Recensioni per
Fuoco nelle Tenebre
di Himenoshirotsuki

Questa storia ha ottenuto 455 recensioni.
Positive : 450
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Master
08/12/14, ore 22:20

Ri-ciao!
Temo che stasera ti toccherà vedere un po’ troppo la sottoscritta, visto che ho ben tre recensioni da farti (ma una, per tua fortuna, è già andata). Sono andata piuttosto avanti nella lettura, ma la pigrizia mi ha impedito di stare al passo. Non mi uccidere per questo, ti prego...
Posso ritenermi molto soddisfatta di questi due, la forma è migliorata tantissimo, si vede che qualcosa è cambiato, che ti sei affidata a una beta, ma, che soprattutto, hai iniziato tu stessa a credere davvero in quello che stavi facendo. Le descrizioni sono più pulite, più tratteggiate e sta venendo fuori tutto il tuo talento, già visto in Ethernia e nelle altre storie più brevi che hai pubblicato (e che ho già avuto il piacere di leggere). Il fatto che poi corrisponda anche a quando la storia inizia a entrare un po’ nel vivo, beh, non può che farmi piacere, vista la stima che nutro nei tuoi confronti in quanto scrittrice e visto quanto amo quello che scrivi (come una droga, sì *ride).
Gli errori, come noterai, ci sono sempre, ma sono davvero pochini e, nella maggior parte dei casi, si tratta di semplici sviste o di suggerimenti di altra natura, che mi sento di darti perchè so ti sono sempre utili e ti fanno piacere.

CAPITOLO 14:
L’immagine dell’uomo di spalle e del lupo di fronte a lui è molto suggestiva e mi ha dato l’idea di un grandissimo tormento da parte del primo. So che devo smetterla di citarlo, ma per me l’emblema di queste situazioni è Gollum/Smeagol e la scena sulla roccia (quando la leggerai e la collegherai a quella nel film, capirai, credimi), alla lotta fra le due voci, quella buona e quella potente, cattiva. Una lotta continua ed estenuante che ti logora dentro e che, dal momento che identifico il protagonista con Ledah, ben contestualizzo, più cose scopro sull’elfo.
Collegata, infatti, possiamo considerare la scena in cui uccide il suo amico. Amico? Pensavo di aver capito male, ma, invece, ancora una volta ci hai mostrato la crudeltà nelle sue forme più barbare. E, inevitabilmente, la mente mi è andata alla discussione sulla vera natura dell’uomo che ha infiammato il Novecento, a Rosseau, che ci vide buoni dentro e ad altri che, invece, videro nell’essere umano solo il Male. A Nietzsche e a Golding, che pure era solo uno scrittore, ma che nel suo romanzo (parlo del “Signore delle mosche”, ovviamente) ci fece ben capire quale era la sua – cinica – visione della realtà. Non molto differente dalla tua, del resto e forse per questo mi è sorto il paragone.
Comunque, passiamo al resto, altrimenti rischio di farti addormentare.
Mi fa piacere notare che ci stai dando, man mano che viaggiano, anche qualche nozione sulla geografia, ma, soprattutto, sulla storia e l’epica di Esperya, aggiungendo pezzi al puzzle che costituisce il mondo che hai creato. In particolare, ho trovato che anche nella tua storia è presente un topos del fantasy e dell’epica: la grande Battaglia passata per la libertà dei popoli, che ha portato pace e serenità per tutti, ma che appartiene a un’epoca così remota che ora i vecchi nemici si sono alleati con i nuovi e sono tornati più forti che mai, pronti a sconvolgere di nuovo gli equilibri. Una scelta intenzionale, suppongo, o sbaglio?
Altro aspetto a mio parere interessante che ho trascurato di segnalarti prima riguarda i lupi: una cavalcatura per l’elfo? Ottima mossa, mia cara, associare una cosa così.... barbara, così da deboli a un animale fiero e indipendente come il lupo. Ci stai forse inviando l’ennesimo messaggio?
Due ultime segnalazioni: hai usato il corsivo sia per il flashback, che per la ballata, ma così si confondono! Cambia uno dei due, magari la canzone, che puoi inserire in un font diverso. La seconda è una semplice curiosità: quale sarebbe la differenza fra occhi verdi e occhi muschio? Non sono un po’ la stessa cosa?

CAPITOLO 15:
Purtroppo, per la prima volta dopo 15 capitoli, ho detestato l’immagine all’inizio: è troppo irrealistica, sembra quasi quelle foto patinate che vedi sui giornali, mi sembra che stoni rispetto al resto, che risalti troppo, ma forse è una cosa mia dovuta al cambiamento nei colori, che di solito sono scuri e cupi.
Originale l’espediente di Airis per infiltrarsi fra i predoni, anche se la nostra guerriera come ballerina in abiti succinti è qualcosa che mi è difficile immaginare, visto il suo carattere fiero e determinato. Ma, d’altra parte, questo ci mostra ancora una volta la sua grandissima abilità di far fronte agli eventi della vita e trovarvi una via d’uscita, per quanto improbabili o difficili siano.
La crudeltà dei briganti non si può nemmeno nominare, sono tutti da bruciare in un unico, grande falò senza superstiti.
Parlando di personaggi, invece, sbaglio o mi sembra che Fenrir abbia preso un po’ il posto di Ledah al fianco di Airis, come “aiutante” (sto pensando a quando ci facevano studiare al liceo gli schemi delle storie e i rapporti fra i personaggi nelle fiabe che, alla fine, sono un po’ parenti prossimi del fantasy)? In fondo, nessuna protagonista, per quanto forte e tutto quello che vuoi, può andare avanti da sola, ci sarà sempre bisogno di una coppia al centro della scena, come il Faraone e la Sposa Reale nell’Antico Egitto: esseri separati, eppure indivisibili ed essenziali al mantenimento dell’armonia (o, in questo, della trama e della coerenza ad essa collegata).

