Neanche il tempo di poter esultare per aver indovinato che sarebbero stati i nonni a trovare Jibril, che ecco che arriva la notizia, così, come un pugno nello stomaco, proprio a fine capitolo, dopo che per tutto il tempo non se n’era parlato: Madame Grandier è morta.
E allora, Cara Autrice, rilancio l’ipotesi: Oscar non è morta ma tutti la credono tale perché “devono” crederla tale per proteggerla dalle accuse degli austriaci, dei francesi, dall’omicidio del barone, dalle accuse di scorribande, da ciò che Bouille potrebbe raccontare.
Da cosa nasce questa convinzione? Dal fatto che il Capitano Seghter non ne parla a Scarlett. Fosse vero sarebbe stato impossibile omettere una cosa così importante sapendo quanto la giovane le fosse affezionata.
Dal fatto che Hornett non ne parli nelle lettere a Joria e Ambrose.
E, soprattutto, dalla apparente calma con la quale ne parla Alain. Un uomo come Lui ne sarebbe devastato e ciò non potrebbe trasparire dalle sue parole.
Dal fatto che, se fosse un sogno, sarebbe il “suo”sogno …
Dal fatto che sono ancora aggrappata ad un finale che contempla “ancora” la presenza della mia preferita.
Dato che siamo alle battute finali e non so quali personaggi troverò nei prossimi capitoli, invogliata da questo, mi soffermo sul fascino di tre personaggi di questa meravigliosa storia: Joria, Hornett, Alain.
Grazie alla tua smisurata bravura, li hai delineati in modo armonioso, perfettamente integrati in questa storia dal finale corale, dove di certo non hanno sfigurato. Anime splendide nei Loro pregi e difetti, nei Loro punti deboli e nei punti di forza.
Sorprendente dura la fine di Joria. La meritava? Si, io stessa l’avevo auspicato. Cala il sipario in modo coerente, perché il Sir non è un uomo che torna sui suoi passi ed è davvero impossibile perdonarla per essere stata il mezzo attraverso il quale è stato causato tanto dolore. Eppure, nonostante tutto, ho amato questo personaggio che ora lascio vittima della sua stessa colpa, incapace di andare avanti nella propria vita anche quando, davanti all’evidenza, sarebbe stata l’unica cosa da fare, vittima del rancore, dell’invidia, dell’arroganza con l’unico effetto di causare dolore. Incapace di andare avanti o “oltre” nonostante gli anni passati. Divorata dalla rabbia e dalla vendetta. Impazzita per il troppo dolore arrecato a se stessa e agl’altri. Altri che aveva, amato, rispettato, alla quale era affezionata.
Per un attimo ho sperato che Hornett la perdonasse, forse perché sul finire di una storia , nonostante gli sbagli dei personaggi, ci si augura sempre di leggere l’happy and, ma razionalmente so che questo era l’unico finale possibile.
… e Hornett dimostra ancora una volta, la bellezza del suo personaggio. Un ultimo atto d’amore nonostante l’amore sia altrove. Il Sir, alla fine, mi si svela per quello che è (ed è stato) cioè un personaggio splendido, sfaccettato, un guascone simpatico e profondo, colpito da un’ iniziale colpa grave (la situazione di Martin) hai saputo redimerlo. Avevo avuto difficoltà nell’inquadrarlo e lo apprezzo ora che si è svelato nella sua totalità.
E infine Alain. Un uomo che non ha avuto paura di amare, di dirlo, di gridarlo in faccia, di prendersi le proprie responsabilità per averlo fatto. Sincero e forse anche un po’ egoista, per questo. Ha vissuto e amato in modo irruento. Personaggio forte e complesso ma allo stesso tempo trasparente. Lui è ciò che ha fatto. Tutti i gesti, tutte le parole, tutto il suo vissuto lo identificano alla perfezione.  Personaggio sincero e sanguigno. Bello veramente. Bravissima.
Grazie per questo capolavoro e complimenti per la tua immensa bravura ma …. Cara Prof, me lo merito o no un bel voto? È vero che avevo immaginato un contesto diverso, per il ritrovamento di Jibril, ma indovinare che sarebbero stati i nonni Jarjayes mi varrà almeno un sei di incoraggiamento????
Continuerò a studiare, promesso. Vorrei esser promossa :)
Sempre inesorabilmente ParisIfdipendente
 

Capitolo meraviglioso !! Emerge l'amore e la forza di una famiglia ! Brava e ancora complimenti...

