Recensioni per
Il Destino e la Speranza
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 594 recensioni.
Positive : 593
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
22/04/17, ore 13:01
Cap. 4:

Riflessione sul capitolo: non è politicamente corretto. Ohibò, niente parità tra coniugi, niente uguaglianza tra figli e figlie, patriarcato imperante, addirittura le donne di casa che mangiano poco non per tenersi a dieta (per fare le modelle, perché non vogliono diventare tutte ciccia e brufoli) ma perché non fanno lavori pesanti.
Mi sa che ti sei giocato anche il contributo alla pubblicazione del ministero della cultura italiano! (sempre se esiste)
Mi piace! C'è una nota i ribellione dentro di me che mi fa apprezzare ciò che non è scontato e il retroterra di pensiero unico che ci portiamo tutti dentro.
Bene, bene. Non è ancora morto nessuno... devo preoccuparmi?? ;)

Recensore Master
22/04/17, ore 12:50
Cap. 3:

è molto grave se sto saltando le note? non so, mi pare che devo capire quello che capisco dal testo e non soffermarmici.
Siccome tu hai la capacità di scrivere e scrivere e raccontare dettagli che allungano molto (non è una critica eh) arriverò al sodo e ti dico che finora non ho ancora capito se avevo ragione o no. Lui parte, lei dovrebbe partire... forse si amano forse no (ah l'ammmore), ho sempre il sospetto che qualcuno ci rimetterà le penne! ;) Non ho nulla da dire sullo stile né sui dettagli quindi mi concentro sulla trama e mi ci vorrà un po' per dire qualcosa di vagamente sensato.
Intanto mi sento in vena e vado avanti subito.

Recensore Master
22/04/17, ore 12:36
Cap. 1:

Ciao! eccomi. Accipicchia, scrivi tu scrivi più velocemente di quanto io riesca a fare copia/incolla da google! mi distraggo un attimo (ok, più di un attimo) e ci sono mille mila capitoli già pronti.
Ma veniamo a noi! ambientazione difficile sotto tutti gli aspetti, da come l'hai messa dubito che il ministero turco della cultura (se esiste) darà un contributo alla pubblicazione, ma non importa ;)
Ho letto con interesse e con un sorriso sghembo: spero di non voltare pagina e di trovare i due innamorati a 18 anni, con lei eroina drammatica destinata a morte violenta e commovente e lui non meno eroico reietto dai suoi perché ama la suddetta eroina nemica, in ogni caso soggetto anche lui a morte violenta e commovente se non che due righe prima dell'ultimo capitolo si salvano e vivranno felici e contenti in Tasmania all'ombra degli alberi di palma (se esistono palme in tasmania). Perchè da un lato è quello che una storia simile si aspetterebbe, ma dall'altro sarebbe sin troppo banale, no?
QUindi attendo una sorpresa e vado avanti. ciaoo :)

Recensore Veterano
21/04/17, ore 15:26

Ciao,
un capitolo troppo lungo e quasi difficile da seguire, per la scarsità di dialoghi e il mix di pensieri di Salih e di varie descrizioni, che hanno formato un capitolo pesante.
Anche le note storiche, molto utili, si sono rivelate troppo lunghe e dispersive.
Si vedrà che cosa ha in mente Breuer.

Recensore Veterano
19/04/17, ore 16:16

Eccomi di nuovo!:)
La notizia dell'imminente arrivo dei banditori e della deportazione della comunità provoca grande paura e sconcerto nella famiglia di Anahìd, ma ugualmente viene presa molto alla leggera dal padre Sarkìs, convinto che si tratti solo di una menzogna dei turchi e deciso a voler rimanere a Bitias, per non scatenare terrore e fughe nella loro comunità. Il clima di tensione viene però scacciato grazie ad una notizia ben più gioiosa e fortunatamente accolta da Sarkìs, anche se non senza difficoltà e il timore di una lite, cioè quella del matrimonio di Aràm. Sono molto felice che lui, al contrario di altri suoi simili, abbia avuto la possibilità di sposarsi con la donna che ama, Jeranìk, accettata dal padre grazie alla sua condizione sociale agiata.
D'altra parte, però, il matrimonio costituisce un altro fattore che tiene la famiglia ancorata al villaggio di Bitias: con le nozze imminenti, Sarkìs sarà ancora più invogliato ad ignorare i consigli di Mohamed e rimanere al villaggio. Speriamo che Bitias e la famiglia di Anahìd vengano risparmiate dagli indicibili orrori che si profilano all'orizzonte per gli armeni.
A presto!^^

Recensore Veterano
19/04/17, ore 15:09
Cap. 4:

