Recensioni per
Come un uccelletto divenne un meta-lupo
di topazio

Questa storia ha ottenuto 500 recensioni.
Positive : 500
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
03/08/19, ore 17:00

La verità che è stata messa di fronte agli occhi di Sansa da parte di un Sandor furioso nonché geloso è per la ragazza un vero pugno nello stomaco difficile da accettare. Infatti quando si ritrova da sola con Shae non le parla e finge indifferenza ma resta il fatto che da lei si sente tradita e umiliata. Tyrion, come maestro del conio, sta attendendo ai suoi compiti ma presta orecchio a quanto gli dice Bronn circa il fatto che Sandor sia innamorato della moglie, visto come si era comportato nell’episodio del suo salvataggio. Forse Tyrion subodora qualcosa ma è anche sincero nell’affermare che se Sansa dovesse avere un qualche interesse nei confronti del Mastino e che lui potesse renderla felice, lui sarebbe disposto ad accettare la situazione, poiché si è accorto di volere il bene di Sansa. A rincarare la dose giunge anche Varys, il ragno tessitore, che conosce tutto di tutti e gli rivela l’accaduto fra il Mastino e la moglie e il bacio che hanno dovuto scambiarsi sotto le minacce di Cersei, che ha poi approfittato del momento per rivelare la sorte dei suoi famigliari gettando nel dolore profondo Sansa per pura cattiveria. Viene davvero da pensare a Tyrion come facesse il cuore di sua moglie a non essere ancora diventato di pietra visti tutti i dolori ai quali era stata ultimamente sottoposta. Altro bel capitolo coinvolgente che continua a svelare situazioni varie.

Recensore Master
03/08/19, ore 16:59

Bello questo scorcio che ci hai fatto intravvedere tra Sansa e il Mastino. Dopo i primi momenti passati nel panico di quanto era accaduto Tyrion torna presente a se stesso e lascia la moglie per recarsi a corte dove necessita la sua presenza. In questo frangente vi è un confronto tra Sansa e Sandor che forse nessuno dei due si aspettava che accadesse e in queste modalità: Sansa ringrazia il Mastino per averle salvato la vita e si aspetta da lui una risposta che però non arriva e lei presa da uno strano ardore lo affronta dicendogli tutto ciò che pensa di lui e del suo iroso e rude comportamento, anche nei suoi confronti. Ciò che non si aspetta è quello che viene pronunciato da Sandor circa il fatto che ora lei non sappia più cosa vuole veramente e che si comporti solo come le viene comandato, ma al contempo Sandor non è pronto a sentirsi dire da Sansa di quanto si sia accorta che lui la desideri. Inevitabile lo scontro fra i due che sono messi di fronte ai loro reciproci sentire e che sono anche disposti a farsi del male pur di farsi ascoltare e così in un impeto di rabbia Sandor rivela a Sansa la relazione che esiste tra la sua ancella e il marito. Attendo una reazione e continuo la coinvolgente lettura. Un saluto.

Recensore Master
03/08/19, ore 16:58
Cap. 13:

Ecco perché la regina aveva inviato in dono a Sansa un abito che pareva di una misura inferiore a quella che sarebbe dovuta essere, in questo modo l’ avrebbe messa in difficoltà costringendola ad allontanarsi dal rinfresco con i commensali e con gli ospiti dorniani, e tutti avrebbero notato il comportamento inadeguato della moglie di suo fratello. Però secondo me per provocare la reazione di mancanza di aria e di quasi soffocamento, il tessuto del vestito poteva essere intriso di una qualche sostanza nociva che avrebbe potuto provocare la morte di Sansa, sbarazzandosi in questa maniera di una persona scomoda e invisa. Tempestivo l’intervento del Mastino che dopo aver visto Sansa cadere dal parapetto della terrazza si getta anche lui nel vuoto per tentare di salvarla: il suo piccolo uccelletto non deve morire e non deve darla vinta né a Cersei né a Joffrey che godrebbero dell’accaduto. Mai il Mastino aveva pregato affinché qualcuno si salvasse ma per Sansa rivolge una preghiera mentre sta tentando di farle espellere tutta l’acqua ingurgitata cadendo. Sul posto giungono trafelati anche Bronn e il marito Tyrion, quest’ultimo terrorizzato dal pensiero che possa non riprendere conoscenza e lasciarlo nuovamente solo in quel covo di vipere. Ma fortunatamente Sansa rinviene e si ritrova accudita fra le braccia del Mastino. Bella e intensa scena che mi è sembrato di vedere grazie alla tua descrizione. Continuo nella lettura.

