Recensioni per
Il Destino e la Speranza
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 594 recensioni.
Positive : 593
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
26/01/17, ore 19:04

Ciao! :)
In questo capitolo mi é sembrato di stare sulle montagne russe nel leggere gli avvenimenti, i pensieri e le emozioni dei protagonisti, e tu sei stato fenomenale nel rendere tutte le diverse sfumature in maniera limpida e diretta.
Prima lo sconforto, il terrore e l'incertezza paralizzante di non sapere cosa accadrà, ma di avere la sensazione che qualcosa di terribile stia per incombere, e poi la gaiezza e la felicità per un avvenimento futuro molto bello. Io vedo il matrimonio di Aram come una boccata d'aria fresca, una sorta di spiraglio di speranza per tutti che, in questi tempi, sono preoccupati e assillati da un pensiero fisso tutt'altro che irrealistico. Tra l'altro, io sono convinta che anche Sarkis, come Sona, Anahid e Aram, abbia intuito la sciagura che si sta per abbattere sul popolo armeno e anche sulla loro famiglia, ma ammetterla significherebbe perdere del tutto la lucidità e il controllo. Credo che pensi a proteggere la propria famiglia dallo shock, ma questa negazione potrebbe costare cara a tutti loro... Sono un po' preoccupata circa il futuro, ma so che tu sarai magistrale a trattare il tutto, qualsiasi cosa accadrà :)
Anche in questo capitolo, i dettagli sono stati meravigliosi (ad esempio, la parola tradizionale con cui hai indicato il sacrificio dell'agnello, oppure le tradizioni legate al matrimonio... Tutto bellissimo, insomma).
Bravissimo e alla prossima! :)
Elisa

Recensore Veterano
26/01/17, ore 11:24

Ciao!
Molto ben scritto anche questo capitolo. Hai rappresentato in maniera precisa e verosimile le preoccupazioni che tormentano Sona e Sarkìs (i capelli arruffati e gli occhi grandi e spalancati di lei, la mollica di pane masticata all'infinito da parte di lui), soffermandoti a descrivere gli stati d'animo dei genitori di Ana, anche attraverso le loro descrizioni e gesti fisici.
Mohamed si è comportato da amico con la famiglia Haikiàn, allo stesso modo di come Salih si era confessato con Ana appena il giorno prima, se non ricordo male.
Insomma, che cosa decideranno di fare gli Haikián? Spargere la voce, creare un movimento di resistenza come hai accennato nelle note precedenti, oppure scappare clandestinamente anche senza passaporti? E come, soprattutto? Questa ipotesi la ritengo momentaneamente poco plausibile, almeno dalle parole pronunciate dal capofamiglia, ma chissà.
In tutto questo caos ed incertezza, Arám ha rivelato ai genitori e alla sorella di volersi sposare al più presto e di rifugiarsi in Austria dallo zio per studiare e fuggire alle persecuzioni che lui non reputa affatto improbabili come il padre. Ci riuscirà?
In attesa di proseguire a leggere la storia, ti rinnovo i miei complimenti.
A presto

Recensore Junior
25/01/17, ore 14:10
Cap. 4:

Buongiorno!
Ho purtroppo come l'impressione che certe rivelazioni, nascoste dai finti gatti, stiano invadendo la casa di Anahìd indipendentemente dalla sua volontà.
E questo non mi piace per niente. a differenza del racconto che, invece, mi piace moltissimo! complimenti quindi, ancora una volta, per il tuo stile e anche per l'accuratezza delle informazioni.

Recensore Master
24/01/17, ore 22:16

Carissimo amico!
Scusa per il ritardo.
Il capitolo è, come ogni volta, fenomenale.
La storia procede molto bene e il tuo stile rimane inconfondibile, preciso e coinvolgente.
Continua così che stai andando alla grande!
Molto bella la parte iniziale, con le preoccupazioni della madre e i tentativi del padre di tranquillizzarla.
I timori della donna purtroppo sono più veri e vicini di quanto il marito non creda...
Rivelazione interessante quella di Aràm!
E' un bel passo il matrimonio e il trasferirsi in Europa! Però mi sembra che i sentimenti del ragazzo versa la sua futura sposa siano forti e sinceri. Inoltre, il fatto di essere riuscito a affrontare il padre e imporre il suo volere dimostra quanto Aràm sia convinto della sua scelta.
Bellissimo capitolo, complimenti!
Ci sentiamo prestissimo!
Buon proseguimento di settimana!

