Recensioni per
If
di Capo Rouge

Questa storia ha ottenuto 577 recensioni.
Positive : 570
Neutre o critiche: 7 (guarda)


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Nuovo recensore
10/08/17, ore 21:47
Cap. 44:

Mi scuso con l'autrice per avere dubitato della storia,sottovalutando il suo talento nel riuscire con una manciata di parole a rendere credibile il pentimento di Andre' e quindi invertire in positivo l'impronta a questa ff che oramai sembrava arenata tragicamente.
Irrimediabilmente ParisIFdipendente!!!

Recensore Junior
10/08/17, ore 21:39
Cap. 44:

Ohhhh, finalmente hai capito che ti sei comportato da cretino, che sollievo! Almeno in parte, il male resta comunque...ma forse adesso saprai cosa devi fare, caro Andrè! Non mi aspettavo un comportamento così da te...ama la tua Oscar, così com'è, che il tempo sfugge...siamo piccoli granelli di sabbia.

Nuovo recensore
10/08/17, ore 21:12
Cap. 44:

Che bello!!! Finalmente Andrè torna in sè..... spero che l'olandese non faccia "danni", ma lo temo.... aspetto il 45! Comunque sempre bravissima, IF è fantastica!

Recensore Junior
09/08/17, ore 17:02
Cap. 44:

Ho appena finito di leggere il tuo nuovo capitolo e tanto di cappello è stato un turbinio di emozioni .Finalmente André rinsavisce ....e fa quello che da tempo avrebbe dovuto fare cioè andare a parlare con il dottore e finalmente capisce tutto. Devo dire che Artemisia è veramente antipatica ma che cavolo vuole da André? Lui è solo di Oscar. L'arrivo dell'Olanda se proprio non melo aspettavo e ho dovuto rileggere la parte finale più volte perché proprio non ci potevo credere.Insomma che dire è un capitolo scritto in maniera magistrale pieno di suspence, ora penso che mi prenderò un ansiolitico perché la povera Oscar è veramente nei guai . André ti prego vai presto in suo aiuto perché il mio cuore non può reggere ancora tutte queste emozioni!!!!!! . A presto e al prossimo capitolo che attenderò con tanta curiosità.

Recensore Master
09/08/17, ore 16:02
Cap. 44:

Cara Annalisa, 
direi che un bel hallelujah ci sta! Come ti avevo già scritto nella precedente recensione, ero certa che, arrivati ad un certo punto, l'unico modo per ritrovarsi sarebbe stato toccare il fondo e, come mi ero augurata, quello squallido amplesso è stato il punto di partenza per smuovere le acque. Non si sono ancora ritrovati, questo no, ma per lo meno ora André è consapevole di quanto sia stato orrendo, stupido e inutile quel suo comportamento, e ricomincia a guardarla e a trattarla come ha sempre fatto. Che belle e dolci le due scene in cui lui la recupera dal terrazzo, quando lei, chiaramente sonnambula, si è trascinata fino a lì. Mi domando se questo sonnambulismo sia dovuto al trauma che ha subito, alla gravidanza, all'allontanamento di André, o a un po' tutte le cose, e se avrà un ruolo più rilevante d'ora in poi.
Il confronto col dottor Mantini ci voleva, e finalmente André ha compreso il motivo per cui Oscar non gli ha parlato della gravidanza e ha anche scoperto che lei o il piccolo potrebbero non sopravvivere. Anche se davvero non mi capacito di come abbia fatto a non pensare che il bambino potrebbe non essere suo, dato ciò che Oscar ha subito (io sono certa al 100% che sia suo e che ogni dubbio verrà fugato, ma andiamo!). 
Interessante che il Dottor Mantini abbia notato come nessuno, intorno ad Oscar, abbia contratto la malattia e che lei pare davvero stare meglio, da quando è giunta lì; mi fa pensare (e sperare) che non sia tisi, e che davvero in qualche modo c'entri quella brutta febbre che ha preso da piccolina.
Per quanto riguarda Joria... guarda, difficilmente, molto difficilmente, detesto personaggi femminili, ma questa è proprio insopportabile. Si è fatta un sacco di film mentali, ha fatto anche finta di non aver cercato di sedurre André, e ora fa l'offesa perché si è resa conto che lui ama un'altra? Ma per favore, deve scendere da quell'assurdo piedistallo su cui si è piazzata. L'incontro con Oscar, che attendevo con curiosità e ansia, è andato meglio di quanto mi aspettassi. Oscar si è comportata da gran signora, come sempre del resto, e davvero non c'è paragone con quell'altra civetta. 
L'inglesino mi piace parecchio, non posso farci nulla, e spero si riveli un prezioso alleato per André, anche se per ora sembrano non sopportarsi e le loro schermaglie mi divertono parecchio. 
E ora il colpo di scena finale. Me la sentivo, che quell'animale non aveva tirato le cuoia. Sapevo che sarebbe tornato e avrebbe portato guai. Ora, la scelta fra il cane e il bambino, anche per un amante degli animali come me, è piuttosto scontata (povera Sadira, però). Sono certa che Oscar abbia scelto di salvare Martin, il problema è che credo che il viscido giochi sporco e che quindi abbia sparato al piccolo. André farebbe meglio a sbrigarsi, se vuole salvare Oscar e il bambino e Martin. Anche se ho davvero una brutta sensazione al riguardo. L'incontro con l'olandese, però, ora che ci penso, potrebbe anche riportare a galla i ricordi che Oscar ha sepolto e fare chiarezza e darle un po' di pace, finalmente. 
A meno che l'olandese non riesca a rapirla (sospetto che, invece, ci riuscirà), mi aspetto un vero e proprio riavvicinamento fra loro, e anche molto presto. Hanno davvero bisogno di parlare, e tanto, di farsi qualche coccola e fare l'amore.
Mi aspetto, in ogni caso, che la resa dei conti con l'olandese sia all'ultimo sangue, e che sia André a fargliela pagare cara per quello che ha fatto.
Questo capitolo, meno duro e difficile degli altri, per certi versi, comunque mi ha lasciato una sensazione d'ansia addosso e, come al solito, con la tua bravura mi hai consentito di immergermi completamente nella storia e nei personaggi e nelle loro emozioni. Ti ringrazio, davvero.
Anche questa volta, mentre lo leggevo, avevo una canzone che mi batteva in testa, anche questa molto famosa (the scientist, coldplay)