A presto,
Viviana

p.s. Ch. 14
"Poi continuò a cantare con abiti preziosi e belli" (non capisco il senso di questa frase, sembra quasi un pezzo della ballata, ma, se è la realtà, come è possibile visto dove si trova in questo momento Ledah?)
"difronte" (di fronte)
"verso gli sottobosco" (il)

Ch. 15
"di finire ai lavori forzati ai Monti del Nord" (nei Monti del Nord)
"difronte" (di fronte)
"si presentò in città" (si era presentato)
"venne formata una carovana, alla quale si unirono i pochi coraggiosi" (era stata formata, si erano uniti)
"Il canto della farfalla" (o lo metti fra virgolette, oppure in corsivo, per sottolinearlo meglio e farlo risaltare rispetto al testo)

Recensore Master
08/12/14, ore 21:45

Ciao!
Per prima cosa devo farti i complimenti per la storia: all’inizio sono partita un po’ diffidente, te lo confesso, perchè non sono un’appassionata di fantasy come te, anzi, però mi sono pian piano ricreduta, appassionandomi sia alle vicende che ai personaggi e divorando quasi letteralmente i capitoli.
Noterai che spesso commento anche le immagini: so che, in teoria, bisognerebbe dare poco spazio a loro e tanto alla storia, ma io credo che esse siano un suo completamento, che esse stesse RACCONTINO la storia, che, guardandole, si possa raccontarle, come se la stessimo leggendo. Come nelle sequenze dei vecchi film, credo (non riesco a ricordare in questo momento il riferimento esatto, perdonami), hai presente? Se dovesse essere un problema, sai bene che sono pronta a smettere.
Come sempre, l’analisi sarà capitolo per capitolo e le segnalazioni nel post scriptum.

CAPITOLO 12:
Devo ammettere che, all’inizio, non avevo capito che il soggetto nell’immagine era Lysandra, ma, in effetti, raramente riesco a intuire qualcosa o, se lo faccio, quasi sempre la mia deduzione è errata (alla faccia della mia passione per Sherlock ahah). Tornando seria, ho capito un bel po’ di cose, leggendo, soprattutto dettagli che non avevo colto nei precedenti e che mi avrebbero dovuto far capire che, in realtà, Caillean e Airis sono la stessa persona. Ora, come ti ripeto da – credo – tre giorni, sono curiosa e anche ansiosa di scoprire cosa è accaduto a quell’innocente ragazzina per trasformarsi in un essere che chiamano la “Morte Bianca” e che è pure cieco. Ma andiamo con ordine e non facciamo spoiler, avrò tempo per rimproverarti la tua crudeltà con lei quando verrà il momento.
La scena in cui Airis si ciba letteralmente di Ignus, sopraffatta dalla fame e andando contro ogni logica e ogni possibile remora (morale, etica o che dir si voglia), mi ha fatto scendere un brivido lungo la schiena, perchè credo sia un’ottima immagine per rappresentare quanto in basso può cadere l’essere umano, per dimostrarci ancora una volta – come se ce ne fosse bisogno – che non c’è limite a nulla, nemmeno al peggio e che ci sono istinti molto più primordiali e potenti di tanti altri, ma, soprattutto, che l’ordine e il raziocinio sono una pura invenzione umana, creata per tenere a freno la sua natura di animale.
Fai attenzione alle ripetizioni, perchè ne ho notate un paio, anche se non te le ho segnalate perchè non essenziali.
In ultimo, una frase di quelle tue epiche che mi ha colpito tantissimo “Quando le catene del corpo cominciano a infrangersi, l'anima tende a perdere tutti i ricordi della sua vita terrena”. Una bella prospettiva, ricca di speranze, non trovi?

CAPITOLO 13:
Non ho molto da dire su questo capitolo, in quanto è piuttosto descrittivo e anche transitorio, dato che ci permette di andare avanti nella storia. In particolare, ho trovato interessanti i nuovi personaggi e le nuove Razze (si dice così?) che hai introdotto; è molto importante, infatti, soprattutto in un fantasy, che non ci sia staticità o comunque momenti di stallo e, ora che c’era questo rischio, tu hai scombinato come tuo solito le carte in tavola allargandoci un po’ la prospettiva. Inoltre, adesso i nostri due protagonisti si sono divisi e penso che avremo modo di conoscerli meglio (e di sapere qualcosa del loro passato), prima del loro prossimo incontro.
Esattamente cosa significa “Risvegliata”? Spero lo spiegherai nei prossimi capitoli perchè una semplice non-morta mi sembra un po’ troppo semplicistico per i tuoi standard.
Last, but not the least, la solita immagine che mi ha ricordato quelle viste sui libri di storia qualche anno fa: le immagini di uomini (soldati?) che arrancano nella neve ci ricorda sicuramente un paio di cosette sulla guerra e sul voler andare oltre i limiti, anche quando l’impresa è di gran lunga suepriore alle proprie forze e le possibilità di riuscita rasentano lo zero. Insomma, il mio parallelo è andato ai soldati della campagna di Russia, ma immagino di essere andata troppo oltre io, o sbaglio?

Un carissimo saluto,
Viviana

p.s. Ch. 12
"si sovrapponevano le une alle altre" ("si sovrapposero le une sulle altre"?)
"Perché io non tollero i bugiardi" (ci vedrei meglio la frase senza articolo "i")
"che stai mentendo" ("che MI stai mentendo")
"poiché hai lasciato sfuggire" ("poichè ti sei lasciata sfuggire")
"che fin ad allora" (fino)
"un grumo si sangue" (di)
"Airis avvicinò scrutò bene quei visi"
"Se per lei fossero mai esistiti, gli dei." (non sono riuscita a capire bene questa frase, per quanto suggestiva. Sicura di averla legata bene alla precedente?)

Ch. 13
"in un acclamazione"
"Non sapeva chi gliela avesse inferta" (gliela aveva inferta)
"fa una fitta foschia" (da)
"contro la roccia.Estrasse" (spazio mancante)
"Ci ha solo detto che sei un soldato." (hai)

Recensore Veterano
06/12/14, ore 14:34

Sono tornata, volevo portarmi un po' avanti con la lettura.
Sono successe parecchie cose dall'ultima recensione, ma prima di passare al capitolo volevo farti i complimenti per la correttezza del testo: mi piace il modo in cui presenti i personaggi, con cui piano piano ci introduci il mondo che stai creando in questa storia con nuovi dettagli ad ogni capitolo. Devo aver letto da qualche parte che stai revisionando la storia, l'unico consiglio che posso darti è di eliminare le sequenze troppo dispersive, devo ammettere che delle volte saltavo delle righe e passavo avanti, forse perchè dovevo sapere cosa stava per accadere, più che per noia XD Per il resto non ho nulla da rimproverarti.
Mi chiedevo che fine avesse fatto Leadh, ed eccolo qui che compare svelandoci altri pezzi del suo passato. Adoro Raiza, almeno per adesso. Ho apprezzato molto anche tutta la sequenza sulla spiegazione della guerra contro i Drow, credo che impiegherò un po' a ricordarmi i nomi, ma ce la posso fare. Come capitolo è stato piuttosto statico, per questo non ho molto da dire, però è servito per aggiungere ulteriori spiegazioni.
Se non vedi recensioni per un po' sappi che continuno comunque a leggere, a presto, spero!

