Recensioni per
Se io potessi scrivere tutto, farei stupire il mondo
di Adeia Di Elferas

Questa storia ha ottenuto 1195 recensioni.
Positive : 1195
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/01/16, ore 12:18

Ciao carissima adeia di elferas...cercherò di mettermi in pari con le recensioni di questa storia...dire che è scritta egregiamente è dir poco...descrivi tutto con ottima cura e con una grazia che non è da tutti...I miei complimenti davvero...un bacio ed un abbraccio
un caro saluto
a presto

Recensore Master
09/01/16, ore 14:24
Cap. 73:

Ciao :)
Ma perchè Caterina vuole tornare a Milano? Non ho capito una simile mossa... se si allontanasse da Forlì il flebile potere signorile che emana vacillerebbe subito.
Che scontri tra Girolamo e la moglie. Una battaglia continua! Mi fanno pena quei poveri bambini, nati da una coppia così instabile...
Chissà... sta di fatto che già parecchi tramano per far allontanare la protagonista da Forlì. E quanto odio sta raccogliendo, quella povera ragazza!
Interessante l'interesse che Ludovico rivolge alle notizie sulle sue nipoti. Pare sempre attento a loro, ovviamente per i suoi scopi, però...
Questo quinto bambino sarà l'ultimo che la protagonista avrà dal matrimonio con Girolamo, vero?
Ah, quel Riario mi sembra in pericolo... tutti lo ritengono un fantoccio vulnerabile, e purtroppo hanno ragione... ma questo è un grande pericolo!
Bene, come sempre. Ottimo lavoro :)
Ancora complimenti per il racconto che stai scrivendo con così tanta cura ed attenzione :)
Buon fine settimana e a presto :)

Recensore Master
09/01/16, ore 09:41

Ciao :)
L'invito dello zio Ludovico è stato davvero molto, molto delicato. Scherzo, ovviamente ahah :) definire ricco di armonia il rapporto tra Caterina e Girolamo mi sembra abbastanza folle. Però, Ludovico esige una riappacificazione...
Caterina, a quanto pare, è di nuovo incinta...
Servono provvedimenti urgenti, alla corte di Forlì, altrimenti ben presto sorgeranno problemi.
Nel frattempo, Chiara Sforza sembra essersi avvicinata a suo marito. Ma questo Dal Verme non mi sembra ancora tanto convinto ad accettarla.
Quali saranno le sue prossime mosse? E, soprattutto, riuscirà ad avvicinarsi al marito? Beh, queste sono le mie due domande, ma comunque son certo che scoprirò le rispettive risposte pian piano, proseguendo nella lettura del tuo racconto. Non darmi risposte per ora :)
Bene, bel lavoro, come sempre.
Ancora complimenti per il racconto :)
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
07/01/16, ore 14:45

Ciao :)
Ok, continuo a notare che i rapporti tra Caterina e Girolamo si sono definitivamente sfasciati. Ma d'altronde penso che Girolamo sia un essere impossibile da sopportare ed amare...
Ma... che sta accadendo?! Per me qualcuno sottrae del denaro dalle casse di Forlì... e Girolamo, ovviamente, non se ne accorge.
Ora sta a Caterina indagare e provare a risistemare le sorti di quella sua nuova città...
Immagino che a Roma siano contentissimi di non averla più tra loro. Certo che una donna del suo stampo poteva risultare molto ben scomoda...
Oh, ecco di nuovo questa Chiara. Devo ancora inquadrarla bene, lo ammetto.
Il marito la rifiuta... boh. In realtà, a quei tempi avere una moglie giovane e ben disposta a darti un'erede era davvero qualcosa di prezioso... ma lui neppure condivide con lei il giaciglio da quel che ho capito. In più sembra trattenuta con la forza.
Eh, mi sembra anche praticamente esaurita pure la sua pazienza. Immagino che compirà qualcosa di brutto...
Perdona la mia curiosità, ma costei sarà in buoni rapporti con Caterina?
Bene, come sempre tutto è ben corretto e lineare. Mi piace come fai evolvere le varie situazioni. In fondo c'è sempre il rischio di lasciare delle lacune o di correre un po' troppo in certi punti, però tu gestisci tutto molto bene e attentamente. Perfetto, quindi :)
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master

