Recensioni per
FRATELLI DI SANGUE [100 drabble themes]
di _camus_

Questa storia ha ottenuto 495 recensioni.
Positive : 490
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Veterano
27/02/21, ore 17:57
Cap. 15:

A me il verde piace: è un colore che sa essere gentile ma che rivela profondità inesplorate, il verde. Soprattutto nelle sue sfumature più scure (verde oliva, verde bosco…),  per cui ho un debole senza appello. Se non suonasse poco consono alla mia età che avanza inesorabile, direi che il verde è il mio colore preferito.

Di che colore potrebbero mai essere gli occhi di Shun, se non verdi? Non ricordo neppure che colore gli abbia affibbiato il Cialtronissimo nel manga, per fare da contrappunto a quei capelli castani (che io approvo, sia messo agli atti!); ma gli occhi verdissimi, profondi, di Shun nell’anime gli calzano così a pennello da rendere ogni altra scelta un’impossibilità, un errore di distrazione su cui sorvolare, a prescindere dall’intentio auctoris.

Perché il verde è il colore della speranza. E perché i cinque protagonisti – la vera guardia d’onore di questa dea della guerra e della saggezza che, tra un rapimento e l’altro, combatte poco, ma prega (chi? Chi prega una dea?!) e spera tanto – sono appunto Santi della speranza. E quello che spera più profondamente, più intensamente, di tutti gli altri, a me è sempre parso Shun. Perché Shun spera nel lato migliore delle persone, nella ragionevolezza di un nemico, nel fatto che quel nemico non abbia poi bisogno di esserlo. Shun spera nella decenza dell’umanità. E gli si vuole bene anche per questo.

E chissà che gli occhi verdi di Aiolos non guardassero allo stesso bene, non vedessero la stessa speranza, rispecchiandola e riflettendola. È un sospetto legittimo, per Aiolia, che in cuor suo non ha mai voluto tacciare il caro estinto come il più abietto traditore. È un sospetto che, col senno di poi, sarebbe dovuto essere una certezza.

Drabble assolutamente incantevole.

Recensore Veterano
31/12/20, ore 15:09
Cap. 14:

Non sto qui a dirti da quanto tempo ci sia una finestrella del mio browser con questa dabble, tanto per rimpinzare i miei sensi di colpa di fronte alla mia totale inabilità di stare al passo con la vita.

La verità è che, in questi mesi,  occasionalmente ho continuato a gettarci un occhio – perché ho troppe, davvero troppe, finestrelle aperte, e spesso aprire quella sbagliata è la cosa più giusta – ridendo sempre come se fosse la prima. Ai più che legittimi dubbi  sulla natura insondabile ed imprevedibile di qualunque regalo provenga da quel meraviglioso pazzo impazzito di Death Mask. Sulla sacrosanta reticenza di Saga di fronte all’idea di ingurgitare una sbobba troppo gialla, ancor più con Death Mask di mezzo. E a Kanon che va e ingurgita. Perché è curioso, Kanon; è avventuriero. Un po’ come Odisseo. O come una scimmia.  XD

A me il gusto del limoncello non piace, non particolarmente almeno: è troppo dolce – e il fatto che si presenti in una gamma di gialli improbabilissimi non aiuta affatto. Però mi hai fatto venire voglia di inalare quel peculiare profumo di alcool, zucchero e limoni.

Recensore Master
27/11/20, ore 18:48
Cap. 29:

Mi viene da pormi e da porre una domanda tanto semplice quanto inopportuna: e il padre?
Ché se Freya s'è rifatta una vita, non so se e quanto il suo compagno vorrà dare il nome del primo amore della sua donna al loro bimbo (oddio, può giocarsela come il nome del salvatore della Patria. Alla fine, ci sta.).
Se, invece, il babbino dovesse essere Hyoga, non so se il Cigno vrrà chiamare il figlio col suo stesso nome...
Io propendo per la prima ipotesi. Non so, in questa istantanea ho visto la maturità, l'essere diventata adulta e l'aver lasciato Hyoga e i tumulti del primo amore dietro alle spalle... salvo averne conservato un pezzettino, piccolo piccolo. Una cosa innocente.

Recensore Master
27/11/20, ore 18:45
Cap. 28:

Io sto ancora ridendo.
"Un sasso sarebbe più ricettivo di te" mi ha quasi fatto strozzare con la tisanina depurativa (che fa schifo, per inciso).
La pazienza è una virtù sopravvalutata, ché si è pazienti in relazione a quanto l'altro mette a dura prova la nostra, di pazienza. E immagino che un ragazzino con l'argento vivo addosso metta a durissima prova qualsiavoglia pazienza, persino quella di Giobbe!

Recensore Master
27/11/20, ore 18:42

Questa drabble è molto interessante.
Sinora ci hai mostrato dei missing moments, qualcosa che accade più o meno nella vita di tutti i giorni, ma non ci hai mai mostrato (almeno sfino ad ora) i nostri baldi eroi alle prese con le scazzottate vere e proprie. E mi è piaciuto il ritmo, il fatto che qualcuno riesce a fregare Ikki (o almeno a nascondersi deitro ad un compagno usandolo come scudo umano), ma che anche Ikki ha il suo angelo custode. Che sì, non ripagherà mai il debito che ha nei confronti del fratello, ma si fa quel che si può, giusto?

Recensore Master
27/11/20, ore 18:37
Cap. 26:

Purtroppo è vero.
Nel senso che in molti casi i fratelli sono estranei, anche senza avere tragedie potenti come questi due alle spalle.
Alla fine, sono cresciuti distanti - fisicamente e mentalmente - e sono le piccole sfumature a renderli diversi, a renderli persone.
Però in questa tua drabble ci vedo un filo di speranza: sono estranei, adesso, ma inizieranno a conoscersi pian pianino.