Come up to meet you, tell you I'm sorry
You don't know how lovely you are 

I had to find you
Tell you I need you
Tell you I set you apart

Tell me your secrets
And ask me your questions
Oh, let's go back to the start

Running in circles
Coming up tails
Heads of a science apart

Nobody said it was easy
It's such a shame for us to part
Nobody said it was easy
No one ever said it would be this hard

Oh, take me back to the start

I was just guessing
At numbers and figures
Putting the puzzles apart

Question of science 
Science and progress 
Do not speak as loud as my heart

Tell me you love me
Come back and haunt me
Oh, and I rush to the start

Running in circles
Chasing our tails
Coming back as we are


A presto,
Ele
(Recensione modificata il 09/08/2017 - 04:10 pm)

Nuovo recensore
09/08/17, ore 15:50
Cap. 44:

Mentre leggevo tremavo come una foglia... è tornato Andrè, ha fatto ritorno dal regno delle tenebre, ma direttamente dagli abissi dell'inferno è riemerso l'olandese... e all'inferno ci è finita Oscar, e non so come ne potrà uscire, e non riesco a smettere di tremare! Sei meravigliosa!!! Parisifdipendente per sempre!

Nuovo recensore
09/08/17, ore 15:34
Cap. 44:

Mi inchino nuovamente alla tua scrittura magistrale, sublime, perfetta. Le emozioni che rendi sono incredibili, la suggestione delle immagini, le pennellate che descrivono i pensieri di Joria.. Un capolavoro. La tensione è crescente, Andrè è tornato nei ranghi ma speriamo che la tolga presto dai guai! Brava brava brava sei troppo umile quando dici che non sai scrivere di altro... Non ci credo!


Aggiungo anch'io una canzone ascoltata oggi che mi ha fatto pensare alla tua storia.

Everything di Alanis Morrisette


I can be an asshole of the grandest kind,
I can withhold like it's going out of style,
I can be the moodiest baby
and you've never met anyone who's as negative as I am sometimes.

I am the wisest woman you've ever met,
I am the kindest soul with whom you've connected,
I have the bravest heart that you've ever seen
and you've never met anyone who's as positive as I am sometimes.

You see everything, you see every part.
You see all my light and you love my dark.
You dig everything of which I'm ashamed.
There's not anything to which you can't relate
and you're still here.

I blame everyone else, not my own partaking.
My passive aggressiveness can be devastating.
I'm terrified and mistrusting and
you've never met anyone who's as closed down as I am sometimes.

You see everything, you see every part.
You see all my light and you love my dark.
You dig everything of which I'm ashamed.
There's not anything to which you can't relate
and you're still here.

What I resist persists and speaks louder than I know.
What I resist you love, no matter how low or high I go.

I am the funniest woman that you've ever known
I am the dullest woman that you've ever known
I am the most gorgeous woman that you've ever known
And you've never met anyone as everything as I am sometimes

You see everything, you see every part.
You see all my light and you love my dark.
You take everything of which I'm ashamed.
There's not anything to which you can't relate
and you're still here.
(Recensione modificata il 11/08/2017 - 02:56 pm)

Recensore Veterano
09/08/17, ore 15:12
Cap. 44:

Accidenti i nodi sono venuti tutti al pettine e addirittura l'Olandese volante che davamo disperso è vivo e vegeto. Questo sarà uno scontro all'ultimo sangue. Andrè ha sbollito la rabbia e sta tornando nei ranghi e intanto arrivano Artemisia e Sir John, che sono un po' indisponenti, devo dire, e la signora fa una scenata un po' fuori luogo. Tornando a Sir John mi pare di capire che sia tornato alla tenuta per avvertire del pericolo imminente o sbaglio? Mi pare siamo arrivati alla svolta, tutte le questioni in sospeso sono in ballo: donna Artemisia ora sa; i cacciatori di taglie sono tornati alla carica; Sir John è alla tenuta... Benissimo e a presto!

Recensore Junior
09/08/17, ore 14:36
Cap. 44:

Narratrice magistralmente unica.
Storia tra le più belle, coinvolgenti e preziose lette in questo fandom.
Sicuramente preziosa al mio cuore.
Capitolo infinitamente emozionante. Una finestra sul cuore di André che ha chiarito tanto, quel "tutto" che é Oscar per Lui. La luce che finalmente ha annientato il buio. Un lavoro interiore, il tuo, speciale, raffinato, preciso, minuzioso, accurato, fatto su quest'uomo che pian piano capisce,comprende nel modo più semplice (facendosi parlare dall'amore, da Lei, dai suoi silenzi) cosa non ha mai smesso di essere Oscar : l'amore,quello immenso, quello vero, l'unico di una vita intera.
Hai preso lui e noi lettori per mano e ci hai guidato in questo percorso che si è mostrato, nella sua interezza, realistico, veritiero, credibile e soprattutto coerente con quanto accaduto fino ad ora.
Questo capitolo meriterebbe ben altre parole ma il tempo è davvero poco.
Eppure volevo esserci. Subito.
Quindi rimando tutto ad un periodo meno intenso e caloroso (Se non ci riesci Tu sarà il caldo ad uccidermi 😊).
So che non è obbligatorio ma è giusto renderti il giusto merito soprattutto per dei passaggi che definire meravigliosi è poco. ..e con questa scusa lo rileggerò.
Ma due battutine veloci me le concedo😁:
- lo sapevo che l'accidenti capitava ad Oscar e non ad André! E adesso che vada a salvarla, che si sbrighi, e cerchi di farsi perdonare, che "forse" è ancora in tempo
- mi hai stupito nel precipitare degli eventi che hanno portato all'incontro tra André, Joria e Sir. L'audacia e la lingua lunga dei due pretendenti mi ha stupito e anche divertivo (se non fosse per quello che sta per accadere). Joria però è meglio che si dia una calmata che, anche se meritava maggior chiarezza, il film se l'è fatta da sola. Oscar è stata una grande, una vera Signora, qual è.
- l'ho detto io che Sir e Joria potrebbero fare proprio una bella coppia....si può fare!
- il piccino figlio di Alain?????????????????????????????????🤤questo pensiero la dice lunga sulla lucidità mentale di André (che si è definito "stupido" : diciamo pure che è stato buono con sé stesso) e anche sul fatto che di matematica non ne capisce niente.
A presto e come sempre...parisIfdipendente