Recensore Master
03/08/19, ore 16:57
Cap. 12:

Molto delicato questo capitolo nella sua prima parte: Sansa e Tyrion di comune accordo vogliono provare a diventare una vera coppia sposata e a tentare di concepire un figlio che permetta ad entrambi di fuggire dagli artigli di Cersei e di Joffrey e di tutta la corte di Approdo del re. Mentre Sansa sta tentando di accettare che Tyrion compia il suo dovere di marito, curioso come tenti senza riuscire di sostituire il volto del marito con quello di un bel cavaliere, ma si rende presto conto di non riuscire nell’intento poiché i volti che le appaiono davanti sono solo quelli del Mastino e di suo marito. Tyrion attende che lei sia pronta e pur essendo un uomo navigato, comprende il momento che sta vivendo la moglie e utilizza ogni accortezza affinché lei con lui si senta sicura e certa di quello che si accingono a compiere. Il risultato è che al mattino si ritrovano insieme ancora avvolti nelle lenzuola che ora portano il segno di ciò che è avvenuto e Tyrion per la prima volta pensa di essere un uomo fortunato ad avere una così bella moglie che ora è finalmente sua. Non ha dedicato un solo pensiero a Shae, segno che la notte trascorsa con Sansa era ciò che effettivamente desiderava. Intanto la regina invia un regalo a Sansa, portato dal Mastino, e che scombussola non solo Sansa ma anche Tyrion in quanto non sanno cosa ci sia nel pacco arrivato in dono: temono entrambi possa essere qualcosa di sconvolgente come la testa del fratello Robb, e poi quando si rendono conto che è solo un magnifico abito si tranquillizzano e la mente di Tyrion corre subito al motivo. La regina sta comprando il silenzio di Sansa affinché non riveli l’accaduto di alcuni giorni prima e mandi a monte le nozze con Margeory. Scambio eloquente di occhiate tra Sansa e il Mastino, che però non sfugge all’occhio allenato di Tyrion. Ci sentiamo al prossimo capitolo. Un saluto.

Recensore Master
01/08/19, ore 14:13

Anche questo capitolo è breve ma intenso: si definiscono finalmente le parti che ognuno dovrà tenere da ora in avanti. Per la prima volta Tyrion si ritrova ad essere spalleggiato da suo padre Lord Tywin circa il comportamento negativo tenuto da suo nipote che agisce senza alcun criterio con la possibilità di mandare in frantumi l’alleanza con la casa Tyrell sposando Margeory. La regina Cersei è corsa in soccorso dell’agire del re ribadendo che in quanto tale può fare tutto ciò che desidera, ma suo padre la fa tacere prendendo le difese di Sansa, non per altruismo o giustizia, ma per i suoi scopi politici. E nuovamente torna attuale il discorso della discendenza che Tyrion fa con Sansa, che vede depressa e demotivata. Dopo la morte dei suoi parenti, il nord è ora nelle mani di colui che ha tradito la sua casata, ma lei pensando a se stessa come regina, vorrebbe poter tornare in quel nord che è casa sua e che avrebbe governato con giustizia e rispetto, e Tyrion le ribadisce che una maniera per diventare la nuova regina del nord e soprattutto tornare a quella sua casa tanto amata c’è: partorire un figlio che sarebbe stato sì un Lannister ma anche uno Stark. Mi piacciono molto le frasi che inserisci ad ogni inizio capitolo che condensano il senso di quanto racconterai in seguito e trovo che siano un espediente narrativo molto pregnante che aggiungono spessore al racconto stesso, già coinvolgente grazie alla tua narrazione precisa e scorrevole. Ora entrambi conoscono un mezzo sicuro per potersene andare e lasciarsi dietro le spalle tutto il dolore che hanno provato e l’angoscia nella quale hanno vissuto, e lo scopo è raggiungere il nord per governarlo insieme, nella maniera in cui tutti gli Stark avrebbero voluto e avevano fatto dal momento che ne erano diventati i protettori. Continuo nella appassionante lettura, tra un ritaglio di tempo e l’altro.

