Recensioni per
Ti ricordi di me?
di Stupid Lamb

Questa storia ha ottenuto 558 recensioni.
Positive : 552
Neutre o critiche: 6 (guarda)


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Recensore Veterano
09/02/12, ore 08:52
Cap. 3:

No, perchè gli ha risposto di no? Bella l'immagine di lui che piega la testa di lato e ripete "Con una L". Come sempre bel capitolo. Ho adorato il modo dolce di accogliere Camila della famiglia tedesca, il suo essere forte e determinata. La sua generosità quando si trova un lavoro e ancor prima quando pensa a non far stancare la madre. Il suo lasciarsi travolgere da un matrimonio giovanile forse per strapparsi da una famiglia difficile, forse nella speranza di un futuro migliore. La tua nota finale e il fatto che viva da sola non mi fa ben sperare. Può una ragazza essere ancora più sfortunata di così? Tesoro mio, sei una sadica!
Baci

Pinzy

Recensore Veterano
09/02/12, ore 08:09
Cap. 2:

Ci hai introdotti bene nella vita di Davide, nella sua crescita. Sono rimasta colpita dal tuo modo di gestire la morte del padre, molto profondo, ma allo stesso tempo discreto. Adoro questo tuo stile.
Ah il protagonista ha il nome del mio bambino, non potevo non leggere la storia!
Baci

Pinzy

Recensore Veterano
09/02/12, ore 07:50
Cap. 1:

E' così struggente leggere una storia che si basa sulla difficile realtà della povertà. Molti non si soffermano abbastanza per capire quanto siamo fortunati ad avere un tetto sulla testa e del cibo nello stomaco, ma tu, grazie alla tua delicata storia, ci riporti alla mente questo problema. Grazie. E' stato dolcissimo e amaro allo stesso tempo questo capitolo. Grazie.
Baci

Pinzy

Nuovo recensore
05/02/12, ore 23:32
Cap. 19:

Tu sei un genio. Questa storia è la più bella che abbia mai letto. Ho pianto e pianto, mi hai fatto sorridere mentre piangevo, grazie. Sarai una grande scrittrice, sei una delle migliori. A presto :)

Nuovo recensore
31/12/11, ore 01:13
Cap. 19:

Ciao  bella. Ho iniziato a leggere questa storia perchè ne ho letto di altre tue, e il titolo mi incuriosiva. Ma non pensavo che mi potesse appassionare così tanto, capitolo dopo capitolo. Non pensavo di piangere a singhiozzi per gli ultimi capitoli, non pensavo di innamorarmi follemente della storia e dei personaggi. Non pensavo di leggere questa storia in tre ore. Come sempre non mi ha deluso, anzi. Sono rimasta piacevolmente colpita. E questa recensione ne è la prova. Non amo lasciare dei commenti, sono una lettrice silenziosa, ma ho dovuto farlo.

Tu sei bravissima, continua così, grazie perchè ( e credo di parlare a nome di tutti ) ci fai sempre sognare.

Un bacione,

M :**

Recensore Master
26/12/11, ore 14:16
Cap. 19:

Ciao. Seguo assiduamente ogni tua storia perché ammiro il modo in cui scrivi e in cui doni ai tuoi personaggi una così forte umanità. Ho seguito le vicende di Davide e Camila con fascino e interesse, e mi si è spezzato il cuore quando ho creduto che lei fosse morta, ho pianto come una bambina! Hai ragione: lei meritava di vivere. E ti ringrazio per avermi regalato un lieto fine (li adoro), ma soprattutto ti ringrazio per averlo regalato a loro: era giusto così.
Complimenti davvero, hai scritto una storia emozionante: stupenda.

Nuovo recensore
22/12/11, ore 15:48
Cap. 19:

Questa è la mia prima recensione in assoluto. Ho letto tutte le tue storie pubblicate su EFP e ho sempre avuto voglia di recensire ma, come molti, credo, e senza capirne il motivo, non ho mai avuto il "coraggio" di farlo, ma questa volta non posso proprio farne a meno...
Il tuo modo di scrivere è scorrevole, appassionante e appassionato, coinvolgente. Ho iniziato a leggerti su consiglio di un'amica partendo da "Farfalle Colorate" e non ho più smesso fino ad arrivare qui.
Il tuo modo semplice e diretto di scrivere e di descrivere, sia i personaggi che le situazioni, rende la lettura fluida e piacevole, molto piacevole.
Ho finito di leggere questa storia in ufficio, quasi di nascosto e quando sono arrivata alla fine ho dovuto fare i salti mortali per non scoppiare a piangere. Ci hai abituati ai lieto fine e questa proprio non me l'aspettavo. Ho adorato anche questo ultimo capitolo perchè hai dato la possibilità ai tuoi lettori di scegliere un finale alternativo. Possiamo scegliere, come tu stessa hai detto, di farlo finire con il capitolo 18 o con il capitolo 19. Io ho scelto quest'ultimo...non ce la faccio ad essere triste quando ho la possibilità di ridere!
Ok, credo di essermi dilungata anche troppo.
Voglio concludere con una sola parola: brava