Ciao :)
Questo capitolo è stato struggente, soprattutto sul finale.
C'è chi vuol far del male a Caterina, prima di tutto manipolando suo marito...
Girolamo ha compreso che, ormai, si è giocato tutto. Troppo tardi, però!
Ciò che cerca è la morte, è davvero distrutto... si vede il tormento mentale al quale è sottoposto.
Caterina alla fine non si è vendicata. Non l'ha ucciso. E si è lasciata andare alla sua prepotenza.
Non so, il capitolo mi ha toccato tantissimo. Colmo di dolore e disprezzo, una descrizione di una coppia ormai definitivamente scoppiata e di un uomo che ormai si sente solo un fallito pauroso...
Beh, sei riuscita a passare tutti i sentimenti provati dai vari personaggi. Bel lavoro :)
Ancora complimenti per il racconto attento e dettagliato!
Buona serata e a presto :)

Recensore Master
02/01/16, ore 15:23

Ciao :)
Che bel capitolo! Mi piace un sacco quando viaggi nella nostra penisola, facendo entrare nel racconto anche i punti di vista di altri notevoli personaggi storici.
Beh, Lorenzo de Medici è un calcolatore incredibile. Intelligente, propenso all'arte... e che cerchia di artisti che ha attorno a sè!
Come sempre, invece, il nostro Riario ha paura di uscire. Per fortuna c'è Caterina, lei gira e vaga per la città, mostrandosi al popolo.
Occhio a quegli Orsi... combineranno un bel pasticcio...
Sai che non avevo mai avuto modo di scoprire qualcosa su questo Novacula prima d'ora?
Ah, con la parte riguardante Chiara Sforza, però, mi sono perso per un attimo. E' un'altra nipote di Ludovico, ma non l'ho mai sentita nominare prima d'ora. Ammetto di non conoscere affatto la sua vicenda...
Altra cosa affascinante e che ti sembrerà strana; adoro l'inverno che ci stai descrivendo nel racconto :) questi ultimi inverni sono stati più simili alle estati...
Bene, come sempre :)
Buon pomeriggio e a presto :)

Recensore Master
31/12/15, ore 13:32
Cap. 68:

Ciao :)
Oddio... il finale del capitolo mi ha sconcertato!
Girolamo che si accascia a terra e piange come un neonato... poveretto! Mi ha fatto un po' di pena, ma in fondo merita tutto questo.
E' un perfetto inetto! Non sa far nulla, non sa gestire il suo patrimonio e neppure sè stesso. Pare quasi incredibile.
Che coppia, però! Penso che la coppia Caterina-Girolamo sia una di quelle coppie improbabili in grado di far affezionare i lettori e chi è interessato a scoprire le varie vicende storiche che li riguardano.
Ed ora, arriva il bimbo tanto atteso :) e noto che il piccolo Ottaviano si assomiglia davvero tanto al padre.
Ormai mi sono affezionato tantissimo al racconto! Davvero, stai scrivendo una storia impossibile, o quasi. Narrare tutto ciò che riguarda la protagonista del racconto dev'essere durissima, ma te la stai cavando davvero benissimo. Ripeto che mi è sempre piaciuto leggere qualche scritto su Caterina Sforza, ma mai, e ripeto, mai, ho letto una storia più dettagliata e completa di questa. Ottimo! Ottimo!
Perfetto, mi piace tutto. Chissà come sarà quel nuovo pontefice...
Non vedo già l'ora di leggere il prossimo capitolo :)
Buon ultimo dell'anno e a presto :)

