Recensioni per
If
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 577 recensioni.
Positive : 570
Neutre o critiche: 7 (guarda)


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Recensore Junior
24/05/18, ore 22:01
Cap. 80:

Cara Anna Lisa,
questo capitolo mi ha lasciato davvero senza fiato e con le lacrime agli occhi e un nodo alla gola...da ieri.
Alla morte non si è mai preparati.
E' vero, in questa tua storia i nostri personaggi preferiti hanno avuto più tempo di vivere insieme rispetto alla trama originale: hanno avuto modo di conoscersi fino in fondo, di comprendersi, di scontrarsi, di amarsi, di lottare, di diventare genitori, di vivere.
Si, è tutto vero: ne hanno passate talmente tante ! Mi sono così appassionata alla loro storia che comunque anche se si sa che prima o poi la fine deve arrivare anche per loro si spera sempre che arrivi il più tardi possibile.
Non ho potuto fare altro che piangere per la morte di André.
Una morte che è avvenuta in un giorno qualsiasi, in una sera qualsiasi di autunno.
No, alla morte non si è mai preparati.
Ho condiviso all'istante il pensiero di Oscar mentre lo leggevo: era ancora troppo presto.
Difficile accettare che la vita possa andare anche così. Ma nella realtà questo accade spesso. Io purtroppo lo so.
Anche la morte di Alain e Bernard ha portato un velo di tristezza, ma apprenderla attraverso una lettera che riporta una notizia lontana ha attutito il colpo, mentre è difficile lasciar andare André.
Hai come sempre scritto con uno stile impeccabile. Le ultime parole di André sono meravigliose.
Grazie per le forti emozioni.
Eledhwen71

Recensore Veterano
24/05/18, ore 14:37
Cap. 80:

Me l'aspettavo... lo sapevo... lo avevo già letto nella vecchia stesura di "If" ma ancora una volta non ero pronta a questo struggente addio. Si è fermato il respiro e non sono riuscita ancora una volta a trattenere le lacrime. Come sempre sai toccare l'animo nel profondo, sai descrire le emozioni in maniera così magistrale da poterle quasi vivere in prima persona! Siamo ormai quasi alla fine di questo lungo viaggio e non posso che ringraziarti per le emozioni che mi hai fatto vivere. Immensa Anna Lisa...

Recensore Veterano
24/05/18, ore 11:42
Cap. 80:

Se solo riuscissi a fermare le lacrime riuscirei ad arrivare a fine capitolo, ci arriverò piano piano.
Di una bellezza struggente!

E così quel momento è arrivato, non sarebbe mai stato possibile rimandarlo all’infinto. Mai descrizione fu più delicata, può la morte essere di una bellezza straordinaria?. “ L’ evento” cancella tutto quello che mi ero ripromessa di scriverti, tutto passa in secondo piano, i tuoi spunti poetici così come la morte del tuo meraviglioso Alain, il colpo mi ha tramortita, Dio , glielo
aveva detto !
La colonna sonora del capitolo è scontatissima ma non ho potuto esimermi dal riascoltarla : “ La morte di Andrè “ Musica triste in eb Minor pianoforte e per fortuna che oggi ero sola in casa almeno ho potuto piangere liberamente.
Ti lascio anche due righe, sempre della Dickinson, dedicate ad Andrè e a ciò che lui è stato “ sempre” :

Presi un Sorso di Vita -
Vi dirò quanto l'ho pagato -
Esattamente un'esistenza -
Il prezzo di mercato, dicevano.

Mi pesarono, Granello per Granello -
Bilanciarono Fibra con Fibra,
Poi mi porsero il valore del mio Essere -
Un singolo Grammo di Cielo!

Ma quando può essere smisurato un “ grammo di Cielo” ?

Dici che “ l’aspetterà”, io credo che lui andrà a riprendersela. Non può esserci luce senza ombra.
“ si chiese allora quando ....quando sarebbe accaduto d’ascoltare di nuovo la sua voce ...”
Penso che lui andrà quando lei sarà più triste :

Verrò quando sarai più triste,
steso nell'ombra che sale alla tua stanza;
quando il giorno demente ha perso il suo tripudio,
e il sorriso di gioia è ormai bandito
dalla malinconia pungente della notte.
Verrò quando la verità del cuore
Dominerà intera, non obliqua,
ed il mio influsso su di te stendendosi,
farà acuta la pena, freddo il piacere,
e la tua anima porterà lontano.
Ascolta, è proprio l'ora,
l'ora tremenda per te:
non senti rullarti nell'anima
uno scroscio di strane emozioni,
messaggere di un comando più austero,
araldi di me? - Emily Brontë

Davvero non so come mi consolerò quando questa meraviglioso “viaggio” sarà terminato.
Come questo capitolo ti sei superata.
(Recensione modificata il 24/05/2018 - 09:51 pm)

Nuovo recensore
23/05/18, ore 23:53
Cap. 80:

Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora, né più mi occorrono
le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale dandoti il braccio
non già perché con quattr’occhi forse si vede di più.
Con te le ho scese perché sapevo che di noi due
le sole vere pupille, sebbene tanto offuscate,
erano le tue.