Molto probabilmente, quanto deciso da Te come via d'espiazione per gli sbagli commessi da Andrè, per le sue mancanze, é una scelta molto più severa di quanto auspicato e richiesto a gran voce da me nella scorsa rec. Nessun accidenti fisico può competere con il dolore che scaturisce dal rendersi conto di aver sbagliato tutto, ma proprio tutto quanto.
Tutte le valutazioni, tutti i pensieri, i gesti, le parole. Di aver lasciato sola (perché anche Lei si percepisce cosi) colei che si ama da una vita intera, aver tradito e offeso un amore per tanto tempo rincorso, agognato e poi curato, protetto, aiutato, sostenuto.Tutto spazzato via. Una deluzione feroce.
nessun vincitore, perché vincitori non ce ne sono mai in queste guerre.
E poi..ecco il peso della colpa. L'atroce sensazione di aver perso di vista le cose più importanti,come il tempo che passa inesorabile, la consapevolezza che Oscar non meritasse quanto accaduto.
Meglio tardi che mai, mi vien da dire. Però tu sei stata piu cattiva di meߘ¢e adesso Andrè dovrà fare i conti con la sua coscienza( se ci riesce). Se l'è meritato.
Splendide le similitudine col mare, le sue onde, il suo turbinio e con il cavallo di troia. Sempre tocchi della tua immensa classe.Perfetta la descrizione di oscar come “intensamente e lucidamente amante”, splendido il riconoscersi in un nome. La cosa più semplice nella quale ci si identifica.
Il nome di Andrè sulla bocca di un altra..un particolare stonato, un qualcosa fuori posto, un grido, forte, interiore, di possesso.
Il nome di André, pronunciato da Oscar nello scorso capitolo, che ne aveva annunciato la sconfitta...l’avesse ascoltato in tempo....
Adesso, jn testa, tante domande e considerazioni:
- Le premonizione di Oscar...non so dargli una spiegazione ma solo notarle. Aiuto!
- ingenuamente mi ero convinta che l’olandese fosse morto annegato. Pensavo che Bouille non si fosse rassegnato, ma che il pericolo sarebbe arrivato da altre parti...e invece...mi hai colto di sorpresa. Voglio essere ottimista e credo che non accadrà niente ad Oscar (che però a questo punto, ricorderà tutto) e Martin, ma, lo dico senza troppi giri di parole, Andrè stavolta lo ammazza con le sue mani.
Ha tanto da farsi perdonare il bel moro. Spero che sappia farlo adeguatamente, trovando le parole giuste, quelle che oscar vuole sentirsi dire, quelle che si merita.
Joria lasciamola al Sir. Ho sempre detto che meritava maggior chiarezza, ma il suo atteggiamento é stato davvero fastidioso. Esagerato e stupido.
E poi ci sarà da affrontare l'incognita sulla nascita: nascerà, vivrà questo bambino? E Oscar? I dubbi del dottore, il racconto di donna Lari...potrebbe non esser tisi?
Non ho la più pallida idea di cosa tu abbia scelto per Loro...mi affido al tuo buon cuore, fiduciosa, come sempre.
Stavolta anche io ti lascio in musica, con l'auspicio che i nostri cari oscar e Andrè si possano, finalmente spiegare e ritrovare.
si tratta della splendida “UP” di Olly Murs e Demi Lovato....(peraltro è la suoneria del mio cellulare ߘ←:

UP

[Olly]
I drew a broken heart
Right on your window pane
Waited for your reply
Here in the pouring rain
Just breathe against the glass
Leave me some kind of sign
I know the hurt won’t pass, yeah
Just tell me it’s not the end of the line
Just tell me it’s not the end of the line

[Demi]
I never meant to break your heart
Now I won’t let this plane go down
I never meant to make you cry
I’ll do what it takes to make this fly
Oh, you gotta hold on
Hold on to what you are feeling
That feeling is the best thing
The best thing, alright
I’m gonna place my bet on us
I know this love is heading in the same direction
That’s up

[Olly]
You drew a question mark
But you know what I want
I wanna turn the card, yeah
Right back to where it was

[Olly & Demi]
So let’s build the brigde, yeah
From your side to mine
I’ll be the one to cross over
Just tell me it’s not the end of the line
Just tell me it’s not the end of the line

[Demi]
I never meant to break your heart
Now I won’t let this plane go down
I never meant to make you cry
I’ll do what it takes to make this fly
Oh, you gotta hold on
Hold on to what you are feeling
That feeling is the best thing
The best thing, alright
I’m gonna place my bet on us
I know this love is heading in the same direction
That’s up

[Olly]
Girl, I know we can climb back to where we were there
Feeling here with my heart, put my heart in your head
Well, I hope and I pray that you do understand
If you did all you have to say is
Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah
I’m waiting for ya
Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah

[Olly & Demi]
I never meant to break your heart (C’mon)
Now I won’t let this plane go down (let this plane go down)
I never meant to make you cry
Do what it takes to make this fly
Oh, you gotta hold on
Hold on to what you are feeling
That feeling is the best thing
The best thing, alright
I’m gonna place my bet on us
I know this love is heading in the same direction
That’s up