Ciao!
Per Anahìd si profilano giornate di tristezza e solitudine dopo la partenza dell'amico, attutite, però, dall'affetto che la famiglia le dimostra ogni giorno. Che il padre provi più amore e dia maggiore importanza al figlio maschio è un tratto comune a un vasto numero di società e civilità; anche la nostra occidentale in passato ha più volte adottato questo atteggiamento in famiglia, dando la "precedenza" al pater familias e ai figli maschi, destinati a prendere le redini e l'eredità della famiglia. Anahìd per fortuna non prova alcuna gelosia nei confronti del fratello, il che mostra che allora questo comportamento era normale e giustificato nelle comunità armene, come anche tu spieghi nelle note. Questo, infatti, non diminuisce l'amore che Sarkìs prova per Anahìd, verso cui, tra l'altro, pone tutte le sue attenzioni la madre.
Molto interessante anche l'importanza che davano gli armeni alla cultura, tant'è che la stessa Anahìd ha vastissime conoscenze. Considerato il livello di analfabetismo che vi era a inizio '900 nel nostro paese, è davvero lodevole l'impegno con cui cercavano di istruire tutti i componenti delle loro comunità, sia uomini, sia donne. Devo proprio ringraziarti perché grazie a te e alla tua bellissima storia sto scoprendo molti affascinanti fatti e usi sugli armeni.
Quale sarà la cattiva notizia riferita a Sona dal padre di Salih, tanto da far preoccupare a tal punto la madre di Anahìd? Purtroppo, si preannunciano tristi risvolti futuri per la comunità armena di Bitias...
A presto!^^

Recensore Junior
18/04/17, ore 14:01

Ciao Alessandro! :)
Scusami davvero per il ritardo.

Hai svolto un ottimo lavoro, questo capitolo mi è piaciuto molto. Il nostro giovane protagonista si sta dando da fare e sta acquistando sempre più fiducia da parte del Colonnello Breuer. 
E' un ragazzo intelligente e volenteroso e saprà farsi certamente valere col tempo. 
I soldati turchi, però, non vedono certamente di buon occhio questo avvicinamento tra Salih e Breuer... Mh, vedremo cosa accadrà. Salih dovrebbe prestare particolare attenzione, potrebbe finire involontariamente coinvolto in qualche guaio. 
Adesso sono curiosa di scoprire in quale modo Salih potrebbe aiutare gli armeni e quali siano davvero le intenzioni di Breuer... 
Il Colonnello gli ha affidato un compito davvero delicato ed importante, chissà se Salih sarà in grado di portarlo a termine e se avrà l'occasione di rivedere la sua cara amica d'infanzia e poter fare qualcosa per aiutarla...

I complimenti alla fine del capitolo sono d'obbligo! Questo racconto è davvero ben strutturato e molto curato, bravo! :)
Ci vediamo Lunedì prossimo! :)
Buon proseguimento di giornata.
Angelica.

Recensore Veterano
18/04/17, ore 12:42

Ciao caro, il nostro Salih si sta dando da fare con il lavoro!
Però è certamente molto odiato nell'esercito avendo molti privilegi rispetto agli altri e probabilmente qualcuno cercherà di metterlo in difficoltà...
Il colonnello gli sta dando la grande opportunità di raggiungere e aiutare Ana, ma come ci riusciranno?
Un bacio by Candy!

Recensore Junior
18/04/17, ore 11:12

Ciao! Bello!! finalmente all'orizzonte qualcosa di più di "sms" mandati ai curdi. Scherzo, ovviamente, però a questo punto dobbiamo per forza avere a disposizione nuovo materiale per poterci immedesimare nei personaggi. e non vedo seriamente l'ora di godermi questo viaggio e tutte le peripezie legate ad esso.
Grazie inoltre per le note, anche se (un po') mi manca il commento finale! :)
Ciao

Recensore Junior
17/04/17, ore 20:52

Ma allora forse ci sarà una speranza per Anahid? Se Salih la trova grazie a Breuer potrà essere salvata! Io ci spero tanto, sai
Il colonnello adesso sono sicura che sia una brava persona, che vuole aiutare gli Armeni, infatti vuole inviare un messaggio all'ambasciatore.
Ti seguo sempre con il cuore in gola:questa storia è un capolavoro!

Recensore Master
17/04/17, ore 19:40

Ciao Ale e buona Pasquetta!

Tra gli orrori e le violenze della guerra, Salih può aspirare a sentire il profumo della sua terra grazie al comandante tedesco, con il quale sta instaurando un bel rapporto di coesione e comprensione.

È bello poter, con Salih, mettere da parte il terrore e sperare, pensare a qualcosa di migliore, almeno per il momento.