Ho sempre amato questa poesia e non credo ci sia bisogno di parole che ne giustifichino la scelta per questa storia e, soprattutto, per questo capitolo. Avevo capito dalle prime righe che sarebbe successo, ma ho sperato fino all'ultimo di sbagliarmi. I film e i libri che mi hanno fatta commuovere si contano sulle dita di una mano, e il tuo libro (perché non ha altro nome per me) è tra questi. Probabilmente è l'unico capitolo che avrei voluto andasse diversamente, ma la tua storia è così reale che come la vita è imprevedibile. E anche i colpi più duri vanno incassati. Grazie.


Sto rileggendo i vecchi capitoli... Col "vecchio" Andrè dinamico e sempre un passo avanti rispetto ad Oscar per sondare il terreno e impedirle di inciampare. È triste vedere come questo tuo Andrè, da sempre stato roccia, sia stato consumato internamente dal dolore... Accoglie la fine con una calma disarmante, nel perfetto suo stile... Non c'è luce senza ombra, e lui è stato ombra solo perché è l'ombra a dar più risalto alla luce...
(Recensione modificata il 24/05/2018 - 12:58 am)

Recensore Master
23/05/18, ore 22:34
Cap. 80:

Non riesco a descrivere  le forti emozioni che mi hai fatto provare con questo meraviglioso e triste capitolo.Posso solo dirti che per piangere non riuscivo a d arrivare alla fine. Non ci sono parole da dire per come l'hai scritto, è  veramente un super capolavoro.Ti aspetto con il prossimo,ti ringrazio per aver aggiornato e ti abbraccio affettuosamente.
lupin3 🌹🌹🌹

Recensore Junior
23/05/18, ore 22:18
Cap. 80:

Ho pianto, è stato davvero commovente...mi tocca molto da vicino, mi aiuta a riflettere...grazie

Recensore Junior
23/05/18, ore 20:01
Cap. 80:

Immensamente triste. Un nodo in gola. La tua bravura è indiscussa. Sicuramente non poteva esserci finale diverso, ma che dolore. Ps Non riesco a smettere di piangere. L’ombra è andata via,la luce come risplenderà!? Temevo la fine,proprio perché avevo immaginato che non poteva essere altrimenti. Ma è valsa la pena leggere questo capolavoro. Non conosco parole adatte per esprimere le tue capacità. Sei UNICA!
(Recensione modificata il 23/05/2018 - 08:57 pm)

Recensore Junior
22/05/18, ore 14:31

La magnificenza di due Storie stupende (un unico grande amore letterario) condensato in un unico spettacolare capitolo, esempio perfetto della superba maestria che ti contraddistingue.
Vi ho ritrovato tutto in quel dialogo: il loro immenso amore, tutte le ultime paure vissute, ma anche le prime, quelle vissute dopo “lo strappo”, quelle che ogni volta che si faceva un passo avanti, se ne facevano dieci indietro, tante singole parole dal grande significato (ormai acquisito), tanti gesti. Vi ho ritrovato anche la colonna sonora di IF, tutte quelle canzoni che le altre lettrici ed io, di volta in volta  abbiamo ritenuto fossero adeguate al momento. Vi ho trovato temi importanti (la “difesa”della propria donna, il sentirsi impotenti davanti al destino). C’ era anche un piccolo accenno a quella meravigliosa scena di “quasi” amore vissuta in Russia (il fruscio dei vestiti che vengono tolti, i passi lievi…). C’era la verità che brucia ancora, nell’anima, nel corpo, in ogni dove, di non aver saputo capire il proprio figlio, il suo malessere, le sue emozioni. Vi ho trovato la disperazione di Andrè e la straordinaria bellezza di un personaggio superbo, una vera eroina, una donna “da ammirare”(come direbbe qualcuno) ma anche “da amare” incondizionatamente: Oscar.
Quindi, capitolo dalla sublime perfezione.
Ma non ci sono solo Loro. Veniamo a sapere che il matrimonio di Alain ha imboccato una strada inevitabile (se l’è cercata… però veramente “mai una gioia” per Lui) e che, come era abbastanza prevedibile, Scarlett sposerà Seghter. E’ vero che fosse quasi un avvenimento annunciato ma ammetto che avrei preferito non fosse così. Non provo antipatia per il Capitano Alois, ma mi chiedo solo come Scarlet possa aver dimenticato e trasformato quella che era un’amicizia in qualcosa di più, nata all’ombra di un amore dissolto in quel tragico modo.
E poi…Jibril che vorrebbe andare in Francia dal Nonno (e da Costance)… e chi lo ferma più il Generalissimo?!?!
Non ci sono più parole per lodare la tua bravura.
Sempre ParisIfdipendente
 

