Recensioni per
La Prova del Drago
di L_Fy
Ho letto ora (con un ritardo clamoroso di quasi tre anni O_O la tua fan fiction, è molto bella e scrivi bene, mi ha fatto spesso stare col fiato sospeso nonostante l'abbia divorata in tre giorni però...c'è un però!
Ho fatto violenza su me stessa (in senso sia figurato che letterale) per impedirmi di chiudere la pagina web e dimenticare di questa fic, insomma, visone qui visone lì, pelliccia su e pelliccia giù. |
Noooooooooooooooo!appena finito di leggere la tua stupenda Ab aeterno, sbircio il tuo account e cosa scopro?che sei la stessa scrittrice de "La prova del drago"!!!Ma sei mitica!Ho adorato la prova dalla prima all'ultima parola!!!mi spiace solo di non averti lasciato un commentino prima..eh vabbè, mi rifaccio ora!Sei troppo brava!!!!Dovresti provare a pubblicare sul serio...Un abbraccio! |
Parto con due piccole premesse: 1) ho, a quanto pare, la straordinaria capacità di scovare le mie storie preferite quando sono già bell'e che concluse, e 2) in genere sono una che odia sia i cliché che i personaggi belli e strabelli che stordiscono chiunque con un sorriso. Eppure sono qui per dirti che la tua storia mi ha letteralmente incantata. Ho iniziato a leggerla mentre ero sotto esami e se all'inizio mi sforzavo di dosare un capitolo al giorno, poi la vicenda mi ha talmente travolta che non trovavo più la voglia di rimettermi a studiare. Non prenderò 30 e lode, ma non è mai stato nei miei piani. Insomma, io... ti adoro, posso dirtelo? Ti adoro per aver scritto una cosa del genere, perché senza problemi sono passata sopra il mio odio per i topos fanfictioniani, perché mi hai fatto appassionare e impazzire di curiosità e ridere a crepapelle come una scema, e ritengo la tua storia validissima, per quanto mi riguarda. Scritta in modo assolutamente delizioso, per giunta; hai un lessico fresco e ironico che scorre che è un piacere (io poi amo l'ironia, le farei una statua se non fosse un concetto astratto), inventi battute su battute con una brillantezza sconcertante, e non c'è mai un minimo segno di forzatura in quello che scrivi. Morivo dalla voglia di farti sapere quanto mi hai affascinata. L'inventiva nella tua storia c'è alla grande, soprattutto per i dettagli di contorno, vale a dire Durmstrang e i suoi studenti; per quanto riguarda la vicenda amorosa, hai usato consapevolmente i cliché e l'hai fatto per divertirti, e sei riuscita in pieno a divertire anche me. Il merito è indubbiamente del modo in cui scrivi, cosa per cui ti va tutto il mio plauso; spero in futuro di avere il tempo per leggere qualcos'altro di tuo. Sei veramente brava a dosare scene d'amore e d'azione, e soprattutto ad esprimere passione senza la benché minima traccia di bassezza, anzi, con una finezza che mi ha lasciato stupita, perché non è nemmeno tendente al lirismo concettoso; è una brillante, sorprendente via di mezzo. E un'ultima cosa: come ti ripeto non lo credevo possibile, ma un personaggio come Sasha ha finito per affascinare anche me. Un vero peccato che non sia reale :D |
Wah! ç_ç elfie! Mi viene da piangere! Tra due giorni ho l'orale di maturità ed ho passato tutto oggi a leggere la tua storia >.< So bene che la mia pigrizia cronica ed il mio neurone che va a farfalle potrebbero trarre in inganno, ma in realtà la colpa è tutta tua! T_T La storia è bellissima, i personaggi pure, non ho parole... Sei sempre una grande, non smettere mai di scrivere >.< sigh! *baci* Lem |
AH AH AH!!! IO LA CONOSCO!!! E' LA MIA AMICA DEL CUORE! VI SVELO UN SEGRETO: E' ANCHE BRAVISSIMA A CUCINARE!!! UN MITOOOOOOOOOOO DI DONNNNAAAAAAAA!!!!!!!!! |
Ho letto questa ff TUTTA in una volta... sì, i miei occhi ora gridano vendetta al cielo, però ne è davvero valsa la pena. Davvero molto molto bella. Mai scontata e banle, soprattutto nel trattare del rapporto tra Costanza e Sasha, sempre incerti, combattuti e terribilmente orgogliosi. I dialoghi e la caratterizzazione dei personaggi sono semplicemente... perfetti! Nonostante la profezia che pende su di lei, Costanza non è la classica eroina tragica, ma una ragazza reale e davvero tosta. E Sasha... anch'io voglio un fratellastro del genere! Davvero complimenti! |
Più leggo le tue pagine e più mi stupisco della tua bravura. E pensare che a me la saga del mago + famoso del mondo neanche piace. Eppure tu riesci con il tuo modo speciale di scrivere a fondere avventura, comicità, azione e suspence... ma come fai? alla prossima:)) |
La Ff(ff?questa è una storia a tutti gli effetti!!!)più bella che abbia mai letto...in assoluto.Complimentoni.Sul serio...e...se le coincidenze esistono...questa è una grossa coincidenza. |
Specchio?*sviene* (inizio storia meraviglioso) |
Oh la la... |