Recensore Veterano
05/12/14, ore 16:30

Ciao Hime,
Mi è piaciuto come capitolo, queste panoramiche sulla guerra contribuiscono ad allargare il mondo che hai creato e lo rendono più vero, più vivo e coinvolgente. E poi devo farti i miei complimenti per l'esattezza delle ragioni che hai citato per la scelta di Amount-vinya, è tutto coerente.
Quindi Airis riesce a farsi accettare nel nuovo gruppo e divenirne parte. Accidenti, stai diventando sempre più oseè ultimamente <.< , rende tutto più crudo, ma anche più vero. E poi solletichi la fantasia di noi maschietti in merito all'aspetto di Airis.
Bella la battaglia, anche se la cosa è un tantino forzata: è difficile credere che delle persone rimaste in gabbia per giorni, malnutrite, infreddolite, abbattute e mal armate possano reggere al confronto con truppe regolari, seppur imbarbarite. Forse, a parere mio, dovresti specificare che gli uomini ad essere fuggiti dalla cittadina sono tra i più giovani e in forze, magari anche appartenenti alla guardia cittadina, così renderesti tutto più credibile e coerente, non credi?
Poi mi hai fatto arrabbiare ò_ò, sono 15 capitoli che volevo vedere dei superstiti fra i legionari della prima battaglia e me li trovo come briganti... morti tutti T.T. Però un tocco necessario, è una cosa normale che un esercito sconfitto si dia alla macchia e inizi a fare del brigantaggio la fonte del proprio sostentamento.
Nel complesso mi è piaciuto molto anche questo ultimo capitolo, avessi un attimo in più di tempo sarei più assiduo nella lettura... ma finirò la storia (potrebbe essere una minaccia U_U),
alcuni appunti:
-"Ma forse la memoria la ingannava e aveva volutamente deciso di dimenticarsi di quell'ometto, che in un certo qual modo le ricordava Ignus.." due punti, i punti di sospensione sono sempre tre;
-"non era cambiato granché e, anche se il sindaco e il Consiglio dei cittadini non possedevano più la stessa autorità di prima, non era cambiato praticamente nulla." Hai ripetuto due volte cambiato nell'arco di una riga, dovresti rivedere il periodo;
-"Poi, un giorno, gli elfi si accorsero della strategia" Tu narri al passato remoto e se rivanghi di eventi ancor precedenti gli eventi che si succedono nella storia devi usare per forza di cose il trapassato remoto: gli elfi si erano accorti... o avevano compreso... ecc... ;
-"Alcuni giorni più tardi si presentò in città un forestiero e nessuno fu in grado di spiegare quale espediente avesse utilizzato per raggirare la costante sorveglianza" stesso errore;
-"In fretta e furia venne formata una carovana, alla quale si unirono i pochi coraggiosi che avevano capito che ormai nessuno sarebbe giunto ad aiutarli" ancora lo stesso errore.
-"era una ballata che Airis conosceva: Il canto della farfalla" il titolo della ballata andrebbe in corsivo o quantomeno fra virgolette, poiché è come se fosse una citazione;
- "Per... per favore, mi lasci andare... -" non si dava del lei nel Medioevo, ma del voi.
Ok, ammettilo che sono cattivo u.u . Ma lo faccio per il tuo bene.
Alla prossima,
Aurelianus

Nuovo recensore
05/12/14, ore 11:36
Cap. 1:

Già con la citazione iniziale mi avevi colpita, ma leggendo il primo capitolo il mio stuporeè aumentato!
Io non leggo mai fantasy, ti dirò che mi sto facendo una cultura in questo preciso istante quindi ti parlo da profana, ma ti posso assicurare che come primo capitolo mi è piaciuto molto. Hai uno stile curato e si nota, si vede che tieni alla perfetta riuscita del tuo lavoro, ti sembrerà una stupidaggini ma immagine iniziale, citazione e buon uso del font ne sono una prova, io sono una grande pignola su questo.
Come primo capitolo è molto incalzante, è la parola migliore che mi viene in mente e mi dispiace per le sotto di quella povera ragazza. Tuttavia la protagonista non me la racconta giusta, non so perché ma i miei sensi di ragno (?) vibrano. Sicuramente scoprirò il perché cara, sono un detective formidabile! (Ovviamente mi riferisco a livello narrativo, non a qualche tua possibile pecca, intendo dire che più avanti potrei scoprire qualcosa di lei che mi porterà a dire:"LO SAPEVO!"... Oh... "Ccidenti, ho perso per strada di nuovo il dono della sintesi!) 
Continuo!

Nuovo recensore
04/12/14, ore 19:35
Cap. 2:

Ehi, sono tornato!
Che dire, anche questo capitolo mi è piaciuto parecchio.
E' ben strutturato e devo ammettere che il piano di Airis è intrigante, folle ma geniale al tempo stesso. Fantastico! E' fantastico come solamente origliando un discorso fra due soldati, riesca ad elaborare una strategia militare (che poi sia un mezzo suicidio, è un altro conto u.u).
Se proprio devo trovare l'imperfezione, essa sta nell'ultima parte. Come ti hanno fatto già notare, la posizione di Airis non sembra chiara (sarò io scemo, ma non capisco se è sul campo di battaglia o sta "supervisionando" quel piccolo manipolo che devo appiccare l'incendio).
Spero di esser stato chiaro :3
Saluti,
Bahamuth!

