Recensioni per
Come un uccelletto divenne un meta-lupo
di topazio

Questa storia ha ottenuto 500 recensioni.
Positive : 500
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/08/19, ore 15:23
Cap. 45:

Un altro capitolo appassionante con le riflessioni di una Sansa disperata che mentre attende che si compia il suo destino ad opera di quel pazzo di suo marito, rammenta discorsi fatti da altre persone e sogna che possano avverarsi presto. Il mastino le ha promesso che sarebbe venuto a salvarla ma lei nonostante il dolore e il terrore che sta patendo ha ancora qualcosa da fare a Grande Inverno prima di poter accendere quella candela che è l’unico baluardo che la separa dalla libertà. Si ritrova a pensare persino a quanto possa essere caduta in basso se accetta di subire i comportamenti del marito, il quale gioisce soltanto quando è sicuro di poterle procurare dolore oltre a quello fisico. Ed è proprio in funzione di questo suo modo di agire che le comunica l’avvenuta morte di suo fratello Jon ad opera dei confratelli dei guardiani della notte su alla Barriera. Toccante il momento in cui lei torna indietro con la memoria a tutti i momenti che lo hanno visto protagonista insieme agli altri suoi fratelli e a quanto avrebbe voluto dirgli che gli voleva bene e non lo aveva mai fatto, ora sono tutti momenti persi in un tempo che non potrà più tornare e il suo rammarico è tanto! Intanto anche Arya è stata messa a conoscenza dell’evento che ha colpito Jon e reagisce alla sua maniera, cercando con la sua spada di uccidere metaforicamente tutti coloro che stanno facendo del male a ciò che resta della sua famiglia, fuggendo nel bosco e combattendo contro gli alberi della foresta fino a quando la calma scende nuovamente in lei ora animata da un desiderio di vendetta moltiplicato fino all’ennesima potenza. Nel mentre Sansa deve subire l’ennesima notte di patimento ad opera di Ramsey che le comunica però che Lady Walda ha appena dato alla luce un figlio maschio, cosa che potrebbe scalzarlo dalla possibilità di essere l’erede di Roose Bolton. Sempre più intrigante oltre che scritto con molta sensibilità che è sicuramente un valore aggiunto.

Recensore Master
16/08/19, ore 15:21
Cap. 44:

Cara Topazio, sei riuscita in questo capitolo a far sentire tutto il terrore che Sansa ha provato prima, durante e soprattutto dopo la cerimonia di matrimonio. Già i preparativi sono stati per lei motivo di pensieri inquieti per quella luce di follia che aveva già troppe volte nello sguardo di Ramsay che non poteva renderla tranquilla. E nemmeno il comportamento e le parole di Baelish erano riusciti ad avere la meglio sul terrore che sentiva di provare ad ogni attimo che la avvicinava ad un destino completamente sconosciuto. Devo dire che hai avuto la capacità di farmi rivivere e ripercorrere le scene della serie tv incutendo in me la medesima apprensione che al tempo avevo avuto nel vederle: questo è un pezzo della storia che leggo difficilmente, perché sono quelle situazioni e quei gesti che mi rimangono in testa come pensieri circolari anche dopo aver finito di leggere il passaggio che lo trattano, potessi, dico la verità, baypasserei tutto questo passo per non riprovare quelle sensazioni fastidiose. A te va un plauso per essere riuscita a comunicare con il lettore tutta questa angoscia descrivendola senza soffermarti sui raccapriccianti particolari che la connotavano. Abbiamo poi ancora anche la visione del tentativo di Arya e Tyrion di raccogliere armate per andare in aiuto di Sansa, ma anche in questa occasione si trovano di fronte un muro che li respinge: i Glover hanno perso troppo e non vogliono ricordare quanto la famiglia Stark abbia fatto per il nord, avevano combattuto per loro, e avevano perso molti dei loro uomini senza ricevere nulla in cambio, quando sono stati attaccati solo i Bolton li hanno sostenuti, comprandone così la lealtà, e poi considerato che un Lannister ha bussato alla loro porta per chiedere aiuto, la risposta da parte dei Glover non poteva che essere negativa. Veramente un capitolo difficile che sei riuscita a gestire molto bene.