Recensore Master
30/12/15, ore 09:28

Ciao :)
La scena dello schiaffo è stata bellissima. Girolamo corre incontro alla moglie e nota che è viva. Potrebbe sembrare una gioia immensa, ma l'impassibile ed innervositissima Caterina gli molla un ceffone da brividi. Ahi ahi, Girolamo perdonerà questo brutale affronto? Per me no...
Però, uno schiaffo era davvero il minimo che poteva meritarsi. E poi, ora frequenta anche quell'avanzo di galera che sua moglie voleva mandare alla forca...
Caterina ora è tornata a Forlì, dove l'accoglienza del popolo non è stata delle migliori, ma poteva anche andare peggio dai.
Che bello anche l'incontro tra la giovane madre e i suoi bambini!
Si vede già chiaramente quanto il piccolo Ottaviano sia affezionato alla madre.
E Caterina, una donna forte, sicura di sè e poco incline agli scatti colmi di affettività, si è davvero lasciata andare con i suoi bambini. Li adora così come sono, e dalla rapidità con cui si è affrettata a cercarli, si comprende che a suo modo lei voglia loro tanto bene.
Molto bene, ottimo lavoro, come sempre.
La storia continua incredibilmente a piacermi sempre di più, non a caso è inserita tra le mie poche preferite. Mi piace il fatto che vai dritta al punto, niente giri di parole superflue. Ottimo!
Ancora complimenti per il racconto, e per l'attenzione che stai dedicando a questo scritto così completo ed interessante.
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
28/12/15, ore 14:33

Ciao :)
E che Forlì sia, cara Caterina :)
Che forza, quella ragazza. Sembra davvero un'eroina sbucata da qualche favola... eppure è tutto vero.
La ragazza ha saputo far tremare il centro del mondo per giorni, ed ha tenuto le redini del gioco a lungo, prima che suo marito si lasciasse ingannare e le facesse perdere tutto ciò che stava per conquistare. E il bello era che lei avrebbe conquistato tutto anche per lui...
Stupendo il rispetto che è riuscita ad ottenere sia dal popolo che dai soldati.
Ora però, mi viene solo da chiedermi una cosa.
Immagino che prima o poi, i due coniugi(Caterina e Girolamo), dovranno ricongiungersi.
E... Caterina perdonerà mai il marito? Immagino che lei si raffredderà ancora di più nei suoi confronti. Quindi, immagino anche che il loro rapporto di coppia continuerà a peggiorare...
Chissà! Mi affido a te. Leggere i capitoli di questo racconto è sempre un'emozione nuova, e doni una vividezza tale al tutto che sembra di vivere gli attimi che ci descrivi proprio lì, a fianco della protagonista.
Perfetto, come sempre :)
Complimenti per il racconto, che stai portando avanti con grande attenzione e precisione :)
Buon pomeriggio e a presto :)

Recensore Master
24/12/15, ore 14:33
Cap. 65:

Ciao :)
Ascanio Sforza è un personaggio che non mi piace. Oltre ad aver confabulato con Ludovico, ha cercato in tutti i modi di mettere in chiaro più punti con la giovane nipote. Ma almeno è stato leale al suo Stato... anche se non lo è stato nei confronti del nome della sua famiglia.
Caterina lascerà Roma come una regina, se i soldati faranno chiasso... e se attirassero per davvero una folla inferocita? Mah, non credo comunque.
Ahah i pensieri di Rodrigo, a inizio capitolo, mi han fatto sorridere amaramente. Il Conte Riario è davvero un perfetto idiota... ha gettato via tutto in malo modo, e con una stupidità incredibile, davvero incredibile.
Ma ad aver perso l'onore in tutto ciò sono i Riario, non gli Sforza, ricordiamolo... anche se Caterina ha commesso l'immenso errore di lasciare libero il marito, e di non esserselo tirato dietro fin dentro a Castel Sant'Angelo. E gli errori a volte si pagano a carissimo prezzo, purtroppo...
Ora non resta altro che attendere Caterina ad Imola...
Molto bene, come sempre. Sei attentissima ad ogni particolare, tutto ottimo e dettagliato al punto giusto.
Complimenti per il racconto.
A presto :)

