Dopo una stancante partita di Quidditch cosa può esserci di più rilassante di una bella doccia calda in tutta tranquillità? Ma Ginny non è poi così sola come aveva creduto. Qualcuno si trova involontariamente coinvolto in una situazione particolare che potrà forse cambiare qualcosa.

«Hmm... Se entro una settimana non sarai in grado persuadere Daryl...» iniziò Michonne.
«Dovrai fare i biscotti per tutta Alexandria» concluse Carl per la spadaccina.
Carol, quel punto, non poté fare altro che stare al gioco.
«E va bene. Ma se ci riuscirò e Daryl si farà la doccia, sarai tu, Michonne, a cucinare biscotti per tutta Alexandria.»
Storia scritta per il FAN FICTION FEST della pagina Facebook "Caryl Italia"
Prompt: Spedizione

- Se vuoi, puoi raggiungermi nella doccia, - concluse chinandosi per dargli un bacio sulla fronte e si avviò deciso verso il bagno.

CAPITOLO 12 AGGIUNTO!
Tutto cominciò da una semplice doccia... poi nacque una forte passione... Johnny Depp protagonista della mia prima fanfiction...!
Vi auguro una buona lettura...Enjoy!!

E' notte fonda sulla Sunny. Un urlo squarcia il silenzio... Cosa mai sarà accaduto? Chissà...

[Teorico spin-off di Blaine Anderson presents the Pips e di ruolate con tema doccia /Hummerwood]
Kurt era nella stanza accanto e si stava facendo la doccia, se rimaneva abbastanza in silenzio poteva sentire il rumore dell'acqua che scivolava bollente sulla sua pelle, che lo accarezzava velocemente per poi scomparire intrisa del suo odore dolce.

A volte anche la migliore delle intenzioni può causare seri problemi.
Ma come convincere un testardo Feliks che alcune soluzioni non sono esattamente delle grandi trovate?

Il corpo di Gerard si muove dietro al vetro opaco della doccia e il più giovane segue con gli occhi le curve del corpo dell’altro, senza riuscire a pensare ad altro. Sognando di poterle percorrere anche con le dita, almeno una volta, ti prego.

Bertholt era famoso in tutto il dormitorio per avere il sonno particolarmente agitato: non c'era mattina in cui non lo si trovava in una posizione strana, senza coperte o addossato allo sventurato compagno di branda, con le gambe fuori dall'orlo o il viso immerso tra le lenzuola e il cuscino. Era stata una cosa dissacrante, ma piuttosto che collegare quel particolare fatto ad altro dolore, i goliardici giovani avevano preferito prendere quel dettaglio come uno scherzo e un gioco assieme, per ridere tutti in compagnia e tentare di alleggerire il proprio animo con qualche facile sfogo.
Ma per chi conosceva già alla radice la ragione di quel dolore mal celato era difficile addurre ignoranza, a lungo andare.
[ReinerxBertholtxAnnie]

[raditz&oc centric | durante la saga dei Saiyan, molto self-indulgent | accenni a una oc/canon, riferimenti sessuali e alla morte]
┈☆
Raditz era sempre stato bullizzato da Vegeta e Nappa nella navicella di Freezer. Infastidito dalla particolare personalità di uno dei soldati Saiyan più giovani, Raditz se la prende con un ragazzo ventottenne di nome Turnip.
❝«Aspetta, Turnip» lo chiamò, e quello fermò la sua camminata solo dopo qualche secondo, per girarsi verso di lui. Raditz avanzò di qualche passo, giusto per essere ad una distanza tale da non alzare troppo la voce per continuare a rivolgergli la parola, «Sbaglio o hai un’uniforme diversa?»❞

"Tremano di segreto spavento, per l’ignoto, o per la conoscenza di quel cosmo animale che si nasconde dietro a quella tenda pesante"

L’aula magna (rinominata “Aula Spettacoli”) della NYADA era gremita di gente.

Heis Sakurama. Ricco rampollo, pieno di sè e orgoglioso.
Sayuri Kiyo. Famiglia (molto) meno facoltosa, carina e sicura di sè.
Il loro incontro/scontro non è dei migliori, ma un cambiamento li attende. Qualcosa che entrambi non si aspettano.
Tra bugie e maschere, può l'amore sopravvivere?

"La vita è come un germoglio di un ciliegio in fiore, naturalmente perfetta, ma solo per una primavera"

Un frammento sulla follia dove Dietrich è costretto a letto, tra neurolettici ed allucinazioni, e, lentamente, Benno sta perdendo l'amore della sua vita.
Il sonno arrivò rapido ed inquieto, avvolse il suo corpo come una coperta intrisa di schegge di vetro, un gusto amaro in bocca ed un dolore nelle gengive. Viveva fasi alterne di disperazione, speranza e contemplazione di fini del mondo, magari per l’ultima notte del novantanove, uno spegnersi indolore, istantaneo e auspicato. Un allontanare quel dolore soffocante e senza fine.