Recensore Master
16/08/19, ore 15:19
Cap. 43:

Arya e Tyrion sono a confronto con il capo della casata Umber che non vuole credere di avere al suo cospetto la figlia di Ned Stark che chiede aiuto per riprendersi il nord e salvare la sorella Sansa ora nelle mani pericolose dei Bolton. Per un qualche ricordo che torna in mente ad Umber parlando con Arya concede il suo appoggio. Intanto Sansa fa un’incontro sconvolgente nei canili di quella che era casa sua: ritrova Theon colui che ha contribuito a uccidere le persone a lei care, ma quello che Ramsay ha fatto di lui non provoca in lei alcuna gioia anzi acuisce il suo terrore di stare vicino a un uomo come lui. Poi assistiamo all’incontro disperato di Tyrion e Arya con Stannis, il quale non vuole cedere metà del suo regno e per questo è pronto a perdere tutto ciò che ha pur di accettare quanto i due gli stanno proponendo. Il suo ego è troppo grande ma in cuor suo sa di non essere all’altezza dei suoi fratelli, sempre migliori di lui e più amati di lui. Avevano riposto in Stannis molte speranze che ora vedevano sbriciolarsi davanti ai loro occhi: Ditocorto aveva sbagliato la previsione del suo comportamento e Tyrion in cuor suo non può che pensare se anche ciò che riguarda Sansa sia stata una previsione errata.

Recensore Master
16/08/19, ore 15:16
Cap. 42:

Finalmente sono arrivati in prossimità di Grande Inverno e di fronte alla sua casa Sansa non può fare altro che pensare a quanto avesse sognato di tornarvi ma non nella maniera in cui si stava realizzando. Era attanagliata dalla paura ma di una cosa era certa: aver vicino il Mastino che sarebbe andato a salvarla e che le avrebbe insegnato a come far soffrire più a lungo i Bolton per ciò che avevano fatto alla sua famiglia. E’ arrivata a casa sua ma stranamente non la sente più come sua, ora è un’ospite in casa sua, in mezzo a gente che non conosce e che odia profondamente a cui deve però far buon viso a cattivo gioco, e in questo ormai dopo tutto ciò che ha passato è diventata brava a simulare, ma l’angoscia non la abbandona mai. Inquietante il dialogo nel parco degli dei fra Sansa e Ramsay dove per la prima volta percepisce la follia dell’uomo che sta per diventare suo marito. E poi il colpo finale: Baelish che torna ad Approdo del re e lascia sola in quel covo di vipere Sansa che potrà contare solo sulla persona che Ditocorto le ha assegnato come guardia. Quasi non ci vuole credere e si sente una vera marionetta nelle abili mani di un manovratore che persegue i suoi interessi facendo credere che questi interessi siano comuni ad entrambi. Ma Sansa non dimenticherà facilmente il comportamento di Baelish anche se ammantato da scuse più che plausibili per la causa che entrambi perseguono. Lui deve continuare a mostrare la sua fedeltà a Cersei Lannister perché non abbia a dubitare di lui così che possa continuare a tessere le sue trame per il raggiungimento dello scopo finale che contempla anche Sansa, e per dimostrarle quanto tenga a lei le dona un gioiello che nasconde un’arma con la quale potrà difendersi da Ramsay. Ha mai pensato veramente a Sansa portandola nelle mani dei Bolton? Credo di no, non poteva sapere il grado di follia che pervadeva quella famiglia.