Recensore Master
01/08/19, ore 00:22

Ciao Topazio, in questo capitolo abbiamo netta la percezione della solitudine che provano sia Sansa sia Tyrion per diversi motivi. Sansa si accorge in questo momento di dolore di essere rimasta l’unica superstite della sua intera famiglia, tutti sono morti e alcuni di loro sono stati uccisi. Pensa che non ci sarà più nessuno Stark a governare il nord. Poi come un fulmine a ciel sereno le sovviene il ricordo di Jon, il fratello non più considerato tale da quando aveva saputo che era un bastardo, e si aggrappa a questo ricordo per cercare di sentirsi ancora viva e non più sola. Anche Tyrion ha sperimentato la solitudine, in quanto tutta la sua famiglia ad eccezione di suo fratello Jamie, lo ha sempre reputato un mostro e lo ha allontanato non considerandolo, per cui la sofferenza che ora prova Sansa è da lui ben compresa. La colpa di Tyrion era stata quella di sopravvivere alla madre morta nel darlo alla luce e di conseguenza aveva vissuto una vita odiato da tutti e sbeffeggiato dai più. Solo ascoltando quelle parole colme di dolore e risentimento capisce che Tyrion è lì per lei per consolarla. Ma Tyrion può donarle anche un po’ di pace proponendole di riportarla a casa sua a Grande Inverno, e il solo modo per partire è dare un erede alla casata Lannister. Entrambi comprendono che non sia il momento di parlare di certi argomenti ma se entrambi potessero riacquistare la libertà dalle catene che li cingono ad Approdo del re, il solo pensiero potrebbe trasformarsi in realtà. Sansa è poco convinta della situazione e non è neanche sicura che una volta partorito l’erede di Tyrion, tutta la famiglia Lannister la lasci in vita, ma Tyrion la rassicura, non permetterebbe mai a suo figlio di vivere senza la madre come era capitato a lui con tutto il carico di dolore che avrebbe dovuto in tal caso sopportare. Sono curiosa di leggere il seguito. Un saluto.

Recensore Master
31/07/19, ore 14:16
Cap. 9:

La perfidia di Cersei è resa molto bene in questo capitolo: il suo saper sempre cosa dire per ferire nel modo più preciso possibile colei che considera la sua preda e con Sansa riesce in questo suo compito egregiamente. Il rivelarle la morte sia di suo fratello Robb che della madre Catelyn sembra darle una gioia per avere ottenuto l’ennesimo primato: quello di far fuori coloro che sono nemici della corona e quindi di tutti i Lannister. Sansa è uscita dal confronto con Cersei completamente annientata e ora sembra non tentare di voler reagire in alcun modo. Resta immobile come se le notizie che ha ricevuto non toccassero lei, vuole farsele scivolare addosso tenendo un comportamento distaccato persino con il Mastino che subito le si è avvicinato per darle il suo sostegno morale, che però lei apparentemente non pare apprezzare. Difficile anche il confronto con il marito che è corso addolorato presso la moglie per recarle la notizia della morte dei suoi cari. Ciò che però trova nella loro stanza non è più la donna con la quale aveva impercettibilmente stabilito un contatto, ma un automa che si stava estraniando per non provare dolore. Ma lui è lì per lei, per supportarla a fare in modo di non cadere in un abisso dal quale potrebbe non uscire mai se non permetterà a coloro che le sono vicini di intervenire per aiutarla. L’odio che esce dalle poche parole pronunciate da Sansa nei suoi confronti sono dure da accettare per Tyrion, il quale in quello che le è accaduto non ha nulla a che vedere, ma comprende anche che agli occhi di Sansa ogni Lannister è uguale agli altri, e lei non riesce a far differenza poiché la cattiveria è insita nella famiglia e quindi anche in Tyrion. Sarà difficile rialzarsi dopo quanto accaduto. Pertanto curiosa proseguo nella lettura. Un caro saluto.

