, ore 09:12
Cap. 41:

Ciao :)
Che battaglia! Roberto Malatesta è davvero un grande comandante. Forte, sicuro di sè, ingegnoso.
Ha grandi potenzialità, e il biasimo di Girolamo è del tutto infondato.
Il Conte Riario è davvero molto, molto più debole di quanto avrei creduto. Addirittura, si trova a sfogare la propria frustrazione per il suo insuccesso personale e la sua codardia sul condottiero che ha portato il suo esercito alla vittoria.
Ma sarà finita qui? Non credo, la guerra continua... e il codardo Girolamo prima o poi dovrà scendere in campo, penso.
Certo che usare le balestre e la cavalleria pesante è un po' obsoleto. A quell'epoca ormai il medioevo stava praticamente tramontando, ma comunque queste tattiche astute sono riuscite a portare una bella vittoria alle truppe pontificie...
Bene, come sempre :)
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
04/11/15, ore 11:39

Ciao :)
Per Girolamo è giunta l'ora di scendere in campo, allora! E se la vede brutta...
Caterina è sempre così forte... Borja è uno sbruffone. Mi pare anche piuttosto prepotente, ma abilmente scaltro con le parole.
Beh insomma ci stai dando una bella panoramica generale della vicenda, piuttosto completa.
Sono curioso di leggere il capitolo dove Girolamo scenderà in campo. Lo ammetto!
Per ora, mi limiterò ad attendere, quindi :)
Tutto bene, come al solito :) complimenti per l'opera complessa che stai scrivendo :)
A presto :)

Recensore Master
02/11/15, ore 00:10

La doppia natura di Galeazzo Maria Sforza si rivela ad ogni ostacolo che si frappone fra lui e gli scopi che si è prefisso. Il duca di Milano non sopporta che chi cli sta intorno ponga ostacoli sulla sua via. Una volta era la madre ad essergli d'impiccio, oggi è Gabriella Gonzaga che non vuole risolversi a sacrificare la figlia undicenne costringendola al matrimonio con un uomo che non le aggrada giusto per far piacere a Galeazzo Sforza.
Al tempo, le donne di una famiglia erano pedine da muovere per stringere alleanze o mettersi al riparo da certi nemici. Galeazzo non fa nulla di diverso da ciò che tanti altri signori dell'epoca facevano. Oggi ci pare inconcepibile ed assurdo costringere qualcuno a contrarre matrimonio al fine di stringere alleanze. Tempi diversi interpretano i fatti in modi differenti.
Capitolo illuminante sul carattere del padre di Caterina.

Recensore Master
01/11/15, ore 23:51

La vita di Caterina prosegue fra le mura del palazzo ducale circondata dall'affetto di quelle che lei chiama "le sue due madri". La bambina non si sente sminuita dal fatto d'essere la figlia illegittima del duca Galeazzo Maria Sforza. Dopo tutto il padre la preferisce a tutti gli altri figli e la moglie di suo padre, Bona, la ama come fosse carne della sua carne. Persino Lucrezia, la sua vera madre, va d'accordo con la moglie di suo padre. La sua vita di bambina è felice fra i giochi di guerra che condivide coi fratelli e l'amore di chi la protegge ed ama. Peccato che l'infanzia finisca sempre troppo presto e che l'asprezza dell'esistenza faccia capolino nei discorsi che gli adulti fanno senza badare alle orecchie innocenti dei bimbi.
Il quadro che fai di Caterina, un maschiaccio che alle attività muliebri preferisce i giochi rudi dei fratelli, lascia chiaramente intendere di che stoffa sia fatta la piccola Sforza.
Complimenti all'autrice!

Recensore Master
01/11/15, ore 23:32

"Le dita fredde e grigie della nebbia li cingevano e li tenevano stretti come prigionieri." Milano, il palazzo ducale, una notte di nebbia e dietro i vetri il visetto di una bambina che nella foschia e nelle ombre cerca presagi. Nella sua mente l'oscurità nebbiosa e vorticante prende le sembianze della nonna amata. Nel silenzio della notte Caterina ascolta la voce della donna che suo padre ha allontanato e che lei vorrebbe ancora avere accanto a sé. Le manca quella nonna saggia che racconta meravigliose storie di battaglie e guerre dove Galeazzo Maria, l'amato figlio, è un eroe invincibile.
E' come quel padre che ama tanto, che vorrebbe essere la bambina: forte, eroica, battagliera e vittoriosa.
Nella notte, fra i lattei veli di nebbia che avvolgono il castello, Caterina ha la visione della vita perigliosa che l'attende ma tutto ciò non la spaventa anzi la eccita al punto da non riuscire a dormire.
Bello questo capitolo in cui ci mostri che, a dispetto della giovanissima età, Caterina ha un rapporto col mondo e con gli adulti fin troppo maturo per una bimba di nove anni. Di certo, nei secoli passati, i fanciulli non vivevano protetti dalle brutture dell'esistenza come lo sono oggi e la vita, anche per le classi al vertice della società, non era per nulla sicura e tranquilla
Ottimo il linguaggio ed appassionante la storia: brava!