Recensore Master
16/08/19, ore 15:14
Cap. 41:

E così i giochi sembrano fatti, ma non è detto che a tutti debbano stare bene: infatti Arya non è d’accordo e tenta con i suoi modi bellicosi di far comprendere a Sansa l’insensatezza della sua decisione con però poco successo. Anche Tyrion è preoccupato che Sansa finisca nelle mani dei Bolton, poiché lì sarebbe stata veramente sola ma capisce anche che il piano architettato da Ditocorto ha la sua valenza: infatti tutti gli uomini del Nord sapendo la loro signora prigioniera sarebbero accorsi per salvarla,ma questo non diminuiva il pericolo in cui Sansa si sarebbe comunque trovata, nelle mani di uno, Ramsey Bolton, che forse era più pazzo dello stesso Joffrey. Osservava sua moglie con il loro bambino e sembrava felice ma subito dopo si rinchiudeva nell’armatura che si era costruita e dentro la quale a nessuno era permesso entrare. Si era accorto ormai da tempo che Sansa era diventata la sua debolezza poiché si era innamorato di lei, e come tutte le donne che aveva avuto, lo avrebbe fatto soffrire. Ma c’è anche qualcun altro che soffre in silenzio questa assurda situazione che si sta delineando: il Mastino che Baelish ha messo a disposizione di Sansa per proteggerla e salvarla nel caso la sua vita fosse stata in pericolo. Anche per Clegane Sansa era diventata la sua debolezza poiché la amava da tempo e questo fatto era incontestabile per Baelish che lo ha scelto proprio per questo fattore: non avrebbe, a rischio della sua stessa vita, permesso che a Sansa accadesse qualcosa. Lui era il suo scudo ma non perché glielo aveva ordinato Ditocorto, lo era perché si trattava di Sansa e per lei sarebbe stato qualsiasi cosa lei avesse voluto. Un capitolo molto bello, con dialoghi e pensieri molto incisivi da parte di più attori, con Sansa che è il fulcro dell’attenzione di tutti senza mai comparire davvero se non sporadicamente. Veramente ben scritto.

Recensore Master
14/08/19, ore 15:22
Cap. 40:

Ben descritti i primi momenti che una madre trascorre con il suo bambino, ne sente il respiro,lo osserva che stia bene e che sia sano e poi vuole sapere di che colore abbia gli occhi per sapere se sia più uno Stark o più un Lannister, ma i suoi occhi sono azzurri. Anche Arya mostra il suo volto per una volta tenero di fronte alla creaturina che tiene fra le braccia. Ma per Sansa la possibilità di sentirsi a casa e al sicuro attorniata dalle persone a cui vuole bene dura lo spazio di un secondo poiché Ditocorto si presenta nelle sue stanze per confermarle che in capo ad un mese avrebbe raggiunto i Bolton per diventare la sposa del figlio. A Sansa erano tornate più volte alla mente le parole piene di verità pronunciate a suo tempo da Cersei: quando fosse stata madre avrebbe fatto qualunque cosa per difendere i suoi figli, avrebbe tramato, ucciso e si sarebbe persino immolata affinché a loro non accadesse nulla di male, ed è proprio quello che Sansa si accinge a fare e che Baelish aveva scoperto ben prima che lei stessa decidesse di farlo. Lui la conosce troppo bene e questo la impensierisce non poco. L’unica rassicurazione che le dà Ditocorto è che al primo accenno di pericolo per la sua vita il Mastino sarebbe andato a prelevarla da Grande Inverno per portarla in salvo. Sansa si ritrova a pensare come sarebbe potuta essere la sua vita se avesse accettato l’offerta di Sandor la sera della battaglia delle Acque nere, probabilmente non avrebbe sofferto così tanto come sarebbe stata costretta dagli avvenimenti a fare. Molto intimo il dialogo che hai studiato per loro: così vicini tanto da sfiorarsi fisicamente ma effettivamente lontani molte miglia, perché tra loro non può esserci nulla e mai come in questo momento Sansa sente la mancanza di un abbraccio forte e consistente da parte di una persona che tiene a lei più della sua stessa vita. Lei è sicura che lui avrebbe fatto qualsiasi cosa per proteggerla se le fosse stato a fianco ma a Grande Inverno lui sarebbe stato lontano e un po’ della forza che le ha sempre trasmesso sarebbe venuta meno. Vicino a lei ci sarebbe stato solo Ditocorto con le sue oscure trame di potere, una persona di cui diffidare costantemente nonostante i suoi sorrisi e la sicurezza che dimostrava. Davvero sei riuscita a far percepire l’angoscia che entrambi provano di fronte a un compito così gravoso, pericoloso e pieno di incognite come recarsi da sola nella tana del leone. Brava!