Capitolo anche questo molto bello!

Buona serata e alla prossima!

-Bigin

Recensore Master
17/04/17, ore 17:09

E' davvero molto importante ciò che sta profilandosi tra il colonnello Breuer ed il nostro caro Salih. L'effendi tedesco sta imparando a fidarsi di Salih e gli affida, man mano, delle missioni sempre più delicate: un po' per saggiarne le capacità, un po' per portare a termine i suoi stessi piani. La situazione intorno a loro si fa sempre più critica, pare proprio di stare al limitare di una polveriera chee minaccia di esplodere da un momento all'altro.
I poveri Armeni stanno pagando il fio di essere dei "diversi" culturalmente anche con i Curdi, ora alleati dei Turchi, e bramosi di mettere le mani sui beni dei cristiani. Io sono sempre più sconvolta d tutta questa malvagità, anche se  spero sempre (povera illusa!) nell'intervento salvifico di qualche potenza straniera... che nella relatà dei fatti non arriverà mai.
Salih è davvero dolce quando pensa alla sua piccola amica, piangendo e pregando per lei... se venisse a conoscenza delle azioni criminali del fratello maggiore, credo che ne rimarrebbe sconvolto.
Complimenti come sempre per un capitolo intenso e pieno di sentimenti, nonostante le brutture della guerra di cui ci stai raccontando.
Buona Pasquetta, amico carissimo
Lou 

Recensore Veterano
13/04/17, ore 19:41

Ciao,
Complimenti per questo capitolo, lo hai scritto e lo hai reso in maniera interessante, verosimile e figurativa .
Alla fine, come un po' già ci avevi fatto intuire, la ragazza ha deciso di non scappare insieme alla maggior parte della comunità sulle impervie montagne, preferendo abbandonarsi alla deportazione in compagnia dell'unico genitore rimastole.
Sicuramente è stato un gesto molto coraggioso da parte di Anahìd, anche se ad un certo punto, mentre era intenta a preparare lo zaino da portare con sè, ha avuto numerosi dubbi sulla correttezza di quel gesto di aggregazione passiva, che l'hanno quasi spinta a raggiungere i concittadini sulle montagne. Tuttavia, questo piano di fuga neppure mai tentato, è stato smentito dal gruppo di giovani che sono stati intercettati e arrestati dai gendarmi turchi, in quanto non organizzati nel tentativo di fuga.
Per quanto riguarda padre Michele, purtroppo c'era da aspettarsi che non avrebbe lasciato la parte più debole ed indifesa del suo popolo per rifugiarsi insieme alla comunità, considerata di fatto ormai al sicuro ed in grado di sopravvivere: mi auguro che i tre protagonisti riescano a rimanere insieme e a salvarsi, nonostante le possibili future angherie di Mehmet e dei suoi scagnozzi.
A presto

Recensore Junior
11/04/17, ore 20:38

Che cosa tremenda, mamma mia. Non riesco nemmeno a immaginare come ci si possa sentire in una cosa del genere, perdendo tutto quello che si ha pure la propria identità.
Povera gente, che non ha colpa di niente a parte quella di avere un'altra cultura e un altro credo, il loro dolore merita solo rispetto.
Sarkis ha ritrovato la lucidità e così potrà tornare ad essere un padre per Anahid, almeno questo...

Recensore Master
11/04/17, ore 16:12

Con viva partecipazione mi sono accinta a leggere questi difficili momenti, per gli abitanti del villaggio. Non ho parole per esprimere la profonda tristezza che ho provato... mi chiedo sempre fino a che limite di crudeltà saprà arrivare l'essere umano per trattare in questo modo orrendo i suoi simili. Oltre all'incommensurabile danno, poi, la beffa atroce delle 5 piastre: come se una qualunque somma di denaro possa risarcire persone innocenti per aver perso TUTTO, anche la dignità di esseri umani e di cittadini. Disprezzo profondamente chi ha messo in atto tutto questo, in quel terribile periodo: poi accendo il televisore con le terribili immagini di guerre ed attentati.
No: l'essere umano è perduto, perduto senza speranza, perché in ogni epoca dimostra la sua nullità, la sua crudeltà.
Assistere allo strazio di questi poveri disgraziati, in colonna perenne, a capo chino come animali condotti al macello... soprattutto il mio pensiero va alle donne ed ai bambini, che potrebbero diventare facilmente il trastullo dei soldati più abbietti. Anahid è in costante pericolo e nessuno può difenderla, neppure l'eroico e santo padre Michele.
Ci potrà essere un barlume di speranza, in tutto questo?
Se anche Sarkis ha forse recuperato la ragione, mi chiedo come quel povero vecchio potrà resistere a lungo...