Recensioni per
Il cavaliere di Valsgärde
di Old Fashioned
"I sogni son desideri/ chiusi in fondo al cuor/ nel sogno si è più sinceri/ si esprimono senza timor..." (così cantava, nel vecchio doppiaggio, Cenerentola al suo risveglio, circondata dai suoi topolini in maglietta e dagli uccellini canterini. Era una scena gioiosa e poetica, che veicolava un messaggio di speranza e irriducibile voglia di vivere malgrado i maltrattamenti e le difficoltà. Al solito, le favole rivelano profonde verità esistenziali: il sogno come frutto bizzarro della paura ma anche del desiderio. Inevitabilmente, questo lasciarsi andare notturno della coscienza può far emergere tutto ciò che di giorno, sotto il controllo razionale, è coperto dal divieto. Per questo, a volte, i sogni notturni possono fare paura. Nel mondo onirico emerge l'inconscio con tutte le sue pulsioni, anche se in maniera confusa e simbolica: e darci un'occhiatina dentro, può risultare mica tanto piacevole. Nel ritornare nei panni di se stesso, come si è e soprattutto si vorrebbe essere nella vita, si può avere l'impressione che le scene vissute in sogno siano state viste da tutti, come al cinema. Tip quando, in estate, si fa il cinema in piazza... e chi passa può fermarsi e guardare. Come reagirebbero gli altri, vedendoci nudi e indifesi? Ovviamente, a pomodorate in faccia sulla pubblica piazza. |
Com'è bella questa storia, com'è sorprendente. Mi ha sorpreso, sì, perchè inizialmente avevo immaginato che il protagonista fosse il Cavaliere di Valsgarde in penne e ossa (dico penne, perché è uno che vola...), e mi aveva deluso la realtà piatta e banale di questo personaggio, allegro ma senza spessore. In fondo la realtà è spesso così, terricola e deludente. E se così non fosse, probabilmente, si chiamerebbe sogno. Bello il travaglio interiore del maggiore Stuart: difficile non è accorgersi di quanto ci succede, difficile è dirselo. Amo particolarmente il personaggio di Hans, per la sua fragilità e i suoi tentativi di difendersi... assomiglia un po' a quei passerotti che quando li prendi nella mano s'impauriscono, e cominciano a beccare... |
Ciao^^ |
Bellissimo questo capitolo. |
Ciao^^ |
Ciao, sempre più bella questa storia. ^^ |
Ciao! |
Oddio, qui sta succedendo un guaio enorme... Stuart, però, sembra rendersene conto solo a metà, tanto è inebriato dal ricordo della sua notte trascorsa col tedesco (tra l'altro, mi è piaciuto un sacco il modo, passionale e insieme poetico, in cui rievoca l'accaduto). Pure lui, adesso, sembra aver accettato il suo destino (o, come dice lui, la dannazione eterna) con una sicurezza che rasenta l'incoscienza. Prevedo guai, e guai grossi. Vedremo se i nostri amici riusciranno e escogitare qualcosa per cacciarsi fuori da questo casino... |
Ciao^^ |
Ciao carissimo^^ |
Oddio, questo capitolo è talmente denso che non so da che parte iniziare a esporre le considerazioni che si sono susseguite nella mia testa durante la lettura (e sicuramente ne scorderò senz'altro qualcuna) xD |
Ciao carissimo! |
Molto, molto bello, questo capitolo. |
Ancora una volta ribadisco i miei complimenti per il tuo modo di scrivere le battaglie in aria. Sono davvero coinvolgenti e realistiche, davvero. |
Ciao^^ |