Recensore Junior
23/01/17, ore 20:57

Ciao! :)
Eccomi nuovamente a recensire questo bellissimo racconto.

Il rapporto "speciale" che c'è tra Sarkìs e suo figlio è stato messo a dura prova in questo capitolo. Aràm è del tutto convinto di volersi sposare ed ha esposto molto educatamente i suoi pensieri al padre, nonostante sapesse che il genitore avrebbe voluto tutt'altro per il suo futuro. 
Fortunatamente alla fine ha acconsentito alle nozze, sono contenta. :) Spero di poter leggere presto quella parte. 
Anahìd è sempre molto composta e rispettosa, ma è contenta che suo fratello abbia trovato l'amore. Entrambi sono tanto teneri e si vogliono un gran bene. 
La ragazza sa perfattemente che le parole pronunciate dal padre di Salih nell'orecchio della madre sono vere e sincere, ma Sarkìs sembra non voler accettare la realtà, ovvero che tutti a Bitias sono in grave pericolo. 
Devono assolutamente trovare una soluzione o sarà troppo tardi! 

Ottimo lavoro e le note sono sempre più interessanti ed esaustive, complimenti! :)
Sto scoprendo ed acquisendo tante nuove informazioni grazie a questa storia. 
Ti auguro una buona settimana e ci vediamo al prossimo aggiornamento! :)
Angelica.
 

Recensore Master
23/01/17, ore 19:00

Ciao, Ale!
Questo racconto mi sta piacendo sempre di più!

La figura di Anahìd è quella che mi appassiona di più proprio per il fatto di restare sempre tra sé e sé, circondata dai suoi pensieri e le sue speranze che battono all'unisono col cuore.

Trovo che il ragazzo sia davvero determinato, infatti alla fine il padre ha quasi acconsentito del tutto al matrimonio, una piccola gioia in un periodo di sciagure e paure.

Sto scoprendo molto con la tua storia la situazione di questa popolazione, sei davvero molto in gamba!

Ti auguro una buona settimana,
Alla prossima!

-Bigin

Recensore Master
23/01/17, ore 17:32

Aràm vuole vivere la sua vita, parlando della ragazza che vuole sposare, e spezzando così quel rapporto di sudditanza psicologica vissuto con il padre. Del resto, tutte le società patriarcali pretendono che i figli obbediscano sempre senza fiatare, anche quando sono ormai adulti. Anahìd, come figlia femmina, resta quindi da sola sotto l'egida dei genitori, come purtroppo era tipico delle famiglie sino a pochi decenni fa: la sua figura è silenziosa e raccolta nel suo angolo. Ne avrebbe di notizie da dare, così come gliele ha trasmesse il suo amico Salih, ma non può farlo, almeno non per il momento.
La cosa che mi spaventa è l'assoluta miopia di Sarkìs, che non riesce a vedere al di là del suo naso e temo che ciò potrebbe provocare grandi sciagure! Le famiglie armene dovrebbero fuggire, fuggire subito e senza indugiare! Già il fatto che un amico turco, Mohamed, abbia dato a Sarkìs delle informazioni segrete e molto preziose dovrebbe essere da input per farlo decidere. E invece niente. Neppure le implorazioni della moglie lo fanno ragionare. Ho sempre pensato che la cocciutaggine eccessiva sia sinonimo di stupidità, perché a volte il consiglio di un amico può essere decisivo a risolvere i problemi... persecuzioni razziali comprese!
Sono davvero in apprensione, guarda!
(Recensione modificata il 23/01/2017 - 05:33 pm)

Recensore Junior
23/01/17, ore 14:07
Cap. 3:

Buongiorno e grazie di averci regalato anche questo capitolo. in effetti la storia sta diventando sempre più interessante. eventi più grandi di loro si stanno palesando all'orizzonte e come sempre una nuova alba nascendo alle loro spalle sta facendo nuova luce su tutta questa faccenda.
Ripeto, apprezzo moltissimo il tuo stile di scrivere, per nulla banale e per niente noioso. Le note ci stanno facendo riconoscere l'ambientazione e, almeno per quanto mi riguarda, sono definitivamente utili (e per questo sempre più apprezzate).
Grazie e alla prossima

Recensore Master
22/01/17, ore 17:27
Cap. 4:

