Recensioni per
If
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 577 recensioni.
Positive : 570
Neutre o critiche: 7 (guarda)


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Recensore Junior
19/12/19, ore 21:13
Cap. 6:

Aiuto, mi sto innamorando del tuo Generale, davvero sarò una tenerona ma sto cominciando a volergli bene.
Mi sono emozionata all'incontro di André con la nonna e ho avuto una sensazione di straneamento all'assenza di Oscar da casa sua. Quella è casa sua, non vi è tornata, non vi è potuta tornare ed ora mi chiedo se mai vi metterà piede anche solo per un’ultima volta.

Lei intanto mi pare sia finita in buone mani se Alain veglierà su di lei in assenza di André.
Sto cominciando, per la prima volta dagli inizi di Paris, a sviluppare una sorta di "simpatia" per Alain e trovo il fatto  al quanto inquietante... potere dell'inchiostro del quale impregni i personaggi ma sono preoccupata perché, di riflesso, quei personaggi hanno potere su di me e non ho ben capito ancora dove mi porteranno.

Ciao,

Gattinapelosa😽
(Recensione modificata il 22/12/2019 - 04:40 pm)

Recensore Junior
15/12/19, ore 19:10

Ciao, il titolo la dice tutta sul capitolo o quasi!
La trama si fa sempre più avvincente ed intricata. Loro sono bellissimi ora che assieme e pur nella difficoltà del momento mi stanno facendo sognare.
I momenti struggenti sono tanti, Alain che pensa a quando c'era lei a comandarlo mi ha stretto il cuore.
La maniera come delinei i personaggi  è di una sensibilità unica.
Grazie per un'altra grandissima storia.

Gattinapelosa😽

Recensore Junior
08/12/19, ore 22:59

Sai cosa si prova ad avere il cuore, l'anima ed il cervello strappati da te e dal loro legittimo posto per essere catapultati in una lavatrice in piena centrifuga?
Ecco se lo sai comprenderai anche come io mi senta dopo la lettura di questo capitolo! 
La cosa più curiosa e più insensata è che io non ne ho avuto abbastanza, è come vivere, non sopravvivere, in uno stato di eccitazione perenne, l'appagamento non è una chimera, è lontano e lo si vuol mantenere a distanza. Il piacere dell'indugiare nelle parole e nei pensieri e nel modo in cui tu ci racconti di Oscar ed André è di una intensità indescrivibile, si è lasciati increduli a volerne e domandarne ancora.

Gattinapelosa 😻

Recensore Junior
03/12/19, ore 20:39
Cap. 3:

Struggente e bellissimo, troppo facile eleggere a momento clou del capitolo quel loro stare insieme con i cinque sensi e con l'anima. 
Non avevo mai letto una descrizione di Oscar più bella e accurata : "Scusate la….franchezza…dovete perdonarmi…” - aggiunse – “Vorrei non accadesse…vorrei essere con voi e combattere con voi…ma…lei ha combattuto tutta la vita contro le assurde differenze imposte dalle classi nobili a noi tutti, noi del popolo. Non le ha mai condivise...le ha sempre rinnegate e voi…voi tre lo sapete meglio di chiunque altro. Forse siete i soli a saperlo. Per quel che mi riguarda lei quelle regole le ha già abbattute, perché aveva già compreso da tempo che gli uomini sono tutti uguali, che non esistono servi o padroni, che non esistono persone intoccabili e persone che devono pagare con la vita il fatto di essere povere…adesso questa battaglia è diventata un’altra per lei, mentre la vostra…lei non potrà più combattere non perché non lo voglia ma perché non potrà farlo…”.

Solo il tuo meraviglioso André poteva pronunciare parole così amare e vere.
Ho gli occhi umidi ed un magone che non ti dico!

Gattinapelosa😻

Recensore Junior
29/11/19, ore 10:12

Sono rimasta abbagliata da questo Generale che per una volta mette da parte ruolo, rango ed orgoglio per diventare finalmente padre. Mi ha sorpreso e mi ha emozionato, come mi hanno emozionato Oscar ed André bambini, a proposito vedo che anche in questa storia vuoi raccontarceli anche così,  sono ultra felice e già mi pregusto altri momenti simili e dolcissimi.