TRADUZIONE UP

[Olly]
Ho disegnato un cuore spezzato
Proprio sul vetro della finestra
Ho aspettato la tua risposta
Qui sotto la pioggia battente
Respira solamente contro il vetro
Lasciami un qualche tipo di segno
So che il dolore non passerà, sì
Dimmi solo che non è la fine
Dimmi solo che non è la fine

[Demi]
Non ho mai avuto intenzione di spezzarti il cuore
Ora io non lascerò che questo aereo precipiti
Non ho mai avuto intenzione di farti piangere
Farò quello che serve per farlo volare
Oh, devi tenerlo su
Aggrappati a ciò che senti
Questa sensazione è la cosa migliore
La cosa migliore, va bene
Sto scommettendo su di noi
So che questo amore si sta muovendo nella stessa direzione
Che è verso l’alto

[Olly]
Hai disegnato un punto interrogativo
Ma sai quello che voglio
Voglio girare la carta, sì
Proprio dove era prima

[Olly & Demi]
Quindi cerchiamo di costruire il ponte, sì
Dal tuo lato al mio
Sarò quello che lo attraverserà
Dimmi solo che non è la fine
Dimmi solo che non è la fine

[Demi]
Non ho mai avuto intenzione di spezzarti il cuore
Ora io non lascerò che questo aereo precipiti
Non ho mai avuto intenzione di farti piangere
Farò quello che serve per farlo volare
Oh, devi tenerlo su
Aggrappati a ciò che senti
Questa sensazione è la cosa migliore
La cosa migliore, va bene
Sto scommettendo su di noi
So che questo amore si sta muovendo nella stessa direzione
Che è verso l’alto

[Olly]
Ragazza, so che possiamo risalire al punto in cui eravamo
Ti sto sentendo qui con il mio cuore, metti il mio cuore nella tua testa
Beh, spero e mi auguro che tu capisca
Se lo hai fatto tutto quello che devi dire è
Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah
Sto aspettando per un sì
Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah

[Olly & Demi]
Non ho mai avuto intenzione di spezzarti il cuore
Ora io non lascerò che questo aereo precipiti
Non ho mai avuto intenzione di farti piangere
Farò quello che serve per farlo volare
Oh, devi tenerlo su
Aggrappati a ciò che senti
Questa sensazione è la cosa migliore
La cosa migliore, va bene
Sto scommettendo su di noi
So che questo amore si sta muovendo nella stessa direzione
Che è verso l’alto

Grazie come sempre per le immense emozioni.
(Recensione modificata il 11/08/2017 - 10:15 am)
(Recensione modificata il 11/08/2017 - 10:19 am)

Nuovo recensore
09/08/17, ore 13:03
Cap. 44:

Cioè!...quando ho visto che hai pubblicato questo nuovo capitolo mi è "saltato" il cuore dal petto (letteralmente!). Ho cominciato a fremere (leggi tremare) tutta intanto che spostavo il mouse per cliccare sul link di questo capitolo. Avevo una cliente davanti in quel momento che mi ha chiesto: che è successo? Perché hai sbarrato gli occhi?...
L'ho congedata in men che non si dica e ho messami comoda, ho cominciato e divorare il tuo ultimo capolavoro. Intanto ti ringrazio per averci concesso il seguito a una distanza relativamente ravvicinata rispetto la tua pen ultima pubblicazione e poi...tremo ancora dalla gioia che mi sta procurando poter seguire questo tuo lavoro. André ha finalmente preso coscienza della motivazione per cui Oscar ha tardato a confidargli la sua gravidanza e questo l'ho trovato necessario per dare a lui, un appiglio per tornare sui suoi passi. Personalmente, non avrei MAI baciato la mano di Joria; semplicemente pensando alle abitudini di Oscar e, immedesimandomi, avrei fatto un cenno "di assenso" con il capo e avrei proseguito sui miei passi lasciando i due a "sbrigarsela" da soli. Questo perché non avrei voluto dare soddisfazione alla curiosità e non ultima all'arroganza di quella petulante di Joria. Bada che questa, non è una critica. Questo è quello che avrei voluto fare io al posto di Oscar ma la tua versione dei fatti, mi va benissimo; perché rinunciare al sentimento di odio e stizza verso Joria anche in questa occasione? :-)
Proprio quando speravo/credevo che avresti proseguito con una serie di fatti che avrebbero portato magistralmente a un loro incontro anche se dettato nei primi momenti da approcci vagamente distanti ma cortesi e "umani" (a differenza degli ultimi incontri che André ha riservato a Oscar), ecco che la tua maestria, il tuo indiscutibile genio, tirano fuori i cacciatori di taglie e addirittura non cacciatori di taglie "qualsiasi" credo di aver compreso, ma QUEL cacciatore di taglie che noi tutti credevamo mangiato dagli squali. Sbaglio? Inutile scriverti che andrò a letto molto, molto tardi ogni giorno delle prossime settimane, cercando di scorgere il seguito appena ce lo vorrai concedere. Grazie davvero per tutto quello che hai fatto sino a ora e anticipo il ringraziamento per tutto quello che vorrai concederci in futuro e che mi riprometto di non perdere. Anzi, non vorrei assolutamente perdere! Che genio! Fabiana p.s. e adesso vado in palestra (giusto in tempo questa volta!)...ma già so, che ripenserò alla tua penna mentre mi alleno... :-)

Recensore Veterano
09/08/17, ore 11:16
Cap. 44:

Non avevo capito che Andrè fosse così indietro nella comprensione di quello che era accaduto: proprio non l'aveva mai sfiorato l'idea che lei avesse dubbi sulla paternità del bambino in seguito all'aggressione di quell'uomo do cui, tra l'altro, ricorda ben poco? Ecco perché non riuscivo a capacitarmi dell'astio assurdo di Andrè. Ovvio, questo comunque non lo giustifica. È andato un po' troppo oltre ed ora deve sperare di non arrivare tardi per salvarla. Potrebbero rapirla e, in.quel caso, la storia è tutt'altro che vicina alla conclusione. Brava, spero in tuo veloce aggiornamento.