Recensore Junior
04/12/14, ore 11:23
Cap. 2:

Ciao!
Allora, ho letto questo secondo capitolo e sebbene nel complesso l'impressione è positiva avrei delle note da lasciarti: te le scrivo premettendo che sono solo osservazioni mie e magari, dato che mi pare tu mi abbia detto che stai revisionando la storia, le hai già prese in considerazione oppure magari non sei d'accordo e vorrai prenderle in considerazione, cosa che sei liberissima di fare ^-^
Innanzitutto c'è un po' di infodump qua e là: in alcune conversazioni o in qualche riga qua e là ci sono spiegazioni un po' "stonate", superflue e fuori posto; è logico che, essendo all'inizio della storia, ci sono tante cose da spiegare ma per mia esperienza personale credo che sia meglio piuttosto lasciare il lettore nel dubbio che rischiare di diventare un po' ridondante. Ad esempio quando Airis propone il Respiro del Drago:
- E' pericoloso... - balbettò il generale, scuotendo la testa, - Quelle fiamme sono impossibili da estinguere. Se anche solo una scintilla venisse in contatto con una qualunque superficie, questa prenderebbe immediatamente fuoco. -
Penso sia una spiegazione assolutamente superflua: certo il lettore non sa di preciso cosa sia la sostanza di cui parli ma lo può benissimo intuire quindi non è necessario aggiungere altro, secondo me. Il lettore comunque lo capirà vedendone gli effetti nei capitoli successivi, quindi io cancellerei questra parte preferendo piuttosto sottolineare che magari è pericoloso per gli uomini che lo appicano, che rischiano di trovarsi circondati dalle fiamme prima di potersi allontanare e quindi aggiungeresti un po' di tensione facendo intendere che la missione di Airis è un po' suicida. Magari qui potrebbe dire: «È pericoloso. E poi chi sarebbe disposto a rischiare il suicidio addentrandosi in mezzo alla foresta e dandole fuoco con il Respiro?» E Airis potrebbe dire eroicamente: «Io, ad esempio.»
La guerriera si massaggiò le tempie, valutando la proposta di Felther. Egli era un ottimo stratega e vagliava sempre tutte le possibilità prima di lanciarsi in qualunque impresa. Se persino lui aveva proposto di usare il “Respiro del Drago”, una delle sostanze alchemiche più infiammabili e letali mai ideate, allora voleva dire che non c'era altra possibilità.
Anche questo è supefluo: ci chiarisci che il Respiro è una sostanza alchemica il che è bene -io all'inizio avevo pensato fosse un potere di Felther- però non è strettamente necessario perché tanto nella seconda parte del capitolo lo scopriamo leggendo che un uomo di Airis lo trasporta in una fialetta. Magari dovresti aggiungere alla spedizione un alchimista addetto alla fialetta, così si capisce che è una sostanza di sua pertinenza senza spiegarlo direttamente.
La seconda nota riguarda la fine del capitolo, un po' poco chiara: Airis è dapprima insieme ai generali, poi spieghi frettolosamente che si arrampica sui sentieri, però poi torni a descrivere gli uomini schierati, gli elfi che li guardano immobili e infine Airis urla: "All'attacco?"
Forse sono io che non sono molto intuitiva ma mi sono sorti tutta una serie di dubbi: Airis è sul campo di battaglia o ha già cominciato a marciare nella foresta? O stanno sferrando l'attacco all'interno della foresta e lei poi sgattaiolerà via dalla battaglia? E gli elfi sono scheirati di fronte a loro o sono nascosti? Se sono nascosti come fanno a sapere che li guardano immobili? Al massimo si potrebbe scrivere qualcosa come "Tutt'intorno c'era silenzio e sebbene non si vedesse nessuno era forte la sensazione che migliaia di occhi fossero puntati su di loro: da qualche parte, nascosti, gli elfi li aspettavano."
Un altro dubbio è stato perché in tutti questi anni di guerra nessuno avesse pensato prima al piano: non dico quello dell'escamotage immaginato da Airis e di mandare piccoli contingenti ma quello di lanciare con una bella catapulta una grossa fiala di Respiro del Drago nel bosco e sedersi a guardare mentre tutto brucia.

Passando a parlare del capitolo in generale, la scrittura è come sempre bella, lo stile molto buono e i personaggi che si delineano sembrano interessanti ma non ancora approfonditi abbastanza da attirare il coinvolgimento emotivo del lettore. Airis si è dimostrata caparbia e nemmeno una volta congedata dal comando riesce a rinunciare a pensare a che attacco pianificare, segno che probabilmente è abituata da lungo tempo a dirigere le operazioni. 
In questo capitolo la storia dovrebbe decollare ma fa ancora fatica, forse per i lunghi flashback iniziali che lo fanno sembrare ancora un prologo e rallentano tutta la narrazione. Capisco che dev'esserci un background di guerra ma dilungarsi su parti di campagna precedente agli eventi che stai raccontando potrebbe far correre il rischio di far perdere al lettore l'interesse: raccontare eventi passati è sempre meglio nei capitoli più centrali della storia, quando chi legge è tanto preso dagli eventi e vorrebbe anche sapere di più sul passato.
Scusami la recensione lunga ma ti assicuro che se faccio tante note e ti annoio così con le mie opinioni e correzioni è perché penso che la storia meriti, altrimenti di solito non leggo nemmeno "^^
Spero che ti sia di qualche aiuto o interesse.

Nuovo recensore
03/12/14, ore 18:17
Cap. 1:

Buongiorno o buonasera (dipende da che ora stai leggendo questa recensione, lol)!
Che dire, ho notato che questa storia è mooooolto avanti con i capitoli, quindi dovrò procedere molto velocemente se voglio tenere il passo.
Aniway, partiamo con la recensione vera e propria.
Il primo capitolo è intrigante: mi piace! Soprattutto perchè non ti sei attenuta al solito clichè degli elfi perfettini e buoni come il pane, ma non è solo questo che ho apprezzato del capitolo (sarei un'idiota altrimenti xD).
E' prestino per dare un giudizio specifico, quindi mi limito ad uno complessivo: per ora la storia mi piace. Aris mi ispira parecchio; penso si caccerà in un mare di guai, ma questo lo vedrò io stesso leggendo i capitoli successivi. Anche le descrizioni sono molto buone, quindi nulla da dire di negativo neanche su questo punto.
Quindi, bandierina verde meritatissima!
Saluti,
Bahamuth.

