Ciao!
Come vedi, ho fatto presto. ^^
Ho notato che hai deciso di far iniziare la vicenda in medias res, catapultando il lettore direttamente nel mezzo di questo conflitto di cui ancora non si conoscono bene le cause. E l'ho trovato un ottimo espediente per attirare l'attenzione del lettore.
La cosa che mi ha più stupita è stato il presentare gli elfi come esseri in grado di efferatezze di ogni genere, addirittura in grado di abusare senza pietà di una bambina. A prescindere se siano buoni o cattivi, ho sempre visto gli elfi come dotati di un certo, come dire, codice morale. E questa tua interpretazione l'ho trovata molto innovativa ed originale, nonché un ottimo punto di forza di questa storia, se lo svilupperai in un certo modo.
Per quanto riguarda i nomi di personaggi e luoghi, ho nottao un certo retaggio grecizzante, soprattutto nelle radici, il che, unito ad elementi della mitologia nordica e dei grandi cicli fantasy, rende questo lavoro, ancora una volta, innovativo.
Per quanto riguarda i personaggi, finora ne ho conosciuti pochi, anche se ho già qualche elemento per potermi fare una prima idea.
Airis sembra una ragazza che sa esattamente quello che fa ed il suo essere cieca non pare rivelarsi un limite, per lei. Ho come l'impressione che abbia sviluppato, con l'esercizio e con la magia (correggimi se sbaglio), altri sistemi e riferimenti per muoversi e addirittura combattere alla perfezione (lo scontro con Ledah ne è stato un esempio).
Con poche parole è riuscita a mettere al suo posto Ignus, senza però perdere il suo contegno. Sa farsi rispettare, la ragazza.
Inoltre, credo che quello che le ha annunciato Lysandra nel capitolo precedente si sia verificato: ha riconosciuto nello sfrontato elfo la sua sua vittima, quindi sono sempre più propensa a pensare che sappia esercitare una forma di magia.
Credo che abbia molto potenziale, come personaggio, e confido che non diventi, col trascorrere dei capitoli, una Mary Sue che non fallisce mai. Purtroppo, nell'universo fantasy, c'è questa tendenza generale ad idealizzare troppo le protagoniste femminili. Nel tuo caso, non mi pare che tu stia seguendo questa direzione e mi auguro vivamente che sia sempre così.
Se non altro, sono molto curiosa di scoprire qualcosa in più su di lei.
Ledah, invece, non mi ispira molto. O meglio, credo che sia anche lui un ottimo personaggio, con un caratterino molto particolare, ma non mi piace molto. È una sensazione che ho avuto a pelle. Questo non significa che tu l'abbia descritto male o altro, anzi, il fatto che ci siano personaggi che suscitino simpatia e altri che suscitino antipatia vuol dire che li hai caratterizzati bene.
Sia le descrizioni degli ambienti, sia quelle più "guerrigliere" mi sono sembrate davvero ben fatte: nella fattispecie, ho apprezzato quando Airis si addentra nella foresta e si muove secondo degli indizi e dei segnali che rileva lei stessa.
Il capitolo terzo si è concluso con questa luce accecante che invita certamente a proseguire nella lettura.
Diciamo che questi primi tre capitoli mi hanno lasciata molto soddisfatta, ultimamente avevo lasciato un po' da parte la sezione fantasy (salvo qualche storia altamente selezionata) e sono stata contenta di aver iniziato a leggere la tua storia.
Dal punto di vista della grammatica, errori veri e propri non ne ho trovati, tranne un cremi invece di cremisi (terzo capitolo) e uno sfrigolare (nel primo capitolo) riferito alle spade, quando sarebbe stato più corretto scrivere "cozzare" o "il clangore delle spade", dato che lo sfrigolio è dato da liquidi o solidi che scoppiettano grazie al calore.
Lo stile mi sembra molto adatto a questo genere di narrazione, sospeso a metà tra il moderno e l'epico.
Sicuramente continuerò a leggere, magari ci metterò un po', ma arriverò alla fine.
Per ora ti saluto, lasciandoti i miei complimenti.
A presto,
*Halley* |