Dopo quarantuno capitoli non ho più parole, sono semplicemente commossa… tanto commossa, tantissimo… sto zampillando come la fontana di Trevi per intenderci. |
Stupenda. Non c'è altra definizione per definire al meglio questa splendida storia ricca di personaggi molto originali (ho adorato Nadja!) e con una grande ricchezza di situazioni: tristezza bilanciata da allegria, il tutto spruzzato di quel tocco rosa dell'amore tra i due fratellastri, splendidi in ogni situazione e perfetti nella loro imperfezione. Ma perchè di Sasha ce n'è uno solo?! Troppo bella! |
Solo una parola: Bellissima! |
Carissima Elfie! Ho atteso che terminassi questa storia stupenda per poter commentare decentemente gli ultimi due capitoli e l’epilogo. Spero di poter recensire degnamente la tua fiction che reputo un indiscusso capolavoro! Ti ringrazio per il gentilissimo pensiero che hai avuto nei miei riguardi alla fine del capitolo 40, ma ti ripeto: meriti pienamente tutti i complimenti che hai ricevuto. Ora passo alla recensione vera e propria… Capitolo 40: La resa dei conti – Parte I La meschinità di Karkaroff raggiunge in questo passaggio il proprio acme: mandare Costanza ad Azkaban senza processo dice tantissimo sull’impietosa vigliaccheria malamente occultata di questo personaggio. Karkaroff è un vile e sa di esserlo, tuttavia cerca in ogni modo di nascondere la propria irrimediabile debolezza dietro un comportamento subdolo, viscido e disonesto, com’è tipico di molte persone insicure di se stesse e dei propri mezzi. Quindi, nonostante Karkaroff sia l’antagonista in questa storia, non viene appiattito e banalizzato nel ruolo di “cattivo”, come, a mio parere, fa la Rowling con il personaggio di Voldemort, presentato quasi unicamente attraverso la prospettiva imparziale di Harry. Qui Karkaroff è sostenuto da una notevole analisi introspettiva che si palesa attraverso svariati capitoli e mette in luce la sua vera natura di persona subdola, abietta, meschina, sgradevole eppure non banalizzata, costretta e stereotipata. Ergo, complimenti per aver avuto l’accortezza di fare luce anche sui personaggi “negativi” della storia senza il filtro della prospettiva dei “Buoni”. Il piano di Karkaroff, inoltre, non è per nulla banale, anzi! Si dimostra capace di manipolare gli eventi per i suoi scopi, in questo caso per trarre in inganno i genitori dei ragazzi: l’idea del riformatorio – chiamiamolo così – in Siberia è alquanto originale e riesce a mettere i brividi addosso alla nostra Costanza. Quest’ultima, poi, è davvero sorprendente: dapprima spaventata e in preda all’orrore e al panico – che cerca continuamente di dissimulare sotto un tono di voce morbido e tranquillo, da vero genio politico – ,poi la sua intelligenza e il suo acume hanno la meglio sulla paura e riescono a dominarla: l’idea di scagliare il Legilimens è assolutamente geniale, scaltra, appropriata, probabilmente l’unica cosa valida da fare per cercare di ribaltare la situazione a proprio vantaggio. La descrizione che qui segue di quello che avviene tra le menti di Karkaroff e di Costanza è incredibilmente incisiva: si immagina subito la facilità con cui la ragazza riesce a penetrare nella mente impreparata del preside, sottolineata dall’analogia “come una lama nel burro fuso”. Bellissimo paragonare la mente contorta e preda di indicibili timori di Karkaroff ad un dedalo di corridoi bui, polverosi, dall’atmosfera angosciante, con porte che si aprono sbattendo e, immagino, anche cigolando: una descrizione che non fa che confermare quanto detto sopra sulla viltà e meschinità di questo personaggio, ma pure sulla sua debolezza derivata da un’incolmabile insicurezza. Tutto questo sconvolge Kararoff forse ancora più di Costanza: credo che per la prima volta egli si renda conto di chi sia veramente, di quale sia il suo vero io e di tutta la paura che lo opprime, lo soffoca, lo trascina nella meschinità senza dargli possibilità di fuga e nemmeno un attimo di requie. Karkaroff è furioso con Costanza e, inconsciamente e molto più profondamente, con se stesso. Sentirsi rinfacciare così schiettamente la sua inettitudine e sapere che quella non è altro che la verità lo fa bruciare di collera: è comprensibile, ma certo non giustifica affatto il suo comportamento che egli ha tenuto per tutti questi anni e che continua ad avere, come dimostra la Cruciatus che scaglia sulla ragazza, ormai al culmine della propria ira, senza però ottenere l’effetto sperato. La fuga rocambolesca di Costanza anche in questo caso è descritta benissimo: l’ansia, l’angoscia e la paura di non potercela fare traspaiono chiaramente dalla pagina… Ma ecco che, sul più bello, compare lo splendido personaggio di Nadja Iliovich a capo della Resistenza! Una scena dove si mescolano determinazione e