Recensioni per
Il Destino e la Speranza
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 594 recensioni.
Positive : 593
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
11/07/17, ore 12:27

Buongiorno, grazie per il nuovo capitolo, ed eccomi con la nuova recensione:)
Cosa dire. aspettavo che sarebbe arrivato un capitolo del genere e lo scontro di Mehmet con l'altro uomo dell'altra volta poteva aprire uno spiraglio per l'uomo giusto al momento giusto e nel posto giusto, come un medico. ne sono contento. forse la cosa più interessante è stata come il padre si sia fatto "improvvisamente audace", e sono anche curioso di vedere come continuerà questo equilibrio instabile.
Grazie!

Recensore Master
10/07/17, ore 21:33

Ciao Alessandro!

Ho tenuto il fiato sospeso per tutta la lettura del capitolo...!
Povera Ana...il suo corpo non ne può più e questa situazione la sta massacrando anche dal punto di vista psicologico, oltre che annientarla fisicamente.
Il padre è tutto ciò che ha e immagino lo spavento nell'averlo portato via.

Meno male che alla fine non è successo nulla di grave, stavo per temere il peggio!

Che persone infami!

Sei stato bravissimo come sempre;
complimenti sinceri.

-Bigin
Come sempre

Recensore Master
10/07/17, ore 12:03

Maria ha fatto ciò che avrebbe dovuto fare il nostro Dottore molto tempo prima. Servire la comunità in cambio di un po' di cibo o altri beni di consumo utili. Per quanto non sia una vera dottoressa e cerchi solo goffamente di scimmiottare il dottore la situazione della colonna è così difficile che non ci sono dubbi sul fatto che riuscirà ad ottenere qualcosa.

Nel frattempo mi chiedo come mai il padre non si fidi completamente di Maria. Anche se credo che sia una sensazione dovuta solo al suo sesto senso e alla sfiducia generalizzata data dalla grande marcia, più che ad una costatazione logica di qualche tipo. No?

A prestissimo e complimenti per l'ottimo lavoro
morgengabe

Recensore Master
09/07/17, ore 19:11
Cap. 1:

Ho letto questo prologo tutto d'un fiato e mi è davvero piaciuto molto.
L'atmosfera così sognante e bambinesca è resa al meglio e io già temo per quello che leggerò in futuro.
L'argomento è sicuramente molto impegnativo, ma sono contenta che venga affrontato, come mai hai scelto proprio questo? C'è un motivo specifico?
Sapendo cosa succederà tremo già per il destino di questi due dolci amici d'infanzia, ma non vedo l'ora che inizi la storia vera e propria ;3
A presto <3

~ Emme

Ps. Perdona la brevità della recensione, mi rifarò con recensioni più corpose nei prossimi capitolo ><`
(Recensione modificata il 09/07/2017 - 07:12 pm)