Recensore Master
31/07/19, ore 12:26
Cap. 8:

Cara Topazio, è stato un capitolo molto bello dove nonostante il sopruso perpetrato da Cersei ai danni di Sansa sei riuscita a far trasparire la nobiltà d’animo che vive nel Mastino. La bella e potente regina Cersei, obnubilata dall’alcool si diverte con Sansa anche perché sa che con lei ha gioco facile, può permettersi cose che forse con altre persone non farebbe e non direbbe, ma lei è una creatura per la quale prova disprezzo e non perde occasione per divertirsi alle sue spalle. Ma questa volta travisa quello che per suo volere vede accadere sotto i suoi occhi. L’ordine perentorio dato al Mastino prima di colpirla le fanno percepire che lui nutra un sentimento nei confronti di Sansa forse di rispetto a vedere il suo comportamento, ma quando gli ordina di baciarla lo vede irrigidirsi e non dare corso all’ordine ricevuto anche se consapevole che ne sarebbe andata di mezzo la sua stessa vita. Ancora una volta Sansa va in suo soccorso come poco prima con lo schiaffo, ma questa volta è lei che deve agire altrimenti il Mastino avrebbe potuto farsi uccidere piuttosto che obbedire e così lo bacia lei per prima. E rimane scioccata dalle sensazioni che prova e non vuole nemmeno credere alle parole che Cersei le rivolge con alterigia facendole notare che Sandor sia innamorato di lei. Lei che non si è mai accorta di nulla se non del fatto che lui fosse oltremodo protettivo nei suoi confronti, ma alle volte il suo sguardo si incupiva e diventava profondo, come se dovesse far resistenza su se stesso per non far trasparire un desiderio altrettanto profondo che sperava di mantenere celato dentro di sé. Tornano alla memoria tanti momenti che li hanno visti protagonisti insieme e non appena i loro sguardi si incrociano l’imbarazzo coglie in pieno Sansa che ascolta le ultime parole offensive di Cersei circa lei e la sua famiglia. Sicuramente l’accaduto farà pensare entrambi ora. A presto!

Recensore Master
30/07/19, ore 14:15
Cap. 7:

Solo apparentemente la situazione sembrava essere tornata alla normalità, ma quando Sansa richiudeva gli occhi per dormire ecco che veniva nuovamente assalita da incubi che riportavano alla sua memoria quanto da lei vissuto, e la sensazione di disagio e prostrazione continuava a protrarsi all’infinito. Era rimasta rinchiusa nelle sue stanze per giorni e durante queste lunghe giornate aveva provato a parlare con Shae di quanto le era accaduto e domandandosi se mai si sarebbe potuta innamorare veramente di un uomo che la contraccambiasse. Chiede in questo frangente alla sua ancella se si sia mai innamorata e mi pare incredibile che dalle parole uscite con tanta tristezza e rammarico dalla bocca di Shae lei non abbia ravvisato che la figura di uomo al quale l’ancella faceva riferimento fosse il suo attuale marito, ma lei era ancora troppo ingenua e provata per ciò che le era accaduto da non dare il peso dovuto alle sue parole. Intanto per il Mastino cominciano i suoi turni da guardia del corpo e i momenti che trascorrono insieme sono intrisi di timore da parte di lei e di silenzi da parte di lui. L’unica cosa che riesce il Mastino a notare è che al di fuori della Fortezza rossa Sansa torni per un attimo felice di quella parvenza di libertà che le è concessa, al di là di quella gabbia entro la quale vive e che comincia a soffocarla. E’ in questi momenti che Sandor si accorge che la persona alla quale fa la guardia è una donna bellissima e disperatamente triste e sola. Sansa solo in questi momenti può concedersi il lusso di ripensare a tutti i suoi famigliari, e a quanto avrebbe voluto far comprendere loro quanto li amasse, proprio ora che la loro lontananza si fa sempre più struggente, come pure il ricordo della sua Grande Inverno che ora le sembra un’oasi di pace in confronto ad Approdo del re dove si stanno infrangendo tutti i suoi sogni di ragazza. Ciao e alla prossima!