Nuovo recensore
06/08/17, ore 08:05
Cap. 43:

L'apoteosi dello schifo🤢 Ho adorato Paris, ho adorato If, ma dopo questi ultimi capitoli sto leggendo solo per scoprire quale brutta brutta fine stai preparando per Andrè... e che sia adeguata ti prego! Tu sei bravissima come sempre, e io sono parisifdipendente, ma questo Andrè nn si può leggere, mi urta il sistema nervoso!! Oscar è più credibile col fioretto? Benissimo, prendesse sto fioretto e infilzasse Andrè, e ce lo leviamo dalle scatole!!!

Recensore Junior
04/08/17, ore 14:43
Cap. 43:

Anche io preferisco Oscar in punta di fioretto.

Detto questo, parlare male di Andrè, dopo questo capitolo, sarebbe come sparare sulla croce rossa.
Quindi non parlerò di quanto mi abbiano infastidito i suoi atteggiamenti spavaldi, arroganti, leziosi, le sue menate mentali (ma fatti vedere da uno bravo!) quel parlare  del suo essere servo (ancora?! Ma é scemo!? Ma quando mai lo è stato? Quando mai Oscar lo ha fatto sentire tale?...e lo sa! Lo sa eccome), quella frase atroce “se adesso non mi fermassi” che mette in luce solo quanto in realtà si sia irrimediabilmente perso. Senza un minimo di rispetto, senza un briciola di compassione, senza un minimo di decenza. Non gli farò notare che è maleducazione mettere i piedi sul tavolo, per giunta se apparecchiata e mentre un’altra persona sta mangiando (il velevo doveva mettergli nel cibo, altro che mele, cioccolato e zenzero). Non parlerò di quel gesto, di quella pacca sulla gamba. Si chiamano i cani in quel modo, non le persone, non una sorella, una sposa, un’amica, una madre,  una con la quale si sono , nel bene e nel male gioie e dolori...neanche un'amante.
Nessuna donna si chiama in quel modo.
Non parlerò della freddezza con la quale ha concluso l'atto sessuale (dato che di questo, vuol fare intenderci, che si è trattato).
Dove lo troverà il coraggio di guardarsi allo specchio, ....STRONZO!!!.
Ti prego, perdonami, ma il recensore isterico che è in me urla una richiesta e lo devo accontentare , deve parlare, la deve esporre: fagli male, ma tanto, tanto, male.
Fagliela pagare amaramente per ogni singola parola, offesa, uscita dalla sua boccuccia di rosa.
Ma un accidenti deve capitare a Lui, non ad Oscarina e figlio ( perche, a questo punto, credo possa essere l'unico motivo per riportarlo sulla retta via e ammettere che l'ama, ancora, sempre).
Per un solo capitolo, per mezzo capitolo, per due righe...ma fagliela pagare. Amaramente. ferocemente
Poi magari me ne pento di questa richiesta e mi dispiacerà pure, ma ora credo che ci possa stare tutta.
Sai come si dice dalle mie parti: “mancu si c’iavia mazzatu so matri”.
Traduzione: “neanche se gli avesse ammazzato la madre”, cioè una reazione esagerata che poteva essere giustificata, eventualmente, solo dall’omicidio della madre, la persona più importante nella vita di ognuno.
Ha ragione, Oscar ha sbagliato. Ma ora basta, sta esagerando!
Quindi, siamo proprio sicure che da quelle parti non stia per transitare un certo bel Conte svedese? Così facciamo contente André e la sua spasmodica voglia di rivangare il passato. Perché se deve morire di gelosia ( come meriterebbe) che lo faccia con uno che questa gelosia l'ha alimentata alla grande, per anni.
Una certa bionda di sua e nostra conoscenza, dichiarava, lasciandosi andare ad un pensiero e sentimento nuovo , sconosciuto fino ad allora, che il bel Conte di Fersen sarebbe potuto essere l unico uomo che  avrebbe potuto mai amare (dichiarazione, che alla luce dei fatti successi fa accaponare la pelle) e che André Non lo avrebbe mai amato ( anche questa fa accapponare la pelle).
Rivanghiamo il passato. Ok ma facciamo in grande. Che gelosia potrebbe suscitare il ritorno di questo Sir che è anche antipatico? Ci vuole un uomo che suscita una vera,autentica, feroce gelosia. Lo stronzo lo sa che ad Oscar, bacio o non bacio, non gliene frega niente dell’inglese, arrogante e spocchioso com’è. Semmai sistemiamolo con Joria….ne facciamo fuori due con un colpo solo.
Dovevo sfogarmi. Perdonami ma questo istinto omicida potevo metterlo a tacere solo così con questo sfogo assurdo.
“COMBATTI CONTRO TE STESSO SE CI RIESCI ADESSO” caro Andrè. Non pensare alla coscienza di oscar pensa alla tua.
E dopo aver scritto quello che non dovevo, mi soffermo su quel Ti amo pronunciato  nel silenzio della sua tana. E’ Lui che ora deve sciacquarsi la bocca prima di parlare d’amore. Ed è da li che deve ripartire. Ma lo deve fare prima che sia troppo tardi...ha davvero poco tempo. La misura é colma.
Non basteranno delle semplici scuse. Forse non basterà più niente.
Per quanto riguarda Oscar.. “ ciò che non ti uccide ti fortifica” mi sento di dirle.
Ha ceduto per amore. Lo voleva, lo desiderava, perché lo ama. Di cosa può essere incolpata? Forse avrebbe fatto meglio a cedere al primo approccio e non a questo secondo squallido tentativo.
Adesso come si sentirà? Di certo umiliata. Mi rattrista troppo vederla cosi. Sola. SOLA.
Spero nell’amicizia della contessa, un valido aiuto e supporto psicologico in questo momento cosi delicato. Qualcuno alla quale chiedere consigli, paragonare sensazioni, emozioni. Cose tra donne, insomma.
Splendido il momento del ritrovamento della divisa. Per un attimo mi è mancato tantissimo il Comandante.
Deve ritrovare dentro di se quella forza, quel rispetto, quel minimo di orgoglio che Andrè è riuscito ad affossare. Deve rimettere in sesto la sua vita. Per se, per suo figlio. Lo deve fare subito. Prima di perdersi, di non riconoscersi più.
Domanda: ma se la divisa non è stata riconsegnata come prova della sua morte, cosa è stato detto sulla fine di Oscar?
Cosa si sarà inventato il Generalissimo? Urge finestra temporale su Versailles e dintorni.
Ho letto alla pubblicazione. Ho aspettato un po’ per riordinare le idee. Non credo di esserci riuscita.
Ho messo insieme un serie di pensieri (un’accozzaglia direi) e sensazioni che non so se sono riuscita a coordinare. Ma quanto mi hai fatto provare è stato cosi: forte, intenso, anche contraddittorio.
Alla fine del primo approccio mi veniva da piangere. Alla fine del capitolo avrei fatto un omicidio.
Non credevo sarebbe successo. Pensavo che andrè si sarebbe fermato un attimo prima che lo facesse Lei. Per rispetto. Che ormai non esiste più. Per amore. Che ormai non si sa più dove sia finito.
E tu hai descritto il tutto in modo superbo.
È sempre difficilissimo (almeno per me) riportare nero su bianco le emozioni e il coinvolgimento che una storia suscita. Io, qui, vivo con loro, soffro, odio, amo, con Loro. Tutto questo grazie a te, alla tua immensa bravura, al tuo essere mai scontata, mai banale, al tuo modo di toccare l’anima (le nostre, le loro) a quella capacità di regalare sogni e dare mazzate a quel potere di coinvolgere che ti caratterizza. Io adoro IF. Io adoro Annalisa.
Scusami se sono stata eccessiva. Raramente ho raggiunto livelli cosi bassi nello sfogo…..e solitamente l’ho fatto con te, nelle tue storie…ormai è un po’ che mi sopporti mi conosci, sai che ogni tanto non resisto..e magari esagero.
 Questa è semplicemente l’intensità delle emozioni che mi fai provare.
Trovare tutto questo altrove….nessun proclamo… però…..
Irrinunciabilmente ParisIfdipendente.
 

