Dal testo: «Qual è il tuo nome, ragazza?» chiese l’uomo intanto che appiccava il fuoco sulla casa dalla quale erano usciti un momento fa.« Non me lo ricordo» rispose mentre ammirava le fiamme che lentamente invadevano la casa « Beh. Allora te ne affiderò uno, comunque io sono Benjamin»

Se sono impazzita? Sì, può darsi. Dopo mesi torno con questa... cosa. Cioè, spero vi piaccia lo stesso anche se è abbastanza particolare.
"Guardò con un moto di soddisfazione e imperturabilità i suoi polsi percorsi da segni e graffi sanguinolenti, percorrendone i contorni con un dito ossuto, quasi questi fossero dei tatuaggi da cui trarre orgoglio."
Baci, Giulia.

Buonsalve!
Mokona è qui con una nuova fluffosa drabble Jerza, perchè sì.
Jellal è finalmente entrato in Fairy Tail, ed è momento che anche lui venga marchiato con il famoso simbolo.
Indovinate di che colore sarà il tatuaggio?
Enjoy your read!

Le cose succedono semplicemente perché si. Non per fortuna o sfortuna, neanche per merito o conseguenza. Ma semplicemente perché succedono, fine. E se ti capitano cose brutte è semplicemente perché sei tu e non qualcun’altro.
Accettarlo? Ma col cazzo.
Questa è la storia di chi non accetta che le cose avvengano per nessuna ragione. La storia di chi lotta. E al contempo la semplice storia di Asta dopo alcuni mesi dalla sconfitta del regno di Spade.
Questa è la storia…
Della Lama Scarlatta
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ATTENZIONE:
Spoiler probabili per chi non è in pari col manga.

quando si hanno tante ferite, da queste scaturisce sangue...a volte il suo colore è scarlatto pregno di dolore!

Un ultimo incontro. Un ultimo sguardo. Un lascito e un compito.

Cosa scorgi nelle lacrime, se non perle scintillanti? Cos'è il sangue, se non una fulgida cascata di rubini? Cosa vedi nel pallore, se non algido e candido alabastro? E cos'è la morte, se non un'ultima e superba tragedia? Dedicato a tutti gli scrittori, araldi dell'impossibile e servitori dell'irreale, e a chi sa scorgere la bellezza celata in tutto ciò che ci circonda.

"La sensazione di malessere aumentò vertiginosamente insieme all'incessante martellio nel suo petto, come se qualcuno avesse deciso di usare il suo cuore come una palla per giocare a tennis; lo infastidiva l'idea che Okuda avesse regalato del cioccolato a qualcuno, lo feriva il fatto che quel qualcuno non fosse lui."
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(Collegata a "Red Day" - KarmaCentric)

Giocata tra Daichi&Diedrich di Sakura no unmei:
Un ragazzo troppo cresciuto dalle iridi ghiacchiate,un uomo forse troppo bambino dagli occhi mielati. Il primo tedesco,abbandonato a se stesso,Il secondo meticcio,abituato alla malavita ed ai comfort,menti malate in un unico intreccio...Illusioni e parole,chi l'avrà vinta?
Fido&Master! Un originale idea che ha dato vita ad una storia condivisa con voi!

Il primo incontro non si scorda mai.

|IN REVISIONE|
«Ib, sai perché hai gli occhi scarlatti?»
Un incontro tra La Donna in Rosso e Ib, farà aprire gli occhi a quest'ultima su una verità che lei non conosceva di se stessa. Sarà, pur contro la sua volontà, costretta ad accettarla, ma non tutto è come sembra.
Questa é la mia prima Long-Fic, perciò spero tanto che possa piacervi!

[Doukyuusei / Sotsugyousei]
[DOUKYUUSEI]
"Erano stesi sul divano, con Rihito pressato contro lo schienale e Hikaru che aveva metà busto appoggiato sul suo torace. Il divano era piuttosto piccolo, e le loro posizioni non erano delle più comode. Non che fosse importante. Le loro gambe intrecciate e i vestiti sgualciti abbandonati in un angolo erano gli unici testimoni del pomeriggio passato. Dopo due settimane di lontananza, Kusakabe era sicuro che sarebbe scoppiato se non avesse visto il fidanzato. Visto, e toccato – erano entrambi giovani uomini in salute, dopotutto."
Ambientato durante gli anni di studio di Sajou a Kyoto.

Peccatrice.
Con dita tremanti, sfiorò quell'ultima parola, quasi carezzandola.
Le lancette dell'orologio a pendolo appeso alla nuda parete della camera si erano spostate in avanti di dieci minuti da quando l'aveva scritta, eppure l'inchiostro era - sembrava - ancora fresco.
Vivo.
Le lettere smeraldine che la componevano brillavano sotto la luce aranciata della vecchia lampada ad olio posta sullo scrittoio. Rilucevano più delle altre.
Forse perché quell'aggettivo - peccatrice - era ciò che meglio rispecchiava la sua vita.
Scomodo.
La sintetizzavano in un unico suono: aspro da pronunciare quanto da ascoltare, ma allo stesso tempo fin troppo difficile da gettare nel dimenticatoio.
Amaro.
Così suo.

Bellatrix Black è una Mangiamorte da qualche tempo, è abituata a fare quello che vuole ma al matrimoni della sorella Narcissa è costretta a sottostare nuovamente alle regole dei purosangue. È durante il ricevimento che Lord Voldemort fa una breve comparsa, riaccendendo tutte le voglie e le fantasie della sua più fedele servitrice.

A volte lo scambio della persona al momento sbagliato, può anche dare dei pregi...
Magari la pedina che avevamo pensato fosse vincente, altro non é che un peso morto, ed il suo destino é solo quello di sparire...
E ciò che credevamo inutilizzabile e proprio ciò che ci guiderà a fare lo scacco matto...