Recensore Master
23/12/15, ore 14:39

Ciao :)
Quando ho visto l'aggiornamento mi sono fiondato subito a leggere.
Che rabbia! Argh... immaginavo che quello stupido avesse fatto una scelta del genere.
Perdonami, ma... solo un Girolamo Riario poteva fare una simile scelta a questo mondo. Solo lui.
Era tutto pronto. Tutto pronto... e questo manda all'aria tutto.
Ma se Caterina avesse avuto un marito intelligente quanto lei, chissà dove sarebbero finiti assieme. Avrebbero conquistato un impero mi sa...
Però, tutto sommato, questa scelta porterà la nostra eroina a Forlì. E ciò non è affatto male eheh :)
Adoro questo racconto. Ahah giuro che mi sta prendendo troppo!
Ancora tanti, tantissimi complimenti, per tutto!
Buon pomeriggio e a presto :)

Recensore Master
23/12/15, ore 09:27

Ciao :)
Ahi ahi ahi... temo proprio che questa volta l'avrà vinta il Sacro Collegio.
Girolamo Riario è troppo, troppo malleabile. Quando gli giungerà alle orecchie un simile accordo, accetterà subitissimo, conoscendo anche il terrore che prova per Roma. E, a quel punto, ogni sforzo sarà stato vano...
Girolamo a quanto pare si sta davvero ritirando, invece che tenersi pronto a marciare su Roma... però, è davvero stupido e ingenuo.
Che coraggio! Caterina è indubbiamente una ragazza coraggiosissima e fortissima.
Come si poteva facilmente prevedere, il giovane Raffaele non ha concluso nulla... ma vedremo quel che accadrà ora.
Sai, la mia curiosità cresce sempre di più. Ho letto altro su Caterina Sforza, ma mai un racconto così vivace ed approfondito sulla sua figura e sulla situazione della penisola in generale, compreso tutte le più svariate vicende dell'epoca... ottimo lavoro, quindi!
Continuo a farti i complimenti per la storia, non è da tutti scrivere un simile racconto, perfetto sotto tutti i punti di vista e davvero gradevole da leggere.
Mi sta davvero piacendo ed intrattenendo tantissimo, ancora complimenti per tutto :)
Buona giornata e a presto :)

Recensore Master
21/12/15, ore 14:35

Ciao :)
Ma è incredibile quell'uomo. Rodrigo Borgia è davvero perfido, freddo e calcolatore all'inverosimile.
Però ha fatto una scelta molto giusta; ha buttato tra le braccia di Caterina l'unica pedina inutile tra i porporati.
Il giovane Raffaele è davvero innocuo, e, poveretto, viene sempre tirato in ballo solo quando le situazioni si fanno complicate per gli altri. Viene trattato come la pedina più sacrificabile.
Però, è anche vero che forse Borgia credeva di far leva sulla sua riconosciuta incapacità per far fronte alla giovane Sforza. Il giovane di certo potrebbe cercare di convincere Caterina, ma... non credo proprio! E poi, la vedo già agguerrita al massimo, e forse non gli darà neanche modo di parlare.
Ma il peggio del peggio è Girolamo. Non deve fare nulla eppure sa mandare a monte ogni sforzo... e chissà cosa sta complottando, ora, con quella lettera che ha inviato...
Troppo bello, questo capitolo! Non vedo l'ora di leggere il prossimo e di scoprire come si concluderà questo scontro verbale, ma che potrebbe ben presto degenerare in qualcosa di molto peggiore...
Molto bene, come sempre sei attentissima a tutto :) ottimo lavoro :)
Buon pomeriggio e a presto :)

Recensore Master
19/12/15, ore 17:38
Cap. 1:

Ciao!
Sono ancora io e chiedo scusa per aver notato il prologo solo in un secondo tempo. Suppongo che sia stato inserito successivamente alla stesura di qualche capitolo – è successo anche a me con una storia, perciò ho voluto fare un passo indietro anziché andare avanti come un treno – ed è per questo che il sito non lo considera primo quando si clicca sul titolo della storia. Mi dispiace non leggerlo, ecco, perché a me succedeva di veder saltare il prologo a molti e mi faceva crucciare non poco. Per come possibile, quindi, sono qui con un mio piccolo parere!
Ammetto che il tratto di storia che riguarda la leggendaria risposta di Caterina Sforza è anche uno di quelli che mi sono rimasti più impressi. Dapprima ho reagito come il frate di cui parli, poi mi sono detta “Già, probabilmente era l’unica cosa che poteva fare per tenere alto il mento e mostrarsi una Sforza fino alla fine”. Ed è così che non ho detestato Caterina, è così che oggi sono finita qui a leggere di lei. Se non mi fossi risposta, forse, l’avrei semplicemente detestata per lo stesso motivo che le imputa il frate nel tuo prologo.
Mi piace come prologo, è molto incisivo. Delinea la personalità di Caterina in modo giusto e a differenza del capitolo che ho già letto sembra anche più veloce nella lettura. È più corto, certo, ma parte con il ritmo della caccia che ho trovato di là e si estende verso l’epico che intendevo con l’altra recensione. Quindi complimenti, immagino che se andassi avanti con la tua storia rimarrei piacevolmente sorpresa! Dunque lo farò, mi piacciono le sorprese ~
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
19/12/15, ore 17:28

Ciao!
Scrivi bene, indubbiamente bene e correttamente. È raro non trovare errori almeno quanto è raro non commetterne per distrazione, ma di questo posso solo che compiacermi! Ammetto di aver adocchiato questa storia da un po’: m’incuriosiva e allo stesso tempo continuava ad allontanarmi. Ti spiego il motivo, però, e bada bene che non intendo offenderti, anzi! Il titolo è la prima cosa che spicca in una storia e anche quello che un lettore comune (tra cui anche me, mio malgrado) nota per primo: può piacere come no, può affascinare o repellere, può invogliare o allontanare; il tuo caso è a sé. Premesso che sono consapevole che si tratti di una citazione molto importante, c’è da dire che appaia per primo e che superi l’introduzione, la spiegazione. È molto altisonante – legittimo, considerando la fonte – e per chi non è così storicamente preparato può sembrare pretenzioso. Dal canto mio ammetto di essermi chiesta “In che senso?” e aver letto consecutivamente l’introduzione, ma non è detto che lo facciano tutti, perché non è detto che tutti si pongano il mio stesso quesito. Nel caso in cui non lo facessero, quindi, passerebbe in secondo piano l’intera storia – e sarebbe successo anche con me se non avessi letto l’introduzione, non vedo perché negarlo o mentire. Lo trovo particolarmente lungo, poco azzeccato per attirare l’attenzione in modo positivo. Ma considera che stiamo parlando di una mera opinione, magari terzi lo vedono diversamente!
Per quanto riguarda il capitolo, turno a dire che è molto corretto e soprattutto intenso. Voglio concentrarmi su di esso, adesso, perciò ti dirò ciò che penso e senza peli sulla lingua – come per il titolo.
La narrazione non è stata velocissima, ma questo anche per via del tempo e del luogo in cui la storia si contestualizza. Azzeccata, quindi, la scelta delle parole e la costruzione delle frasi. Non è un punto a sfavore, bensì a favore – certo è che sarebbe stato epico poter leggere con immediatezza un contesto a me estraneo, un tempo da me mai vissuto, ma è anche vero che si tratta di qualcosa di difficilissimo e pertanto non preteso dalla me lettrice.
In un secondo momento, poi, il ritmo è stato più incalzante e ci siamo avvicinati a ciò che, tra virgolette, definisco epico, perciò complimenti di nuovo. La scena della caccia inoltrata dopo il risveglio di Caterina è stata particolarmente convincente, piena e densa. Anche agghiacciante, sì, ma plausibile a livello storico e soprattutto se consideriamo il nome degli Sforza.
Trovo che aprire una storia con un estratto simile sia davvero una buona idea: non invadente, ma calamitante. Descrizioni misurate e dialoghi pertinenti. L’unica cosa che mi sono chiesta – forse erroneamente, di sicuro sei più preparata di me sul tema – è al riguardo del “voi”. Non erano soliti darsi del “voi” anche tra padre e figlio all’epoca?
Alla prossima,
xoxo