Nuovo recensore
04/08/17, ore 14:15
Cap. 43:

Ieri sera mi sono astenuta dal leggere l'ultima parte della storia, da quando un gentleman invita la sua dama con diverse pacche sulla gamba a farla sedere su di se'!
Ci ho riprovato oggi a mente fresca ma niente da fare....non li riconosco piu'...
Mi rifiuto di accettare una Oscar cosi' arrendevole,sfida o non sfida...
E' vero che noi lettrici speriamo sempre nei colpi di scena,personalmente mi annoio quando una storia d'amore inizia a essere troppo sdolcinata,ripetitiva,ma cosi' e' troppo.....
Abbiamo parlato della fune che se viene tirata oltremisura rischia di spezzarsi,e' sacrosanto,ma adesso si rischia di eccedere dall'altra parte,pero'.
Mi unisco al gruppo delle lettrici che vorrebbe che Oscar lo mandi a quel paese,e pace,ce ne faremo una ragione.
Ma cosi'non si puo' soffrire.Help!
"Divenivano amanti,indissolubilmente ed assolutamente amanti"ma chi la detto?nessuno di loro e' sposato,ne' ha un'altra relazione,quindi sono liberi di accettare o no le condizioni che si stabiliscono all'interno del rapporto,inoltre nel termine"amanti"non viene discriminato il tipo di affetto che si instaura.
Comunque tornando a lei,un bacio con sir Hornett,una scopata(solo sesso) con Andre',dove andiamo a finire?
Ci manca solo che ritorni anche Alain cosi' ci facciamo consolare anche da lui?

Recensore Veterano
03/08/17, ore 22:39
Cap. 43:

E diciamolo pure: che grande stronzo Andrè!
Lo so, tutto il discorso della mia recensione al precedente capitolo e la volontà di non giudicare per categorie etiche si frantumano, come quei bicchieri di cristallo in picchiata verso il suolo, di fronte a cotanto comportamento :). Però cerco di tornare in me, dopo questo iniziale, imperdonabile, ma così liberatorio, sfogo. Perché tu sei bravissima nel creare la tensione e nel mantenerla ad alti livelli per tanti capitoli lunghi come questi e, quando sono arrivata alla fine e il finale era del tutto diverso da quello che mi ero immaginata per interi capitoli, un epiteto colorito non è potuto che salirmi dal cuore e dalla pancia e indirizzarsi subitaneamente verso il bel moraccione.
Perché, mentre recuperavo capitoli su capitoli e rileggevo il precedente per molte volte, mi ero fatta un film. Pericoloso crearsi delle aspettative. E sta alla bravura dello scrittore spiazzare il lettore con finali diversi da quelli scontati o desiderati.
In tutti gli incontri-scontri che hanno avuto Oscar ed Andrè dopo la rottura, ci sono i tentativi di attacco, di difesa, c’è la battaglia, la rabbia ma ci sono anche erotismo, tensione sessuale, desiderio che scorrono a fiumi, misti all’ira e alle incomprensioni. Tu lo fai sentire tutto questo erotismo e sei molto brava in questo: non sei mai volgare, troppo esplicita ma le immagini sono chiare a chi legge, le sensazioni che i protagonisti sentono le fai sentire a chi ti legge.
Mi viene in mente la scena di un terribile litigio di un’altra coppia mitica e affiatata di uno scritto (non riesco a chiamarlo libro) e della tv, Claire e James, se sai di cosa sto scrivendo. I protagonisti, subito dopo che lui ha rischiato la vita per salvare lei, iniziano a litigare furiosamente a riversarsi addosso insulti terribili, volgari, pesanti, in una gara al rialzo. Eppure potrei quasi definirla la scena di sesso più bella di tutta la serie tv ;) Al punto che ti viene quasi da dire: “E basta! Trombate adesso che io ‘sta tensione non la reggo più!” Perché la rabbia esalta la chimica, il desiderio, l’attrazione reciproca che provano. Solo quando arrivano davvero ad un passo dal punto di non-ritorno, uno dei due improvvisamente torna in sé, sembra quasi che si stia osservando dall’esterno, non riconoscendosi, non riconoscendo loro due e il loro amore in quello che era successo solo pochi secondi prima. E allora compie un gesto, eroico per me: ritorna a far parlare il suo cuore, la parte più autentica di sé, sciogliendo la rabbia, mostrandosi com’è davanti all’altro, ferito, impaurito, piangente, innamorato, nonostante tutto. E, di fronte ad un cuore aperto e sincero, ecco che si sciolgono subito anche la rabbia e le difese dell’altro. Questo se c’è amore.
Ecco. Così pensavo sarebbe andata tra i nostri due. Che Oscar avrebbe ceduto, lo avevo capito. Lei si è resa conto, solo quando lo ha perso, del tesoro che possedeva, possedendo il cuore e la mente e il corpo di Andrè e, di fronte alla fuga di lui, si sente persa e vuole fare di tutto, spero quasi di tutto, per dimostrargli che anche lei sa amare fino in fondo, profondamente, con tutta se stessa, accettando anche i difetti, gli errori, le condizioni dell’altro, per quanto assurde e umilianti possano essere. Che poi, diciamocelo, queste condizioni in sé e per sé, per come le hai impostate, con estrema attenzione, sempre sul filo del rasoio, senza mai scivolare nella violenza o nella costrizione, queste condizioni non sono poi così male, potrebbero essere anche molto eccitanti ed intriganti, se prese come un gioco o come una temporanea e consenziente sospensione della comunione amorosa. E credo che la tua Oscar non sia immune dal fascino di un Andrè che le pone condizioni, la forza leggermente ogni volta sempre di più, la conosce eppure vuole che siano come due estranei.
Ma poi ero convinta, per come hai descritto Andrè fino ad adesso e non perché pensassi all’Andrè dell’anime che, ormai è chiaro, qui non c’è… ero convinta che lui, una volta stato di nuovo tra le sue braccia, tra le sue gambe, tra i suoi baci e i suoi capelli, nel vederla completamente arresa, affidata a lui, avrebbe sciolto la sua rabbia, magari anche lui tra le lacrime, come James, e si sarebbe tolto tutto il peso, tutto il dolore, tutta la delusione, ritrovando la via per il proprio cuore. Lui conosce Oscar, la sua testardaggine, il suo orgoglio, il suo valore e il suo non voler scendere a compromessi con i propri ideali e valori. Lui dovrebbe essere conscio dell’enorme dono e rinuncia della dignità che Oscar sta compiendo in quel momento, e avevo pensato che, in quel momento, non sarebbe più riuscito a guardarla come si guarda un’amante, “senza amore”. Non proprio “nel crepuscolo dell’amplesso che scemava ed in quel momento, proprio in quello, l’anima si ritrovava improvvisamente sperduta, annientata, sola”. Chapeau ancora al modo “olistico” con cui descrivi le scene di sesso/amore, coinvolgendo tutto: mente, tatto, odorato, spirito, corpo, gusto, vista, emozioni, cervello, sangue e carne.
Sì, sono amanti, come preannunciava il titolo di questo capitolo. Non più “les amantes disparus”; solo “les amantes”. Ed è bella la parola “amante”, colui o colei che ama, che è capace di amare, che lo fa, participio presente, attivamente, rischia per farlo ma lo fa, con un atto di volontà. Amante: ama, adesso, nel presente, senza altro da aggiungere, da precisare; ama senza tempo, in un eterno presente, e senza condizioni. Ama. Punto e basta. Proprio perché mi piace tanto la parola “amante”, disprezzo l’uso che ne viene fatto ormai normalmente, svilendo la potenza della parola, riducendola a pregiudizi, ad appuntamenti nascosti e frettolosi, a giacigli improvvisati, ad un senso di precarietà e insoddisfazione reciproca.
Sì, ora finalmente Andrè ed Oscar sono di nuovo amanti, dopo tanto tempo e tanto dolore reciproco, procurato e restituito con altrettanta se non maggiore forza ed intenzione; lo sono come lo si è in ogni coppia che vive d’amore. I due concetti sono inscindibili: se amo qualcuno, sono anche amante. Non solo amica, compagna, fidanzata o moglie, complice, ma anche, soprattutto, amante.
E invece no. Subito dopo ci fai vedere che solo Oscar è amante, di certo non lo è Andrè. Lui non la sta amando, lui non l’ha amata. Ha continuato a volerla punire, a volersi vendicare, per far provare a lei lo stesso dolore che lui ha provato o, forse, perché sia lei a fare quello che lui non ha la forza di fare: andarsene.