Ciao! :)
Innanzitutto, ti faccio i complimenti per tutto l'impegno e l'accuratezza storica e culturale che stai dimostrando nei confronti di questa storia.
L'hai presa molto sul serio e io ne sono felicissima, perchè davvero credo che ne valga la pena e tutto il tuo impegno!
Mi scuso per il ritardo nel recensire e passo subito a commentare questo splendido capitolo :)
Mi è piaciuto molto, perchè ci hai mostrato chiaramente i pensieri, le tribolazioni e i dubbi di Anahìd, intervallandoli però con le interessantissime descrizioni delle abitudini familiari e sociali armene. Mi piace un sacco come ti soffermi sui piccoli gesti quotidiani e come dai anche al più semplice di essi un significato profondo; nel leggere, mi sono scoperta interessatissima alle tradizioni armene! Anche i nomi degli abiti tradizionali hai inserito! La tua accuratezza mi ha stupita ancora una volta :)
Però... quel finale sibillino mi mette un po' in ansia: cosa mai avrà detto Mohamed a Sona? A proposito, mi piace il padre di Salih...
Come trovo adorabili i pensieri di Anahid sull'amico che adesso è lontano: lo vede dappertutto e vorrebbe che fosse lì con lei... che tenerezza!
Sono contenta che domani già arriverà il prossimo capitolo, perchè sono molto curiosa di leggerlo! :)
Alla prossima!
Elisa

Recensore Veterano
21/01/17, ore 12:40
Cap. 4:

Ciao,
la storia del genocidio armeno ad opera dei Turchi (e tutt'ora non riconosciuto dalla Turchia moderna, nonostante le parole recenti anche del Papa e le evidenti testimonianze dei sopravvissuti), è stata resa nota in Italia anche grazie ad un bellissimo film di una decina di anni fa, "La masseria delle allodole" dei fratelli Taviani, tratto da un romanzo, che non so se hai visto o letto per documentarti.
Anche lì si parla infatti dell'amore contrastato tra un giovane turco, arruolato nell'esercito, e una ragazza armena, la cui famiglia verrà deportata (nonostante le influenti amicizie con la famiglia di lui e, se non ricordo male, il padre di lei era medico di questo paesino sperduto).
Detto ciò, la storia mi piace davvero moltissimo! La scrittura è scorrevole e non pesante, le note storiche sono esaurienti, Ana e Salih sono personaggi ben caratterizzati e rappresentati, allo stesso modo degli altri che ci hai già presentato.
Ottima anche l'ambientazione della storia, non ho nulla da dire a riguardo.
Bene, seguirò di certo il tuo racconto con grande attenzione e affetto.
A presto e ancora tanti complimenti!

P.S. Naturalmente ho letto tutti i capitoli pubblicati, ma ti ho scritto un'unica recensione!

Recensore Master
18/01/17, ore 21:22
Cap. 4:

Rieccomi, mio talentuosissimo amico!
Innanzitutto volevo dirti che mi è piaciuta molto un'espressione che hai usato: "i primi raggi solari che mandavano in frantumi la penombra della stanzetta". L'ho trovata un'immagine molto suggestiva, bravo!
In questo capitolo ci hai dato un bellissimo ritratto della famiglia di Ana.
Il rapporto con il fratello sembra davvero genuino e sincero. Seppur il ragazzo abbia una maggiore preminenza nell'ambito famigliare, non mi ha dato l'impressione di essere una persona superba. Anzi! Mi sembra un giovane umile e rispettoso, molto legato alla sorella.
Hai raccontato molto bene la posizione della donna in questa cultura, i ruoli in famiglia e i tipi di legami che si instaurano.
Come sempre sei fenomenale nel costruire questi ritratti così realistici e coinvolgenti.
Mi è piaciuto questo inconsueto dettaglio dei capelli di Ana.
Bravissimo!
Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
Buon proseguimento di settimana!

Recensore Master
18/01/17, ore 21:11
Cap. 3:

Carissimo amico!
Eccomi, dovevo proseguire nella lettura!
Questa storia mi sta catturando, già la adoro!
Ho amato la conversazione tra i due giovani: hai espresso tutto l'affetto, il rispetto e la genuinità del loro rapporto.
I sentimenti di Ana sono ricambiati da Salih ma adesso c'è la guerra a dividerli. Riuscirà il loro legame a rimanere forte e intatto?
Salih ha ragione: Ana e la sua famiglia devono tenersi pronti nel caso dell'ordine di deportazione.
Come sempre, ti faccio i miei complimenti per la ricchezza di dettagli e per l'inserimento di note storiche così precise e interessanti.
Continua così, amico mio!
Avverto già sentore di capolavoro! ;)
A presto!