Recensore Junior
02/11/11, ore 18:08

oddio la storia è stupenda bellisisma, il finale sconvolgente triste inaspettato e devo confessarti k quando ho letto l'ultimo rigo del capitolo precedente e come se avessi capito cio k davide provava.... e durante questo di capitolo invece a ogni parola riflettevo e mi veniva da piangere perche tutto cio k dici in questo capitolo è profondamente vero... cmq complimenti se sei riuscita a suscitare emozioni del genere nei lottori puoi definisti una brava scrittrice :D

Recensore Junior
02/11/11, ore 12:55
Cap. 1:

k bella storia e ank il gesto di altruismo del bambino è veramente bellissimo ...... nn vedo l'ora di vedere il seguito bye bye baci kika :*

Recensore Master
16/10/11, ore 10:39
Cap. 19:

Arrivo mezzo anno dopo la fine di questa storia incredibile, ma mi auguro che questo piccolo commento possa farti ugualmente piacere :)
Ho sentito parlare molto bene di questa storia, ma non ho mai avuto il tempo di dedicarmi.
Invece ieri, visto che è raro avere un fine settimana dedicato all'ozio, mi sono detta che era il momento giusto, se volevo iniziare.
E così è stato, infatti :)
Ho divorato questa storia per tutto il pomeriggio di ieri e la mattinata di oggi, mi sono innamorata di ogni personaggio citato in questa storia, stranamente al temrine della storia ho provato compassione sia per Alessia che per Umberto. Restano pur sempre degli esseri umani e, come tali, cadono in tentazione, la mente si offusca per sensazioni troppo grandi da saper gestire.
Camila è un personaggio sorprendente: la sua determinazione, il proprio orgoglio e la riservatezza per celare il suo passato. La sua voglia di vivere, il desiderio di rimettere in sesto il proprio percorso. Tutto ho adorato di lei, le sue reazioni, il suo approccio col mondo, la sua caparbietà :)
E' un personaggio che è uscito ben delineato, così come Davide. Ho apprezzato entrambi e non ti nascondo che quando ho letto della morte di Camila, mi è venuto un semi infarto XD
Non sai quante lacrime mi sono uscite sulla tastiera ò.ò Volevo interagire nella storia e strozzare quei due omaccioni, in primis forse Umberto.
Voglio farti i miei più sentiti complimenti per questa meraviglia che hai deciso di condividere con noi lettori, è stato un piacere leggerti :)

Recensore Junior
15/10/11, ore 19:17
Cap. 1:

Ho appena trovato questa storia è mi ha incuriosita molto... però ho un serio problema: una lettrice, nel commento precedente al mio, ha già rivelato il finale. Per favore, questo commento è una richiesta generale, abbiate rispetto degli altri lettori che non hanno ancora finito di leggere la storia! 

Recensore Master
19/09/11, ore 13:38
Cap. 19:

Tre capitoli fa ho deciso di interrompere la lettura e controllare se nelle note ci fosse scritto drammatico tanto da giustificare gli eventi appena successi. Mi sono rassicurata pensando che malinconico non stesse per tragico. Ho dovuto ricredermi...non ti ho minacciata o riversato contro maledizioni e roba simile, ho semplicemente pianto...tanto...ad ogni lacrima che ha versato lui, sulle sue foto tra i vestiti e le poche cose che gli erano rimaste di lei. Il vuoto che gli ha lasciato, sentito così a lungo da impedirgli di rifarsi una vita, giustifica il suo rifiuto scaurito nell'attimo dopo aver superato la gioia di saperla viva, ascoltare  la sua storia e sentirsi lasciato fuori ignaro di tutto a perdersi nel suo dolore, è una  reazione normale la sua  . Come dici tu lei non meritava di morire, dopo tutti gli sforzi fatti, quando finalmente aveva trovato la felicità...ha dovuto scegliere, sacrificare l'amore per il bene della loro figlia. A proposito di questo mi sembra improbabile che dopo soli due giorni dal concepimento si sia potuto accertare la gravidanza, se non erro occorrono altri cinque giorni dopo la mancata comparsa delle mestruazioni per avere un test valido. A parte questo particolare che posso trascurare tranquillamente, la storia mi ha coinvolto parecchio, è incredibile come la tragicità dei fatti narrati possa far riflettere e impegnare la mente molto più di momenti gioiosi che si ti mettono di buon'umore ma passano veloci, è sempre un certo grado di dolore che rende una storia interessante se poi il lieto fine arriva sul filo del traguardo ben venga. Termino con una nota di biasimo per i genitori di Camila...so benissimo che non c'è da meravigliarsi di come si sono comportati, nella loro vita non hanno mai fatto niente per lei...simili a sanguisughe che succhiavano da lei ciò che gli serviva... l'arrivo a casa nell'appartamento diviso con Ida e Alessia per frugare fra le sue cose per cercare cosa?  I soldi ecco perchè se ne sono andati arrabbiati e delusi la figlia, doveva fruttare anche da morta. Mi chiedo perchè l'abbiano messa al mondo. Umberto non è mai stato arrestato vero non ha scontato per quello che le ha fatto? Ad un certo punto pensavo che la parole di Camila avessero fatto breccia nel suo cuore ormai arido, che si fosse imposto e in qualche modo l'avesse difesa magari anche salvata uccidendo i complici. Non si è mai redento, anima nera senza neppure il senso di rimorso.   E per finire devo complimentarmi per l'ennesima volta, altro bellissimo racconto, spero che darai alla luce  presto altri tuoi capolavori. Con affetto, Annamaria.
P.S. Ho fatto la torta brasigliana ieri sera, è una bomba calorica ma è buona.

Recensore Veterano
19/09/11, ore 05:30
Cap. 1:

Sono passate le cinque di notte, ho gli occhi stanchi e a questo punto vorrei solo dormire, ma mi è sembrato corretto scriverti prima di addormentarmi.  Te lo devo come ringraziamento.
Dovevo scriverti subito, a caldo, con la sensazione delle tue parole che mi scorreva ancora nella mente e in tutto il corpo, fino alle dita dei piedi.  Ho iniziato questa storia qualche ora fa. Era mezzanotte, più o meno, e non riuscivo a dormire e così, non avendo nuovi libri a portata di mano, ho deciso di cercare qualcosa su questo sito.

Sono andata nella sezione delle Originali (tra l’altro la tua di storia è originale nella completa accezione del termine), con l’idea di selezionare qualcosa tra le storie scelte. C’erano diverse introduzioni che mi ispiravano, ma non so perché ho scelto la tua.
Chiamalo caso se vuoi, ma sfacciata fortuna (per me) sarebbe il termine più appropriato.

Ho iniziato a leggere il primo capitolo, catturata fin dall’inizio dalla dolcezza di Davide, dall’efficacia delle tue parole, precise, giuste, sincere. Ho continuato a leggere, ho scoperto in ogni frase la semplicità di Camila (solo con una L, un altro minuscolo dettaglio a renderla ancora più speciale), quella sua innata eleganza nei modi, persino nel mangiare una pizza (forse perché chi non è abituato ad avere determinate cose quando ha la possibilità di averle anche solo per un attimo le trova in qualche modo degne di una certa deferenza) e mi è sembrato quasi di averla lì davanti a me, nella mia stanza, l’ho sentita entrarmi nelle ossa, e l’ho adorata, davvero, senza riserve, al punto da non riuscire a staccare gli occhi dallo schermo del computer, al punto da trattenere la pipì e a non alzarmi dal mio letto per più di quattro ore.

Scorrevo i capitoli, rileggevo tutti quei passaggi che più mi avevano entusiasmato, mi bloccavo mentre li percepivo ancora una volta, ancora più a fondo, trattenevo il respiro, sentivo qualcosa soffocarmi la gola e spegnermi ogni precedente pensiero che nulla avesse a che fare con le parole che avevo sotto gli occhi e ormai dentro al cuore.  

Quando ho visto la morte di Camila sono rimasta ferma immobile e non ho osato andare  avanti con il capitolo successivo. Non mi sono mossa nemmeno di un millimetro, mi sono concessa solo di respirare e anche quello mi è sembrato in un certo senso irrispettoso verso di lei.

