Ciao a tutti :)
Ho già precedentemente pubblicato questa flashfic, ma siccome ho cambiato account, ho deciso di riproporla.
Riviviamo, dal punto di vista di Gohan, il cell game e il sacrificio di Goku.
Spero che vi piaccia :3

Questa è la mia prima drabble che scrivo in questo fandom.
Spero vi piaccia.

DATA PUBBLICAZIONE: 22 dicembre 2008.
Sono passati sette mesi. Sette lunghi mesi senza di te.
Senza sentire la tua voce.
Senza vedere il tuo viso, i tuoi sorrisi.
Senza potermi perdere nei tuoi occhi.
Senza poterti toccare.
Storia raccontata da Alessandro.

"Non sono più io a vivere la mia vita, è la mia vita che vive me..." Anna una ragazza che deve iniziare la scuola superiore, sente che nella sua vita c'è un vuoto.Poi incontra Lui...si sa che tutte le cose belle finiscono, ma questa sarà una fine come le altre? E soprattutto ci sarà una fine?? Scoprtitelo leggendo..Commentate mi raccomando...*Non è garantito il lieto fine, ma...*

la lontananza da Kyo... la solitudine... ecco i pensieri di toru...

questi sono i pensieri di Rufy, sui suoi amici e il suo sogno

''Sono esattamente due mesi che sono iscritta su questo sito di nome EFP,
e in questo poco tempo ho conosciuto tantissime persone;
a cui voglio dedicare queste brevissime descrizioni.''
Vi voglio un mondo di bene:
-Maky 29
-Marina Dust99
-Kōri no tamashī
-Jessy_Italy
-FallenAngel 95
-Yuuka Gouenji
-Bjorn_Kyle
-Silvy08
-Chaos control3
-Lula_mattaH
-Diavolettadragonica98
-Kinako_chan
-Dreamer_and_Brave
-Lullupola
-Glace Fubuki
-Inazumaforever
Spero che vi piaccia!

Emma e Regina non possono fare a meno di provocarsi a vicenda. Non vogliono.
Un filo sottile lega i loro destini e non è solo Henry.
E se dietro le loro provocazioni e la mancanza di rispetto che si riservano costantemente, ci fosse altro?
Dal testo:
"Miss Swan, non credo sia necessario ricordarle che lei non è assolutamente in grado di disobbedire ad un mio ordine. E sappia che non esiterò un attimo ad avvalermi di qualsiasi mezzo per fermarla. Inclusa la magia." La calma con cui pronuncia ogni singola sillaba contrasta con le scintille che si accendono nella sua mano. Regina non sta scherzando.

"Sei la mia sfida più grande". Può uno scontro di spade aprire un cuore che già soffre per amore?

Non ci sono parole per definire il mio odio per te perché sarebbe limitativo.[...] Un giorno ti ucciderò Orochimaru. [Presenza di Linguaggio lievemente pesante - OrochimaruSuigetsu, non yaoi]

[Red Band Society]
[Post 2x03]
Dal testo:
"Era come se ci fosse un tacito accordo tra Leo ed Emma. Quando uno dei due stava male, o si sentiva triste, arrabbiato o solo, saliva sul terrazzo e aspettava. L'altro, grazie a una strana connessione, lo sentiva, sapeva che qualcosa non andava e si recava a sua volta nel terrazzo."

«Dove stai andando?».
Non le rispose, aprì la porta e si fermò sul ciglio di questa, ascoltando il fruscio delle lenzuola di Sakura che si alzava e, probabilmente presa dal panico, si avvicina a lui. Lo abbracciò da dietro, poggiando la fronte sulla sua schiena. Lo teneva stretto a sé come si tengono le cose importanti. Le cose per cui vale la pena vivere.
«Non te ne andare».
«Se te ne vai giuro che urlo!» aveva detto, quella volta, ed era stata una frase così priva di senso – per lui, allora. Sakura stava già urlando.
Adesso, invece, stava in silenzio e gli respirava contro la pelle e il suono che le sue labbra produceva era tremolante.
|| primo esperimento SasuSaku • ambientato tra il 699 e il 700, possibile SPOILER! • 3700 parole circa ||
[ non tiene conto degli avvenimenti di The Last ]
[ il titolo è una citazione de «Il fuoco del mio paese» di Nino Pedretti ]

"...Maledetto orgoglio. Maledetto te, che se piangi non lo dici. Maledetto te, che preferisci la morte ai sentimenti. Maledetto te, che anche se non lo dici, vuoi tornare a casa..."
Una song fic su Bulma e Vegeta, sulle note di "Senza dire che" di Anna Tatangelo. dedicata a StarDoll95, che me l'ha richiesta. ;)

Ritrovarsi ... sì esatto ... perchè io mi ritrovo nei tuoi occhi ...

Puck batté le ali con sospetto. Guts ripeteva spesso quel nome nel sonno, Gambino, ma non gli aveva mai detto chi fosse. Non che avesse raccontato molto del suo passato in quei tre mesi in cui avevano viaggiato insieme. Lo spadaccino nero era un gran mistero e il piccolo elfo raccoglieva indizi in quei rari momenti di dormiveglia.