Oggi non sono arrabbiata, di più – e non so il perché - ma poco importa perché grazie al tuo capitolo sono entrata nel mio mondo felice e ora va tuuuutto bene :’)
Justin.
Tu sei perfida, sì.
Tu non puoi nemmeno lontanamente immaginare quanto sia struggente per me dover sapere che lui è in quello stato mi uccide. Tu sei perfida perché vai a scavare nella sua mente, riportando ogni minimo pensiero su carta – sì fa per dire la carta. lol – e io finisco col diventare matta. La colpa è tua e presto mi vendicherò anche con te, sappilo.
Come un libro aperto, come un sequel o come una battuta di copione, mi faceva male dirlo ma la storia poteva ripetersi e, se avevo lasciato che il passato di un anno fa fosse solamente tale, ora avrei dovuto ricostruire le nostre tappe e vedere dove avevo sbagliato.
Metti ansia, sappilo, però questa frase mi è piaciuta troppo.
La costante voglia di volerla rivedere, la voglia matta di assaporare ancora le sue morbide labbra e l'incessante voglia di fissarla negli occhi come se fosse l'ultima cosa da poter fare.
Cosa fai, insisti? Già è stato difficile vederli separati, se poi tu mi piazzi certe frasi, io urlo.
Sapevo solo che mi mancava terribilmente restare sdraiato sul letto, accanto a lei, ed ascoltare ogni sua paranoia e incertezze e magari poterle dare qualche consiglio su come affrontare il tutto.
Ma allora lo fai apposta! Tu lo sai che quelle scene erano il mio punto debole, io non ho ancora rimosso il ricordo di Destroy e tu me lo ritiri fuori così? Ma che ti ho fatto? Spiegami che ti ho fatto! E non dirmi che lo fai perché io combino quel che comino nelle mie storie perché non va bene. Io non posso riesumare certi ricordi a causa tua, non è proprio possibile.
Lasciai cadere i vestiti a terra e rimasi in boxer, il riflesso nello specchio faceva notare quanto fossi cambiato fisicamente. Le braccia più toniche, grosse e cariche di tatuaggi, il petto più alto e gonfio, i pettorali visibili ad occhio nudo e le ampie spalle. Il mio viso era nettamente cambiato, mi dava l'aria di un giovane uomo e le piccole tracce di baffetti mi fecero rendere conto che non avevo più diciotto anni. I lineamenti non erano più adolescenziali ma bensì da uomo e ciò mi fece capire che ero un coglione, non ero buono di prendere le mie responsabilità e avevo bisogno di qualcuno che potesse farmi aprire gli occhi come già aveva fatto.
Giorgia vai via in uno - due – tre. VAI VIA! Cosa metti certe descrizioni, ma come osi? Ma come ti permetti di sottolineare il fatto che sia fisicamente ben messo? Che poi nemmeno ti rendi conto di quel che potresti causare al mio fragile cuore. Te ne infischi proprio, perfida!
Riuscirai a salvarla, ma salvarla da cosa? Ricorda che ci sei sempre riuscito.
MA CHI E’? Mi fai salire l’ansia con certi messaggi anonimi. Dove li vai a prendere? Dove? Chi è stato?
Placo la mia ira e ti insulto dopo.
April.
- Si, si vede che non sei in ottima forma- disse per tornare sul letto e afferrare il cellulare - posso andare alla mensa dell'università e prenderti un caffè, che ne dici?- mi chiese alzando le spalle.
- Davvero lo faresti?- chiesi perplessa. Quella domanda mi aveva leggermente sorpresa, non pensavo fosse capace di fare "opere di carità" per persone come me.
Certo che lo fa, si sente in colpa per quello che ha - anzi, non ha fatto - la sera prima. Mi sta sulle scatole Becky, s'è notato? Ma sì, ovvio che lo sai.
N-non lo so, April...- fece una pausa - sono arrivata davanti all'università e non c'era nessuno. Ho aspettato dieci minuti in attesta ma niente, sono andata davanti alle scale dell'università e per terra c'era un bigliettino. Diceva che saresti dovuta andare domani, cioè oggi, stesso orario e stesso punto ma da sola- concluse incrociando le mani.
MI PARTONO GLI INSULTI, TI GIURO CHE AVREI UN ELENCO DI INSULTI.
Che bugiarda. BUGIARDAAA! No, senti io la odio. Mandala via dalla storia, non la voglio, la detesto!
So che posso sembrare la persona meno affidabile del mondo dopo quello che hai potuto notare ma ora sono sincera.