Questo non è amore. Non parliamo di amanti. Parliamo di un cliente con la sua puttana.
L’Andrè dell’anime non esiste nella realtà: nessun uomo reale potrà mai essere come lui e, a volte, mi sono interrogata se, nella realtà, mi sarebbe piaciuto davvero avere accanto uno come lui, sempre presente, sempre perfetto, amante al punto da dedicare tutto se stesso all’altro, anche se sa di non avere speranze, che è una storia impossibile, con gli occhi da cucciolo che ti seguono e ti scrutano dentro. In ogni caso non rischio di incontrarlo perché uno come Andrè non esiste, e, forse per questo, ci innamoriamo subito di lui.
Capisco quindi il tuo intento di riportarlo, di riportare anche lei, ad una dimensione più umana, più realistica, evidenziandone anche i difetti e le normali difficoltà e i meccanismi di una relazione.
Capisco anche che essere amante di una come Oscar non sia sempre facile e non è che una notte di sesso nei campi possa delimitare nettamente il limite tra un passato di sofferenza, spesso invisibile agli occhi di lei, e l’idillio eterno di un amore senza macchia, come un “e vissero felici e contenti” delle favole. Te l’ho già scritto: tu non ti fermi alla favola, scavi, incidi anche nella relazione di coppia. Non mi è mai piaciuta la Oscar che, la mattina dopo, è pronta a rinunciare alla sua indipendenza e alla sua autonomia di scelta per dichiarare davanti a tutta la Guardia che ora lei farà quello che il suo Andrè deciderà. Anni di femminismo buttati nel cesso. E poi non ce la vedo, non è coerente con tutto quello che è stata per le 37 puntate precedenti. L’amore ti cambia; non è detto ma può accadere. Solo che quando lo fa, lo fa lentamente, attraverso un lavoro profondo e continuo su di sé, con l’altro. Amare è un lavoro. Richiede cura, attenzioni costanti, rispetto profondo, fiducia totale. L’amore non è una bacchetta magica che, appena ti ha toccato, ti cambia in un baleno.
Capisco tutto, capisco tutto quello che ha dovuto sopportare e passare Andrè, quando lei non lo amava e non lo vedeva nemmeno sotto questo aspetto, e poi, dopo, fino agli ultimi cocenti allontanamenti e silenzi.
Ma qui siamo andati oltre. Troppo oltre, oltre il punto di non ritorno che qualsiasi donna con un minimo di dignità e di amor proprio potrebbe sopportare. E forse non tanto per la sveltina quanto per le parole pesantissime che lui pronuncia, prima ma soprattutto dopo, nonostante l’avesse avuta arresa tra le sue braccia. Quante volte la ferisce con le parole, toccandola nell’anima, quell’anima che è lì, esposta, davanti a lui, che gli si offre schiusa e indifesa per sua volontà! Quante volte la ferisce sporcando persino i suoi gesti d’amore, come cucinare per lui. E, cosa per me imperdonabile, proprio nel momento in cui “nel crepuscolo dell’amplesso che scemava… l’anima (di lei) si ritrovava improvvisamente sperduta, annientata, sola.” Il momento in cui più si avverte che siamo spirito e che a quello Spirito ritorneremo, come per un attimo indefinito abbiamo appena fatto. Andrè, proprio in quel momento, in cui è completamente aperta verso di lui, indifesa e ricettiva verso di lui, la colpisce a morte. E uso questa espressione perché non vedo come potrebbe recuperare, se stesso e lei, dopo essere arrivato così in fondo.
Come si può aver tanto amato per decenni e poi rivelare un lato così buio di sé? Hai preso alla lettera il “tu sei la luce, io sono l’ombra”: qui è notte fonda, altro che ombra! Andrè è buio perché ha smarrito la strada verso il suo cuore. E’ solo rabbia, egoismo, orgoglio, vendetta, dolore ed inguine. Non è centrato, espressione che prendo a prestito da alcune discipline e filosofie orientali; la ferita che innegabilmente ha ricevuto da Oscar lo ha portato lontano dalla sua parte più autentica. Quando tutto in noi, compresi gli ancestrali e primordiali istinti e bisogni, è in armonia, stiamo bene e siamo più “forti”, “potenti”. Ma spesso la stanchezza, la mancanza di allenamento, di costanza, fanno sì che gli eventi esterni possano alterare questo nostro benessere e portarci lontano dal nostro centro, la’ dove si sta male. Lo vedo così adesso il tuo Andrè, talmente lontano dal suo centro, da non sentire nemmeno l’amore per la sua donna e per quel figlio che sa sta arrivando.
E, così facendo, non si rende conto che lui e solo lui è la causa del dolore che sta provando e del suo malessere profondo.
Non mi piacciono le generalizzazioni, per definizione fallaci. Si usa dire che ci siano comportamenti tipicamente maschili e altri tipicamente femminili. E il nostro Andrè ne ha utilizzato uno di quelli “femminili”. Messo davanti alla possibilità di soffrire, di essere ferito dal nuovo importante silenzio di lei, ha evitato di andare dritto al nocciolo della questione, di chiedere chiarimenti, di affrontare un confronto alla pari sulle vere questioni in ballo, e cioè la natura del loro rapporto e il modo di relazionarsi fra di loro. Non è stato razionale, le ha sempre impedito di spiegarsi, di parlare del motivo per cui non aveva rivelato subito la sua gravidanza, non l’ha ascoltata. Cieco di rabbia e di dolore, ha preferito costruirsi la sua spiegazione, e l’ha ritenuta realtà. Ha usato un pretesto (prae-textus) per non parlare del testo (textus).
Se solo si fermassero, sull’orlo del precipizio, e si parlassero col cuore in mano, l’uno all’altra…
Da queste situazioni non ci si schioda se uno non fa un passo verso l’altro, rinunciando ad arroccarsi per difendere se stesso. Oscar, che pure non è immune da grossi sbagli e colpe, l’aveva fatto questo passo, con la sua dichiarazione d’amore intensa e vibrante, prima, e con la rinuncia al suo orgoglio di donna dopo. Se neanche questo ha mosso qualcosa in Andrè, e spero che ce lo dirai nei prossimi capitoli, non vedo speranza per i due. Troppa distanza hanno messo tra di loro. Si stanno facendo troppo male, ciascuno a se stesso e ognuno all’altro.
Sei stata, come sempre, bravissima nel mostrarci tutto, nell’introspezione, nel portarli fin qui. Se sarai altrettanto capace di farli ritrovare, l’uno all’altra, in maniera coerente e che non si avverta nessuna cesura o nota stonata nella costruzione e nello sviluppo del personaggio, sarai sublime.
(Recensione modificata il 03/08/2017 - 11:06 pm)