Recensore Master
01/11/15, ore 22:56

Una mattina d'estate, una bimba di pochi anni che però ha una sorprendente consapevolezza di sé. La caccia è un gioco che appassiona e consente alla giovane Caterina di mettersi alla prova. Seguire il padre che ama in questa attività da adulti la gratifica ma lei è solo una bimba che vuol sembrare adulta. Non c'è posto nel mondo degli adulti per la meraviglia dei bambini e Caterina se ne rende conto quando l'amatissimo padre la costringe ad uccidere un daino, piccolo ed innocente quanto lei. E' una lezione quella che Galeazzo Maria Sforza vuole impartire alla figlia: uccidere fa parte della vita che l'attende e non c'è posto, in quella vita, per la pietà né per bestie né per uomini.
Davvero piacevole la lettura ed il linguaggio che usi ben si adatta a narrare una storia d'altri tempi.
Complimenti all'autore!

Recensore Master
01/11/15, ore 22:45
Cap. 1:

Una donna non più giovane e piena d'acciacchi che s'appoggia ad un giovane frate, la mente persa ad inseguire pensieri. Ricordi che rievocare è doloroso e che stupiscono e confondono il fraticello. Questo è il prologo che ci introduce alla presenza di Caterina Sforza un personaggio che, nella sua esistenza, ha dato molte volte prova del proprio carattere.
L'introduzione è ben scritta, piacevole da leggere, e invita a proseguire.

Recensore Master
01/11/15, ore 16:00

Ciao :)
E' tutto sbagliato... Girolamo! E' folle quell'uomo. Però devo dire che mi fa una grande pena in questo punto del racconto...
Addirittura va a pregare la moglie di combattere con lui. Chiede di essere difeso da una donna in battaglia... e dopo che l'ha tanto fomentata questa guerra, per mantenere un margine minimo di dignità prova a scendere in campo, ma addirittura si comporta in modo svogliato fin col Malatesta, che non mi sembra proprio un'anima buona e pia, incline alla sottomissione.
Anche perchè Girolamo a questo punto dovrà essere costretto ad obbedire, perchè ancora non ha compreso bene il meccanismo dell'esercito.
Ma lui sa usare la spada? Finora non ci hai mai parlato di un suo allenamento... almeno quello.
Boh, devo dire che lo vedo malaccio.
Mi piace questo spaccato su Girolamo il Valoroso(chiamiamolo così dai ahah diamogliela un po' di gloria ahah). Ma... scenderà mai in campo? Combatterà?
Ok ahah sono sommerso dalla curiosità, come sempre. Quindi, non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo :)
A presto :)

Recensore Master
31/10/15, ore 14:28

Ciao :)
Girolamo sul campo di battaglia? No. Sono sorpreso ahah ma come farà? E' troppo codardo...
La situazione è più che mai precaria nella penisola. Insomma, un tutti contro tutti.
I successi a nord contro Ferrara potrebbero rivelarsi irrisori se gli estensi riuscissero a portare dalla loro parte qualcuno di importante, mentre dal sud lo stato pontificio rischia molto.
Caterina sa il fatto suo, come sempre è una fredda calcolatrice. Sa che la sua posizione è molto precaria, e che nel caso dovesse venirle a mancare prima il marito e poi il pontefice, per lei e i suoi figli si sarebbe tramutato tutto in una pericolosa caduta libera dagli esiti troppo incerti. Anche perchè i Riario non si sono ancora radicati bene in nessun luogo...
Bene, come sempre :)
A presto :)

Recensore Master
28/10/15, ore 08:51

Ciao :)
E guerra sia! Ferrara contro tutti, in pratica. Non so come Ercole d'Este possa far fronte ad una guerra così impari.
In più Venezia è molto ben armata ed ha assoldato valide spade. Staremo a vedere.
Ludovico è cauto e calcolatore, ed assieme al suo cancelliere se ne stanno buoni ad attendere il momento più propizio per Milano.
Carina la parentesi iniziale, il quadretto familiare che ci hai passato.
Girolamo che combatte! Ahah sembra una barzelletta.
Però, mi sembra molto affezionato ai suoi bambini. Soprattutto a Bianca.
Bene, come sempre. In pratica, ci stai offrendo una panoramica generale dell'epoca, non fermandoti solo al punto di vista di Caterina.
A presto :)