MA CHI TI CREDE? Hai anche il coraggio di dire che sei sincera? Ma levati, va!
Oh, quello che ha raccontato Becky è parecchio triste. Mi dispiace per lei, davvero, però - boh - non so come spiegarlo: a me quella ragazza non piace. Mi sa un po' di falsa e non riesco a provare 'tenerezza'. Non lo so, non mi piace, mi sembra cattiva. Magari poi cambierò idea, ma per il momento - per me - resta un po' come un nemico. Ecco.
Non appena ho letto l'orario ho cominciato ad agitarmi, mi è salita l'ansia, ho l'ansia!
L'appuntamento. Io urlo.
ti preoccupi per niente
Quel niente, che dici tu Becky, non è proprio 'niente'.
Come faccio a dimenticarmi di una stagione, suvvia- rispose Nick.
No, va beh, io rido dopo certe cose.
Vidi in lontananza una forma scura avvicinarsi verso la mia direzione, sembrava quasi umana. Più si avvicinava più il battito del mio cuore accellerava.
Sto respirando, lo giuro. (no, non è vero)
Quasi timidamente tirò fuori entrambe le mani dalle tasche e nel braccio sinistro potevo intravedere l'inizio di un tatuaggio che partiva dal polso. Respirai sperando che continuasse la sua rivelazione fino a togliermi questa assurda curiosità. Portò le mani sulla testa, all'inizio del cappuccio ed esitando qualche secondo se lo tolse dalla nuca ed alzò lo sguardo fissandomi con le lacrime agli occhi.
No. Giorgia, non ce la faccio. Ti giuro, ho le lacrime agli occhi, sembro spiritata. Non puoi capire. Ho l'angoscia, tremo. Ammazzami.
Piangeva senza emettere alcun suono, i suoi occhi lacrimavano e la mandibola era così contratta che potevo vederne i lineamenti marcati.
COSA ACCIDENTI SCRIVI, COSA?
No, senti, io non ce la faccio. Io non reggo. Io me ne vado. Non posso vederlo piangere, non ci riesco. Giorgia, ti giuro che sto piangendo.
- Non c'è bisogno di dire niente- disse e con forza mi attirò al suo petto e mi chiuse in un abbraccio così caldo che mi sentivo bruciare. Piansi, piansi perché era l'unica cosa possibile da fare in quella circostanza ma i respiri di Justin mi facevano sentire così viva che se fossi morta in quell'istante, sarei morta completa.
Non ce la faccio a continuare, non riesco. Potrei morire qui.
Mi prese il viso fra le mani e appoggiò le sue labbra sulla mia fronte stampandomi un leggero ma significativo bacio. Le sue labbra, quelle morbide e piene, mi erano mancate così tanto che quel gesto mi sembrava nuovo.
AIUTAMI.
Non credo di essere più molto lucida. Ho appena finito di leggere un capitolo bellissimo, anzi, meraviglioso. Ho ancora le lacrime agli occhi e penso che potrei urlare.
Non ci credo, ti giuro che mi pare un sogno. Quei due si sono finalmente rivisti, coronando il tutto con un abbraccio e mi è venuto da piangere.
Dio mio, non ci credo. Ti giuro che urlo di nuovo!
Avrò scritto sicuramente una recensione scombinata, ma è stato tutto così dannatamente perfetto che posso dire di essermi goduta minuto per minuto ogni singola scena. Era come guardare un film, te lo posso assicurare.
Mentre leggevo - di tanto in tanto - mi tornavano alla mente le immagini della storia precedente e mi saliva ancora il magone.
Potrei detestarti per questo, ma non lo farò perché non mi hai dato modo di farti minacciare.
Mi hai fatta morire un paio di volte - o forse più - ma ne è valsa la pena davvero.
Ti faccio i miei complimenti, davvero, mi sono venuti i brividi. E' perfetto. P E R F E T T O!
Non posso dirti altro che 'aggiorna presto', perché davvero, non aspetto altro. Muoio dalla voglia di sapere che cosa nasconde la tua piccola mente contorta. Se è vero che il peggio deve ancora arrivare, allora io sono pronta a tutto - ma davvero tutto.
Aspetto con impazienza il seguito - e anche la storia che stai ideando con Sofia (e pure la tua nuova, ma non farmi finire Hazardous tra dieci capitoli o ti mangio.) - sono super mega iper curiosa!
Alla prossima!
I love you,
Giulia ♥ |