Recensore Master
14/08/19, ore 15:21
Cap. 39:

Il piano di Baelish è ben delineato nella sua mente, per lui non fa differenza quale delle due Stark potrà diventare la moglie di uno dei Bolton, l’importante è che questa persona venga percepita dalla gente del Nord come la prigioniera degli usurpatori e che per questa ragione si riunisca per salvare quella che di fatto è la legittima signora di tutto il Nord. Baelish ha esposto il suo discorso con semplicità e precisione anche avendo la presenza del Folletto che assolutamente non vuole che sia Sansa a mettere in atto questo piano e per questo la conforta dicendole che Arya avrebbe saputo come farsi rispettare. Poi la scena cambia di colpo e ci troviamo in agitazione per il parto imminente che ha colto Sansa nel cuore della notte. Qui tutte le persone che le sono vicine sono corse nei pressi delle sue stanze per cercare di trasmetterle forza e coraggio: ci sono proprio tutti, il Mastino, Brienne, Arya, Pod e il Pesce nero, tutti in attesa ma non in così grande apprensione come lo sono il Mastino e Tyrion. Arya subodora che ci sia qualcosa di cambiato nel rapporto fra la sorella e Clegane quando questa la fa chiamare avvertendola di non recarsi al nord per nessuna ragione che non fosse radunare un enorme esercito, nel caso in cui a lei fosse accaduto qualcosa durante il parto. Nella sua testa cominciano a girare pensieri sullo strano comportamento ultimamente tenuto da entrambi. Interessante l’inserimento rivisitato della storia di Elena di Troia, utilizzata come idea per far combattere le fazioni per salvare la bella regina. Intanto fra gemiti e urla il figlio di Sansa e Tyrion ha visto la luce e quel che è più importante è che sia un bambino sano e maschio. Tyrion ne è ovviamente felice ma risulta frastornato da quanto accaduto, ricordando quanto pericolo avesse corso Sansa proprio come sua madre che però a differenza era morta e da quel momento tutta la famiglia Lannister aveva riversato l’odio su di lui per esserne stato la causa. Molto ben scritto e dialoghi precisi e puntuali.

Recensore Master
14/08/19, ore 15:21
Cap. 38:

Capitolo essenzialmente strutturato in due parti ben definite: il colloquio tra Sansa e Tyrion nell’intimità delle loro stanze e il concilio che si è svolto nella sala di Nido dell’aquila dove sono stati esposti i vari punti problematici del riprendersi Grande Inverno da parte di Sansa e il finale con il piano esposto da Baelish. Il confronto tra i due coniugi si è svolto all’insegna della tranquillità nonostante l’argomento abbia toccato entrambi: Tyrion forse per la prima volta proclama a viva voce di essersi accorto dell’innamoramento del Mastino nei confronti della moglie, una Sansa che nel tempo della lontananza è cambiata moltissimo, non è più la bambolina debole e indifesa di Approdo del re, ora temprata dai soprusi perpetrati a suo danno, bensì una donna con le idee chiare in mente e un piano da portare a termine, ma anche consapevole del dolore che tutto ciò avrebbe provocato. Sansa gli ribadisce che con il Mastino ha parlato chiaro e lui sembra essersene fatto una ragione che tra loro non potrà mai esserci niente di più di quello che c’è, anche se a lei dispiace che lui abbia a soffrire per questa sua imposizione, forse se se ne andasse potrebbe essere felice. Ma la sua vicinanza le dona conforto e sicurezza ed è l’unica persona di cui veramente si fidi. Tyrion le dice però che anche lui sarebbe disposto ad amarla e forse potrebbero tentare di essere felici. Nella seconda parte assistiamo all’esposizione delle problematiche volte a riconquistare il Nord con la conta delle varie casate che potrebbero sostenere la famiglia Stark che ora conta fra i suoi membri anche un Lannister, marito di Sansa e che potrebbe essere il problema insormontabile per tutto il Nord. Ma Baelish ha un piano accarezzato da tempo per i suoi giochi di potere del quale non ha fatto parola con nessuno: far sposare Sansa a colui che detiene le redini del Nord, un Bolton. Per Sansa è un vero pugno nello stomaco e le tornano alla mente le parole del ragno tessitore circa il fatto di stare attenta a Ditocorto. Ora temo che leggerò con apprensione crescente tutta la parte che porterà Sansa nelle grinfie malvagie dei Bolton e di cui ho ricordi molto ben presenti dati dalla serie tv, la quale ha reso tutto quel passaggio talmente oscuro, malvagio e inquietante che è stato una delle parti che mi ha scosso di più. Continuo nella lettura. A presto!

