Recensioni per
Il Destino e la Speranza
di alessandroago_94
Yep. Anche prima che tu lo chieda, posso rispondere: sono venuto qui proprio perché hai recensito la mia storia u.u - risponderò alle tue recensioni il prima possibile, giuro ^^ prima però mi dedico a questa perla - Perché sia com'è no, il codice di un cavaliere: fai agli altri ciò che vorresti essere fatto a te... o forse quello era il Vangelo? Bah, lasciamo perdere, non è importante, l'importante è il fatto che non posso assolutamente ricevere una recensione e far finta di niente, soprattutto se chi recensisce è un altro autore provetto come me ^^ dunque, prima di cominciare una recensione alla VK maniera - capirai che cos'è non appena comincerà per davvero... non per spaventarti, ma preparati un set per lobotomia poco distante dalla tua ubicazione attuale - Devo spendere alcune parlare per dire cosa ne penso in generale di questo prologo/primo capitolo non numerato, allora: Wow. Ammetto che io non ho mai recensito storie nella sezione 'storico', ma proprio mai eh, questa è di sicuro la prima storia che leggo e recensisco in questa sezione, e devo dire che non ne sono rimasto affatto deluso - tralasciando il fatto che, attualmente, a causa di un gruppo che sto ascoltando mi sta sempre più piacendo la cultura araba o comunque orientale (Ok, certo, non riuscirà mai a precedere quella asiatica, nel mio cuore, però si avvicina!) e quindi, quando sono entrato nel tuo profilo e ho letto storico ho pensato 'Oh, wow! Spero proprio che non parli di qualcosa come Impero Ottomano o robe del genere... perché potrei uscirne parecchio estasia- beh, cazzo!' quindi sì, mi sono creato un hype parecchio enorme solo leggendo queste poche parole. Inoltre, ehi! Quale periodo migliore se non quello della Grande Guerra? Insomma, voglio dire, perché proprio andare a scegliere un periodo storico di pace assoluta se non uno dei due più drammatici della storia - In realtà potrebbero essere elencati almeno altri mille momenti tragici nella storia umana, ma se fossi qui per elencarli tutti, nella recensione parlerei solo di quello -.- quindi evitiamo! - Oh... l'amicizia tra questi due infanti, invece, è davvero qualcosa di prezioso - *coff* che verrà infranto in dodici secondi *coff* - e sicuramente in questo primo capitolo è tutto spiegato davvero con grande capacità! Posso sentire l'importanza dell'amicizia da qua. Ho sempre adorato il tema dell'amicizia, nelle storie - quasi più del romanticismo... quasi - e ammetto che questa prima parte mi è parsa davvero ben riuscita! Complimenti. Non male nemmeno questa sensazione di quiete prima della tempesta... che non riesce nemmeno a farmi sentire falsamente sicuro, dato che percepisco già la tragedia lì che fa capolino dal muretto con un sorriso alla Joker... dio che immagine inquietante. Comunque, tutto questo solo per dirti che la storia mi sta già piacendo parecchio, le mie complimentazioni u.u Ma ora, basta con le chiacchiere... perché è il momento di cominciare con la 'true' recensione. Oh sì, amico mio appassionato di storia, quello che hai letto prima era solo un riscaldamento, una 'quiete prima della tempesta', come quella che hai scritto tu, ora stai per affrontare il 'real deal' spero tu sia in grado di reggere tanta follia, uhhuhuhuhuh! Ora iniziamo, per davvero: La storia inizia con una bambina scapestrata, Anahid, e ci viene subito fatto capire che il suo hobby principale è quello di sgattaiolare via mentre il proprio padre bestemmia in cirillico - non ci è dato il modo di sapere come diavolo sia riuscito ad impararlo - insieme a sua moglie con i clienti troppo rompicoglioni per andare a trovare un suo amico che, tutte le volte per raggiungerlo, deve attraversare una selva oscura che al confronto, quella di dante, sembra il boschetto vicino al mio paese dove si fa la grigliata di ferragosto. Dopo aver attraversato il bosco dei cento acari, la bimba arriva finalmente nel frutteto dove si trova il migliore amico, Salih, perché chiamarlo Scendih sarebbe stato controproducente (madonna santa, sei libero di non rispondere alla mia recensione, non recensirmi mai più e segnalarmi prima all'aministrazione del sito e poi all'Interpool, dopo questa) appesa su un'albero come Mowgly del libro della giungla in compagnia del fratello maggiore, Mehmet. Il tipo, visto che la bambina è armena e gli armeno a quel tempo e in quei luoghi venivano considerati peggio di un lebbroso, congeda i due con uno sguardo talmente pieno di incazzame che mi sorprende quasi il fatto che la bimba non si sia ribaltata all'indietro con il sangue al naso per colpa di un perfetto e prepotente pugno wifii. Dopo che il tizio prepotente ha levato le tende, finalmente la bambina può arrampicarsi in cima all'albero da frutto insieme al migliore amico, che tuttavia in quella giornata ha la luna più storta di un