Potrà sembrare eccessivo e  assurdo, ma quando mi innamoro di un personaggio di carta ho sempre l’impressione di vedermelo spuntare da un momento all’altro accanto a me in carne e ossa. Tendo a considerarli reali, anche se vivono solo nella mia testa (per l’idea personale che me ne sono fatta, in quanto lettrice) e ovviamente, e prima di tutto, in quella dello scrittore che li ha creati. A consolarmi in questa  mia sana follia è la consapevolezza che un sacco di persone si comportano nello stesso modo, proprio come me. È questo il bello di vivere per i libri, per le storie inventate o anche solo immaginate, no? Poco importa se la mia migliore amica continua a ripetermi da anni che vivo in un mondo tutto mio. Anche in questo so di non essere sola e tra l’altro trovo confortante e liberatorio avere il privilegio di possedere un intero universo tutto per me.  Detto ciò ho bruciato quel poco di reputazione che mi restava  e oltretutto sono logorroica da morire quando parlo di me (in università ho sentito dire più volte che a noi letterati piace parlare di noi stessi, che siamo egocentrici come pochi e mi pare che te ne sto dando una prova adesso!). 

Comunque, ad un certo punto ho trovato il coraggio di andare avanti, di scoprire la reazione di Davide, di sbirciarla in silenzio, di farmi squarciare il petto dal suo pianto, di disperarmi con lui e di ripetermi mentalmente che non era giusto, che Camila doveva ancora vedere il Brasile, che doveva preparare mille Bolo Nega Maluca (dovrò assaggiarne una prima o poi) prima di morire e mangiarle con Davide, magari dopo aver fatto l’amore con lui, che non era così che doveva andare, che la tua storia non poteva finire in questo modo.

E poi quando lei trova lui, quando si abbracciano, quando lui per un attimo non la vuole perché è la reazione più realistica che tu potessi immaginare e anche la più giusta e la più sensata (del resto non è facile perdonare chi ti ha strappato un pezzo della tua vita, anche se quella persona è colei che ami), quando poi lui va da lei e da sua figlia, quando tutto il dolore per un attimo scivola via, in quel momento ho capito che non sarei riuscita a dormire, che avrei visto l’alba tenendomi aggrappata al sogno di loro due insieme, che avrei ricordato questa storia per sempre. E lo farò, te lo prometto. Te lo devo, l’ho detto all’inizio, per quello che mi hai regalato forse inconsapevolmente.

Perciò lo giuro: tutte le volte in cui darò un morso a un Big Mac, che prenderò la metropolitana e osserverò di nascosto volti sconosciuti; tutte le volte in cui mangerò una pizza sporcandomi il viso di pomodoro senza alcuna compostezza, tutte le volte in cui starò seduta in un parco e avrò la fortuna di ascoltare una melodia portata dal vento, prometto che mi ricorderò di questo racconto.
E come per Camilla, per me una promessa è importante.
(Recensione modificata il 19/09/2011 - 05:30 am)

Recensore Master
17/09/11, ore 17:09
Cap. 3:

Non so cosa aspettarmi dal riincontro di Davide con Camila, nascerà un'amicizia? Si frequenteranno cercando ognuno di sapere cosa è successo all'altro in questi lunghi anni? Scopriranno di avere tanto in comune da trasformare l'affetto reciproco in qualcos'altro? Ciao, Annamaria.

Recensore Master
17/09/11, ore 10:14
Cap. 1:

Cosa penseresti se ti dicessi che ho trattenuto a stento le lacrime e adesso stanno scorrendo libere sulle mie guance? Complimenti, quello che stai scivendo è molto toccante, nella sua povertà Camila non perde la dignità, non dimentica ciò che la fa sentire onesta e bene con se stessa. Davide è piccolo ma rimane colpito dalle privazioni a cui lei è sottoposta, vorrebbe fare molto di più per lei. In un presente dove tutti sono troppo impegnati ad appagare i propri desideri, spicca la bontà di un bambino che con semplicità offre quello che per lui dovrebbe essere logico avere. Non credo che i genitori e la sorella vedrebbero in Camila una persona da aiutare come pensa lui, per i bambini è facile, naturale, non trovano pregiudizzi e complicazioni. Peccato che la civiltà moderna nella sua foga di benessere stia corrompendo anche i più piccoli smorzando quello che dovrebbe essere un animo puro ancora per molto. Ciao, Annamaria.