Recensore Master
30/07/19, ore 11:05
Cap. 6:

Abbiamo potuto assistere alla reazione di Tyrion. È sconvolto per ciò che è accaduto a Sansa, e si colpevolizza per non essere riuscito ad impedire che tutto quello che Joffrey le ha fatto succedesse. Vorrebbe essere sempre al fianco di sua moglie ma deve attendere ai suoi doveri, vorrebbe non perdere quella poca intimità che sono riusciti a ritagliarsi con così tanto sacrificio. Però ora anche lui a paura che Sansa sia diventata un bersaglio da parte di Joffrey, ora che lui è diventato suo marito, poiché per il re bambino, quando un oggetto o meglio una persona in questo caso diventa di qualcun altro, lui la vuole possedere, è il gioco di ciò che è proibito che eccita la sua fantasia malata e diventa addirittura crudele quando non riesce a soddisfare ogni sua voglia, per cui Tyrion, dopo aver ascoltato trepidante il racconto dei fatti da Sansa e si accorge che il Mastino è con loro nella stanza gli propone di diventare praticamente l’ombra di sua moglie, affinché nessuno, vedendolo al suo fianco, osi più ardire alcunché contro di lei. Il Mastino accetta ufficialmente con il miraggio di più oro nelle sue tasche ma ufficiosamente noi sappiamo che lo avrebbe fatto anche gratuitamente, visto quello che prova per lei, che è stata l’unica a trattarlo come un uomo e di questo lui le è grato. Chissà cosa accadrà ora che la loro vicinanza si accentuerà: potranno oltre che stare insieme come padrona e guardia del corpo, anche parlarsi e forse conoscersi meglio, andando più in profondità, e scavando nei meandri di un rapporto che per entrambi non è ancora così chiaro. Entrambi hanno dei sentimenti non ben specificati l’una per l’altro. L’unica cosa che emerge su tutte è la fiducia che Sansa ripone in Sandor. Il tempo farà il suo corso e staremo a vedere. Continuo a leggere sempre più curiosa.

Recensore Master
30/07/19, ore 10:37

Ciao, questo passaggio seppur breve è di una dolcezza infinita nonostante il momento che ha passato Sansa. Il mastino è delicato con lei, non si impone, anzi cerca di metterla a suo agio per quanto sia possibile fare dopo una situazione come quella appena passata. Sansa è troppo sconvolta per riuscire a reagire e così dopo che Joffrey se ne è andato, lanciandole un’ultima minaccia, lascia che Sandor si prenda cura di lei. E lui lo fa senza esitazioni: cerca di aiutarla a ricomporsi anche se comprende che non sia facile per la ragazzina Stark, la copre e accortosi delle ferite sanguinanti sul corpo di lei cerca di ripulire il sangue che da queste fuoriesce. Sansa pur vergognandosi della sua condizione di semi nudità lo lascia fare, convinta che lui non le avrebbe mai fatto del male come già accaduto in passato quando già un’altra volta era andato in suo soccorso proprio come avrebbe fatto un cavaliere e lui per lei è un vero cavaliere. Quello che il Mastino non si aspetta è che Sansa ricambi la sua gentilezza baciandogli la guancia deturpata dalla bruciatura e lo ringrazi per quanto ha nuovamente fatto per lei. Le emozioni che si scatenano in Sandor sono molteplici e per il momento restano confinate nel suo animo, fino a quando Sansa gli chiede di restare con lei mentre attendono che Tyrion e Shae rientrino dai loro compiti. Anche questo capitolo è stato reso bene.

Recensore Master
30/07/19, ore 10:33
Cap. 4:

Ciao Topazio, in questo capitolo sei riuscita molto bene a farci vedere la scena: le immagini da te descritte sembravano scorrere come sullo schermo della tv tanto erano forti e vivide. Sono riuscita a vedere lo sguardo di Sansa dapprima circospetta per cercare di nascondersi dal re che stava arrivando nella sua direzione, poi Joffrey che con la sua faccia da bravo bambino dapprima la osserva e poi trasforma il suo volto con un ghigno per le parole di scherno che le rivolge circa il suo matrimonio con Tyrion. Non mi aspettavo di assistere alla spavalderia con cui Sansa provoca il re, conoscendolo non avrebbe potuto aspettarsi un atteggiamento pacato, forse però non avrebbe mai potuto pensare che sarebbe arrivato a tanto e in più di fronte alle sue guardie, che hanno assistito alla scena imperturbabili come se neanche fossero presenti. Mi è parso di sentire il dolore provocato dalle mani di Joffrey sul volto prima e poi sul corpo di Sansa che dopo aver cercato di difendersi si arrende al suo destino, tanto sa che nessuno sarebbe venuto in suo soccorso per paura della reazione che il re avrebbe potuto avere. Intenso il momento descritto che fa tornare alla mente di Sansa anche un altro episodio che l’aveva vista vittima ancora una volta, salvo il fatto che il Mastino era andato a salvarla, ora invece era sola e inerme e chissà cosa sarebbe potuto accadere ancora. Mi piace la tua capacità descrittiva che sai inserire non solo nell’ambientazione di dove fai svolgere la scena ma anche dei dialoghi sapientemente scelti, in modo da dare una panoramica di quello che sta accadendo al lettore che diventa anche lui partecipe, come se stesse osservando il tutto da un angolino privilegiato. Mi stupisce sempre come voi autrici riusciate a rendere così vibranti alcuni accadimenti. Brava. Procedo con la accattivante lettura. A presto!