Brava

Gattinapelosa😻
 

Recensore Junior
25/10/19, ore 22:22

Ciao, ebbene sì non ce l’ho fatta! Non sono il tipo che corre a leggere l’ultima pagina di un libro per scoprirne il finale ma non riesco a resistere alla tentazione di leggere la prima pagina di un nuovo libro.
Non ho terminato Paris, mi ci vorrà ancora un po’ per finirla, ma adesso che ho letto questo primo capitolo, non vedo l’ora di iniziare propriamente If.
Non ho mai letto un inizio storia così “potente” .
La voce del Generale nel suo incubo mi terrà compagnia a lungo... chissà forse mi perseguiterà e mi terrà sveglia nelle mie notti già di per sé insonni.
Ti ho già inserita nei miei autori preferiti, di te ho già letto abbastanza, mi fido del mio fiuto da gattina e ho aggiunto If tra le mie storie preferite.
So che non mi deluderà!

I miei complimenti più sinceri.
Gattinapelosa 😽

Nuovo recensore
01/07/19, ore 12:53

dear capo rouge:
for the last weeks, i've been read your story. Awesome story, one of the bests from here. a beautiful way to tell many events, all of these relationed (soon or later). As you said in your introduction, this is a fic which have so sadness so happiness so love, my heart was broken and remaked one and once again. You are a strong, delight writter. I'd never read a story like yours, historical, cruel, real. I'm shaken, really, very deep inside me.
I must confess that I didn't read Paris!! I've thrown direct to "If". A mistake?, i don't know. .... . Oh, my. Oh, i won't be the same after today. Never stop, please, dear Capo Rouge.

Nuovo recensore
19/09/18, ore 21:55

"If "È veramente una delle più belle storie che io abbia mai letto in generale,sei riuscita a trattenermi al cellullare per ore ,di giorno,di notte ,in pausa pranzo ,Non riuscivo a farne a meno,e adesso che è finita....vorrei che non finisse,sei stata così minuziosa,precisa ,appassionata,attenta ad ogni minimo particolare,Non ci sono parole che possono esprimere la bellezza di questo scritto,credo lo rileggerò ancora,ma non può finire così,voglio sapere che è accaduto,come mai Alcantia é quasi in rovine al punto da non essere ristrutturabile,Maria Amal non è tornata indietro ?Si può avere un albero genealogico ,i genitori di Alia non approfondiscono quello che hanno trovato,in Toscana magari trovano altro...potresti fare un ultimo piccolo racconto da ammettere a questo solo per spiegare le ultime cose,Non puoi lasciarci così,proprio non puoi

Recensore Veterano
18/09/18, ore 20:42
Cap. 11:

Cos’è il dolore? Una traccia di nero nella coscienza, un segno di demarcazione, una cancellazione improvvisa. Qualcuno che ti ha sfregiato, ma più che sfregiato ti ha sepolto, ti ha dimenticato. Tu cerchi di capire perchè la persona amata ti abbia lasciata sola nel freddo della tua demenza, nel duro della tua pazienza, ma non ti rimane che una nascita divorante, un pugno di paglia sofferta su cui non vuoi più adagiarti.
Il dolore è un pugno di fango con un alito di anima così sottile da far pensare alla prima gettata dell’uomo. ( Alda Merini )


“Quel dolore, così forte...
Così assoluto e senza scampo....”
sembra davvero essere troppo grande perché loro riescano a sopravvivere alla mancanza.
Eppure... quel sottile filo “ bava di seta “ è ancora teso e non è solo l’istinto della vita a rimanere viva a mantenerlo tale.
Se uno è vivo l’altro deve esserlo per forza. L’uno non potrebbe mai sopravvivere all’altro, la ragione non lo sa, non può ammeterlo, i cuori non posso non esserne consapevoli.
Alain soffre anche lui, il suo dolore e il suo amore sono sinceri e disperati, farebbe di tutto per salvarla ma se davvero Andrè non ci fosse più lei non sarebbe lì, ancora viva, non ci sarebbe nessuno da salvare, e la parte più fonda del suo cuore dovrebbe saperlo, l’illusione è dietro l’angolo anzi vi è già sprofondato e tu ci hai insegnato benissimo cosa sia “l’illusione” !