Recensore Master
12/08/19, ore 18:54
Cap. 37:

Siamo prossimi alla partenza per tornare nel continente occidentale, ma prima, interessante il colloquio di lord Varys con Sansa che le spiega le ragioni del suo comportamento tenuto a suo tempo quando era alla fortezza rossa ma non aveva potuto fare molto per aiutare Ned Stark e nel frattempo la mette in guardia da Lord Baelish che sa essere l’uomo che ha fatto scappare Sansa da Approdo del re dopo la morte di re Joffrey. E intanto nella testa di Varys nasce il confronto fra Dany e Sansa, due donne bellissime e forti allo stesso tempo che avrebbero raggiunto il loro scopo a qualsiasi costo. La navigazione riprende e costringe alla vicinanza più persone che in altri ambiti non sarebbero state insieme, ognuno con le proprie idee e con i propri comportamenti. E alla fine lo sbarco con la persona di Ditocorto ad attendere sul molo l’arrivo di Sansa e dei suoi compagni di quel particolare viaggio. Ditocorto sempre informato su tutti e su tutti non si fa cogliere in fallo da Sansa facendole sapere che è al corrente della sua gravidanza e che lo sapeva da ben prima che partisse, ma durante il loro colloquio la ammonisce di non nascondergli più nulla se vuole continuare ad avere il suo appoggio, poiché lui in un modo o nell’altro veniva sempre a sapere ciò di cui era interessato. Lui vede nel figlio di Sansa un potenziale da poter far fruttare, poiché lui ha già un suo piano del quale deve solo mettere a conoscenza Sansa e gli altri per poter rivendicare e riconquistare il Nord anche a fronte delle notizie che gli sono giunte sia da Approdo del re che dal Nord sui movimenti sia di Cersei che di Stannis, che entrambi si stanno distruggendo con le loro stesse mani. Se Sansa pensava che tornando sarebbe stata libera ora deve ricredersi e sentirsi nuovamente come in un’altra gabbia dorata, le cui sbarre sono state chiuse da Ditocorto. Staremo a vedere.