comicità, quest’ultima soprattutto per merito di Detlef e Dimitri, spaesati come pesci fuor d’acqua. Davvero un effetto indovinato! Il sollievo che prova Costanza è reso al meglio e induce il lettore a sorridere di gratitudine per l’intrusione graditissima di questa pazza e indispensabile amica, accompagnata dall’immancabile fruscio di pizzo e seta. Sarcastica e sfrontata come sempre. Insomma… Adorabile! Splendida la scena della dimostrazione di solidarietà dei ragazzi del settimo anno della Torre dei Lupi. Infine, il ritorno di Sasha, tanto disperatamente agognato… L’ironia del ragazzo apre la scena, per poi essere sostituita dall’infinito amore e dalla la toccante dolcezza che manifesta nei confronti di Costanza, che sente “riempirsi di luce ogni singola cellula del suo povero corpo dolorante. Il viso le si illuminò come se un centinaio di fuochi d’artificio le stessero scoppiando sottopelle, ed in effetti un tumulto pirotecnico era esattamente quello che stava provando.” Che immagine bellissima, suggellata da un bacio di struggente dolcezza. Infine, l’ingresso di Silente, che già dalla simpaticissima, prima battuta, rivela di essere finalmente il personaggio in canon che tutti conosciamo. Capitolo 41 : La resa dei conti – Parte 2 e l’Epilogo L’arguta e piacevole ironia di Silente apre questo ultimo (che peccato!!!) capitolo, a cui si unisce poco dopo la commozione e la felicità di Costanza: “il suo cuore si riempì di qualcosa di immenso ed innominabile e mai come in quel momento amò selvaggiamente il mondo intero”. Splendido! La descrizione di un Karkaroff basito e inebetito si incunea perfettamente nella scena, tra la diplomazia vagamente derisoria di Silente e la sorpresa che pietrifica gli studenti di Durmstrang. La sequenza nell’ufficio di Karkaroff poi è esilarante! C’è tutto: la solita irruente impazienza di Costanza, la nota abilità di Silente nel mettere alle strette i propri avversari usando le loro affermazioni a proprio vantaggio, la divertita e a tratti spazientita reazione di Sasha, che adora la sua ragazza e non sempre riesce a contenere la sua anima battagliera, fiera e sanguigna, poco affine alla paziente e sottile arte della diplomazia. L’idea del “comitato studentesco” è brillante, assolutamente degna di Silente: far passare il piano di Karkaroff di trasformare Durmstrang in un covo di maghi oscuri come voce balzana e assolutamente inattendibile, gettandosela alle spalle con divertita nonchalance, è spassosissima! La reazione di Karkaroff alla notizia che il governo bulgaro ha approvato le leggi sul programma scolastico fa davvero sbellicare! Un budino spiaccicato sul pavimento! Infine il colpo di grazia: Il Diploma ad Honorem! Il viso di Silente che si irrigidisce, dimostrando un’implacabile determinazione, la sua presenza dominante, la severità, ricordano il Silente che combatte contro Voldemort nel Ministero della Magia. Che dire, geniale! Arrivare all’epilogo con queste premesse non può che far pensare che tutto si sia risolto per il meglio. E infatti troviamo Costanza in piedi di fronte al lago, in un atteggiamento che richiama prepotentemente quello del primo capitolo, chiudendo il cerchio. Questa volta però la sua figura naturalmente altera è smorzata dall’abbigliamento informale e giovanile, accentuato dai ricci in disordine. Sono contenta di trovare di nuovo Nadja, spiritosa e allegra come al solito, che non si fa problemi di nessun tipo nel baciare sia Dimitri che Detlef… Infine, ecco che Sasha e Balthus ritornano… Ed è con un bacio, un pizzico di ironia, un viaggio in groppa a Balthus e la raccomandazione ai posteri di ricordarli come Mister e Miss Spocchia che questa storia bellissima si conclude. Non credo di poter spiegare a parole quanto questa fanfiction mi sia piaciuta, quanto abbia amato i personaggi, le descrizioni dei loro gesti, dei loro stati d’animo e del magico mondo che li circonda. Sei stata capace di creare una storia originalissima nello sfruttato fandom di HP, pieno zeppo di fanfic che peccano spesso di mancanza di originalità e, peggio, di buon gusto. E’ una gioia poter leggere storie così ben scritte, appassionanti e divertenti! Ti rinnovo i miei complimenti ancora una volta e azzardo qui una piccola richiesta: se hai un po’ di tempo a tua disposizione – e se vorrai, naturalmente – mi farebbe un immenso piacere poter ricevere un tuo commento su qualcosa che sto scrivendo sul mondo di HP. La storia si intitola Pares Vires, non è ancora completa ma spero di poterla terminare al più presto. Un tuo parere su quello che sono riuscita a buttare giù sarebbe l’ideale per poter continuare e migliorarmi. Solo se tu vorrai, ovviamente! Un bacione e grazie per ave regalato a noi lettori così tante emozioni. Charlie. |