Che dire rileggo in ordine sparso ed anche a distanza di mesi l’emozione è intatta come pure il mio sorriso da ebete a quiei tuoi flashbacks meravigliosi.

Impagabile !

Recensore Veterano
11/09/18, ore 22:26


Questo capitolo racchiude uno dei ( fra tanti sarebbe dura scegliere ) momenti più dolorosi della storia.
Scoprire che Andrè non c’è più avendo anche la consapevolezza che lui se ne è andato con la morte nel cuore avendo appreso che Lei non era più!
Un dolore inimmaginabile inferto dallo stesso coltello a doppia lama.

Lui una volta le aveva chiesto :” … che senso ha imparare come sono stati giustiziati quei due…”

la risposta era stata semplice : “Uno ha ucciso il re e l’altro l’ha ferito!”
Bouillé ha ferito a morte e ucciso il re , il suo re e il re della Corte Dei Miracoli.
Ed io ho pensato, un misto di paura ed aspettativa , che lei lo avrebbe torturato ed ucciso lì seduto a quella scrivania!
Ho davvero sperato che il coltello non si fermasse lì, conficcato nella mano e che giustizia venisse fatta al momento !
Ucciderlo non tanto per vendetta quanto piuttosto per un sentimento di rabbia, certamente dolore e di giustizia quasi divina.

Oscar come Lisbeth Salander o quasi. Con tutte le dovute differenze fra i due personaggi ovviamente, se Oscar fosse vissuta ai nostri tempi forse l’avrei potuta identificare con Salander. Eroina e anti-eroina dei nostri giorni.
Tutte e due con un bagaglio, tutto loro, di principi morali altissimi che applicano anche a discapito di un possibile tornaconto personale.

Anche e soprattutto nell’immenso dolore hai descritto ancora una volta una Oscar meravigliosa.

Grazie

Recensore Master
13/07/18, ore 01:21

Carissima A. o C.R.,
No, non sono un' apparizione... Sono solo una che da più di un mese sta cercando le parole giuste per
recensire questo ultimo capitolo e salutare degnamente una storia come "If", ma che ancora non le ha
trovate. Sarò mai in grado di trovarle? Temo di no! Il fatto è che questa tua impresa narrativa (più che
semplice racconto) è così diversa da qualsiasi altro scritto di efp, almeno di quelli che mi è capitato di
leggere. Non mi è nemmeno possibile compararla alla sua prima versione, perchè non ho fatto a tempo
a leggere quel racconto. Per me If è solo questo (sterminato oceano di parole). Ho aspettato con inten-
so desiderio ogni nuovo capitolo. Si è sempre fatto tardi nella lettura, data l' assoluta mia impossibilità
di sospenderla prima della sua parziale conclusione. Una lettura affaticata dallo scarso patrimonio visivo
a mia disposizione e dai temi forti da te affrontati, ma per me irrinunciabile. Ebbene si, è stato doloroso
per me seguirti tra le fiamme di certi incendi, tra le violenze perpetrate in anguste segrete, nell' oscurita'
marceolente di certe paludi o di certe stive, nella paura di tante lugubri ore della Storia. Eppure non ho
potuto mai sottrarmi ad ogni nuovo capitolo, tanto l' incanto prodotto su di me dal tuo narrare. Ormai
tanti echi di questo racconto si sono impadroniti del mio personale immaginario, tanto quanto fatto a suo
tempo dalla storia originale. E' tanto quello che mi hai regalato. Avrei comunque una domanda da farti:
come mai tanta violenza?! Io ne ho percepita tanta, forse troppa. Tanto amore, perciò tanta luce, ma
anche tanta ombra, troppo oscura per essere illuminata. Mi ha fatto tanto piacere vederti tornare e
giungere alla fine anche qui con noi. Apprezzo la singolarità di questo ultimo capitolo, però, essendo
io fatta un po' alla vecchia maniera, mi ritrovo maggiormente nel finale del penultimo capitolo. I finali
"senza finale", cioè quelli lasciati nel mistero e aperti ad ogni possibile evenienza, sono i più riusciti.
In tutto questo tempo (dalla primavera del 2016) non ti ho regalato molte recensioni però, credimi, ho
tenuto care tutte le parole che ci hai regalato. Grazie per questo lungo e appassionante viaggio, che
ci e mi hai regalato. Mi raccomando, come ti ho già scritto una volta, non abbandonare mai la tua
passione per la scrittura.
Con viva ammirazione e sincero affetto
Un caro saluto da Lenovo MMXV