P.S. La frase di Nietzsche alll'inizio...me gusta *-*
 

Recensore Master

Rieccomi qui! Si vede che l’alternativa a leggere la tua storia è studiare, vero?
Scherzi a parte, oggi ti devo un po’ fustigare, anche se so che non è completamente colpa tua. Ma procediamo con ordine, come sono solita fare o ci perdiamo.
Complessivamente, posso ritenermi abbastanza soddisfatta di questi due, sono passati i problemi con la collocazione temporale e inizio davvero a capirci qualcosa di trame e luoghi, ma, soprattutto, personaggi (e, date le new entry, per fortuna!). Non può che farmi piacere, ovviamente, ma è ancora troppo presto per giudicare questi aspetti, tanto più che finora potrebbe essere visto come una sorta di enorme e lunghissima premessa, un approcciarsi alla storia necessario dal momento che ci muoviamo in un mondo che tu stessa hai inventato (e continui a creare giorno dopo giorno).

CAPITOLO 10:
Iniziare il capitolo con l’immagine tipica dell’uomo tormentato (la versione dark del celebre quadro di Friedrich, per intenderci) mi ha fatto pensare bene, ma, poi, scorro la pagina e mi trovo, subito sotto, un TUO commento. Ora, da una storia del genere e da te non me lo sarei mai aspettato, tanto più quando mi hai confermato che non si trattava di una svista, ma di un qualcosa di voluto. Intendiamoci, Hime, quella frase è completamente fuori luogo e non ci fai una bella impressione con i tuoi lettori, soprattutto dal momento che ci si aspetta da te una certa serietà. Certe cose lasciamole alle note d’autore e lasciamo a chi legge la libertà di farsi un’immagine nella testa e – perché no? – di commentarla, ok?
Tuttavia non è certo per questo che ti sei beccata la seconda neutra nel giro di poco, non sono così puntigliosa da guardare a simili dettagli. La ragione, infatti, sta, ancora una volta, nella forma: non tanto negli errori, spesso stupidi (!), ma nella punteggiatura, con cui talvolta è stata una vera e propria lotta. In particolare, nell’11 mi sono ritrovata a doverti segnalare delle frasi perché la posizione attuale delle virgole (quando ci sono, sia chiaro) impediva di rendere la frase nel modo corretto, con le giuste pause ad effetto. Ancora una volta ti ripeto quale è l’unica soluzione: revisione, revisione e ancora revisione. Ma ora, non alla fine, però.
Passando ad aspetti legati alla trama, invece, non posso che applaudire di fronte al tuo talento, sia per la tua capacità di giostrarti nelle descrizioni, sempre perfette, impeccabili, vivide e... realistiche, ma soprattutto perché credo di poter definire questo il mio capitolo preferito. Sei stata talmente abile nel descrivere il tormento di Ledah e la sua estenuante lotta interiore con l’altra parte di se stesso (e questo ci dovrebbe far riflettere già), che ho sofferto con lui, mi ci sono immedesimata, ho condiviso il suo tormento e, infine, il suo cedere al loro subdolo potere, la sua metamorfosi. Come se, ancora una volta, la speranza fosse solo una vana illusione, troppo impegnata con altri per badare a lui, a noi (e qui il richiamo alla frase di apertura è fortissimo).
“L'amore è l'arma che le donne usano per sottometterci a loro, per poi strapparci il cuore senza ripensamenti”. Queste sono le parole del generale sull’amore e ciò che io mi sono chiesta, semplicemente, invece di condannarlo o cos’altro, è stata “Perché?”. E’ una visione talmente forte e definitiva, netta, che penso che tutto il resto, tutte le altre questioni siano superflue. La storia di Ignus ci permette di avere una panoramica più generale sui personaggi e ci ricorda ancora una volta, come se fosse necessario, che tutti abbiamo una storia che ci influenza, che le ragioni di ciò che siamo e facciamo vanno ricercate nel nostro passato e, soprattutto, che nulla è fatto per nulla. “Manifestum est nihil fieri, nihil factum esse, nihil futurum esse sine causa”.
Ma, in realtà, penso che il pezzo migliore sia il finale. Quello è l’apice grandiosa di una capitolo splendido (e per questo ti ho bacchettato più del solito per la forma!); il cambiamento dell’elfo ci lascia senza parole, perché ci ricorda, ancora una volta, quanto sia labile il confine fra il Bene e il Male. So che non tutti i tuoi lettori hanno apprezzato questa tua visione “dark” degli elfi, ma io, personalmente, ritengo sia un altro dei tuoi colpi di genio, dei tuoi memento su quanto questo mondo sia illusione.

CAPITOLO 11:
Ti segnalo per prima cosa che, fra la frase e l’inizio del testo, manca lo spazio.
Poi, i frammenti di memoria sono degli ottimi spezza-trama e ci permettono al contempo di dare uno sguardo al passato e capire le ragioni dietro le cose (vedi papiro qui sopra sul dieci), ma anche di staccarci un momento dalle vicende e costruire pian piano, gradualmente, tutto il mondo di Fuoco. Dopotutto, quella di Ledah e Airis è soltanto UNA storia in mezzo a miliardi di altre, per quanto importante ed è bene, ogni tanto, ricordarcelo. Certo, a differenza dell’altro, questo è un po’ più difficile da collocare, ma sono sicura che, prima o poi, troveremo la risposta a tutto. Ci sono anche flashback nel passato di Airis, giusto?
I problemi con la punteggiatura sono i medesimi già segnalati per il capitolo precedente, quindi non sto a ripetermi. Piuttosto, mi preme segnalarti come tu qui, probabilmente a causa del fatto che stiamo dando uno sguardo al passato, faccia spesso confusione con i tempi verbali fra passato e presente, come puoi evincere più sotto da quelli che ti ho segnalato. Fai attenzione, è un errore molto grave!
Notevoli in questo capitolo, invece, sono i discorsi del Padre, che intuisco essere una tua “intromissione” (se così si può dire), un dire la tua mettendo le tue parole, le tue idee, la tua visione del mondo e delle cose, in bocca a questo personaggio abbastanza vecchio da poter essere saggio, ma abbastanza umano da poter essere peccatore e da commettere errori, anche gravi. Indubbiamente l’uccidere (e il suo senso o non-senso), la guerra, la crudeltà sono temi centrali di tutto il romanzo e penso che avremo modo, col tempo e i capitoli, di vedere anche altri punti di vista “teorici”, oltre a una bella visione di come stanno le cose in realtà, in modo da farci un’idea completa. Sei abbastanza abile, matura e brava da non lasciare spazio soltanto a un punto di vista, per quanto possa somigliare al tuo.
Interessante anche la panoramica che hai iniziato a fare sul mondo in cui si muovono i personaggi, ci aiuta a collocare tempi e situazioni nello spazio, ora che il materiale accumulato inizia a essere un po’. So che ti è già stata chiesta da molti, ma sarebbe possibile avere (o c’è già) nei prossimi capitoli una cartina? Sarebbe molto utile a chi ha bisogno di immaginare e vedere le cose per capirle al meglio. Ti ringrazio.
Come sempre, nel post scriptum trovi qualche segnalazione.
Ti auguro una buona giornata,
Lady Viviana

p.s. Ch. 10
"provando disperatamente di afferrarla" (ad afferrarla)
"E' come se le forze l'abbiano improvvisamente abbandonata." (l'avessero)
"al volere per proprio futuro principe?" (del)