Recensore Master
29/07/19, ore 12:14

Ciao, da una persona come Tyrion non mi potevo aspettare un comportamento diverso. Per tutto questo tempo Tyrion aveva atteso che Sansa si offrisse a lui, ma aveva capito perfettamente che l’azione messa in campo dalla giovane moglie non era farina del suo sacco. Lui avrebbe voluto ora e anche in futuro che Sansa gli si concedesse perché era suo desiderio farlo, non per la folle imposizione di qualcuno che poteva ben capire chi fosse e appartenente alla sua famigerata famiglia. Usa molta dolcezza e delicatezza nel permetterle di rivestirsi prima però di averle fatto notare quanto fosse bella e desiderabile tramite il gioco dello specchio che riflette non solo il corpo nudo di Sansa, a dimostrazione delle sue grazie che sarebbero state apprezzate da qualunque uomo innamorato, ma anche il suo io più profondo che avrebbe potuto essere ferito da una azione non voluta e non condivisa. Quello a cui tende Tyrion è di riuscire almeno a condividere la loro vita matrimoniale conoscendosi, provando stima reciproca, amicizia e protezione, in modo da far capire a Sansa che le sue parole da lui pronunciate non erano volate al vento quando le aveva dichiarato che vicino a lui non avrebbe dovuto più aver paura di niente e di nessuno perché lui era al suo fianco per proteggerla. E Sansa pare apprezzare enormemente il gesto del marito tanto da ringraziarlo con un bacio questa volta voluto. Sei riuscita a descrivere molto bene questa scena, descrivendo l’ambientazione nella quale si svolge, i loro atteggiamenti e le loro attese, gli sguardi che si scambiano tra di loro e verso l’immensità che c’è fuori dalla loro stanza, mettendo anche nelle parole profferite da ciascuno un’ansia che si è rincorsa per tutto il capitolo, per giungere alla calma del finale dove entrambi danno dimostrazione di essere riusciti a comprendersi. Brava bel passaggio. Un saluto.

Recensore Master
29/07/19, ore 12:13

Una domanda come quella che Sansa aveva rivolto al Mastino non poteva rimanere senza una risposta da parte sua, bisognava vedere solo il modo in cui sarebbe stata esposta. Alle prime battute sarcastiche di Sandor , Sansa non può che rispondere in maniera offensiva accorgendosi un attimo dopo di averlo ferito profondamente per lo sprezzo che si sentiva nelle sue parole e che forse erano state dettate solo dalla sua paura e dalla sua insicurezza nell’affrontare un discorso del genere con un uomo come il Mastino. Forse non era stata una idea brillante chiedere a lui un consiglio che però nonostante tutto le dà. E Sansa cerca di metterlo in pratica non appena la sera Tyrion torna nelle loro stanze e resta sbalordito di trovare sua moglie in un atteggiamento che non si poteva equivocare. Da quando si erano sposati, lei quando si rivolgeva a lui si manteneva sempre su un laconico “mio signore” e raramente lo chiamava per nome e solo quando era lui a richiederglielo, ma ora si trovava con sua moglie disponibile a concedergli quello che avrebbe dovuto già essere stato concesso per il solo fatto di essere sposati, e che lui aveva procrastinato in attesa che la sua giovane moglie si sentisse pronta per quel passo. E da questo atteggiamento traspaiono tutta la disponibilità e l’attenzione di Tyrion nel comprendere Sansa. Capitolo breve ma incisivo. Al prossimo!