Recensore Master
18/01/17, ore 20:44

Carissimo!
Come va?
Cercherò di rimettermi alla pari con la lettura e commento della tua storia.
Come sempre, chiedo perdono per il ritardo ma sto trascorrendo un periodo davvero pieno e stancante.
Dunque!
I nostri giovani protagonisti sono cresciuti e il legame che li lega si è fatto più forte. Salih sta per arruolarsi e, come è comprensibile, la bella Ana è molto preoccupata. La partenza dell'amico la intristisce, sia perché anche lei ha ammesso che il sentimento per il ragazzo va al di là della semplice amicizia e sia perché sono tempi buii, i pericoli per gli armeni sono ovunque e bisogna fare davvero molta attenzione.
Abbiamo scoperto qualche dettaglio in più sulle famiglie dei protagonisti e adoro quando inserisci curiosità e dettagli perché conferiscono un tono ancora più realistico e coinvolgente alla storia.
Spero di recuperare il prima possibile i restanti capitoli.
Nel frattempo, ti rinnovo i miei complimenti e ti auguro una serena serata!

Recensore Junior
18/01/17, ore 10:07
Cap. 4:

Ciao! :)

In questo bel capitolo ci hai fatto conoscere meglio le tradizioni della famiglia Hakiàn e del rapporto che Anahìd ha con il fratello, la madre ed il padre.
In quasi tutte le famiglie dell'epoca il rapporto fra il padre e il proprio figlio maggiore era ben diverso rispetto ai secondogeniti (sopratutto per le donne)
In tutti i casi, Ana non sembra avercela con nessuno dei due e questo sta a significare quanto il padre comunque le voglia bene a modo suo, tanto da non farle sentire il "peso" di questa differenza. 
Il fratello Aràm a primo impatto mi è sembrato un ragazzo molto educato e rispettoso. E mi è piaciuto quando ha preso le difese di Anahìd, sicuramente sono molto uniti e si vogliono un gran bene, altrimenti non l'avrebbe fatto. :)
La mamma, invece, la immagino proprio come una donna dell'epoca, severa ma allo stesso tempo dolce verso i propri figli. 
Fortunatamente, i "gatti" hanno aiutato Anahìd e i genitori sembrano averle creduto, ma ha rischiato davvero grosso!
Staremo a vedere come questa famiglia riuscirà a sopportare le angherie e i soprusi dei turchi, speriamo solo che si decidano a scappare lontano, sono ancora in tempo.
Sono proprio curiosa di sapere cosa abbia detto di così importante il padre di Salih alla mamma di Anahìd, immagino qualcosa di negativo, purtroppo... :/

Complimenti, capitolo introduttivo ma mai noioso o pesante. L'ho letto tutto d'un fiato. :)
Continuerò senz'altro a lasciarti i miei pareri, questo racconto merita moltissimo! 
Ci vediamo al prossimo aggiornamento! :)
Angelica.

Recensore Master
17/01/17, ore 14:02
Cap. 4:

In questo bel capitolo ci fai conoscere meglio la famiglia di Anahìd: di stampo eminentemente patriarcale, come tutte le famiglie dell'epoca, pure in Occidente. E, come all'epoca pure in Occidente, le figlie femmine non valgono quanto i figli maschi. Oggigiorno questo concetto desueto di famiglia fa storcere il naso, ma un tempo era cosa accettata da tutti, donne comprese. La cosa bella era però, come nel caso dei tuoi personaggi, il rapporto molto stretto tra madri e figlie femmine, relegate nel loro cantuccio di custodi del focolare: ma la saggezza femminile aveva modo di essere preservata e custodita gelosamente. Madre e figlia, nella tua storia, si capiscono al volo, con un battito di ciglia. Immagino che la madre sappia benissimo che non sono stati affatto i gatti randagi a far rumore, la notte precedente...
In attesa di vedere gli sviluppi della situazione e di vedere quando e se mai Anahìd ed i suoi decideranno di partire per mettersi in salvo, ti faccio i miei complimenti per l'accuratezza del tuo lavoro e per la tua capacità di esprimere al meglio i sentimenti familiari.
Un caro saluto ed alla prossima!
Lou
(Recensione modificata il 17/01/2017 - 02:04 pm)