Nuovo recensore
18/06/18, ore 20:39

Anche se in ritardo desidero lasciarti i miei ringraziamenti e i miei complimenti per questa bellissima, straordinaria storia (anche se, per come è strutturata e per l'intreccio delle vicende, ha tutte le caratteristiche di un romanzo) che hai voluto condividere con noi. Ci hai fatto emozionare, soffrire, arrabbiare, tirare sospiri di sollievo o piangere seguendo l'evolversi di questa bella e articolata vicenda di vita, che si è dimostrata essere una degna prosecuzione dell'opera della Ikeda.
Ti dirò, quando ho letto che avresti fatto rifugiare i nostri beniamini in terra toscana ero rimasta piuttosto perplessa, mi son dovuta ricredere ben presto, non solo perché hai saputo descrivere efficacemente gli ambienti, ma anche per i nuovi personaggi che hai saputo creare (Joria, Sir Hornett, donna Lari, Scarlett ...) ora non riuscirei a vedere vivere altrove i nostri "eroi" e mi mancherà tanto quel tuo incipit "... quarantuno miglia a sud di Livourne".
Notevole senza dubbio anche la tua capacità di introspezione psicologica non solo nella relazione tra O e A, ma anche - negli ultimi capitoli - nei rapporti padre figlia: tra Oscar e suo padre e nella dolcezza protettiva che manifesta Marie Amal nei confronti di Andrè: "Marie scattò in piedi nel vedere il padre affacciarsi alla porta. Gli strinse la mano per condurlo fuori: - Ti aiuto io papà" (scena reale, esperienza personale).
Sono pensieri un po' sparsi, come vedi, ma sono solo alcune delle scene che più mi sono rimaste impresse
Grazie ancora per questo bel viaggio, ti seguo "di là" per l'altra storia, che è sicuramente più leggera e mi piace, ma "If" mi mancherà e mi mancherà il tuo modo di scrivere. Mi auguro che tu trovi l'ispirazione per farci vivere nuove avventure con O ed A.
Con stima Nunziatina.

Nuovo recensore
10/06/18, ore 17:19

Grazie per questo racconto...grazie per le emozioni che hai trasmesso....grazie per non averti arresa nel portare a termine questo capolavoro !! Adesso me lo rileggo con calma per cogliere emozioni che in una prima lettura mi sono sfuggite ...spero di leggere ancora tuoi racconti naturalmente dopo un periodo di meritato riposo.....

Nuovo recensore
09/06/18, ore 15:35

Ciao....bhe....la conclusione è arrivata
Avevo letto la prima versione..questa
È molto curata e non solo sul piano storico, una storia da leggere e appunto ascoltare....che ti rapisce catapultandoti
In un altra dimensione.....questo è il tuo grande ingegno ....le tue storie catturano il lettore e lo portano nella visione completa della storia...è quasi come guardare un film!...strumento che solo i grandi scrittori sanno usare...e tu lo sei..grazie

Nuovo recensore
09/06/18, ore 10:30

Dopo tutti gli elogi che hai ricevuto, io non posso aggiungere nulla, ma posso unirmi a tutti gli altri nel ringraziarti ancora e ancora per avermi permesso di "ascoltare" e vedere e vivere questa storia bellissima, complessa e immensa, nella prima e nella seconda versione.
Non pensavo fossero trascorsi così tanti anni.
E infine concludo con una domanda: pensi di scrivere o stai scrivendo qualcos'altro? a stesso tema o a tema diverso?
Sarebbe un peccato fare arrugginire la "penna".