Recensore Master
29/07/19, ore 10:48
Cap. 1:

Gentile Autrice, avevo notato la tua storia mentre ancora la stavi scrivendo perché mi interessavano i personaggi che avevi deciso di coinvolgere e far interagire nel tuo racconto, ma ho atteso che tu la terminassi per poter così cominciarne la lettura e immergermi completamente nel mondo da te creato. Io a differenza tua ho solo visto la serie tv e non ho letto i libri di Martin, che conto però di ritagliarmi del tempo per farlo, e sono rimasta affascinata dall’epopea raccontata ma soprattutto per la caratterizzazione di alcuni personaggi che sono emersi rispetto agli altri. Sansa e Sandor e anche Tyrion sono tra quelli che mi hanno coinvolto maggiormente per le diverse situazioni che li hanno visti coinvolti e per tutto il vissuto che si portavano dietro. Devo ammettere che all’inizio Sansa non era proprio nelle mie corde, la giudicavo una ragazzina con la mente infarcita di favole e bei cavalieri dalla scintillante armatura che si è dovuta però ben presto scontrare con la realtà di una vita che non aveva mai immaginato potesse avere e le conseguenze che ha dovuto patire per questo suo vivere l’hanno fatto crescere esponenzialmente trasformandola in un personaggio dalle mille sfumature. Sandor Clegane, il Mastino, invece mi ha incuriosito sin dall’inizio: quel suo modo di comportarsi, rude e dissacrante, doveva avere radici profonde nel suo vissuto e nella sua infanzia traumatizzata da un fratello crudele, aspetti che non sono stati trattati approfonditamente nella serie tv, ma che recano un certo qual fascino oscuro che mi piace esplorare mediante le varie fan fiction che voi brave autrici ci proponete. Particolarmente coinvolgente il rapporto che stabilisce con Sansa ma che è sempre rimasto confinato entro certi limiti che mi sarebbe piaciuto che venissero valicati, e nella tua storia forse questo succederà o comunque li metterà nella condizione di interagire fra di loro ed è questo l’aspetto che mi intriga. Lord Tyrion mi è sempre piaciuto, la sua arguzia, una mente fine e superiore sempre pronta a recepire i cambiamenti dell’ambiente entro il quale si muoveva, ne hanno fatto un personaggio di un carisma notevole. Sono pertanto oltremodo curiosa di vedere cosa hai pensato per loro e per tutti gli altri personaggi che faranno da comprimari a quelli principali. Dalle prime battute di questo primo capitolo si evince a chiare lettere la condizione di sudditanza nella quale si trova sprofondata Sansa, ora sposa di Tyrion e costretta dal capostipite della famiglia Lannister a dare un erede per continuare la casata, dopo che Sansa stessa aveva rifiutato di fuggire con il Mastino quando questi glielo aveva chiesto dopo la Battaglia della Acque Nere. Il Mastino si era preso più volte cura di Sansa cercando di difenderla dalle angherie alle quali era sottoposta da Cersei e Joffrey, ma lei con il suo diniego aveva perpetrato il suo stato di donna richiusa in una gabbia dorata come amava rammentarle Sandor, proprio come fa ora trovandola rifugiata nel parco degli dei per ritrovare un poco di calma dopo il ricatto di Tywin e dove trova l’ardire di chiedere proprio a lui come si possa rendere felice un uomo. Sono curiosa di sapere quale sarà la risposta di Sandor, che per lei nutre ben più che solo un profondo affetto. Con calma mi godrò la lettura del prossimo capitolo che risulterà piacevole sicuramente come questo perché hai uno stile di scrittura preciso e puntuale, molto scorrevole da leggere ma che riesce a trasmettere a me lettrice tutta l’angoscia e il pathos provati dai personaggi. Sicuramente è singolare recensire una storia completa, ma prima godevo della lettura senza commentare per inesperienza, poi mi sono accorta che se possiamo trascorrere piacevolmente delle ore in compagnia delle vostre storie, è per l’impegno e il lavoro che vi avete profuso e pertanto un ringraziamento è doveroso. Per il momento ti mando un caro saluto.