Recensore Master
20/05/18, ore 03:38

Che dire.... Un'opera d'arte... Dolcezza, disperazione, fuoco e cenere, idillio e condanna,sesso e dolore dell'anima... COMPLIMENTI. Grazie per il nuovo capitolo.

Recensore Veterano
19/05/18, ore 22:49

Una volta lessi, non mi ricordo dove e me ne scuso, che uno più uno fa uno, il due sarebbe troppo grande per una sola anima , Andrè ed Oscar sono una sola anima,  fanno uno , solo così riescono a starci. La separazione è un’ utopia, possiamo fare la prova del nove all’infinito e il risultato sarebbe sempre Uno.
 

Non vedersi con gli occhi non significa essere ciechi e tu ce lo spieghi magistralmente.
Perdonami, sto rileggendo i duemila  poemi della Dickison e non posso far a meno di trovare “ spunti” , amo la sua immediatezza che spesso mi aiuta a spiegarmi.

” Ci tennero disgiunti separati come il Mare eppure rivelammo : “questi vedono”
ci strapparono gli occhi, ci sbarrarono la strada con fucili
” io ti vedo “ ciascuno subito replicò con altri sensi
provarono attraverso prigioni sotterranee
le nostre anime vedevano come prima
ci chiamarono a morire 
ci alzammo sui piedi inchiodati
Condannati solo a vedere
Opportunità per rinnegare,
opportunità per dimenticare
Noi voltammo le spalle al Sole
ad un tal spergiuro
Nessuno dei due badò alla Morte
del paradiso - consapevoli- 
L’uno dell’altro il Volto fu il solo disco che l’uno dell’altro tramontando vide “

Ciò che conta non è tanto l’essersi ritrovati quanto non essersi mai perduti.

Dopo tanto patire ci voleva un capitolo così, grazie.

 
(Recensione modificata il 19/05/2018 - 10:51 pm)

Recensore Master
19/05/18, ore 00:10

Oscar non si è  arresa a vedere il suo André  sprofondare nel baratro  più  scuro,con la testardaggine che la caratterizza è  riuscita a riportarlo alla vita, anche se non è  facile dimenticare il lutto del figlio e la sua condizione di cieco.Non ho parole da dirti per la bellezza di questo capitolo dedicato interamente  a loro.Con i miei più sentiti ringraziamenti per aver aggiornato.
lupin3 

Recensore Master
18/05/18, ore 14:41
Cap. 78:

Speravo in un capitolo così : cioè la morte "fittizia" di Oscar , bene ora c'e' solamente la signora Grandier per la seconda volta è "morta"..penso possa bastare!.Mi è piaciuto anche il rapporto "ricostruito "tra Oscar ed il generalissimo ..e il suo "prenditi cura di lui" non ha bisogno di ulteriori commenti perche' racchiude tutto l'amore che lei prova per lui..Beh Annalisa le emozioni sono state tante e di mille sfaccettature come sempre ..e beh mi rimane di sperare in un ultimo "miracolo"che Andrè possa in qualche modo ritornare a vedere ..saperlo lì solo al buio mi rattristerebbe tantissimo.Si l'amore della famiglia e degli amici sono indiscussi, ma può rassegnarsi una persona all'eterna cecità quando ha avuto dalla nascita il dono della vista?Presuppongo di si..Un abbraccio

Recensore Junior
17/05/18, ore 15:15
Cap. 78:

Questa storia è senza ombra di dubbio il più bel “what if?”che abbia mai letto in questo fandom. Il più completo, il più coerente, il più originale, il più maestoso nella sua globalità (e con i complimenti potrei continuare e continuare e continuare).
La protagonista di questa storia, oltre ad essere la mia preferita da queste parti, è una delle eroine più belle delle quali abbia mai letto in assoluto. Qui e altrove.
Ogni nuovo capitolo racchiude sorpresa, emozione, un po’ di ansia, tanti sospiri di sollievo, dubbi, ipotesi, scervellamenti vari. Strapazzare il lettore ti riesce davvero bene, ma letture così eccitanti raramente si incontrano e io, ormai tanto tempo fa, ho avuto la fortuna di incappare per sbaglio dalle parti di una certa “Paris” e fu amore a prima vista. Le aspettative di un “grande” racconto sono state tutte rispettate, da allora fino ad adesso,  e sono sicura che anche il finale non sarà da meno.
In particolare, questo capitolo, presenta tante perle della tua bravura, tanta simbologia.
E quindi eccoci su quella collina (ammetto che mi ha un po’ stranita sentirne parlare) dove sono stati sepolti, non i Nostri, ma il povero Martin e una divisa e una spada appartenuti ad una donna che, adesso non esiste più. Mi godo la soddisfazione di aver indovinato che Oscar era ancora viva e i motivi che avevano portato al diffondersi della notizia della sua morte.
La voce di Alain, quella che per tutto If abbiamo ascoltato gridare che Andrè era stato ferito, sembra esser stata messa a tacere per sempre. Questo assume un significato importante, secondo me. Oscar finalmente si distacca da paure e colpe passate. Significa che siamo andati “oltre”? Che si è scelto di vivere… in questa dimensione? Mi è ancora difficile muovermi attraverso questi meandri. Sembra che siamo ritornati su un unico binario… ma se tu hai scelto di inserire “quelle parole” (quelle del sogno, tanto per intenderci) in quel delicato momento, un motivo ci sarà.
Fa–vo–lo–so il Generalissimo. È proprio Lui. Appena appena addolcito dal tempo passato, dagli sbagli commessi, dall’incerto destino della figlia, eccolo in tutta la sua pragmaticità, sia nell’incontro con Andrè che con Oscar. In quest’ultimo caso, mi hai strappato la lacrimuccia sull’abbraccio tra padre e figlia e una risata sull’entusiasmo (distrutto sul nascere dalla figlia) manifestato dalla notizia che il nipote maschio potesse un giorno recarsi in Francia… chissà quale carriera militare aveva immaginato in quel piccolo frangente.
“Prenditi cura di Lui”: mai consiglio fu più adeguato al momento.
Andrè crolla sotto il peso di un fardello troppo pesante da portare da solo. Ha ragione, “tutto troppo in fretta”. Martin, Alcantia distrutta, la paura per la sorte di Jibril, la cecità. Umanamente forte l’ammissione che nonostante tutto non vi fosse preparato. Un conto è immaginarlo e prepararsi (e preparare) e  dirsi (e dire) che un giorno accadrà, un conto è affrontarlo, viverlo.
Oscar qui dimostra la maestosità del suo personaggio.
Con te si viaggia nelle loro anime, nei loro sentimenti più intimi, nelle loro gioie e nei loro dolori e il loro percorso diventa, inevitabilmente anche il nostro. Potere della tua narrazione.
Ultima cosa. Mi chiedevo se conosceremo il contenuto della lettera inviata ad Alain. Quest’ultimo riuscirà ad ottenere il perdono di Carmilla? (però la vedo molto, molto, difficile) ora che la sa viva, lontana dalla spada di damocle che rappresentava Bouille,  con l’uomo che ama e con due splendidi figli… credo sia arrivato il momento di andare avanti, di chiudere questa parentesi. Non mi sembra ci sia più niente in sospeso tra di loro e questa serenità, mi è sembrata trasparisse dalle sue parole nel capitolo precedente. (o forse era rassegnazione?!)
Il capitolo Oscar, sembra concluso. Dovrà far tanto, ma proprio tanto, per poter recuperare il rapporto con Carmilla…spero sia possibile tutto ciò.
Instancabilmente innamorata di questo capolavoro… sempre ParisIfdipendente.
 