Recensore Veterano
09/07/17, ore 14:13

Wow... sai, devo ammetterlo - o meglio, devo dirtelo, insomma... mi sembra che dirtelo suoni meglio - io non sono un amante di drammi e tragedie. Beh, insomma, non è che proprio non mi piacciano, eh, anzi, se non mi piacessero non avrei nemmeno minimamente preso in considerazione la tua storia, però non mi piace scriverli u.u insomma, io sono una persona molto positivista, almeno dal punto di vista delle cose che scrivo - forse perché il male e il dramma sono talmente tanto radicati nella realtà che non mi va di parlarne anche nelle mie storie... - e poi dai, le cose tristi mi deprimono :'( comunque sia... io ADORO le storie sulla prima/seconda guerra mondiale: cioè, insomma, se non fossero avvenimenti realmente accaduti nella realtà della reale vita reale, anche se un po' di tempo fa, non ci crederei per nessuna ragione al mondo e penserei si tratti semplicemente di un fighissimo romanzo scritto da un qualcuno con un sacco di fantasia e ancora più tempo da spendere a scrivere. Insomma, questo per dire che sono solo al secondo capitolo, e già di questa storia mi sembra di non volerne più fare a meno: insomma, sembra tutto così... tristemente inevitabile. Io non sono bravo a spiegare cosa penso delle storie che leggo, e me ne vergogno parecchiamente -.- però non so come posso spiegarti: questa storia - oh, al momento, sono sicuro che è solo al momento - sembra davvero molto dolce... e allo stesso tempo parecchio triste. Insomma, in questo capitolo ad esempio riesco a cogliere un sacco di dolcezza e tenerezza, nel rapporto tra questi due amici che, nonostante le profondissime divergenze, continuano comunque ad essere inseparabili e a comportarsi come se nulla fosse... nonostante l'ombra oscura del destino, che prima o poi va a beccare tutti, sia sempre lì in agguato come un maledetto uccello rapace che attende solamente il momento più propizio per attaccare la sua preda. Insomma, questa tua storia riesce a rendere davvero molto bene quella sensazione e, sinceramente... mi sta piacendo da impazzire. Non sto lì a dirti quanto vedo l'ora di leggere i prossimi capitoli e vedere come la storia si evolverà in peggio - anche perché tanto, non è che possa andare molto lontano da lì, c'è la guerra, il massacro degli armeni, chissà che altro peggio potrà mai capitare! - ora però, ho intenzione di prendere in analisi questo capitolo... oh, al diavolo la mia aria professionale: prendere in analisi? Sappiamo entrambi esattamente dove porterà tutto questo. Are tu ready? Molto bene, allora... cominciamo: Dunque, la storia si riapre sei anni dopo gli avvenimentosi avvenuti nel capiotlo precedente, sempre nello stesso paesino dimenticato dagli dei di prima, ma tutto sommato calmo e pacifico, che è Bitias. La protagonista, Anahid, che adesso ha appena diciassette anni ed è già diventata più gnocca di Farah di Prince of Persia, si trova a lavorare dietro al bancone del negozio della madre, ovvero un negozio di gioielli abbastanza antiquati probabilmente svaligiati da una qualche banca che tuttavia, qualche volta non si fa alcun problema a vendere anche alcuni capi d'abbigliamento di finissima fattura, probabilmente creati artificialmente. La ragazza, al momento però, è persa ad ascoltare i cicalecci di alcune signore che si trovano lì nel negozio che stanno parlando di un attuale problema realmente accaduto nella storia dell'umanità e che a trattare con così tanta leggerezza ed ironia mi fa sentire leggermente stronzo: lo sterminio degli armeni. Come detto prima, per i turchi gli armeni era considerati peggio delle zanzare che ti rompono i coglioni in estate, per cui in assenza attuale dei campi di concentramento, vengono tutti massacrati, sterminati, deportati o fatti marciare in una maratona senza ritorno all'interno del deserto. Come se non bastasse, inoltre, ci sta pure la guerra, attualmente, il che è un altro problema, siccome ufficiali e ufficiosi chiedono la partecipazione in battaglia di qualsiasi tipo di giovane che sia in grado di reggere un fucile da nabbo e camperare dietro una trincea. Tuttavia, Ana è speranzosa da questo punto di vista, anche se lievemente turbata, ma questa situazione arriva al capolinea della sfiga non appena in negozio entra il suo migliore amico: Salih, anche lui fattosi cresciuto e abbastanza ammiccante per la giovane, che senza perdere un quarto di millisecondo non cerca di nascondere il rossore meglio che può. Il ragazzo va al bancone e comincia a chiacchierare un po' con l'amica, però ecco che viene fuori l'amara amarissima vera verità: Salih stesso si è arruolato per prendere parte agli armamenti, e lo dice come se stesse semplicemente avvertendo che sta per andare a prendere il pane. Chiaramente, questa cosa colpisce Ana come un ordigno nucleare sulla testa di un giapponese, e la ragazza comincia a chiedere se c'è un'altra soluzione. Salih gli ricorda però che questa è una storia a stampo storico sulla guerra mondiale, e che quindi il dramma non può che diventare ancora più peggiore, andando avanti con i capitoli, e quindi le tarpa subito le ali senza permesso di continuità. In quel preciso istante, però, entra la madre di Anahid, Sona, che purtroppo non è gnocca come quella di League of Legends, ma è comunque piuttosto tenera e disponibile. La donna viene a sapere dal novello guerrigliero che s'imbarcherà per la guerra e, presa piuttosto male, gli chiede almeno di fare attenzione sotto il fuoco nemico. Il ragazzo, dopo aver dato un amaro addio alla ragazza e alla madre, se ne va, e Ana reprime a stento l''impulso di volargli addosso, tirarselo in casa, chiudere il negozio e fare cose non proprio caste, nonostante la differenza che c'è tra i due... ok, d'accordo, forse non era proprio quello il pensiero, ma ho parafrasato un po'. Sona, a quel punto, decide di dire con la stessa leggerezza di un sottomarino U boot alla figlia che Salih, praticamente, ha le ore contate, e probabilmente verrà falciato a metà dalla prima linea di fuoco nemica come una sagoma con bersaglio al patibolo di tiro. Dopo averla lasciata sola, Ana scoppia in un pianto fragoroso, capibilissimo, e poi spera con tutta sestessa che non accada più nulla di male, nonostante sistano ancora 25 capitoli, e forse di più, ad attenderla prima della fine della storia. In altre parole: le disavventure di questi due amici stanno per cominciare davvero e questo era solo l'antipasto. Il capitolo mi è piaciuto molto, e come ti ho detto prima non vedo l'ora di passare e leggermi gli altri ^^ alla prossima, e ancora complimentissimi ^^