Ch. 11
"Sembra che hai fatto la lotta con un gatto" ("Sembra tu abbia fatto")
"quella donna grassottella e dai capelli neri come la notte" (al posto della "e" ci vedo molto meglio una virgola)
"Ne guardò le mani callose, che con una solerzia simile a quella di un cuoco professionista tagliavano le rape e le melanzane" ("Ne guardò le mani callose che, con una solerzia [...] professionista, tagliavano [... ]")
"prima però vai a prendere" (ci vedo meglio "devi andare a prendere")
"granché dalla loro opinione" (la loro)
"Se non fosse per quella zazzera rossa, sarebbe una bambina normale." (fosse stato, sarebbe stata)
"Prense l'elastico" (Prese)
"la pace su tutta Esperya." (in tutta Esperya)
"mentre addentano voraci" (addentavano)
"Ad accoglierla c'è lo spettacolo" (c'era)
"a perdita d'occhi" (d'occhio)
"si stense accanto a lei" (si stese)
"un'azzurro" (un azzurro)
"Ma di che parli, papà!" (non sarebbe meglio "ma di cosa stai parlando, papà?")
"la loro avanzato" (avanzata)
"di un un altro uomo." (parola ripetuta!)
"nessuno di loro sa davvero cosa significa" (espressione ripetuta! Prova a rivedere, in modo da trovare un sinonimo!!!)
"Prense un bel respiro" (Prese)

Recensore Veterano
02/12/14, ore 18:00
Cap. 2:

Hurray for the weapons of MASS DESTRUCTION!

Mi viene da chiedere: impiegare un centinaio di catapulte attrezzate con anfore di pece o pseudo-pece a ridosso della linea del fronte, facendole quindi tirare a raffica contro Llanowar, non presentava meno rischi e più possibilità?
I 'recchie-a-punta sarebbero stati costretti a muoversi per placare gli incendi, esponendo piccole unità su piccole unità. Man mano Lanowar sarebbe stata ridotta d0estensione, fino a forzare una sortita da parte degli assediati...
Però immagino che tu ci avessi pensato e detto che così era poco entusiasmante xD 
Sia per la sortita e viva gli eroi coraggiosi!

Una cosa soltanto: l'accampamento deve essere una mostruosità enorme!
100.000 soldati con le loro corti e differenze d'su e costumi varie + code appresso sono quasi una città da foraggiare e mantenere.
Il tempo a loro disposizione non è tanto prima che dilaghino od infurino epidemie e simile; lo sanno?

Questo pezzo è...particolare. Rispetto al primo si ha qualche descrizione in meno e molto, molto più sviluppo dei personaggi. 
Hai ribadito con due discreti passaggi la natura di Airis; questa sviluppa una nuova idea solo sentendo una parola, ha una illuminazione nemmeno dimenticabile sulla quale edifica un piano bellico non proprio stupido...e corre come una furia per raccontarlo.
Pur essendo OUT per gli altri generali, quindi velocissima ad essere esclusa e non ricevere alcun credito qualora andasse bene.
Ha la sua intelligenza ma intuisco che sia un po' ingenua della politica.
O forse qui era sovrappensiero?

La decisione di usare l'arma alchemica, qualora incontrasse successo, darebbe ai suoi creatori molta rinnovata fama.
Interessante, sai? E' interessante che la "soluzione" non venga dalla magia, presenti delle difficoltà (ma che vorrei dirti sono un po' oscure...brucia tutto quello che tocca, ma allora come si fa a trasportarla?) e sia qualcosa di quasi scientifico piuttosto che stregonesco.
Ma magari, come per l'altofuoco di GoT, c'è un po' di magia in esso.

Non so perché ma non riesco a togliermi dalla testa l'immagine di un grande, grandissimo "BOOOM" dovuto a questa roba xD
Eh, vedremo come prosegue la cosa!
Bandierina verde: mi è piaciuto u.u

A presto! :) 

Recensore Master
01/12/14, ore 22:19

Ciao!
Ormai ho deciso che recensirò quando avrò un po' di materiale e, di questo passo, temo che accadrà ogni due capitoli o tre, all’incirca. Al di fuori delle imprecisioni che ti segnalo, le annotazioni e le frasi che mi sono piaciute sono talmente tante, che il file si allunga sempre di più e io sono costretta a tormentarti sempre con questi papiri.
Come sempre faccio una breve (?) analisi capitolo per capitolo, gli errori, invece, li riservo al post scriptum. Come ti ho già anticipato oggi, in questi due spesso e volentieri si tratta non di errori, ma di osservazioni di stile che spero gradirai.

CAPITOLO 8:
Il primo impatto è quest’immagine di un ponte sospeso, immerso nella nebbia, vagamento rossigno, che mi ha fatto rabbrividire, quasi fosse il presagio di morte e distruzione. Indubbiamente sempre appropriata la frase e capisco sia un po’ il filo conduttore di tutto il romanzo, ma non sarebbe il caso di selezionarne altre fra una rosa di meritevoli e appropriate, anche di Nietzsche?
Purtroppo, ho riscontrato in questo capitolo una forma spesso problematica o, comunque, che non ti si addice proprio, frasi che sono sicura avresti potuto rendere meglio. La revisione, qui più che in altri, è a dir poco necessaria e spero le dedicherai del tempo nei momenti liberi il prima possibile, anche e soprattutto visti i nuovi lettori che acquisti quasi ogni giorno. Attenzione anche ai doppi spazi, che ho trovato in parecchi punti e, spesso, opportunamente segnalati assieme agli altri.
So che hai avuto problemi con l’ordine dei capitoli, ma non mi pare colpisse questi. In ogni caso, non mi è stata molto chiara la collocazione temporale di questo rispetto gli altri, in particolare rispetto il 6 e il 7. E’ un continuum? Perché ho notato che per i flashback hai creato proprio dei capitoli a parte e quindi non mi spiego perché sia confuso, nel caso di questo, capire quando è successo. So essere una spiegazione poco chiara, ma spero tu comprenderai comunque.
Infine, la descrizione dei capelli di Airis, bellissimi (“Vivi come il sangue, belli come il fuoco”) mi ha ricordato quelli di qualcun altro. Indubbiamente quel rosso è vitale, passionale, il colore perfetto per una donna-guerriera come lei.