Nuovo recensore
16/05/18, ore 22:04

Per il momento sono arrivata a leggere fino a qui. Ho letto anche Paris perchè a un certo punto mi sono resa conto che mi mancavano i riferimenti della fan fiction precedente... l'altra era bellissima, questa e stupenda!!!!! I tuoi personaggi di Lady Oscar hanno la stessa personalità come l'ho sempre immaginata io... ho letto (parecchie) altre fan fiction... alcune molto belle ma nessuna, per ora, arriva ad eguagliare questa. Inoltre, spesso nelle altre fan fiction, i personaggi di Oscar e Andrè non mi sembravano "idonei". O troppo sensuali o troppo freddi... poi ovviamente, essendo fan fiction ognuno scrive in base alle proprie simpatie ma alla fine, le altre storie, sono tutte troppo simili tre loro. Paris e If no. Questi sono capolavori!!!!!!!! Tu sai creare poesia dove ci sono le scene sensuali; tu sai creare suspence, colpi di scena, azione e divertimento. Negli ultimi capitoli mi rendo conto di essere in ansia per i personaggi... mi piace leggere ma mai, prima d'ora, mi sono ritrovata ad essere "preoccupata" per la sorte dei personaggi di un romanzo... perchè secondo me IF è proprio questo. Uno splendido romanzo. Di quelli che ti prendono e ti trasportano all'interno della storia. Era da un po' che volevo recensire questo romanzo ma volevo arrivare alla fine. Vedo che è ancora in fase di completamento e spero con tutto il cuore che non succeda come per altre fan fiction di altri autori che le hanno interrotte sul più bello. Dato che sto arrivando agli ultimi capitoli, li sto leggendo adagio, per non rischiare di ritrovarmi in sospeso fino alla prossima pubblicazione.
Il capitolo di per sè è sia scontato sia ricco di suspance. Jibril è il degno figlio di sua madre, non si tira mai indietro di fronte le sfide e non gli piace perdere. Vedere una Oscar che dice a suo figlio di non essere impulsivo e di riflettere prima di agire, dopo che lei stessa non lo ha mai fatto in vita sua, mi sembra proprio ipocrita... ed è proprio come ho sempre visto il suo personaggio. La bestia nel cuore di Martin.. a volte sembra combatterla a volte sembra esserne affascinato. Si direbbe che tu abbia studiato psicologia criminale o che quanto meno ti sia ben informata. Anche i riferimenti storici fin'ora sono stati incredibili. Il post rivoluzione, gli anni del terrore è  tutto descritto come se li avessi vissuti realmente.
Spero non ti dispiaccia che la mia recensione rigardi l'intera fan fiction invece del solo capitolo ma a me piace vedere la storia nel suo insieme, non capitolo per capitolo. Ovvio che in quel caso, alcuni sono più belli e altri meno. Alcuni più avvincenti altri più tranquilli. In conclusone la mia recensione è positiva... molto positiva.

Recensore Veterano
16/05/18, ore 15:28
Cap. 78:

Io non ho mai letto la prima versione di If, quindi non so dove e come sei intervenuta, non posso fare paragoni ma ecco se questo è il risultato, allora davvero capisco il tuo volerla riscrivere. È un capolavoro, dall’inizio alla fine. Questo capitolo ne è il testimone. I dialoghi ad esempio sono “ cosa dell’altro mondo” indifferentemente che le parole escano da bocche adulte ( il generalissimo è superlativo... finalmente in questa storia se ne dimostra, appunto, il valore dell’aggettivo) o bocche bambine dolcissime ed incoscenti portatrici di grandi verità. Dopo gli ultimi due capitoli, leggere questo è stato come entrare in una oasi di pace, l’ho riletto ascoltando A Small Measure of Peace di Zimmer, mi ha donato un po’ di sollievo anche se la pace è arrivata in piccola dose e mi sono ritrovata o soffrire, ancora e di nuovo, con Andrè e per Andrè. Martin è partito e non tornerà dal suo viaggio ed Andrè sembra aver perso anche la sua Luce interiore. Sembra davvero essersi spenta. Dovrà accettare di farsi cullare dal quel mare di Oscar. Ti lascio altre due righe della Dickinson dal titolo Resurrezione :
“Partito? Allora alzo il coperchio della mia scatola di Fantasmi, e ne ripongo un altro, fino alla Resurrezione – Allora coglierò in Paradiso, i fiori caduti qui, e sulle rive del mare della Luce, cercherò i granelli di sabbia che mi mancano”.
Oscar sta già rimettendo insieme i cocci della vita, sono sicura che vi riuscirà anche con quelli della loro pudica e ritrosa anima , “ Il corpo baldo ed invadente” si è già presentato. Incommensurabile. 

(Recensione modificata il 16/05/2018 - 03:32 pm)

Scusami se, spesso e volentieri, recensisco lo stesso capitolo a puntate, ma proprio non riesco a starti dietro.
Finora non ho mai espresso la mia opinione su questo tuo concetto che “l’amore scava e non cura” , me ne sono stata zitta in attesa di, come li vogliamo chiamare ? sviluppi? Bene non mi convinci del tutto, o mi convinci solo a metà, avrai tempo di smenrtimi e convincermi. Che l’amore scavi e segni è certo, ma del resto non sono persuasa affatto.
Io propendo, forse sbagliando, per la visione di Hugo :” Amare o aver amato basta: non chiedete altro, non c’e nulla da scoprire nelle pieghe oscure della vita, perché amare è un compimento”
(Recensione modificata il 16/05/2018 - 08:35 pm)