Recensore Master
12/08/19, ore 18:53

Cara Topazio, sei riuscita a far percepire tutta la tensione di un confronto temuto e voluto dalla regina Targaryen con Sansa della casata Stark. Più che un dialogo è sembrata una confessione delle sue aspettative dopo tutto ciò che nel tempo aveva fatto e che ora avevano portato Daenerys ad essere la regina del popolo di Meeren, ma nonostante tutta la fatica e il dolore provati non è soddisfatta di quanto realizzato anche perché il popolo che ha liberato dalle catene non la percepisce come la legittima sovrana, per cui si domanda se sia giusto lottare così tanto se poi i risultati non sono quelli sperati. E volge la stessa domanda che fa a se stessa a Sansa che vuole rivendicare il Nord, che lo vuole governare sperando che poi la popolazione le sia grata per averla liberata dall’oppressione che usurpatori esercitavano su di essa. La differenza che fa notare Sansa è netta: la regina Targaryen era stata spogliata di tutto dopo che suo padre il re folle era morto e pian piano si era riconquistata il potere, mentre a Sansa che poteva dire di avere tutto, quel tutto le era stato tolto. Comunque nessuna delle due doveva confondere la pietà con la debolezza, avrebbero imparato a governare essendo misericordiose che era sintomo di giustizia e non di fragilità. Concetti che sono molto lontani dal sentire della regina Daenerys e che invece ritrova nelle sagge parole di Sansa che nonostante la sua giovane età ha potuto vedere avvicendarsi sul trono due regnanti, uno buono ma che non si occupava molto del popolo sempre troppo preso da se stesso e uno che non aveva pietà per niente e per nessuno e diventava sempre più pericoloso ogni giorno che passava. Ecco da cosa derivava la sua odierna saggezza. Rendersi conto della situazione fa di Daenerys una buona sovrana, secondo il punto di vista di Sansa. Continuo la lettura.

Recensore Master
12/08/19, ore 18:52
Cap. 35:

Ed eccolo finalmente il tanto atteso confronto tra i due coniugi che non si vedono da molto tempo e nel frattempo molte cose sono cambiate. Si sono lasciati senza potersi parlare e spiegare, lui con una accusa di omicidio che pendeva sulla sua testa e lei fuggita chissà dove e con l’aiuto di qualcuno di cui Tyrion non poteva essere a conoscenza, così come non era a conoscenza del fatto che sua moglie non fosse in alcun modo implicata nella morte del re suo nipote ma fosse stata solo una pedina manovrata da abili mani. Sansa in questo confronto ci tiene a fargli comprendere la sua completa estraneità ai fatti e anche delle conseguenze che lo avrebbero visto protagonista. C’è molto rancore negli occhi di Tyrion celato dal solito velo di cortesia quando le si rivolge. Ma la domanda che più gli preme è il perché della sua venuta fino a Mereen e per quale motivo. Motivo che Sansa gli dimostra semplicemente togliendosi il mantello che l’aveva coperta fino a quel momento nascondendo agli occhi altrui quella gravidanza che voleva che il marito conoscesse insieme anche ai piani che aveva in mente di confidargli. Lui è il padre del bambino ed è venuta a cercarlo affinché finalmente insieme potessero riprendersi quel nord come le aveva promesso tanto tempo prima e potessero così governarlo insieme. Tyrion è diffidente, non vuole credere che Sansa abbia veramente bisogno del suo aiuto per riprendersi il posto che le spetta, ora anche lui ha un nuovo scopo nella vita, aiutare la regina Daenerys a riconquistare il trono cui ha diritto in quanto discendente della stirpe Targaryen. Anche Varys, il ragno tessitore, ha fatto molto per portarlo al cospetto della regina nella quale vede realmente un futuro per il popolo e lui potrebbe essere un valido aiuto. Ma proprio mentre Tyrion pronuncia queste parole si accorge che ha anche un altro scopo che comprende anche la sua discendenza. Al prossimo capitolo.

Recensore Master
10/08/19, ore 17:03
Cap. 34:

