Vi ricordate quando Rufy fu colpito dall’artigliata di un orso, rimanendo gravemente ferito?
Ace si sentì terribilmente in colpa per quanto accaduto, arrivando persino a piangere.
Ma sarà l’unico a essere tormentato dai sensi di colpa?
***
Quelle parole non aveva solo creduto che Ace le avesse pronunciate, lo aveva fatto veramente. Gli aveva detto di resistere, lo aveva pregato di non morire, di non lasciarlo solo; si era persino sentito in colpa, aveva persino pianto per lui, forse mentre si trovava a osservare le sue condizioni.
[…]
Le lacrime scendevano ormai copiose sul volto di Rufy, che cercava di trattenere i crescenti singhiozzi. Non provò a ridestare il maggiore, non voleva svegliarlo nell’unico momento in cui la preoccupazione era scivolata via ed era riuscito a prendere sonno.
Semplicemente, non fece niente, rimanendo in piedi a guardarlo e a piangere, sentendosi sempre più in colpa.