VK

Recensore Master
08/07/17, ore 08:39

No... io sto male, guarda.
La morte di Padre Michele mi ha ucciso. Avevo sperato che riuscisse a salvarsi anche lui, ma capisco benissimo che un uomo di tale statura spirituale non potesse che vivere il martirio. Ha vissuto da santo, è morto da santo. Solo che ora ci sto troppo male...
Ammiro sempre la tua capacità di parlare di eventi tanto dolorosi e drammatici senza però troppo enfatizzare: quando scrivi le scene più tristi lo fai con delicatezza, come se ne soffrissi pure tu. Ci metti il tuo dolore in questi eventi: e questo è bellissimo, perché traspare tutta la tua sensibilità di persona, oltre che di Autore.
La Storia non fa sconti, e se si scrive una originale storica non si può edulcorare nulla, come dici pure tu.
Non posso immaginare, però, il dolore di Anahid e degli altri... qualcuno si ribella (quel povero padre, cui è morto il figlioletto, che ha avuto il coraggio di risollevare il capo, per poi morire in quel modo orribile...non immagini le maledizioni che sto mandando a quegli assassini infami), qualcuno si lascia andare, qualcun altro, come Padre Michele, viene accolto in Cielo...
Trasmetti un messaggio spirituale bellissimo, che ogni volta mi incanta, caro Alessandro
Ti abbraccio
Lou

Recensore Master
07/07/17, ore 16:50

Il viaggio di Salih, pur essendo più libero, non è per nulla più facile di quello della nostra Anahid. Una serie di lunghe interminabili camminate per i paesaggi rurali e spopolati della Turchia, di una Turchia che non conosce più il suo vero volto e che sta mutando ad una velocità rapidissima e nel modo più violento e brutale possibile, tra villaggi spopolati, persone cacciate via e fanatismo in crescita ovunque.

Chi ha circondato i nostri protagonisti ora?
Io scommetto che si tratta di un gruppo di armeni, visto che hai descritto un alito da persona che beve e non da astemio, ma sono pronto a qualsiasi cosa!

A presto
Morgengabe

Recensore Veterano
06/07/17, ore 18:16

Ciao :'(
Mi dispiace tantissimo per Michele, perchè un personaggio come lui?
Pensa che all'inizio mi stava antipatico, insomma non faceva altro che dire di avere fede e pregare il Dio...
Ma successivamente è riuscito a conquistare la mia simpatia dimostrandosi forte e coraggioso a seguire il suo "gregge" (onsestamente credevo che avrebbe abbandonato i poveri deportati).
Comunque non voglio criticare ulteriormente la tua scelta, capisco che certi capitoli sono necessari, purtroppo.
A presto.

Recensore Veterano
05/07/17, ore 14:13

Ciao caro, Salih e il suo compagno di viaggio se la sono cavata bene, ma credo che nel caso Salih fosse stato solo probabilmente non ce l'avrebbe fatta, ma perché non parla mai? XD
Ora c'è da sperare che arrivino al più presto a destinazione e senza altri contrattempi.
Un bacio da Candy!

