Buon pomeriggio,
finalmente giungo anche qui. Sii comprensiva, è un periodo complicato per tutti.
Dunque, il primo impatto che si ha con il capitolo, oltre alla solita “tranquillità” della frase di Nietzsche, è quest’immagine cupa, ma anche molto interessante. E’ esattamente come l’ho immaginata, anche se, a essere proprio fiscalisti e puntigliosi, il soffito è un po’ altino per trattarsi di una prigione.
Comunque, finalmente siamo tornati nel passato, dopo tanti capitoli nel presente. A volte distogliersi per un po’ dall’azione è molto utile, soprattutto per esplorare il BG dei personaggi o per mostrare qualche avvenimento all’apparenza insignificante che, però, poi si rivelerà importantissimo. Bravissima ad avere usato correttamente il corsivo, come prevede la prassi!
Il capitolo è diviso, a sua volta, in tre parti, ma sei stata in grado, pur senza usare divisori, di separarle nel modo corretto.
Poi.... non ci sono parole per quello che hanno (hai?) fatto a Caillean. E’ semplicemente mostruoso, crudele e senza senso. E’ atroce, allucinante, è qualcosa che ti lascia senza parole per lo stupore, con dentro una rabbia spietata e senza nome per l’ingiustizia che ha dovuto subire. Non scendi mai a compromessi, tu e non temi di sondare abissi profondi e... fangosi dell’esistenza. Malgrado tutto, devo di nuovo ammettere che hai talento, soprattutto nell’osare laddove quasi nessuno osa spingersi.
Tuttavia, rimangono un paio di domande: che fine ha fatto sua madre, se è vero che è fuggita? E, se Airis è stata accecata con una pozione, per quanto potente (dai primi capitoli, infatti, sappiamo che è impossibile porvi rimedio in maniera definitiva), quanto doveva essere importante il mago che l’ha creata? Ma, soprattutto, possibile che non esista una sorta di antidoto? Sono la prima a volere che lei rimanga cieca perchè è in questo la forza del personaggio e del romanzo, ma ovviamente ho anche un lato terribilmente umano che cerca sempre il buono nel marcio.
La seconda parte, invece, è ambientata in uno strano limbo (fra la vita e la morte?), un luogo strano nel quale un personaggio, altrettanto misterioso, anticipa quella che sarà (ed è) un po’ la parte “epica” di Fuoco, la solita missione per la salvezza del Mondo Libero (?). Mi hai incuriosito, certo, ma ci vuole molto di più per convincermi, mia cara.... ancora la mia insaziabile vena ricercatrice non è stata stuzzicata abbastanza...
Infine, l’ultimo, piccolo pezzetino affronta il suo ritorno alla realtà. Un ritorno che si preannuncia doloroso e complicato, nel quale sarà chiamata a fare i conti con le conseguenze della prima, grande battaglia contro le forze dell’Oscurità.
Ah, non avevo notato la nota d’autore finale. Questa sì che mi ha sorpreso!
Da parte mia, sai che ti aspetterò sempre...
Viviana |