CAPITOLO 9:
Non ho molto da dire su questo, sulla prima parte, almeno. Forse mi sarebbe piaciuto saperne di più di quei giorni passati a pellegrinare per la città, perché penso che siano stati importanti per l’evolversi del rapporto fra i due, ma va bene così. La scena dell’attacco, i morti che ritornano, compreso Ignus, sono semplicemente al cardiopalma, non c’è niente da dire, se non: il mio cuore ti ringrazia per l’infarto che gli hai fatto venire u.u
Tornando seria, tutti gli indizi che hai seminato in giro ci suggeriscono che anche Airis sia una non-morta e che la misteriosa Lei sia Lysandra, la donna vista qualche capitolo fa, ma, conoscendoti, le cose NON possono essere così facili. O sbaglio?
L’idea dell’albero è molto bella, un richiamo forse all’Albero della Vita e all’Albero COME Vita che ha attraversato un po’ tutte le culture? Evito i riferimenti (soliti) a Tolkien, che ormai so che li vedo solo io, ma certe immagini che ci trasmetti sono così vivide, che mi stupisco di non vedermene uno fuori dalla finestra. Stessa cosa per la descrizione del tempio, di cui ho apprezzato moltissimo la scelta del lessico. Inutile dire che, dai termini che hai usato (tutti legati alle chiese, abside e navata, per esempio) si capisce che te ne intendi abbastanza o che, comunque, hai fatto delle ricerche in modo da essere il più accurata possibile e lo apprezzo moltissimo. Ulteriore dimostrazione di serietà da parte tua, non c’è che dire!
Da brividi, poi, questa frase “morte nera ammantata da una corazza di luna” *-*

Un carissimo saluto,
Viviana

p.s. Ch. 8
"la vedeva stesa difronte a lui" (di fronte)
"Ledah sorrise. " Se ne sta andando. "
"Airis si avvicinò e lo guardò dritto in volto :"
"distrutto come tutte le cose nell'esplosione." (non sarebbe meglio dire "distrutto come tutte le altre cose nell'esplosione"?)
"Non è ancora il mio moment-" (la cesura non è meglio inserirla prima?)
"Nel momento stesso " (ripetizione di "momento", forse è meglio "attimo"?)
"un'intero esercito di cavalieri" (un esercito)
"e lo guardava con uno sguardo imperscrutabile." (gioco di parole!)
"e nella sua parte sottostante era sporco di terra" (senza il "sua")
"nel tentativo di scorgere un qualche segno particolare." (senza "un")
"difronte a loro" (di fronte)
"in quel terreno ancora fertile" (non sarebbe meglio mettere "nel terreno", dal momento che prima hai usato articoli determinativi?)
"cercando di convincere più lui stesso che lei," ("se stesso")

Ch. 9
"nel labirinto vicoli deserti" ("nel labirinto di vicoli deserti")
"Se pensi di trovare qualcuno di vivo" (senza il secondo "di")
"la sfotteva" (le volgarità nelle storie non mi piacciono, se possono essere evitate e penso tu sia il tipo di scrittrice che non ha bisogno di usarle per rendere una situazione. Perchè non cerchi un sinonimo?)
"e un eleganza"
"sul quel terreno così fangoso" ("su quel")
(Recensione modificata il 02/12/2014 - 12:59 pm)

Recensore Master
29/11/14, ore 19:32
Cap. 23:

No. Non puoi bloccarti ora. Ledaaaaah. No. Come sempre scorrevole e piacevole. La storia di Airis è.. Dura, complessa, sofferta. vorrei capire cosa l'ha condotta da Lysandra.. E non vedo l'ora di sapere se Ledah glielo dirà o no. Ovviamente, spero di sì.
Brava. Aspetto il prossimo!
Un bacio!
Juliet

Recensore Master
29/11/14, ore 18:35
Cap. 8:

Ciao!
Gli ultimi capitoli sono stati molto pieni e ormai ho quasi raggiunto una pagina di osservazioni varie, quindi mi devo fermare e recensire. Facciamo un capitolo per volta, d’accordo?
Unica premessa, riguarda le immagini che, non smetterò mai di dirlo, letteralmente ADORO. Sono semplicemente perfette e si vede che sono frutto di una lunga ricerca minuziosa, fungono quasi da completamento alla storia, dando un tocco in più a luoghi e personaggi, a volte in accordo con l’immagine che si è formata nella nostra testa (dal momento che il loro perché si capisce solo leggendo), a volte spiazzandoci per la loro diversità. La fonte, però, è sempre la stessa, vero? Mi sembra di riconoscere uno stile simile fra molte di loro.

CAPITOLO 5.
Sono rimasta incantata di fronte alla descrizione della città degli elfi e, dato che ero col cell, ho potuto vedere solo successivamente l’immagine, rimanendo colpita dalla somiglianza con quella che avevo in testa. E, cosa ancora più sorprendente, è che mi abbia ricordato tantissimo, sia come struttura, che come stile, la città di Galadriel e Celeborn, nel cuore del Bosco Atro, di cui Tolkien ci parla nel secondo libro di SdA. Considerato che non l’hai mai letto, mi fa pensare. Suppongo sia la stessa che i nostri cercano di raggiungere nei capitoli successivi, o sbaglio?