Che meraviglia questo capitolo!!! L' ho letto molto lentamente per godermelo fino all'ultima parola. Oscar per fortuna si è  salvata ,ma ora dovra'  farsi forza per far uscire il suo amato André dal baratro in cui è caduto dopo la cecità e la morte del piccolo Martin. Sempre con i miei più sinceri complimenti e ringraziamenti per continuare a trasmetterci queste emozioni. Un sincero saluto e sempre  con tanta ammirazione da parte mia
lupin3 

Un capolavoro il dialogo tra padre e figlia, prima del distacco.
Il riconoscersi, il rispettarsi vicendevolmente, eppure rimanendo ognuno con le proprie opinioni ed idee.
Quasi un piccolo saggio di filosofia di Platone riguardo le forme di governo: utopistici e sognatori l'una e l'altro.
E il baratro di Andrè che deve lottare contro la paura che il nulla dei suoi occhi possa diventare anche il nulla della sua mente.
Continui darci ottime descrizioni degli stati psicologici degli adulti, ma anche dei bambini.
Grazie ancora

La tensione sale, si procede veloce a cercare Jibril ...ma sembra essere svanito..bello il finale dove Andrè riconosce nel figlio il valoroso carattere di Oscar..un abbraccio

Che dire... ci lasci sempre con il fiato sospeso!
Sono d'accordo con altri recensori...non posso pensare che Alain e Sir Joseph Hornett non abbiano fatto di tutto per salvare Oscar. Ci spero davvero.
E se proprio deve morire in battaglia devo dire che per una volta mi sarebbe piaciuto vedere che morisse tra le braccia del suo André.
Ne hanno passate davvero tante, spero per loro che prima o poi un pò di felicità e di tranquillità ci sia. Ma if è tutt'altro che un tranquillo racconto !
Finalmente ricompaiono i genitori di Orscar nel ruolo di nonni...
Attendo con ansia il seguito.
Come sempre Grazie !
 

Dovrei iniziare con una ode a questi due nonni meravigliosi che salvano Oscarino e noi dall’abisso più profondo e lo riportano a casa ( “ quella berlina” erano due !!) da una mamma che però non c’è più, però il pensiero della morte di Oscarina é molesto come una zanzara in pieno reid aereo, ne hai voglia a lanciare l’infradito al muro, non l’ammazzi neanche con il Deet antimalarico!
Ecco che  allora ti propino, subito subito, l’epitaffio di Oscar (preso in prestito da Micheal Ondaatje, Il paziente inglese): 
“ Moriamo.
Moriamo ricchi di amanti e di tribù
di gusti che abbiamo inghiottito
di corpi che abbiamo penetrato risalendoli come fiumi
di paure in cui ci siamo nascosti
come in questa caverna stregata senza memoria
qualunquismo
indifferenza
mediazioni e ripensamenti.
Voglio che tutto ciò resti inciso sul mio corpo
siamo noi i veri paesi
non le frontiere tracciate sulle mappe
con i nomi di uomini potenti.
Lo so che tornerai e mi porterai fuori di qui
nel palazzo dei venti.
Non ho mai voluto altro 
che camminare in un luogo simile con te, con gli amici. 
Una terra senza mappe. 
La lampada si è spenta
e sto scrivendo nell'oscurità.”