Recensore Master
27/11/20, ore 18:29
Cap. 25:

Awwww, adorabili miciotti.
Sarebbe bello se le cose fossero andate in questo modo, se ci fosse una sola, piccola possibilità per questi due di provare a mettere assieme i cocci e ricucire i rapporti. Pure se c'è di mezzo un cugino odioso e rompipalle come questo Olaf qui, che non conosco ma già mi sta antipatico! XD

Recensore Master
27/11/20, ore 18:27
Cap. 24:

Aphrodite pettegolo trova tutta la mia ammirazione.
Dev'essere noioso starsene lassù, solo soletto, senza un cane che passi a trovarti, con taaaanto tempo a disposizione per farti i fattacci altrui.
Senza contare che, secondo me, Aphrodite è un po' il bue che dice cornuto all'asino, visto che - mi ci gioco la testa - in questo headcanon il granchiazzo con istinti omicidi ha una liaison affettiva con il pesciolino.
Che poi, Aphrodite è un pettolo, ma pure Shura in quanto a discrezione, lascia molto a desiderare: poteva anche tenerselo per sé che Milo è sgattaiolato fuori dalle stanze di Camus. Insomma, Aphrodite non mi pare proprio una tomba, ecco... XD

Recensore Master
27/11/20, ore 18:23
Cap. 23:

Oddio, "due volte nella polvere due volte sull'altar" può funzionare anche all'inverso, almeno fino a quando i tre Rinnegati non entrano nella Casa dei Gemelli e Saga capisce che la sta proteggendo Kanon al posto suo.

Recensore Master
27/11/20, ore 18:20
Cap. 22:

ah, la cara, vecchia rivalità tra maschietti, quelle impennate di testosterone che ti portano a massacrarti giusto per dimostrare che sai saltare più in alto o sputare più in lungo. Solo che se salti e sputi non fai grossi danni. Alle brutte ti fai del male tu, o vieni rincorso dal malcapitato a cui è arrivato lo sputo. Se sul piatto della bilancia ci mettiamo i colpi segreti, la musica cambia eccome!!
Ha fatto bene Aiolos (santo in un tutti i sensi) a sviare l'attenzione dei due marmocchi dalla rivalità all'invincibilità che si ottiene lavorando insieme: se avesse parlato della Guerra dei Cento Giorni, sai che delirio?
Se le starebbero ancora dando di santa ragione!!

Recensore Master
27/11/20, ore 18:14

Per certi versi, mi ha ricordato il racconto di Lovecraft, Il Colore venuto dallo Spazio. Pandora vede il mondo senza colori perché i suoi occhi hanno visto qualcosa che l'occhio umano non può e non dovrebbe vedere (perdona le millemila ripetizioni, vuoi?), come quando si infrange un divieto. Ed è quello, il momento in cui inizia una storia (e inizia anche Saint Seiya, pure se Kurumada ci ha palesemente pensato dopo).

Recensore Master
27/11/20, ore 18:11
Cap. 20:

Alla fine, un funerale col brutto tempo è una benedizione. Sembra quasi che anche il clima partecipi del tuo dolore. Un funerale con il sole, invece, è qualcosa di ancor più lancinante.

I funerali di Seiya sono qualcosa di quasi irreale, come una città avvolta da una nebbia impalpabile. Tutto quel bianco è irreale, come quando il mondo si tinge di un solo ed unico colore (o quando quell'unico colore è così preponderante da inglobare quasi l'intero spettro solare), o come sentire Ikki piangere, di notte, quando non lo vede nessuno e può togliersi di dosso la scorza dura del fratello maggiore.

Un solo appunto: sì, in Giappone il bianco è il colore del morto, ma è usato dal morto solamente, perché il bianco lo caretterizza, un po' come è per la sposa (anche se con esiti diversi). Tutti gli altri invitati usano il nero.

Recensore Master
27/11/20, ore 18:05
Cap. 19:

Questo è uno dei momenti più toccanti di tutta la serie. L'estremo sacrificio lo fai sì per l'umanità tutta, ma quell'umanità ha i contorni di chi ami. Non si scappa. Ed è per loro, per il loro futuro, che decidi di annientarti.
Il nero del lutto è un nero pesante, che soffoca e toglie il respiro, come tutte le cose serie. E oscurarsi (diventare ombra) per avere in cambio un mondo di luce mi pare un buon compromesso.

Recensore Master
27/11/20, ore 18:01
Cap. 18:

Si dice che i nemici siano nostri simili che militano nello schieramento opposto.
Fa piacere vedere queste tre ragazze dopo che la polvere si è posata, e dopo che hanno raccattato e messo assieme i cocci alla bell'e meglio. Da qualche parte si deve pur ricominciare, e questa visita di cortesia serve a rinsaldare legami. E a vigilare che certi inciampi non capitino una seconda volta. Dopotutto, le migliori amicizie sono iniziate con solenni scazzottate, da Enkidu&Gilgamesh fino ai giorni nostri.

Recensore Master
27/11/20, ore 17:58
Cap. 17:

Well, Purple/porpora è un simpaticissimo falso amico (simpatico quanto la sabbia nelle mutande, sia chiaro), però sì, i capelli di Pandora hanno quell'adorabile sfumatura violino (ebbene sì, i parrucchieri lo chiamano così) che tinge un po' tutta questa storia, dall'apparizione bambina alla ragazza che assomiglia ad una strega malvagia, una di quelle che tormenta i protagonisti delle favole sin dalla loro infanzia.

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