Chiuse gli occhi. Il sorriso di Louis era l'unica cosa che riusciva a vedere, per quanto lontano cercasse di guardare.
Si alzò in piedi, ma le gambe gli cedettero e cadde in ginocchio sul freddo pavimento. Poteva la solitudine prendere il posto di Louis?
L'aveva già fatto. Le ombre di una felicità ormai spenta ora erano l'unica compagnia di Harry.

"...Non aveva mai capito a cosa servissero, le ombre. Sarebbe stato tutto più tranquillo senza di loro..."
Testo scritto per un concorso scolatico dal tema "Ombre"

Pensieri sparsi di Ciel, lasciati liberi di danzare come ombre alla luce di un caminetto.

Si guardò intorno, il fuoco che scoppiettava sereno, lento, inevitabile; nemmeno lui aveva fretta.
I suoi occhi brillanti si persero tra le lingue di fuoco solo un istante prima di spostarsi sulla figura bruna e magra che scendeva le scale infilandosi un paio di orecchini agli lobuli.
“Damon” gemette lei inciampando nei suoi stessi piedi e rischiando di cadere “non ti avevo sentito tornare a casa”
“Scusami per non aver annunciato il mio ingresso in casa mia, Elena.” Ribatté scorbutico.
“Come siamo acidi,” lo riprese lei senza il minimo segno di divertimento nella voce “ci sono problemi?”
Damon voltò la testa tornando a guardare il fuoco; “nessun problema” disse, ma la menzogna era palese nella sua voce e lo sapeva. Lo sentiva anche lei.
Il più grande dei fratelli Salvatore non aveva mai la voce incrinata, non era mai asociale o scontroso.. diversamente era socievole e malizioso ma quel giorno- tristemente, cupamente- non faceva altro che fissare il fuoco ed Elena se ne rese conto.
Gli si avvicinò, prendendogli di mano il calice svuotato di sangue e posandolo sul tavolo vicino, poi lo guidò con lei in una lunga discesa sul divano stringendogli la mano.
Damon storse le labbra ghignando “non ti sembra di prenderti troppe confidenze, Elena? Il tuo fidanzato non si ingelosirà?”

Non sono umano, non sono animale, sono una creatura della notte

"..I fumi della distruzione si elevano ininterrotti verso la loro ascesa notturna mentre le mie narici inspirano a pieni polmoni l'aria malsana di cui sono intrise le macerie del villaggio ormai morente. Le mie mani, intanto, vagano silenzione sul gioiello violaceo che tutti bramano. Le dita lo stringono spasmodicamente e non intendono lasciarlo andare.
Non mi fermerò.
Il mio e' un bisogno irrefrenabile.."

Un'ipotetica continuazione di Shadows of the Damned, in cui si narra cosa succede ai protagonisti direttamente dopo la conclusione del gioco. Ho cercato di replicare lo stile grottesco e l'umorismo scatologico del titolo originale. Enjoy!

- Cavaliere dell'Apocalisse -
♤ Nome : Pestilenza-Cavaliere Verde
♤ Età reale: Indefinita, chi non perde il conto dei secoli?
♤ Proviene da:Lochness, Scozia
♤ Abilità : Semina malattie.
♤ Carattere: Egocentrica, malvagia fino al midollo e spietata, l'opposto di come appare realmente; si mostra dolce, disponibile e forte ma cela fiumi di rancore dentro sé stessa. E' considerata imprevedibile da chiunque la conosca e, con una sinistra reputazione, fa rabbrividire qualsiasi persona che senta il suo nome. Ama la vita solitaria, potrebbe passare il resto della sua gloriosa esistenza ad uccidere, senza legami terreni.
♤ Aspetto: Seducente, attraente e possente; cela il suo vero essere con estrema attenzione e accortezza, svelando la sua indole letale solo a pochi passi da una strage. Ama attirare l'attenzione e gli sguardi, anche se sfoggia dei sorrisi ammalianti molto raramente; i suoi lunghi capelli dalle sfumature dal verde chiaro al blu petrolio (cambiano in base all'umore) coronano un visino a forma di cuore, leggermente allungato e ben definito, dagli zigomi poco marcati e dalle labbra perennemente rosso sangue. Non è magra e secca, è formosa nei punti giusti e slanciata, una figura femminile piacevole, in poche parole.

Sfiorò con le dita il profilo del fucile, ancora poggiato a terra vicino alla branda, sarebbe stato così semplice anche allora, così dannatamente semplice, un colpo solo e tutto il dolore e il senso di colpa sarebbero svaniti, per sempre, nessuno avrebbe pianto per lei, e presto anche il suo ricordo sarebbe scomparso.

3 mesi. Allison e Derek sono fidanzati da 3 mesi. Sono una bella coppia,una normale coppia di fidanzatini. Si baciano,si fanno le coccole e stanno bene insieme. Però Allison non sa che Derek vorrebbe fare l’amore con lei,non sa che la desidera e che vorrebbe andare oltre quei baci che si scambiano...

Nella nebbiosa Londra vittoriana, Rose viene adottata dai Moriarty, trovandosi immersa in un labirinto di intrighi e segreti. Mentre affronta i nobili corrotti e risolve casi misteriosi al fianco dei suoi alleati, il suo cuore è catturato da due uomini enigmatici.
Desideri, pensieri e sentimenti, si intrecciano in un pericoloso triangolo amoroso, rivelando verità inaspettate e desideri proibiti. Tra le ombre di inganni e passioni, Rose scoprirà quanto oscura può essere l'anima umana.
Entrate nelle Shadows of the Moriarty Rose.

E poi,improvvisamente,alcune persone ti cadono dal cuore così come le foglie si staccano dai rami.
Poi si erano lasciati ma in quel modo che non è un lasciarsi veramente: lui era un po'matto,lei troppo bella ma si volevano da morire.Non potevano stare insieme,non potevano stare lontani: non ci esci,da quelle storie.Loro non ci erano usciti,veramente.Si incontreranno di nuovo,si cercheranno di nuovo,si innamoreranno di nuovo. Le persone come loro due non finiscono mai.

Hai mai amato prima qualcuno Kuran?
spero che vi piaccia e il mio regalo per voi per Halloween.

ATTENZIONE LA STORIA NON E' MIA, MA E' SEMPLICEMENTE UNA TRADUZIONE FEDELE DELL'ORIGINALE. ENTRATE PER I DETTAGLI.
Due sconosciuti, una notte; può cambiare tutto.
Quando il suo passato torna per tormentarla, sarà l'amore a sconfiggere tutti? O si lasceranno?
Una storia di amore, odio, coreaggio, forza e cuori infranti.
Segui due straordinari ragazzi nel loro viaggio e scopri come tutto accadrà...
 

Questa è una FF in stile horror/macabra.
Se non siete amanti del genere, o non volete vedere i vostri personaggi preferiti sotto una luce diversa, non leggetela.