CAPITOLO 6.
Il capitolo è molto suggestivo e ci lascia tante domande senza risposta, soprattutto riguardo alla misteriosa figura di Lysandra e al suo misterioso rapporto con la nostra protagonista. Quale è il segreto di Airis? E’ qualcosa legato alla sua cecità, suppongo, ma il modo in cui questo nuovo filone narrativo si è intromesso in quello principale ti lascia abbastanza spiazzato. Attenzione, non sto dicendo che hai sbagliato o cose simili, ma soltanto che è un brusco cambiamento/novità che, in fase di revisione, ti consiglio di rendere un po’ più gradualmente. Stesso discorso per la misteriosa “fame” della guerriera.
Quello che ha fatto per Ledah, salvarlo, intendo, semplicemente ti lascia senza parole, ma anche senza un pezzo: d’accordo, io ho lasciato passare per cause di forza maggiore alcuni giorni fra 4 e 6, però ciò non toglie che mi sembra ci sia una novità nel rapporto fra i due che non ricordavo fosse presente alla fine del quarto. E non sono certo passati giorni, anzi, qui stiamo parlando di ore, se non di minuti!
Purtroppo, trovo che l’ortografia di questo capitolo in particolari (ma anche di tutti questi del primo blocco in generale) sia piuttosto problematica: spesso e volentieri, infatti, ho riscontrato un’assenza delle virgole e lunghi periodi senza nemmeno una di esse. Dove sono le pause che tu sai benissimo essere necessarie? Stacci attenta in fase di revisione, mi raccomando!

CAPITOLO 7.
Mi è piaciuto molto l’inizio, quando Airis, in difficoltà, si ritrova a riflettere su di sé e su come abbia compensato (quanto mi piace questa parola ahah) la sua menomazione sfruttando gli altri. In particolare, mi sono ricordata grazie a questa frase "dove grazie all'udito, all'olfatto e al tatto era in grado di orientarsi" il tuo discorso riguardo i due sensi più importanti e il tuo aver piegato il lessico a tuo vantaggio, scegliere parole di tutte le sfere, tranne la vista. Questo denota ancora una volta, nel caso ce ne fosse bisogno, il tuo talento e il tuo essere diversa da tutti gli altri.
Altro aspetto che mi ha fatto sorridere non poco è la sua ironia; certe frasi, me le sono immaginate mentre le dicevi e la cosa è stata parecchio divertente, perché è proprio un qualcosa di tuo, di te, che si è trasferito con una specie di osmosi nel personaggio. A proposito di questo, visto che è collegato, non posso non parlare del fatto che, a un certo punto, la nostra orgogliosa e diffidente guerriera si ritrova a dover accettare l’aiuto di Ledah e a fidarsi completamente di lui, conscia di non poter ovviare alla propria difficoltà come ha sempre fatto (vedi quanto detto poche righe fa). E’ una panoramica interessante sul suo carattere e pone un paio di curiosi interrogativi su di lei e sul concetto di fiducia in generale. Dopotutto, è ben noto che un fantasy degno di questo nome deve spingerti a farti domande ben più universali di quelle che ti richiede la storia stessa. Non trovi?
Non sono convintissima sul modo in cui ha riacquistato temporaneamente la vista, mi sembra tutto un po’ troppo.. facile, se capisci cosa intendo, ma il fatto che lo abbia fatto solo per poco – e per vedere un orrore, per di più – è probabilmente più crudele che averla lasciata cieca sempre. Al di fuori del fatto che ti serviva per esigenze di trama, ovviamente.

Mi scuso per la recensione-papiro, forse avrei dovuto fare capitolo per capitolo o dividere meglio, ma avevo tante cose da dirti e tanti spunti di riflessione (che, per le riflessioni complete, c’è sempre tempo) che mi hanno suscitato questi tre capitoli. Come sempre, nel post scriptum ti metto gli errori più evidenti e ne approfitto per ringraziare chi, con pazienza, li va poi a sistemare.
Viviana

p.s. Ch. 5
"sino all'orizzonte ed era"
"ma la cosa aveva meravigliato [...]" (non sarebbe meglio "che aveva meravigliato [...]?)

Ch. 6
"una raccomandazione : mai tremare"
" e l'ha mai detto nessuno che hai un odore terribilmente eccitante?""la ragione aveva ceduto difronte a quell'impulso"
"Le giunsero alle orecchie delle parole indistinte , poi Lysandra sparì"

Ch. 7
"annaspò alla ricerca di un appiglio su quella parete" (non sarebbe meglio mettere solo "sulla parete"?)
"Allora perché mi sta aiutando? " si chiese
"Forse non vuole rimanere da solo a combattere contro quelle creature. " (non sarebbe meglio mettere il punto interrogativo, qui?)
"Il che un modo come un altro" (il che è)
"Un odore che Airis conosceva fin troppo bene gli diede il benvenuto" (le diede)

Recensore Veterano
29/11/14, ore 17:45
Cap. 8:

Eccomi qui,dopo essermi  praticamente divorata i primi sette capitoli.
Partendo dall’impaginazione: è ordinata semplice, i banner sono spesso suggestivi e azzeccati,soprattutto guadagni punti per la frase di Nietzsche.
Le ambientazioni di guerra sono sempre quelle che mi attirano di più, nonostante non ti sia divulgata troppo su combattimenti, ma immagino che descrivere un intero esercito in movimento non sia facile, quindi la sequenza con Leadh è stata un ottimo espediente. Quindi abbiamo elfi schierati contro gli umani, e i primi sembrano prevalere per il momento. Airis mi è piaciuta fin dall’inizio, adoro i personaggi forti e determinati, aggiungici anche un po’ di mistero e mi ha conquistata. La figura di Lysandra è legata al nostro cavaliere, mi chiedo quale sia il loro legame e spero di poterne scoprire qualcosa in più. I non-morti mi sanno tanto di estranei,non so se hai letto le cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin o se segui la serie. Credo che siano una sorta di demoni, visto che in questo capitolo Airis ammette di sapere quale sia la loro natura. Leadh da brava fatina elfica ridà la vista all’eroina, mi chiedo se la magia abbia un prezzo anche nel mondo della tua storia, di solito c’è sempre qualche tranello. Alfheim è stata distrutta e la sua popolazione decimata, è stata una bella sorpresa e ho apprezzato il modo in cui hai rappresentato il finale, con immagini molto evocative e strazianti allo stesso tempo.
Per quanto riguarda grammatica e sintassi, non ho notato errori, mi complimento anche per il tuo stile, ne sono stata davvero rapita.
Non mi resta che continuare a leggere, a presto!
21century

Recensore Master
29/11/14, ore 03:26
Cap. 22:

Troppo bella. La storia appassiona sempre di più e Ladeah eAiris si avvicinano sempre di più! Sì, apprezzo ogni parola e ogni scelta che stai facendo. I personaggi sono delineati bene e ti fanno venire voglia di conoscerli meglio. Brava. Mi manca solo un capitolo.
A presto, un bacione,
Juliet