Cara Topazio, leggendo e commentando la storia ormai conclusa, mi limito a concentrare la mia attenzione sugli avvenimenti che capitolo dopo capitolo vengono narrati, dimenticando a volte di sottolineare quanto siano belle le atmosfere e le descrizione dei luoghi e delle persone che compaiono, come per esempio in questo capitolo. La descrizione della città di Mereen all’arrivo di Sansa e dei suoi accompagnatori ci fa sentire tutta la meraviglia provata nel confrontarsi con una realtà completamente diversa da quella che hanno sempre vissuto e conosciuto. I colori caldi, gli odori delle strade, tutto differente dal caro e freddo nord dove il bianco e il gelo regnavano sovrani. Appena giunti però Sansa pone delle condizioni ben precise a coloro che la accompagnano: devono rimanere nei pressi della nave e solo lei, Podrick e il pro zio Tully si sarebbero recati a parlare con la regina Daenerys, e questo per salvaguardare tutte le loro vite se per caso la regina in un impeto di prudenza li avesse presi in ostaggio. Dure le reprimende sia di Arya sia del Mastino che non vogliono che Sansa vada da sola al cospetto della regina con poche persone a proteggerla. Ma di fronte al suo piglio deciso e inesorabile devono tutti chinare la testa, persino Brienne che insieme a Clegane avrebbero dovuto proteggere entrambe le sorelle Stark da qualsivoglia pericolo, ma Sandor la segue ugualmente. Presa questa decisione Sansa si dirige verso la piramide, che è la sede dove si trova la regina. Molte sono le persone che vogliono una udienza dalla sovrana e perciò anche lei con la sua scorta deve attendere il suo turno che arriva e si trova così finalmente al cospetto di Daenerys al cui fianco nota ci sia Jorah Mormont una vecchia conoscenza di casa Stark che la riconosce e che ha un battibecco piuttosto acceso con lei, invitando la regina Daenerys a non dare ascolto alle parole di Sansa. Ancora toppo rancore corre tra le due casate, ma la domanda è il perché la regina dovrebbe ascoltare ciò che ha da dire la figlia di colui che aveva contribuito alla morte di suo padre. E finalmente dalle fila delle persone che sono al servizio di Daenerys esce la voce di Ser Barristan che le consiglia di ascoltare ciò che ha da dire la figlia di Ned Stark che era un uomo coraggioso e giusto e pertanto suppone che anche la figlia sia della sua stessa pasta. In questo frangente Sansa dà anche la notizia a Jorah della morte di suo padre che nonostante lo avesse cacciato di casa lo ha perdonato in punto di morte. Ma ancora Jorah non crede alle sue parole fino a quando non gli viene raccontato lo svolgimento dei fatti come li aveva raccontati a sua volta Jon a Sansa. Ma Sansa è andata lì con lo scopo di poter ritrovare suo marito e così pone alla regina la sua richiesta, che conferma che Tyrion Lannister si trovi presso la sua corte e lo manda a chiamare, ma proprio mentre Dany pronuncia queste parole, la voce di Tyrion irrompe nella sala facendo volgere tutti gli sguardi su di lui. Ora sarà interessante leggere del dialogo tra i due coniugi. Un caro saluto.

Recensore Master
09/08/19, ore 17:39
Cap. 33:

Anche questo passaggio ci fa sentire due tipi diversi di distacchi: quello morale e sentimentale di Sansa da Sandor e quello fisico delle sorelle Stark dal fratello Jon e dalla sua possibile protezione. Ciò che si sono scambiati Sansa e i Mastino è la solitudine dei loro cuori, perché Sansa sa che nulla è possibile fra di loro e se nulla è fattibile lui potrebbe andarsene altrove e trovare in qualcun altro ciò che lei non può dargli. Ma in un attimo di follia pensa di poter agguantare un attimo di felicità solo per sé, perché è a conoscenza del sentimento profondo che unisce lei al Mastino come quello di Sandor per lei. E finalmente si concede il lusso di baciarlo e sentirsi parte di qualcosa di bello e sereno per una volta dopo tanto tempo: ma è questione di un momento poiché subito dopo ripiomba nei suoi pensieri ancorati al dovere, quelle catene che troppo strette le si stringono sempre più ai polsi non permettendole di esternare ciò che prova veramente e ciò che vorrebbe per se stessa. Sandor reagisce bollandola come vile per il suo comportamento cercando di farle comprendere che il suo agire le preclude quelle che potrebbero essere le cose belle che la vita ha in serbo per lei, ma il suo dovere è un altro, non può non ascoltarlo, lei è una Stark e mette di fronte a tutto l’onore e il dovere, proprio come aveva fatto suo padre. E così il Mastino si allontana da lei, rimanendo solo un’ombra costante e silenziosa continua fonte di pensieri per ciò che poteva essere. Anche il distacco di Arya è doloroso: entrambe le sorelle temono per la vita di Jon, ma anche per lui il dovere e i giuramenti vengono prima di ogni cosa finanche della sua vita. E così un nuovo viaggio viene intrapreso dalle due sorelle che avranno al loro fianco Brienne seria e ligia ai suoi doveri e Sandor presenza silenziosa e cupa.