Recensore Junior
04/07/17, ore 10:56

Ciao Alessandro! :)

Questo è stato un capitolo davvero molto triste e commovente... :/ 
Purtroppo, anche la vita di Padre Michele è giunta al termine a causa della barbaria e dell'immensa crudeltà di Mehmet. 
Ormai la maggior parte dei deportati è sfinita e difficilmente resisterà ancora qualche giorno in quelle condizioni pietose... Spero con tutto il cuore che alla nostra giovane protagonista non accada nulla di spiacevole. Assistere in prima persona alla morte di un uomo tanto buono e misericordioso non dev'essere stato sicuramente semplice. 
Povera gente, è inconcepibile ed inspiegabile quello che hanno dovuto passare... Tutto quel dolore e quella sofferenza non abbandoneranno mai gli animi tormentati dei deportati e credo proprio che nessuno di loro abbia mai ricevuto giustizia, anche quando la Grande Guerra ebbe fine...

Hai scritto questo capitolo in maniera eccelente, sei stato bravissimo Alessandro. :)
Purtroppo, a volte questi capitoli sono necessari... le persone devono comprendere e mai dimenticare quello che è successo, glielo dobbiamo, in fondo, alle milioni di vittime che hanno perso la vita tragicamente ed insensatamente. Noi due scriviamo storie molto simili e sicuramente capirai a ciò che mi riferisco.
Ci vediamo Lunedì prossimo e ti auguro una buona giornata! :)
Angelica.

Recensore Junior
04/07/17, ore 10:36

Buongiorno!
Come da buona abitudine cerco di leggere puntualmente ogni capitolo di questa storia.
Beh! sì! è dispiaciuto anche a me della morte di padre Michele. d'altra parte era un bel personaggio e anche un simbolo per tutti loro. però, come hai detto tu stesso, siamo ad un punto di svolta; e nei punti di svolta succedono sempre cose importanti, siano esse piacevoli o spiacevoli. va bene così!
Alla prossima!

Recensore Master
03/07/17, ore 21:52

Ciao Alessandro.

Capitolo bellissimo, scritto in maniera sublime, bravissimo.

La realtà è davvero cruda e amara e non posso fare altro che stare vicina a tutte queste vittime che, come il nostro Padre Michele, hanno fatto il possibile, ma il male ha sopraffatto.

Mi dispiace molto per il padre di Ana, è anziano e fatica davvero tanto. Spero che con la forza, assieme alla figlia, riesca a tenere duro.

Complimenti;
a presto!
Buonanotte

-Bigin

Recensore Master
03/07/17, ore 16:44
Cap. 23:

Sinceramente?
Al posto di Anahid avrei tentato la fuga nel tafferuglio. Andare in qualunque luogo i suoi aguzzini la stiano portando non ha alcun senso, e penso che sia lei che il padre ormai dovrebbero esserne certi. Per quanto dura possa essere e per quanto in cattive condizioni siano credo che abbiano perso la loro unica possibilità di fuggire davvero da questo luogo infernale, mettersi addosso un burqa e un caftano e fingersi dei turchi spiantati perlomeno per un po'.

Chissà, adesso, cosa li aspetta!

A presto
Morgengabe

Recensore Master
02/07/17, ore 12:31

Ed eccoci di nuovo a Salih! Il nostro ragazzo, dopo un lungo viaggio che lo ha portato fino ad Ankara, si fa fregare come una pecorella da un gruppo di pastorelli che stavano per prenderlo e trascinarlo dalle autorità. Per tutto il tempo dell'inseguimento mi sono chiesto perché Salih non abbia tirato fuori una pistola, o il suo fucile d'ordinanza, sbraitando quattro stronzate a quei ragazzini o sparando un colpo in aria, in modo da mandarli tutti via in un batter d'occhio, ma probabilmente il ragazzo per certi versi è ancora davvero ingenuo.

E per nostra fortuna è intervenuto un Deus Ex Machina nella figura di Joseph, uno degli assistenti di campo di Breuer, un uomo alla mano e molto esperto che sembra un ottimo aiuto per il nostro giovane soldato.

E ora il viaggio procede, verso Nicomedia!

A presto
Morgengabe

Recensore Junior
01/07/17, ore 21:34

L'opportunismo dei Circassi è stato provvidenziale, vero? Meno male che Salih e il tedesco ora possono proseguire nella loro missione, anche se spero che non abbiano perso del tempo prezioso. E' stato terribile per loro subire la prigionia in quel posto schifoso, sporco e infetto e sopportare il comportamento insolente dei loro aguzzini. Ma adesso la cosa importante è arrivare alla meta e portare i carteggi all'ambasciata, anche perché per Anahid e i suoi resta poco tempo...
Sono sempre in apprensione e tu sei bravissimo anche con la suspence!
Buona domenica ^^
caterina