​Parole bellissime che renderebbero l’idea di ciò che lei è stata Se davvero lei non ci fosse più.
Poi però siccome, grazie a te, di notte non dormo e i conti non tornano, mi vengono pensieri strani.
Mi domando  : possibile mai che quel bestione di Alain se la sia cavata con un bacio furtivo e struggente mentre la luce si spegne? Semmai io mi ero sempre immaginata che una eventuale pallottola in pieno a quel grande cuore se la sarebbe beccata lui per lei. E poi vogliamo parlare del cicisbeo inglese? Che lì sul piu bello e quando i giochi si fanno duri, rimane immobile come un bronzo e perde in un unico istante l’amico di sempre e l’amore della sua vita? Povero Andrè, vatti a fidare degli amici!
Non mi convinci, la mente fa congetture strane. Secondo me i due compari l’hanno trafugata in barba allo zelo austriaco! Certo però è possibile che io sia tanto confusa quanto Joria.
Intanto mi impongo di non pensare ad Andrè e all’immensità del suo dolore, che tu, ne sono certa ci racconterai, in modo quel modo tutto tuo pacato e dignitoso, assolutamente esemplare.
Nel fandom ci sono pochissime storie, forse solo una, in cui Oscar non “ segue” Andrè nel “viaggio” perché lo intraprende lei per prima, e penso che If non verrà annoverata tra di esse, insomma non farà numero.
Io ci spero ancora. 
Sempre fantastica.


 

Quanto dolore in questo capitolo, allietato solo dal ritrovamento di Jibril dai genitori di Oscar.Ho pianto perchè finalmente il bambino ha ritrovato un caldo abbraccio : quello dei nonni...Spero in un lieto fine ..ma comunque andrà rimarrò PARIS IF dipendente.Ciao a presto.

Spero che sia un finale a sorpresa tipo Paris...lei è morta ma non è morta...non riuscirei a sopportare un altro dolore così. Hai scritto un romanzo e non una storia, mi piacerebbe sapere se qualche editore sarebbe disposto a stamparla!

Carissima Annalisa, con questo capitolo  mi hai trasmesso tante di quelle emozioni fino a farmi piangere.Avrei voluto continuare a leggere ancora e ancora.Grazie di avere aggiornato così presto,aspetto il seguito con ansia . Con tanto affetto e ammirazione
lupin3 

Caspita mi hai fatto piangere di paura e di gioia... Io non amo i capitoli lunghi ma la tue storie mi inchiodano alla lettura e non riesco a fare a meno di leggere. Complimenti e grazie per il nuovo capitolo 😊

Non ho parole per esprimere quando magistrale sia questa storia... Il penultimo capitolo mi ha lasciata con mille interrogativi, e questo completamente spiazzata... Supponendo che non sia davvero tutto un sogno, la visione della morte della nostra protagonista che si viene a sapere così, quasi con accettazione, mi ha spiazzata. Vorrei ci fosse qualcosa sotto, in modo che la storia non finisca e continui a regalarmi davvero tanto a livello ideologico. In ogni caso so che anche l'epilogo che hai scelto sarà perfetto. Vorrei davvero che questa storia non finisse perché ormai la sento anche un po' mia e la inserisco tra le "mie" poche cose preziose.

E adesso ?? No...un'altra altra settimana di ansia per sapere cosa succederà.....capitolo strepitoso...gli ultimi capitoli sono capolavori ..

Un viaggio...
Si, credo sia stato proprio un lungo e fantastico viaggio quello che io e glia altri numerosi lettori abbiamo compiuto fino a quì grazie a te.
Un viaggio accanto ai personaggi già conosciuti e tanto amati da tutti noi e a quelli nuovi, nati dalla tua fantasia, che abbiamo imparato ad amare nel corso della storia.
Un viaggio ricco di emozioni intense, forti.
Un viaggio che comunque si concluderà avrà dato modo ad Oscar e André di vivere ancora proprio attraverso le nostre emozioni.
Grazie
 

Grazie. Bellissima storia. Davvero.
Forse più matura dell'altra versione, e sicuramente più corale.
Per noi lettori, meravigliosa e allo stesso tempo terribile ed intensissima.
Per me continua ad essere il miglior "se" di tutto ciò che ho letto fino ad ora ( ma questo mi sembrava di avertelo già scritto alla fine della precedente versione).
Intrecci, emozioni ed ideali si intrecciano nella vita dei nostri eroi, che in fondo a questo punto della loro esistenza vorrebbero solo vivere in pace, ma la lealtà chiama e il senso di giustizia è superiore all'interesse del singolo.
Perché non provi a pubblicare Paris e if?
Meritano veramente la divulgazione.
Credo che adolescenti e adulti dovrebbero leggere quello che scrivi, soprattutto se interessati ai nostri personaggi, e....forse chissà.....qualcuno potrebbe anche fare propri le idee e gli ideali dei nostri......per poi metterli in pratica.
Grazie ancora

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