Recensore Master
09/08/19, ore 16:47

Anche questo capitolo è pieno di pathos, sia per il discorso accorato fra i due fratelli sia per quello che Sansa ha intrattenuto dopo con Sandor. Jon e Sansa mentre osservano l’immensità e il candore che si estende sotto di loro dall’alto della Barriera, possono finalmente parlarsi francamente e ognuno negli occhi dell’altro può percepire un tumulto dell’animo, un dolore latente che non li abbandona mai. Jon riesce a parlare a Sansa di Ygritte, la donna baciata dal fuoco da lui molto amata e ora morta e che ha lasciato un vuoto difficilmente colmabile nel cuore di Jon che si è buttato a capofitto nella sua missione di difesa dal male che potrebbero portare i non morti. Ma non è solo Jon ad avere qualcosa che si agita nell’animo e quando Sandor li raggiunge in cima alla barriera li lascia da soli perché comprende che debbano parlarsi. Ma Sansa non vuole rimanere in così stretta compagnia di Sandor, le fa male al cuore l’averlo così vicino tanto quanto lui anche soffre per questa vicinanza che non può esprimersi come entrambi sanno che potrebbe. Sansa deve cercare di farglielo comprendere ma non vuole al contempo ferirlo, non vuole che soffra, perché sa che lui la vuole proteggere ma la ama anche, e lei non può permettersi alcun sentimento di questo genere, lei sta andando a cercare suo marito e vorrebbe che Sandor potesse avere una vita anche oltre a lei, con qualcuno che potesse corrispondere ai suoi sentimenti, cosa che a lei è vietato fare, in primis perché sposata e poi perché ha uno scopo da raggiungere e nulla può frapporsi tra lei e la meta finale, fosse anche rimanere senza amore e senza provare sentimenti profondi come ha confessato a Jon durante il loro confronto quando si trovavano in cima alla barriera. Riesci magnificamente ad immedesimarti nei personaggi tanto da far sentire ciò che provano. Veramente brava, mi spiace solo non poter interloquire con te leggendo solo a storia conclusa il tuo lavoro.

Recensore Master
09/08/19, ore 16:45
Cap. 31:

L’incontro fra i tre fratelli è stato denso di tutti i sentimenti che ognuno di loro aveva nel suo cuore, dopo tanto che non si vedevano e con tante storie alle loro spalle. Ciò che li circonda è quasi il nulla alla fine del mondo, l’enorme barriera che si erge a difesa dei territori a sud di essa, un posto un po’ lugubre dove poter trovare rifugio, proprio quello che stanno cercando loro, o meglio ciò che Sansa spera che possa trovare Arya che vuole lasciare con suo fratello affinché la possa proteggere mentre lei si dirige a est per incontrare il marito che si trova alla corte della regina Targaryen, per dargli la notizia della sua gravidanza e per esporre il suo piano per riconquistare il nord, lasciando a debita distanza le eventuali ingerenze di Lord Baelish. Jon è rimasto colpito dal fatto che Sansa sia incinta e per di più di un Lannister ma trattandosi di Tyrion la rassicura che avendolo conosciuto è un uomo buono, con un cervello molto fine. Ma l’idea di lasciare da lui al Castello nero Arya non è da prendere in considerazione: l’inverno sta arrivando e insieme ad esso anche le armate degli Estranei, che si rimpinguano ad ogni uomo morto. Anche Jon è pertanto in pericolo ma il suo giuramento lo costringe a rimanere e combattere fino alla morte al Castello nero.