impasticcato. Infatti, quando Salih si siede e la ragazzina gli chiede per quale motivo si sia seduto, quello gli risponder in maniera egocentrica e parecchio maleducata, sorprendendola. La bimba, allora, senza porsi la questione del fatto che, effettivamente, quella cazzo di domanda era abbastanza idiota, si alza in piedi a sua volta e se la batte, piangendo. Sallih, capendo di essersi comportato da vero stronzo, tenta di dissuaderla dal lasciarlo lì su due piedi e cerca in qualche modo di scusarsi, chiamandola, ma quella ormai a già preso l'andi e probabilmente con la velocità alla quale sta camminando rischia di arrivare in Paraguay. A Salih, allora, non resta che una cosa da fare: ovvero nascondersi nella vegetazione, come un Predator, e spuntargli di fronte, chiedendole scusa in tutti i modi immaginabili possibili. Quella, dopo un po', decide di accettare le scuse, e poi i due se ne tornano nel frutteto, a guardare le nuvole, in una delle scene più sdolcinate e da diabete - molto probabilmente l'unica - che io abbia mai letto in una storia - come ho detto prima, adoro l'amicizia, sopratutto quella spensierata tra due bambini, quindi sono andato in brodo di giuggiole - Tuttavia, mentre i due stanno giocando e scherzando, il padre di Salih, tale Mohamed, il quale ha bisogno del figlio per farsi cucire i guantoni da Boxe con la quale imprimerà il suo nome nella storia come uno dei pugili più cazzuti al mondo. Salih chiede alla bimba di provare a tornare pure domani, e quella fa la stronza a sua volta, rispondendo sul vago. Quando però fa per andarsene, Salih scatta e la blocca per il braccio, presosi malissimo che non ti dico, e le chiede quasi disperato di tornare da lei anche la prossima volta. La bimba si sente parecchio importante in quella situazione, e arrossisce dicendo che sarebbe sicuramente tornata. Dopodiché, il ragazzino e la ragazzina si abbracciano, con una frase sul futuro che mi ha messo un'ansia addosso che sinceramente non credo mi scrollerò via facilmente. Come primo capitolo posso ammettere che, ha mani basse, ha fatto un certo effetto. Nonostante lo scenario decisamente pucciosissimo, ho percepito quel velo di inquietudine che non ci si crede... è temo che presto ci sarà da divertirsi, nel senso malvagio del termine. Comunque, ottimo capitolo e ottimo incipit per la storia, presto passerò a fil di recensione anche gli altri capitoli.. quindi attendimi! ADIEU! |
Eccomi qui! |
Buongiorno |
Per tutta la lettura ho tenuto il fiato sospeso! Ho avuto una grande paura; meno male che Salih ne è uscito fuori vivo! |
Ciao Alessandro! :) |
Il fulcro della questione è, fortunatamente, l'alleanza dei Turchi con i Tedeschi. Il fatto che i Circassi aspirino alla posizione di privilegio dei cittadini turchi volge quindi a favore dei nostri prigionieri: Joseph sa giocare la giusta carta, quella dell'accordo con l'Impero Ottomano. |
Anahid scende all'inferno e teme di diventare un demone, quando persino suo padre - tutto ciò che resta della sua famiglia - viene meno tra le priorità della sua mente. Ed è in questa discesa che incontra la ragazza armena, in una scena che sa quasi di parabola biblica ed è obbligata ad aiutarla dalle circostanze, che la lasciano impietrita. |
Oltre che importante la vedo come un'opera bella lunga, eppure ogni evento è interessante e le sensazioni sono vivide, ti vengono quasi addosso. Così tante cose dette e neanche una banale o fatta apposta per allungare il brodo, sorprendente. |
Un doppio capitolo molto denso di eventi ma che ha come chiave di volta il "viaggio". Tutti i personaggi sono coinvolti, contro la loro volontà e per seguire ordini superiori, anche se in maniera diversa,all'interno di un grande viaggio. La missione segreta di Salih da una parte e la crudele deportazione di Anahid dall'altra, non lasciano spazio ad un solo attimo di tregua, mostrando la realtà in tutta la sua crudeltà. |
Ciao caro, purtroppo il padre di Ana aveva ragione a non fidarsi della nuova amica della figlia, anche se povera Maria, di sicuro veniva da un famiglia benestante e non avrà mai avuto problemi di cibo fino alla deportazione. |
Ciao Alessandro! :) |
Meno male che per una volta Anahid ha potuto mangiare e bere, dev'essere terribile patire la sete, soprattutto... a volte diamo per scontato poter mangiare tutte le volte che vogliamo, al punto poi da doverci mettere a dieta! rifletto spesso su queste cose e trovo che sia molto ingiusto che esistanto persone che muoiono di fame ancora oggi. |
Buongiorno, |
Ciao Ale. |
Bisogna sopravvivere, a tutti i costi. Per questo non riesco a giudicare male Maria l'Assira. La povera ragazza ha escogitato uno stratagemma per procacciarsi del cibo, per cercare di resistere. Comprendo benissimo che non ci si possa e debba improvvisare medici, ma ho molta compassione per lei e per chi crede che possa giovare come (pseudo) medico. |